la vendetta

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    grazie Nana XD



    Capitolo 9

    Cambiare città non mi è mai piaciuto, spostarsi come vampiro è veloce, ma dava anche nell’occhio e mi lasciava quasi senza forse e quando non sei da sola è anche scomodo
    “ci metterò il doppio del tempo insieme a voi” sono arrabbiata
    “non potevi venire da sola può essere pericoloso”
    “non prendermi in giro Masaki hai voluto venire solo per rompere e per di più ho anche dovuto portare una scorta di sangue e se mi ferma la polizia?”
    “non lo farà, non preoccuparti”
    “se voi possiamo tornare a casa tua e aspettarti” parlò Ariana
    “parla per te, io non voglio tornare Saya può aver bisogno di aiuto”
    “non ho bisogno di aiuto”
    “lo dice adesso” questa storia non mi piace, non so nemmeno perché ho accettato che venissero. Loro due mi fanno provare sentimenti strani. Mi fanno mettere in dubbio il mio passato, il mio futuro, la mia vendetta. Passammo il resto del viaggio parlando del più e del meno e fermandoci per riposare durante il giorno, abbiamo messo più del dovuto per arrivarci ma l’importante è che siamo arrivati. Ci siamo fermati in un hotel a cinque stelle, Masaki, dice che non riesce a dormire bene in un hotel scadente. Volevo ucciderlo quando l’ha detto ma dato che paga lui. L’unico problema e che ha pagato solo due stanze e una di queste l’ha presa Ariana e mi ha fatto capire molto bene che non intendeva dividerla con nessuno.
    “domani mattina vado a vedere la persona che devo uccidere non ci saranno problemi per te e per Ariana?”
    “che tipo di problemi?”
    “con le cameriere”
    “no abbiamo messo il cartellino sulla porta non ti preoccupare” aveva appena finito di fare la doccia e aveva i capelli tutti bagnati. Una cosa che non avevo mai notato è che Masaki è veramente affascinate “come facciamo a dormire?” parlo con voce suadente
    “cerchi di portarmi a letto?” sono stupefatta ci sta veramente provando?
    “e se lo fosse?”
    “è disgustoso”
    “perché?”
    “perché non ti vedo in quel modo” nel suo sguardo vide un qualcosa che non volevo vedere. Tristezza e anche dolore. È perché l’ho rifiutato? No! sono sicura che può avere chiunque quindi non dovrebbe prenderla tanto per un rifiuto
    “allora non ce problema se dormiamo nello stesso letto, anche senza fare niente perché non voglio dormire per terra e penso nemmeno tu”
    “va bene ma non allungare le mani”
    “si signora”
    Feci una doccia e mi mise il mio pigiama, quando entrai nella stanza Masaki stava già dormendo, le finestre sono state chiuse e le pesanti tende le coprivano. Mi sdraiai vicino a lui e mi preparai a dormire, non ho mai visto come dorme un vampiro, sarà come me?
    “dormirò come una persona normale solo che il battito del mio cuore rallenterà come se si fermasse”
    “come hai fatto ha capire a quello che pensavo?”
    “ho tirato a indovinare”
    “uhnnn, buona notte Masaki”
    “buona notte mon amour”

    Sono in una stanza bellissima piene di rose blu. Davanti a me ce un enorme specchio, sono vestita in modo strano. Ho un lungo vestito bianco, sembra antico. La porta dietro di me si apre e vedo entrare Ariana, anche lei vestita in modo strano, cioè più che strano sembrano vestiti antichi
    “non sei ancora pronta?” pronta per cosa? “stanno tutti aspettando te”
    Mi porto in un salone pieno di persone che mi salutavano. Davanti a me vide un altare e quello che a me sembra un prete
    “andiamo i tuoi genitori ti aspettano” Masaki? Aspetta un attimo sono in un matrimonio
    “sei felice?” in quel momento sento delle grida, altre persone entrano nel salone e cominciano a uccidere quelli che trovano davanti. Masaki mi prende la mano e comincia a correre, vedo l’uomo che prima era vicino all’altare sorridermi e andare verso le persone che sono entrate, la donna che era con lui prima di raggiungerlo viene uccisa da un uomo che non riesco a vedere la faccia. Mentre corro sento Ariana che grida di non uccidere sua madre. Non capisco cosa succede, dove mi sta portando Masaki? Stiamo correndo verso un cimitero, mi porta in una vecchia casa e mi spinge dentro
    “qui sarai al sicuro, quando tornerò ti porterò via di qui” se ne andò lasciandomi da sola in quella vecchia casa. Dopo un po’ di tempo vado fuori e torno nel salone. Sangue e morte ecco le uniche cose che vedo.

    Mi sveglio di respirando affannosamente, un altro sogno anche se questa volta era diverso. Mi giro e vedo che Masaki dorme o meglio sembra più morto che vivo. Guardo l’orologio e vedo che sono le dieci. Ho dormito troppo. Mi alzo vado in bagno e mi cambio. Perché faccio questi sogni? Ricordi di una vita passata? O un nuovo dono sviluppato dato che sono un vampiro? Non lo so….

    La sede dove si incontrano i licantropi di questa città è molto simile a quello della nostra. È un edificio antico in mezzo a un bosco. Forse quando si trasformano vanno a caccia, chi lo sa. Vado verso l’entrata, ho chiamato il loro capo prima di partire ed ho preso un appuntamento con lui per domani mattina ma prima dovevo capire che tipo di persona era. Mi nascondo dietro agli alberi e cerco di nascondere il mio odore. Lo vedo uscire dall’edificio è giovane proprio come ho letto nel fascicolo. Ha ucciso il primo capo per un capriccio, non so perché Jake lo voglia morto ma infondo non è un problema mio. Osservo ancora per un po’ e poi vado via. Se fosse un vero capo mi avrebbe notata e invece avrei potuto ucciderlo li in quel momento. Se solo avesse portato il mio fucile con le pallottole d’argento.

    Nel pomeriggio tornai all’hotel Masaki dormiva ancora. Mi cambiai e scese nel ristorante, ho fame e il sangue che ho portato probabilmente non mi sazierà. Trovo la vittima perfetta un uomo sulla quarantina che sta seduto da solo al bar. Lo chiamo, ci parlo per un po’ e dopo lo porto fuori. Con gli anni ho imparato ha riconoscere i sangue dei drogati, di quelli che fumano, di quelli che bevono ma la cosa più importante e che ho imparato a nascondere un cadavere. Non uccido molto frequentemente ma ci sono certe volte che il sangue che prendo dalle donazioni non è sufficiente.
    L’uomo che ho abbordato è morto, gli anziani non hanno un buon sangue ma non potevo uccidere una persona giovane ha ancora tutti gli anni della vita da vivere giusto? Brucio il suo cadavere con le fiamme blu che ho imparato ad utilizzare e del suo cadavere non resta niente. Non mi sento ancora sazia ma va bene cosi. Torno all’hotel. Sono già le sette e come avevo previsto Ariana e Masaki sono già svegli è sembrano anche sazi, probabilmente si sono già nutriti.
    “sei uscita presto” parlò Ariana, è seduta su una poltrona del salottino della mia camera. Vederla mi fecce ricordare il sogno che ho fatto. Mi siedo davanti a lei e la guardo
    “cosa succede?”
    “Ariana come sei diventata un vampiro?” Masaki che fino adesso leggeva un libro su un'altra poltrona ci guardò
    “perché lo voi sapere?” sembra a disaggio
    “questa sera ho fatto uno strano sogno e mi è venuta questa curiosità”
    “cos’hai sognato?” domando Masaki
    “un matrimonio di sangue” cerco di essere divertente ma non sono mai stata brava e a guardarli non hanno apprezzato.
    “sono nata dal matrimonio tra una umana e un vampiro, quando succede una cosa cosi i loro figli ad una certa età possono decidere cosa diventare”
    “e tu hai scelto di diventare un vampiro”
    “esatto”
    “perché?”
    “all’inizio volevo essere un essere umano ma dopo la morte dei miei genitori ho deciso di diventare forte per proteggere l’unica persona della mia famiglia che è rimasta in vita, anche se non sono stata molto brava” la guardo senza sapere cosa dire, quello che mi ha detto mi era molto famigliare è come se quella storia l’avesse già sentita.
    “allora come va con il lavoro?” domando Masaki cambiando argomento.
    “domani ho un incontro con lui, ma da quello che ho visto oggi non è molto esperto. È ancora giovane e probabilmente sarà facile ucciderlo”
    “perché non l’hai fatto oggi?”
    “ho dimenticato il mio fucile” Masaki rise e vedo che Ariana cerca di nascondere le risate
    “e tu saresti una cacciatrice”
    “non posso andare sempre armata” cerco di giustificarmi. Il resto della serata lo passiamo cosi ha raccontarci storie, passare del tempo con loro non è male come pensavo.

    L’incontro è previsto per le dieci. Alex, il capo dei licantropi, è un medico. Chi avrebbe mai detto ha solo ventisette anni.
    “salve sono il dottor Kivrosk” entrò nel consultorio e si presento
    “salve dottore” cerco di assumere un’aria ingenua. Assomiglio molto a una ragazzina di diciassette anni
    “allora dimmi cosa ti porta qui oggi?”
    “ho cambiato dottore da poco e volevo solo una ricetta per un antidolorifico. Ho un forte dolore alla gamba”
    “facciamo cosi, ti faccio fare qualche esami e dopo vediamo se hai bisogno di antidolorifici” non mi ha riconosciuta, che stupido.
    “la ringrazio” gli strinse la mano e prese i fogli degli esami, che medico incompetente non mi ha nemmeno visitato. Torno all’hotel e preparo le mie cose, ho portato con me due fucili e tre pistole automatiche in più dieci coltelli. Messo tutto in macchina, parto. Mentre ero al consultorio ho scoperto che il dottore aveva una battuta di caccia. Le infermiere parlano. Arrivata nel bosco scelgo un posto dove fermarmi, mi ricordo ancora la prima volta che sono andata a caccia di lupi, ero insieme a Jack, volevo ucciderlo e non ci sono riuscita e lui invece di uccidermi mi insegno a cacciare in modo decente. Da allora ha sempre avuto il mio rispetto.
    Mancano ancora due ore per l’arrivo del dottore, preparo le mie cose proprio come mi ha insegnato Jake. I licantropi hanno un olfatto molto sviluppato anche quando non sono in forma umana. Salgo su un albero con le tre pistole e uno dei fucili. Il dottore arriverà con altri due lupi mannari, dovrò uccidere anche gli altri due e dovrò anche far sparire i cadaveri. Forse sarebbe un bene sbranargli, no un’autopsia rivelerebbe i buchi dei proiettili.
    “hai visto la partita ieri?” gli sento arrivare e mi preparo
    “dai siamo qui per cacciare non per parlare” e bravo il capo. Aspetto il momento giusto e sparo, il primo uomo è caduto e gli altri hanno cominciato a correre. Spiacente oggi non ce la luna piena quindi niente forma di lupo. Sparo ancora e il secondo uomo cade. Il dottore è nel panico, non sa da dove viene gli spari. Nei momenti difficili non è una cosa buona entrare in panico. Scendo dall’albero e lo raggiungo.
    “salve dottore”
    “tu che cos’hai fatto?”
    “gli ho uccisi” gli dico con un sorriso, lo so non sono normale ma non ho resistito
    “perché?” è terrorizzato. Che idiota e questo sarebbe un capo?
    “perché mi hanno pagato, ma non parliamo di cose futile. Tu sai cosa voglio giusto?”
    “non so di cosa parli”
    “ma dai” gli sparo a una gamba e lo sento gridare di dolore. Per fortuna siamo in un bosco “non mi piacciono i bugiardi dottore”
    “se ti dico dove lo poi trovare mi lasci andare?” chiese speranzoso
    “no”
    “allora perché dovrei dirlo?”
    “perché se non me lo dice ti torturerò fino a che non parlerai e credimi lo farai e invece se me lo dice ti ucciderò senza farti soffrire” gli sorrido “anche se devo dire che l’idea di torturarti sembra più divertente”
    “tu sei pazza” mi grida. Gli sparo all’altra gamba
    “dov’è?”
    “non lo dirò mai” gli sparo al braccio e prendo i coltelli dalle tasche. Siamo vicino a un grande albero, lo trascino e lo lego.
    “questo posto è molto isolato, poi gridare quanto voi, ma alla fine della giornata io otterrò quello che voglio che tu mi aiuti oppure no” mi guardo terrorizzato
    “cosa voi dire?”
    “so dove si trova il ritrovo e so anche che l’unico posto sicuro dove nascondere quello che voglio” lui sorrise
    “gli è pieno di licantropi, non riuscirai mai ad entrare” mi siedo su un tronco vicino a lui
    “sei stupido? Lo sai mi chiedo come hai fatto ha uccidere il primo capo” lo guardo seriamente
    “è giorno e questa sera non ce la luna piena, quindi niente trasformazione, sei disorganizzato e sono due giorni che ti seguo. Sono andata nel tuo ufficio e non hai capito che sono morta, guardati adesso sei disperato e non sai cosa fare, se ti uccido adesso loro saranno senza un capo. Della prede facili da uccidere”
    “non poi essere un vampiro” fa fatica a respirare “siamo in pieno giorno”
    “già ma io sono quello che sono e se tu fossi un vero capo anche se siamo in pieno giorno mi avresti riconosciuta” ci guardiamo per un po’ e alla fine lui si decide
    “è a casa mia”
    “grazie” mi alzo e gli sparo alla testa. Almeno non ho dovuto torturarti. Faccio sparire i corpi come ho fatto con l’anziano. I corpi spariscono del tutto e io me ne vado, la casa del dottore e li vicina e non ci metto molto ad arrivare. Lui abitava da solo in un piccolo appartamento. Entro e prendo quello che mi serve. Jack sicuramente deve tener molto a questo bambino
    “ciao io sono Saya adesso ti porterò via di qui” lo prendo e esco dall’appartamento. È un bambino di circa cinque anni, piccolo e magrolino. È già tardi, quando lo proto all’hotel, lui non ha detto una parola.
    “chi è?” domanda Masaki appena entro
    “nessuno, poi chiudere il conto? Ce ne andiamo” prendo le mie cose
    “hai finito il lavoro?”
    “si vi aspetto alla macchina” esco. Il bambino non ha parlato e non sembra neanche spaventato, lo metto sul sedile posteriore e lui addormenta. Meglio cosi.
    Il viaggio non duro molto, passai prima a casa per lasciare Ariana e Masaki e dopo andai da Jake. È tardi ma probabilmente mi sta aspettando. Il rifugio quella sera non è sorvegliato, Jack vuole mantenere il segreto. Prendo il bambino e lo porto dentro, lui dorme ancora.
    “lo hai trovato” Jack è seduto su una poltrona del suo studio con in mano un bicchiere di vino
    “si l’ho fatto” metto il bambino sul divano
    “non mi chiederai chi è?”
    “no non lo farò” lo guardo e lui guarda me
    “le informazioni sono a casa tua”
    “grazie” faccio per andare ma lui mi ferma
    “è mio figlio e non sapevo a chi chiedere aiuto, non ho mai ucciso nessuno e cerco sempre di evitare, ma è mio figlio, non potevo lasciarlo li perché non ho il coraggio di uccidere. L’unico nome che mi è venuto in mente alla fine è stato il tuo e anche se so che fingi di essere forte quando uccide qualcuno, anche se so che detesti l’idea di torturarli e ucciderli non ho potuto fare a meno di chiamarti” si alza e si siede vicino al bambino “è mio figlio e non ho avuto il coraggio di uccidere per lui eppure tu mi hai aiutato lo stesso e non mi hai nemmeno fatto delle domande” me ne vado prima che lui parli ancora, ma anche se volevo evitare sento lo stesso le sue scuse.

    Arrivata a casa non mi faccio nemmeno la doccia e non saluto nemmeno gli altri, mi sdraio nel mio letto e piango. Jack ha ragione, odio uccidere, odio torturare, odio essere come sono, ma alla fine devo fare tutto questo anche se ormai non so nemmeno perché lo faccio.


     
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    Ps.Anche io voglio una stanza piena di rose blu!!! *-*
     
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    anch'io XD ma non so se esistono veramente :(


    Capitolo 10

    Sono ancora sdraiata sul mio letto quando sento che Masaki entra nella stanza. Si sdraia vicino a me e mi abbraccia senza dire niente. Mi addormento cosi.

    “Ariana ti piacciono le rose che ho scelto per questo giardino?” ho nove anni e parlo con un piccola Ariana, siamo nel giardino delle rose di casa mia
    “sono bellissime” la bambina sorrideva “ti ha portato papà?”
    “si siamo andati mentre tu e mamma stavate ricamando” sono felice quello era il giorno del mio compleanno e come regalo avevo scelto le rose di quel giardino
    “ho fatto questo per te” Ariana mi porge un pacchetto colorato. Lo prendo e lo apro. Dentro ce una collana d’ oro a forma di cuore
    “è bellissima grazie” l’abbraccio. Quel giorno insieme ai nostri genitori abbiamo mangiato una torta e giocato in giardino per tutto il tempo. Era una giornata perfetta.

    Mi sono svegliata verso le tre del pomeriggio. Masaki dormiva ancora vicino a me. Il sogno che ho fatto è senza ombra di dubbio un ricordo, ma di chi? Mio e di Ariana? Guardo Masaki. I sogni hanno cominciato quando l’ho visto per la prima volta e sono aumentati da quando ho bevuto il suo sangue. Che siano i suoi ricordi? No in quei sogni sono sempre stata io la protagonista, ero io insieme a Ariana e a Masaki.
    “Masaki tu sai chi sono vero?” silenzio, so che mi ha sentito e so che può parlare “so che sei sveglio” i vampiri possono svegliarsi nel pomeriggio se sono al chiuso
    “si lo so”
    “chi sono io?”
    “dovresti sapere” lo guardo, è sdraiato con la testa poggiata sul mio cuscino. Ha gli occhi chiusi
    “tutto quello che ho vissuto, le persone che ho conosciuto e Max era tutto una bugia?”
    “se ti dicesse di si mi crederesti?”
    “i sogni che faccio sono reali?” Masaki si alza dal letto e esce dalla stanza senza dire una parola e dopo diversi minuti rientra con in mano una scatola
    “dentro questa scatola c’è il tuo passato” si siede per terra davanti a me “voi veramente ricordare?” è serio, non l’avevo mai visto cosi
    “si, sento che qualcuno sta giocando con me e la cosa non mi piace per niente. Voglio scoprire perché non mi ricordo del mio passato o della mia famiglia” lo vedo aprire la scatola, dentro ci sono vari oggetti
    “conoscevo tuo padre” mi guarda e sorride “è stato lui che mi ha trasformato in un vampiro, io e mio fratello avevamo appena perso la nostra famiglia, è stato come un secondo padre per me” presi dalla scatola un piccolo dipinto dove ce raffigurato tre uomini uno di questi è Masaki.
    “come si chiamava?”
    “Ruan, era un dottore” indicò l’uomo vicino a lui “è questo qui” resto in silenzio, è lo stesso uomo che vedevo nei miei sogno, è questo mio padre?
    “la prima volta che ti ho visto eravamo sul giardino delle rose, avevi 17 anni, sorridevi. Io e mio fratello avevamo ricevuto un invito da parte di tuo padre, voleva presentare la sua famiglia. Lo sai Ariana e la copia esatta di vostra madre” prese un altro dipinto dalla scatola, è raffigurato una giovane donna insieme all’uomo del primo dipinto
    “era bellissima”
    “hai ragione, il tempo che ho passato a casa di tuo padre è stato molto prezioso. Eri davvero diversa dalle persone che avevo conosciuto e alla fine è successo che mi sono innamorato di te” mi sorrise “una cosa che non avevo immaginato era che anche mio fratello si innamorasse di te. Mi ricordo ancora il giorno in cui sparì senza dire nulla a nessuno. Era il giorno del nostro fidanzamento. Avevi accettato di sposarmi” presi dalla scatola un’altra scatolina di velluto blu e me l’ha consegnò. La apro e vedo un anello di diamante “era l’anello di fidanzamento”
    “è molto bello” non so cos’altro dire lo guardo e vedo che sorride e basta
    “tuo padre è sempre stato un vampiro diverso, proprio come te. Poteva uscire alla luce del sole e mangiare cibo normale. All’epoca Ruan era il capo del consiglio dei vampiri, era considerato il nostro re. Ariana è nata umana tu invece no. Sei un vampiro di nascita, nemmeno tuo padre era cosi. Il consiglio aveva paura di te ma al tempo stesso ti vedevano come un potenziale capo”
    “come sono morti i miei genitori?”
    “tuo padre aveva un fratello, era un uomo più giovane e molto simile a Ruan . Ti ricordi quando ti ho detto che anche mio fratello era innamorato di te?”
    “si”
    “il fratello di Ruan ha usato mio fratello per riuscire ad entrare nella residenza di tuo padre” mi guarda con un sguardo triste e malinconico
    “era il giorno del nostro matrimonio” il mio sogno, sta per spiegare il mio sogno “ero molto felice sai, tuo padre aveva organizzato tutto. Mio fratello mi aveva contato qualche giorno prima, mi aveva detto che era felice per noi l’ho invitato e il suo regalo fu uccidere tutti i presenti incluso i tuoi genitori, tuo padre prima di essere ucciso dal suo stesso fratello mi ordino di portarti via cosi che lui non ti facesse del male. Ariana fu ferita gravemente e quando tutto finì non sei stata in grado di sopportare il dolore della perdita e la ti davi la colpa di tutto quello che era successo”
    “come ho fatto a perdere la memoria?” presi dalla scotola un quaderno
    “questo è il tuo diario, c’è stato un periodo dopo la morte dei tuoi che non sopportavi la vista di nessuno vivevi imbottita di medicine, nemmeno Ariana è riuscita a cambiarti, poi un giorno sei sparita non hai avvertito, non hai lasciato un indirizzo dove cercarti, non hai lasciato nulla. Per tre anni non ho fatto altro che cerarti, trovarti non è stato facile come pensavo anche se lasciavi una scia di cadaveri ovunque andasse. Eri impazzita”
    “come ho fatto a perdere la memoria?” voglio saperlo
    “te l’ho tolta io” Ariana entro nella stanza e si mise seduta affianco a Masaki per terra “all’epoca ti avevo trovata in un vecchio magazzino. Avevi fatto a pezzi più di trenta vampiri, eri coperta di sangue e intorno a te cerano solo dei cadaveri eppure tu ridevi. Guardandoti negli occhi non vide più la mia amata sorellina ma solo un’assassina” mi guardò. Sta piangendo “prima di morire papa mi face promettere che mi sarei presa cura di te e in quel momento vedendoti in quel modo capi che non cera nient’altro che potevo fare se non addormentarti sacrificando me stessa”
    “ma tu sei ancora viva”
    “Masaki mi ha trovata prima che morisse dissanguata, il rito l’avevo completato e tu dormivi”
    “abbiamo vegliato sul tuo corpo per diversi anni” cominciò a spiegare Masaki “durante quel periodo sono diventato capo del consiglio e diversi anni dopo rincontrai mio fratello. Lavorava ancora per il fratello di tuo padre ti stavano ancora cercando e alla fine ti hanno trovata”
    “dopo che ti avevano rubata sono spariti per un po’” continuò Ariana “dopo due anni sono tornati come se niente fosse, la sera in cui ti abbiamo vista sorridevi come una volta. Ti avevano dato una nuova vita un nuovo futuro. Io e Masaki avevamo deciso che per il tuo bene avremo lasciato le cose come stavano ma poi abbiamo scoperto il loro piano”
    “volevano farti diventare pazza”
    “chi era Max in realtà?” ho paura di scoprirlo
    “era mio fratello, quella sera la sera in cui ti hanno trasformata non ha fatto altro che risvegliare la tua rabbia” mi consegno il diario e lui e Ariana uscirono dalla stanza
    “se voi recuperare la memoria deve bere questo” Ariana lascio sopra il tavolo della stanza un bicchiere con dei sangue
    “sangue?”
    “si sangue il mio per l’esattezza”
    Non so che cosa pensare, tutto quello che mi avevano detto è vero? La mia vita non è altro che una bugia? Guardo il diario nelle mie mani, è qui la mia risposta?


    “Come mai qui Ariana?”
    “le ho dato il sangue infetto”
    “pensi che lo berrà?”
    “ne sono sicura in fondo sono sua sorella”
    “sai ho sempre voluto sapere perché la tradisce, come hai detto tu siete una famiglia”
    “non sono affari che l’ha riguardano zio” lo vedo sorridere
    “che mi dice di Masaki?”
    “non sospetta di nulla”
    “stai attenta è molto intelligente, è uno dei pochi vampiri capaci di nascondere la sua aura”
    “non preoccuparti ho tutto sotto controllo” mi guarda ancora con quello sguardo disgustoso, ma devo sopportare ho ancora bisogno di lui, ma dopo niente mi impedirà di ucciderlo.



     
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    Uuuuu le cose si fanno interessantissimeee!!! Grazie come sempre...aspetto il prossimo capitolo!! ^-^
     
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    scusatemi il ritardo >< sono stata un po' impegnata anzi direi incasinata ma lasciamo stare....
    ecco il capitolo numero 11 spero che vi piaccia XD grazie a Nana 92 e a tutti gli altri che seguono la mia storia :bacio:




    Capitolo 11


    “Non riesco a sopportare tutti quegli sguardi di pietà, nessuno mi incolpa di quello che è successo. Masaki non riesce nemmeno a guardarmi in faccia. So che amava molto mio padre eppure nemmeno una volta mi ha incolpato. Perché sono nata cosi? Cosa mi sta succedendo?”

    “voglio la vendetta, non sopporto più vivere cosi, Ariana è passata a farmi visita, non ho voluto vederla. Non voglio vedere nessuno, non merito il suo perdono. Non voglio più vivere cosi”

    “sono finalmente andata via dalla gabbia dorata dov’ero rinchiusa, non voglio più vedere quello sguardo sugli occhi di Masaki e Ariana. Le medicine non mi aiutavano, l’alcol non mi faceva nemmeno effetto… non voglio più vedere nessuno, voglio solo la vendetta”

    “oggi ho massacrato una cinquantina di vampiri, ma anche cosi la mia rabbia e il mio senso di colpa non sono spariti devo ucciderlo solo cosi potrò finalmente essere libera”

    “oggi ho visto mia sorella Ariana in un vecchio magazzino, non dimenticherò mai il suo sguardo. Mi ha fatto sentire un verme, ma forse dopo tutto è meglio cosi, potrà finalmente odiarmi senza sentirsi in colpa”

    “questo diario lo hai scritto tu?” sono seduta nello studio di Jack. Sono qui da questa mattina, quando Masaki e Ariana mi hanno lasciato da sola nella mia stanza ho letto quello che dovrebbe essere il mio diario e sono uscita
    “si, ma la cosa più importante non ti sembra che manchi qualcosa?”
    “non mi ha dato questa impressione”
    “a me si, è come se mancassero delle pagine e certe pagine ho la certezza che non siano scritte da me”
    “hai chiesto a quei due se sanno qualcosa?”
    “voi sapere una cosa?” lo guardo seriamente “anche se sono la mia famiglia ho come l’impressione che mi nascondono qualcosa”
    “e il tuo informatore?”
    “Matt?”
    “si lui, non può fare qualche ricerca?”
    “non ci avevo pensato passero da lui sta sera”
    “perfetto”
    “come sta tuo figlio?” so che non dovrei domandare ma non ci riesco ho bisogno di sapere
    “l’ho mandato in un altro paese per un po’ ma tutto sommato sta bene”
    “sono felice di saperlo” ci guardiamo per un po’. È passato davvero tanto dalla prima volta che l’ho incontrato, chi avrebbe mai detto che saremo diventati amici.
    “devo andare ora, la mia fornitura di sangue sta finendo. Devo andare a prendere dell’altro” lui mi sorride
    “il fornitore che ti ho trovato è affidale?”
    “certo se lo pago!” ci mettiamo a ridere
    “ci vediamo piccola volpe” mi saluto come faceva una volta
    “ci vediamo signor lupo”
    Esco dall’ufficio di Jack e passo dal mio fornitore, non voglio tornare a casa adesso, so che adesso stanno dormendo ma prima di parlare con loro voglio sapere di più. Ariana dice che se bevo il suo sangue ricorderò, ma c’è qualcosa di strano in tutta questa storia.

    Sono davanti alla casa di Matt ma la cosa che vedo non mi piace per niente. La casa è completamente vuota. Il suo odore sta già svanendo.
    “salve tu sei la ragazza che veniva qui spesso alla sera” mi giro e vedo una signora anziana che passeggia con il suo cane
    “dove sono andati?”
    “ah non lo so, una mattina di una settimana fa se ne sono andati”
    “non hanno detto a nessuno dove andavano?”
    “non lo so mia cara”
    “grazie per l’informazione” me ne vado prima che la signora faccia qualche domanda, nell’aria non sento molto bene il suo odore ma ho il suo sangue e da quello lo troverò

    Torno a casa e trovo Masaki che legge in salotto
    “ciao, dov’è Ariana?”
    “non lo è uscita” lui mi guarda attentamente “non hai bevuto il sangue che ti ha dato Ariana” mi guardo in giro siamo da soli
    “che tipo di rapporto avevamo?” mi siedo su una poltrona davanti a lui. Mi sorride.
    “stavamo per sposarci stai bene?” si alza e mi accarezza il viso. Un tocco cosi famigliare eppure cosi strano
    “mi posso fidare di te?” si inginocchia davanti a me
    “certo che poi fidarti” posso veramente? Qualcosa dentro di me dice di si, voglio provare. Prendo il sangue che mi ha dato Ariana e lo metto nelle sue mani
    “voglio che tu lo faccia analizzare da qualcuno di cui tu ti fidi ciecamente” lui mi guarda sorpreso
    “pensi che Ariana ti stia mentendo?”
    “tu no? Ho visto come la guardi Masaki non sono stupida”
    “sapevo che non potevo nascondere i miei dubbi per molto tempo”
    “lo farai?”
    “si lo faro, lo porterò in uno dei miei laboratori” lo guardo incuriosita
    “ho un po’ di imprese sparse qua e la” mi alzo
    “devo uscire adesso”
    “dove vai?”
    “voglio trovare una persona, potrei non tornare oggi”
    “ok vado anch’io, invierò questo sangue in un altro stato”
    “ti ringrazio”
    “non deve io ci sarò sempre per te” lo vedo uscire di casa. Fidarsi di lui è stata veramente la cosa giusta?


    Esco di casa con intenzione di andare al laboratorio, è stata una sorpresa per me la sua richiesta, sta cominciando a fidarsi di me, non so se sia un bene oppure no. Chiamo quella persona prima di andare
    “ho il sangue”
    “non si saluta nemmeno” sento la voce dell’altro lato del telefono sorridere
    “salve master” sento la sua risata
    “cosi va meglio, come lo hai avuto? L’hai rubato?”
    “no me l’ha dato lei, ha detto che si fida di me”
    “è un bene no?”
    “non dovrebbe sapere quello che sta succedendo?”
    “non ancora non voglio allarmarla potrebbe peggiorare la sua situazione”
    “non mi piace mentirle”
    “nemmeno io ma meno lo sa meglio è”
    “lo scoprirà, non è stupida”
    “lo so in fondo è mia figlia no” metto giù il telefono, spero solo che tutta questa storia finisca presto
     
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    Che bello grazie mille!!! ♥
    Cmq non ti preoccupare, meglio (postare il capitolo) tardi che mai!!! XD
    Interessantissimo come sempre!!!
    Alla prossima!!! *-*
     
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    grazie per la pazienza ultimamente non ho nemmeno il tempo per scrivere :uffi: :uffi: comincerò tra qualche giorno le simulazioni per l'esame di quinta e non ho più nemmeno un minuto libero :sgobba: :uuh:
     
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    Non preoccuparti aspetterò buona buona!! :bacio:
     
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    nuovo capitolo :yeh:


    Capitolo 12


    Il sangue di Matt mi ha portato in un cappano nel mezzo di un bosco vicino alla nostra città. Guardo la piccola casetta e lo vedo dentro, è da solo. Meglio cosi, busso alla porta
    “salve” gli dico quando mi apre, sembra sorpreso
    “mi hanno detto che non mi avresti mai trovato qui” paura. Ha paura di me
    “sono come un segugio mi basta l’odore oppure una sola goccia del sangue per trovare una persona ovunque lei sia” entro dentro la casa e mi guardo in giro, è piena di libri, nessun telefono, nessuna tv
    “mi ucciderai adesso?”
    “non lo so, dipende da quello che mi dirai”
    “io non so niente” lo sento dire disperato e lo ignoro. Mi siedo sulla sedia vicino al tavolo
    “come hai conosciuto la donna che mi ha salvato?”
    “Sulana?”
    “si”
    “ero il suo informatore, mi ha salvato da un vampiro”
    “lavorava da sola?”
    “si non si fidava degli altri”
    “quando hai cominciato a lavorare per la concorrenza?”
    “hanno minacciato di uccidere la mia famiglia”
    “quando?”
    “quando è morta Sulana”
    “voglio il vero fascicolo sulla mia vita” lo vedo aprire un cassetto dell’armadio e prendere un fascicolo con molti più fogli di quelli che mi aveva consegnato pochi giorni fa
    “ecco” mi consegna “mi avevano detto di non dirti la verità”
    “cos’hai scoperto?”
    “sono riuscito a trovare il tuo certificato di nascita, alcune fotografie e un diario”
    “un diario?”
    “si il diario era di una donna chiamata Maria Rosinberghe” mia madre
    “cos’altro?”
    “ho trovato qualcosa su un incidente su un matrimonio”
    “qualcosa di recente?”
    “mi dispiace ma sembra che dopo pochi giorni del matrimonio tu sia sparita per riapparire circa quindici anni fa fidanzata con un certo Max”
    “i miei genitori?”
    “ho cercato di localizzarli ma sembrano spariti nel nulla”
    “qualcos’altro?”
    “quando sei sparita per molto tempo alcuni vampiri si sono nascosti e quando sei riapparsa lo hanno fatto anche loro”
    “sai il loro nomi?”
    “di alcuni di loro la lista è dentro il fascicolo” mi guarda “non volevo mentire ma ero sempre sotto sorveglianza”
    “io non sentivo niente nessuna aura”
    “sono bravi”
    “non credo” hanno sicuramente detto una bugia, gli esseri umani credono sempre a tutto quando hanno paura
    “prepara le tue cose” mi alzo e esco dal capanno
    “dove mi porti?”
    “fuori dal paese, tu mi serve ancora” lo guardo seriamente “faccio una telefonata e quando finisco ti voglio pronto” lo vedo entrare dentro il capanno sembra più rilassato

    “salve Braian”
    “come mai mi chiami? Quanto è passato cinque anni?”
    “ho bisogno di un favore” lo sento fare un sospiro, Braian è un vampiro che ho finto di ammazzare per farlo uscire dal consiglio da allora vive nascosto a Parigi
    “spara”
    “ho bisogno che ti prenda cura del mio informatore per un po’ di giorni”
    “è un cacciatore?”
    “no un essere umano, non ti farà niente”
    “ok”
    “grazie arriverà domani sera”
    “Saya girano voci che il consiglio si sta dividendo, l’ultima volta che è successo sono morte molte persone”
    “non ti preoccupare”
    “non lo faccio” riattacca il telefono senza nemmeno salutare, mi giro e vedo che Matt mi aspetta sulla porta
    “chi ti ha portato in questo capanno?”
    “un vampiro di nome Masaki, mi ha detto che qui sarei al sicuro” Masaki? Allora era al corrente di tutto quello che sta succedendo
    “è stato lui a dirti di non consegnare il fascicolo?”
    “si sempre lui”
    “capisco” non posso fidarmi proprio di nessuno “tua moglie e tua figlia?”
    “sono da sua madre”
    “bene, andiamo?”
    “sarò al sicuro?”
    “si” porto Matt all’aeroporto e lo vedo partire, sono sicura che starà bene da Braian, non so il perché ma anche se mi ha mentito non voglio che muoia.


    “il sangue che mi hai dato da analizzare è stato contaminato con un virus” sono in una dei miei laboratori, è passato una settimana dall’ultima volta che ho parlato con Saya
    “grazie per il lavoro”
    “capo la persona che ti ha dato questo sangue voleva che morisse, questo virus è mortale anche per i vampiri”
    “può causare altri sintomi?”
    “allucinazioni”
    “capisco, distruggi tutti i documenti su questo sangue e il campione stesso” me ne vado dal laboratorio e chiamo il mio master
    “è come pensavi il sangue era contaminato, ma non pensavo che un virus potesse ucciderla”
    “non lo avrebbe fatto, quel virus è potente ma non tanto”
    “sto per tornare a casa cosa le dico?”
    “non penso voglia parlare con te, ha trovato Matt”
    “come?!”
    “mia figlia è come un segugio basta un po’ di sangue o una traccia dell’odore di una persona per trovarla”
    “si fidava di me e io l’ho tradita come tutti”
    “sono cose che succedono l’hai fatto per proteggerla” riattacco
     
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    Capitolo 13


    Mi hanno tradito tutti alla fine, non so di chi fidarmi o a chi credere. È passato una settimana da quando ho avuto il mio vero fascicolo e il diario di mia madre non ho ancora avuto il coraggio di leggerlo. Sarà vero quello che c’è scritto oppure lo hanno manomesso come nel mio? Lo prendo dalla borsa e lo guardo bene non sembra che manchino delle pagine lo apro e lego le prime pagine
    “oggi mi sposerò con un uomo bellissimo, ci siamo conosciuti al parco dove vado a fare delle passeggiate mattutine, mi ha affascinata con i suoi discorsi, con il suo modo di essere. Sembra cosi diverso dagli altri…”
    Passo alcune pagine in cui racconta i suoi primi anni di matrimonio finche una pagine mi ha attirato
    “c’è qualcosa di sbagliato in questa casa, vedo che dei servi continuano a sparire e a tarda notte arrivano degli ospiti che se ne vanno sempre alla sera. Questa casa è strana il problema è che Ruan sembra non preoccuparsi molto….”
    Altre decine di pagine che raccontano sempre di queste sparizioni fino a quando lei non chiede di andare via mio padre compra una casa solo per loro e lei sembra più felice. Da quello che ho capito vivevano alla sede del consiglio prima di venire a vivere in questa casa
    “caro diario, oggi ho scoperto una cosa meravigliosa aspetto un bambino, io e Ruan siamo al settimo cielo, quando le ho dato la notizia non sembrava nemmeno crederci….”
    Era felice quando aspettava Ariana. Passo di nuovo alcune pagine e mi fermo alla pagina di quando sono nata
    “da qualche settimana è nata la mia seconda figlia Saya. Al contrario di Ariana, Saya sembra diversa subito dopo quando è nata volevo allattarla ma la bambina non voleva bere il mio latte, ero disperata ma quando Ruan la porto via e torno alcune ore dopo disse che la bambina aveva mangiato e che non dovevo preoccuparmi, ogni giorno che passa vedo che non è una bambina normale ma quando cerco di parlare con mio marito lui mi risponde che è normale. È molto affezionato a Saya ma io non posso fare a meno di aver paura di lei…”
    Chiudo il diario, aveva paura di me, della sua stessa figlia. Vado in cucina e bevo un po’ di sangue, sorrido, fin da piccola ho sempre bevuto sangue. Riapro il diario e continuo a leggere
    “le mie figlie crescono ogni giorno di più, Ariana è identica a me e Saya invece è uguale a suo padre, so che non è uguale a lui solo nell’aspetto ma preferisco ignorare ciò che la mia mente pensa. A volte succede ancora che qualche servo sparisca e anche se Ruan dice che sono andati via so che è una bugia, le visite alla sera continuano ancora ma faccio finta di niente e vado avanti, mi rendo conto adesso che l’uomo che ho sposato è diverso dagli altri e non solo nel modo di essere ma anche in altri aspetti ma non importa so che lui mi ama e io amo lui e questo per adesso mi può bastare”
    Porto avanti le pagine del diario avanti di qualche mese e trovo una cosa interessante
    “caro diario, oggi ho scoperto cosa sia mio marito, è un vampiro. Ci credi? Mio marito si nutre di sangue per sopravvivere. La cosa peggiore è il modo in cui l’ho scoperto… oggi avevo deciso di portare le mie bambini fuori Saya ama l’aria aperta e i fiori ma essendo cagionevole di salute non ha mai potuto uscire molto durante il giorno, ma oggi era una giornata calda e ho pensato che si sarebbe divertita, era cosi felice e vederla felice era una cosa meravigliosa. Ruan non era insieme a noi era andato al villaggio per il rifornimento. Era l’ora di pranzo quando ho notato che Saya non stava bene aveva la febbre alta l’ho portata subito a casa ma era troppo tarde non respirava più. Piangevo disperatamente quando Ruan è tornato, ho raccontato tutto e lui è corso nella stanza dove c’era il corpo di nostro figlia l’ho visto tagliarsi i polsi e dare del sangue a nostra figlia ma la cosa incredibile e che lei lo ha bevuto e subito dopo si è sentita bene. Confesso che era terrorizzato. Ruan alza la testa e dice che dovevamo parlare. Siamo andata in camera e gli mi ha detto che cos’era e mi ha detto che Saya era come lui un vampiro nato e che ha 17 anni non sarebbe più invecchiata, non so cosa pensare, e sempre mia figlia ma allo stesso tempo mi sembra di non conoscerla. Domando di Ariana e lui mi risponde che con il tempo potrà scegliere cosa essere ma Saya no”
    Quindi sono nata vampiro, ma se da piccola non sopportavo il sole adesso come faccio a camminare tranquillamente durante il giorno? Torno in camera mia e chiamo Braian per sapere come sta Matt
    “ciao mi come mai mi chiami?”
    “voglio solo sapere come sta lui”
    “bene è molto utile pulisce, fa la spesa, non è molto ingombrante, e fa tutto quello che chiedo sembra terrorizzato da me” lo sento ridere
    “non è il tuo servo cerca di non terrorizzarlo”
    “sta bene e nessuno è venuto a cercarlo”
    “grazie” riattacco e torno a leggere il diario di mamma
    “ho accettato la storia che mi ha raccontato Ruan, voglio molto bene a mia figlia e sono sollevata che non sia morta e oggi compie gli anni, io e Ruan abbiamo deciso di regalarle un giardino delle rose blu sono meravigliose e sono sicura che amerà il suo regalo”
    L’ho fatto io quel meraviglioso giardino ecco perché e il mio posto preferito è calmo e tranquillo
    “oggi sono arrivati dei visitatori notturni era da un po’ che non venivano più anzi è della nascita di Saya che non succede più ma questi due hanno qualcosa di diverso, Ruan sembra felice di questa visita e ci ha pure presentati ha detto che sono i suoi figli dopo mi ha spiegato che avevo perso la famiglia per causa della peste e che lui ha deciso di trasformarli in vampiri, proprio come ha fatto con me già adesso vivo per la notte, Ariana è l’unica della famiglia a voler essere normale. Ma torniamo a noi quello che si fa chiamare Masaki sembra affascinato da Saya ma chi non lo sarebbe? È cresciuta benissimo, è diversa dalle donne di quest’epoca, porta i pantaloni, non si adatta alle regole della società è una ragazza libera. Sono cosi fiera di lei ma non so se voglio che si innamori di questo Masaki, anche se Ruan dice che è una brava persona qualcosa in lui mi spaventa anche se è suo fratello quello più stranno….”
    Vado a una delle ultime pagine del diario e lego l’ultima cosa che mia madre a scritto
    “sono qui, sono sicura che la situazione sta per peggiorare. Vogliono mia figlia e io non la consegnerò….”
    Chi mi cercava? Cos’è successo? Vado all’ultima pagina del diario e vedo che c’è una nota scritta con una calligrafia diversa da quella di mia madre, riporta solo un indirizzo ed è pure vicino a questa casa prendo il mio capoto ma prima di uscire sento che qualcuno si sta avvicinando alla casa. Masaki.

    Non sento nessuna aura dentro la casa, che Saya non sia ancora tornata? Non l’ho vista quando sono andato al capanno dov’era Matt e non sono riuscito nemmeno a sentire i loro odori, è stata brava. Entro dentro la casa ma prima che potesse fare qualunque cosa sento una pistola alla testa
    “vedo sei diventata brava a nasconderti”
    “e tu hai avuto fegato a tornare qui”
    “non ti ho tradito”
    “si invece” sorrido, non mi perdonerà mai “ho analizzato il sangue che mi hai dato, per fortuna non hai bevuto è veleno”
    “come faccio a crederti?”
    “sai sentire se una persona dice una bugia oppure no, quindi sai perfettamente che non ti ho detto una bugia”
    “punto per te”
    “dove hai portato Matt”
    “non sono affari tuoi”
    “perché non mi hai ancora ucciso?”
    “mi servi ci sono cose che ancora non capisco” la sento mettere via la pistola “andiamo in salotto”
    Entriamo e ci sediamo uno di fronte all’altro sopra il tavolino c’è il suo fascicolo e il diario di sua madre
    “hai letto?”
    “alcune pagine”
    “cosa voi sapere?”
    “il consiglio si sta movendo” la guardo sorpresa come faceva a sapere? “si sente nell’aria, molti vampiri potenti si stano radunando ma per farlo hanno bisogno di un capo” mi guarda “dov’è mio padre?”
    “è morto molto tempo fa”
    “bugiardo, sei un vampiro potente Masaki ma non tanto da mantenere sotto controllo un consiglio come facevi prima e sento che anche in questo momento stai obbedendo agli ordini di qualcuno e l’unico che può fare questo è un master”
    “non sei cambiata affatto”
    “non cambiare argomento”
    “è cambiato Saya, da quando è morta tua madre l’unica cosa che vuole è la vendetta”
    “Masaki dimmi la verità chi ha bloccato i miei ricordi?”
    “Ariana”
    “come ha fatto?”
    “non lo so quando ti ho trovato eri in un magazzino non lontano da dove abitavamo eri già addormentata e vicino a te c’era Ariana” la guardo seriamente “ho la certezza però che avete combattuto, Ariana era molto ferita”
    “portami da lui” si alza per uscire dalla porta “muoviti” mi alzo anch’io ma prima di uscire devo assolutamente chiedere una cosa
    “ti fidi ancora di me?” lei mi guarda e scuote la testa
    “mi hai mentito, ingannato e speri ancora che ti fidi di te?”
    “non avevo scelta è il mio master la persona che mi ha creato come vampiro se avessi i tuoi ricordi capiresti” sono ferito se avesse i suoi ricordi sicuramente capirebbe
    “no non lo avrei fatto la fiducia è una cosa molto importante e se tu non mi hai detto che mio padre è ancora vivo significa che non ti fidi abbastanza di me” sto per rispondere che non è vero quando mi interrompe “portami da lui Masaki non sono dell’umore adatto per parlare con te”
    L’ho persa di nuovo, non mi meraviglio se dopo tutto questo non vorrà parlare con me. Ci incamminiamo in silenzio verso la casa dove si nasconde Ruan, lei non mi ha più detto niente.

    Scoprire che mio padre è ancora vivo è stata una sorpresa, non pensavo veramente che fosse lui il master che Masaki obbediva. Se era vivo per tutto questo tempo perché non mi ha contato? È cambiato veramente cosi tanto? Ma cosa più importante chi ha ucciso mia madre? Il consiglio? Mio zio? No non sono stati loro anche se mio padre crede che sia stato il consiglio c’è qualcosa che non va, se riuscisse a recuperare i miei ricordi sicuramente capirei la situazione. Mi giro e guardo Masaki che guida non so il perché ma penso che la nostra relazione deve essere stata complicata fin dall’inizio.
    “fermati qui”
    “non avevi detto di voler andare a casa di tuo padre?”
    “non adesso c’è qualcosa in tutta questa storia che mi sfugge, non voglio parlare con lui senza conoscere bene quello che è successo” guardo fuori e noto che è quasi l’alba
    “dovresti andare a dormire adesso”
    “pensavo che volessi che morisse”
    “lo pensavo anch’io” esco dalla macchina e sparisco nella notte. È ora di mettere fine a tutta questa storia e il miglior modo di farlo è conoscendo la verità.
     
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  11. asia costa
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    ODDIO bellissima storia lo scoperta ora e devo dire che è fantastica, anche se c'è qualche errore di ortografia come: oddio=odio, hai sbagliato ma per il resto è una storia molto intrigante e piena di colpi di scena
    UN BACIO
    ANASTASIA :wub: :damo20100874.gif:
     
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  12. estrela
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    grazie Anastasia (posso chiamarti cosi?) :damo20100802.gif:
    adesso che ho finito gli esami sto rileggendo la storia per correggere eventuali errori (che sono veramente tanti :damo20100833.gif: )

    spero di aggiornare presto i capitoli corretti :damo20100852.gif:
     
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  13. estrela
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    ho cominciato a modificare i capitoli -_- ho provato a fare delle correzioni xk leggendo la storia mi sono resa conto che è un po' difficile da capire e che ci sono un po' troppi errori :damo20100806.gif:
     
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42 replies since 22/9/2011, 10:02   321 views
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