Vibrazioni di un cuore

"originale"

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    Hasu
    Ciao ragazzei. Okay, avete tutto il diritto di prendermi a bastonate XD Mi dispiace davvero tanto di avervi fatto attendere così a lungo ma per diverse motivazioni ho dovuto mettere in un certo senso da parte la scrittura. Non starò quì a raccontarvi balle quindi sinceramente vi dico anche che per un periodo avevo deciso di archiviare questa storia. L'ispirazione è venuta meno molte volte, tuttavia non mi sono sentita di abbandonarla definitivamente ed oggi sono qui a postare un nuovo capitolo. Spero tanto di poterla continuare e terminare. Vi lascio alla lettura. Un bacione, Simona <3

    Entrai in bagno richiudendomi subito la porta alle spalle. Mi avvicinai al lavandino per guardarmi allo specchio.
    “Sconvolta”, la parola che meglio di tutte avrebbe potuto definirmi in quel preciso istante. Stentavo a riconoscermi. Avevo gli occhi lucidi, le guance arrossate come una finta bambola di porcellana e i capelli arruffati. Le gambe mi tremavano ancora e il cuore sembrava restio a diminuire la sua corsa. Sospirai chiudendo gli occhi, ripensando a poco prima, a Derek, ai suoi baci, alle nostre risate, ai brividi sulla mia pelle.
    No, decisamente ripensandoci, la situazione non migliorava di certo. Dovevo smetterla di ripensarci. Come ero riuscita a finire in una situazione simile? Con lui per di più, lo stesso ragazzo che pochi giorni prima mi mandava in bestia?
    Pensare a queste cose avrebbe solo contribuito maggiormente a rendermi isterica quindi mi sciacquai il viso dandomi una sistemata e dopo pochi minuti ritornai in camera. Non appena uscii dal bagno un sospiro di sollievo mi uscì dalle labbra.
    La stanza era buia, segno che Derek aveva spento l’abat-jour e che magari stesse dormendo. Mi avvicinai lentamente al letto, cauta e silenziosa per evitare di svegliarlo qualora stesse dormendo per davvero.
    Salii sul letto e riuscii a infilarmi sotto le coperte senza far rumore. La luce dell’abat-jour venne accesa all’improvviso da lui, che a quanto pare non stava affatto dormendo bensì mi guardava sorridente; in poche parole si godeva la scena nel suo angolino mentre io facevo la figura dell’idiota.

    - D…Derek, credevo stessi dormendo! - ammisi imbarazzata per l’ennesima figuraccia.

    - Ti avevo detto che ti avrei aspettata. Cos’hai trovato in bagno… Narnia? - sbuffai davanti al suo ennesimo ghigno strafottente.

    - Ah ah ah, davvero simpatico. Sai Derek, il tuo senso dell’umorismo peggiora quando sei malato. - incrociai le braccia al petto rivolgendogli il suo stesso sorriso strafottente.
    Peccato che avessi dimenticato con chi avevo a che fare e cioè con un ragazzo che non riuscivi a scalfire nemmeno a padellate. Continuava a guardarmi impertinente come al solito sino a quando la vibrazione del mio cellulare posato sul comodino accanto a lui, non attirò la mia e la sua attenzione.
    Mi avvicinai di più a lui per allungare la mano ed afferrare il cellulare, visto che questo si trovava dal lato opposto a dove mi trovavo io ma Derek prontamente mi bloccò il polso con la mano destra e con la sinistra afferrò il mio cellulare.

    - Hei! - esclamai non appena capii le sue intenzioni. Stava tranquillamente maneggiando il mio telefono come se fosse suo.



    - Buona notte Jen ;) Ti voglio bene. Da quanto tempo il tuo amichetto è così appiccicoso? - mi sentii avvampare, sia per l’imbarazzo, sia per la rabbia.
    Come si permetteva di leggere i miei messaggi? E che diavolo gli importava se Josh mi mandava sms? Dopotutto noi non stavamo insieme, lui non aveva alcun diritto su di me. Giusto ? Josh era mio amico ed un bravissimo ragazzo, non vedevo il motivo di questo suo atteggiamento.

    - Dà qua! - mi riappropriai alla svelta del cellulare strappandoglielo di mano ed iniziai a rispondere all’sms. Mi sentivo i suoi occhi puntati addosso.

    - Che fai, rispondi? - inviai il messaggio e non appena sentii la sua domanda sollevai lo sguardo dal cellulare per guardarlo negli occhi.

    - Certo! Perché non dovrei? - risposi sicura. Perché mai non avrei dovuto rispondere? E da quanto dovevo dargli spiegazioni? Trovavo tutto alquanto assurdo ma l’unica pazza sembravo io, lui continuava a infiammarmi col suo sguardo accigliato. Sembrava furioso e sul punto di eruttare come un vulcano. Mi incuteva uno strano senso di timore, non lo avevo mai visto così accigliato prima d’ora.

    - Derek, se non ti conoscessi direi che sei …geloso! - non vedevo altra motivazione per definire il suo atteggiamento. Maledetta boccaccia, doveva proprio parlare a sproposito?

    - Tzè, figuriamoci! - la sua risposta troppo affrettata la diceva lunga. Sembrava un bambino capriccioso a cui avevano tolto il giocattolo preferito. L’idea che potesse essere geloso di me in fondo in fondo non mi dispiaceva molto, anzi, non mi dispiaceva affatto!
    Continuava a fissarmi sul piede di guerra a braccia conserte sino a quando con un leggero colpo di spalle avvicinò il suo viso estremamente vicino al mio per sussurrarmi qualcosa che mi destabilizzò completamente.

    - Tu. Sei. Mia - Potevano tre semplici paroline mandarmi in pappa il cervello? Evidentemente si, visto che ero rimasta immobile a fissare il suo sorrisetto a pochi centimetri dal mio viso.

    - Strano, eppure la tachipirina avrebbe già dovuto farti diminuire la febbre! - esclamai sorridendo e posandogli una mano sulla fronte per testare la mia ipotesi, ovvero che la febbre probabilmente gli stava dando alla testa! Non vedevo altra spiegazione possibile per ciò che aveva appena detto.

    - Wow, che sarcasmo scricciolo. - faccia da schiaffi e immancabile sorrisetto da infarto. Accidenti a lui.

    - Bene, buona notte Derek! - mi spostai per ritornare nella mia piccola parte del letto e accovacciarmi sotto le coperte dandogli le spalle. Meglio stroncare quella conversazione.
    Sperai vivamente che facesse ciò che avevo detto e mi facesse dormire in pace. Non che avessi una grande speranza di riuscire ad addormentarmi tranquillamente, visto che comunque sapere di avere Derek nel mio letto a così poca distanza mi agitava da morire.
    Pochi secondi dopo, la stanza ripiombò nel buio della notte e li la mia agitazione aumentò a dismisura. Derek aveva spento nuovamente l’abat-jour e sentendo il materasso abbassarsi e le coperte coprirmi maggiormente capii che anche lui si era disteso per dormire. Rischiai letteralmente il collasso nel momento in cui mi accorsi della sua vicinanza.

    - Che fine ha fatto il pigiamone farfalloso? - si poteva morire per una semplice domanda? Si diamine, la risposta era si, soprattutto se la domanda mi veniva posta da lui, a così stretto contatto, a voce bassa e sensuale e con il suo respiro caldo a solleticarmi l’orecchio e procurarmi brividi in tutto il corpo. Chiusi gli occhi per impormi mentalmente di stare tranquilla e non fargli capire quanto in realtà fossi agitata.

    - Questa sera hanno acceso i riscaldamenti. Ho caldo e per di più… ci sei tu che …mi mandi in escandescenza …sei peggio di una stufa. - risposi leggermente agitata e allo stesso tempo leggermente seccata.
    Non volevo che si accorgesse della mia inquietudine. Non avevo il coraggio di voltarmi, sapevo che aveva stampato in faccia il suo sorrisino strafottente convinto magari che il cambio del mio abbigliamento fosse dovuto alla sua presenza e se mi fossi voltata sapevo benissimo come sarebbe andata a finire.
    Non era il caso di dare il colpo di grazia alla mia sanità mentale, sempre che ce ne fosse rimasta almeno una piccola fetta. Quante emozioni poteva sopportare in una giornata un giovane e fragile cuore?

    - Derek ora dormi e fà il bravo altrimenti ti rispedisco nella tua stanza! - cercai di sembrare autoritaria ma persino a me stessa quella frase sembrava un controsenso. Mi sentivo tanto una mamma che fa la finta predica al figlioletto per convincerlo a dormire. Sorrisi silenziosamente mentre lo sentivo sbuffare contrariato, alle mie spalle ovviamente, perché non si era ancora spostato di un centimetro.

    - Solo se mi dai il bacio della buona notte! - Dio che aveva detto? Un altro sussurro al mio orecchio e un sussulto al mio cuore.

    - Niente da fare, mi sembra che per stasera tu ne abbia avuti a sufficienza no? - potevo riuscire a convincerlo e farlo allontanare? No ovviamente, era più testardo di un mulo.

    - Non si accettano risposte negative. In tal caso… non posso mantenere la mia promessa. - e pensare che per un attimo avevo pensato di riuscire a tenerlo a bada. Stupida illusa, è di Derek che stai parlando!

    - Cosa intendi? - l’agitazione aumentava sempre di più e mi era diventato quasi difficile respirare regolarmente.

    - Che non posso fare il bravo! - Si avvicinò maggiormente, lasciando piccoli e lenti baci sul mio collo proprio poco più in basso della nuca per poi accarezzare con la mano la mia spalla scoperta dal top.
    Giocava sporco, sapeva l’effetto che aveva su di me e ne approfittava. Era troppo difficile negargli qualcosa quando faceva così e per di più ero straconvinta che se non lo avessi baciato come diceva, non avrebbe smesso. Mi avrebbe piacevolmente torturata fino al mattino seguente.

    - D…Derek - forse dopo tutto non era un male. Avrei dovuto negargli qualcosa molto più spesso d’ora in poi. No decisamente, dovevo riuscire a dormire e così non ci sarei mai riuscita. Avevo delle lezioni da affrontare alle 8.30 di mattina, non potevo non dormire almeno un po’ e lo stesso valeva per lui. Aveva la febbre e non se ne curava affatto, avrebbe dovuto riposare.

    Una carezza tra i capelli, tanti piccoli baci sulla schiena, un bacio sulla spalla, il suo respiro sul mio orecchio. Oddio. Ora posso morire! E' un diavolo, ecco cosa!

    - Okay, okay…hai vinto - mi voltai verso di lui esasperata, agitata e allo stesso tempo impaziente perché in fondo anche io non aspettavo altro. Incontrai da subito i suoi occhi che brillavano nonostante il buio della stanza e la poca luce che penetrava dalla finestra accanto al letto.
    Avvicinai le mie labbra alle sue per baciarlo. Le sue labbra sulle mie erano fuoco vivo, mi incendiavano. La sua pelle era così calda. Posai la mano sulla sua guancia e mentre la sua mano mi spingeva dalla schiena per avvicinarmi maggiormente a lui, io infilavo la mia tra i suoi capelli per avvicinarlo ancora di più a me.
    Seguii la sua mano che mi invitava ad avvicinarlo, senza protestare e mi accostai maggiormente a lui per aderire al suo corpo e sentire il suo calore sulla mia pelle. Per me era rischioso lasciarmi andare così ai suoi baci e alle sue carezze.
    Derek mi coinvolgeva così tanto da farmi perdere me stessa. Riusciva a cancellare ogni pensiero dentro me e a prenderne completamente il posto. A fatica ci separammo quel tanto che serviva per guardarci negli occhi.

    - Soddisfatto? - Okay, ero da internare! I suoi occhi, potevo distinguerne ogni minimo particolare e il suo sorriso, il sorriso che aveva in quel preciso istante non lo avrei mai cancellato dai miei pensieri.

    - Mh…si. Per ora! - mi depositò un bacio sulla fronte per poi distendersi e voltarsi dal lato opposto per dormire. Per ora? Mi distesi anche io per cercare finalmente di dormire se mai ci fossi riuscita.



    Continua…

     
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    In questo mondo non esistono coincidenze, esiste solo l'inevitabile...
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    Grazie mille per non aver interrotto la tua storia e spero tanto di poter leggere il finale!!!!
    Come al solito Derek è meraviglioso!!!!
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    Hasu
    Ciao ^^ grazieee ;) a presto un nuovo capitolo XD
     
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