An homophobic gay.

Ne pubblico una anche io, su xD E' anche su EFP, per evitare malintesi.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 12: Ti odio.

    POV Aaron



    La prima cosa che vidi aprendo gli occhi, fu quei due che slinguazzavano nel letto accanto al mio. Il dolore tornò a lacerarmi il petto.

    Non sopportai proprio di vederli insieme, lo odiavo. Mi disgustava vedere Travis con chiunque che non fossi io.

    Che gay che sono.

    Feci un verso disgustato in modo da farli separare e funzionò con loro disappunto.

    “Anche a prima mattina? Datevi un contegno!”

    Sembrò che stesse per rispondere Travis ma invece lo fece Chad.

    “C’è una certa differenza tra il farsi trovare dal proprio compagno di stanza a baciarsi e il farsi trovare da molti studenti a scopare nel bagno della scuola. Chi dovrebbe darsi un contegno?”

    Era la verità e, quindi, non risposi. Mi alzai, presi i vestiti ed andai in bagno a cambiarli. Gli occhi mi divennero lucidi e cercai di trattenere le lacrime.

    Non posso proprio evitare di comportarmi da bastardo, eh?

    Mi lavai il viso cercando di calmarmi e di riordinare i miei pensieri.

    Travis sta con Chad. Si stavano baciando. Probabilmente stanotte l’hanno fatto.

    Sospirai bagnandomi anche i capelli. Entrai nella doccia. Sentii il bisogno di una doccia ghiacciata che mi rinfrescasse le idee e non mi importò se fuori si gelava.

    Mi resi conto che, da quando ammisi a me stesso di amarlo, non feci altro che pensare a Travis.

    Travis, Travis, Travis, sempre Travis.

    Ripensai a quando ammise la sua omosessualità, a quando lo vidi con Tom, a quando stavo… Per averlo.

    Con quel pensiero, mi venne un’erezione.

    Merda.

    Sperai che potesse calmarsi con l’acqua fredda, ma niente. Sentii Travis e Chad uscire dallo chalet e capii che toccarmi era l’unica soluzione.

    Un po’ incerto, non essendo abituato a pensare ad un ragazzo, iniziai a toccarmi.

    Sentii subito il piacere diffondersi nel mio corpo tramite un brivido.

    Alzai il viso e chiusi gli occhi immaginando che fosse proprio Travis e fare quelle cose. Continuai a toccarmi sempre più velocemente e venni anche più presto del solito.

    Sono proprio cotto, è assurdo.

    Mi rilavai ed uscii dalla doccia asciugandomi e rivestendomi. Sentii molto freddo ma non mi importò.

    Asciugai i capelli con phon ed il suo calore mi riscaldò parecchio anche se ci misi un po’ per farli asciugare del tutto.

    Uscii dal bagno e presi il mio snowboard. Notai che gli sci di Chad non c’erano e capii quindi dove si trovavano. Decisi di evitare quella zona.



    ***



    A fine giornata, infreddolito, entrai a prendermi un tè. Mentre stavo in fila, una donna visibilmente più grande di me – le adoravo – mi di avvicinò con aria ammiccante e mi mise una mano sul braccio indicando il bagno con la testa.

    Voleva che la seguissi.

    La prima cosa che mi venne in mente fu ovviamente Travis. Se facessi una cosa del genere, sbaglierei, no?

    … Al diavolo.

    La seguii in bagno e chiusi la porta appoggiandola al muro e baciandola.

    Lei mi ricambiò subito mettendomi la lingua in bocca e mettendomi le braccia intorno al collo. In quella situazione, mi resi conto di quanto sia diverso baciare chiunque e la persona che si ama. Totalmente diverso.

    Mi tolse la maglia e lo stesso feci io con lei. Iniziai a toccarle i seni mentre le nostre lingue continuavano a sfiorarsi.

    Lei mi mise una mano nei pantaloni ed iniziò a stuzzicare la mia virilità.

    La abbracciai e le baciai i seni mentre lei continuò a toccarmi sempre di più.



    Niente erezione.

    Non mi si alzò, niente!

    La spinsi via da me irritato.

    Accidenti!

    Uscii dal bagno arrabbiato e nervoso rimettendomi la maglietta. Anche lei uscii.

    Andai a prendere quel maledetto tè e vidi Chad e Travis seduti ad un tavolo che sorseggiavano cioccolata calda e parlavano come una coppietta di novelli sposi.

    Non ci vidi più.

    Passai accanto a Chad e lasciai cadere il mio tè sul suo maglione.

    “Ahia, cazzo!”

    “Aaron! E’ bollente, coglione!”
    Travis si alzò togliendo il maglione di Chad per evitare che continuasse a stare a contatto col liquido. Mio cugino sembrò davvero dolorante ma non mi importò. Non mi importò per niente.

    “Chi dovrebbe darsi un contegno?”

    Feci un’imitazione di Chad posando la tazza sul tavolo.

    “Invece di farmi male, ammetti i tuoi sentimenti e falla finita!”

    I miei sentimenti? Cosa ne sai tu dei miei sentimenti, bastardo! E se li conoscessi davvero e fossi un bravo cugino, non staresti con lui!

    Li seguii per ribattere.

    “Ammetti i tuoi sentimenti? Che sentimenti? Il disgusto, il ribrezzo, la pena? A te la scelta.”

    “Sei solo un’idiota!”

    Travis mi sembrò davvero irritato.

    Bagnò la spalla di Chad con dell’acqua fredda per alleviare il suo bruciore. Sperai che non gli passasse.

    “E voi due siete solo dei finocchi che non fanno altro che slinguazzare quando ne hanno l’occasione!”

    Finocchi. Continuo a dire queste cose nonostante tutto. Continuo a far soffrire Travis, il mio Travis. Mi dispiace, mi dispiace ma… Sono distrutto e non riesco a trattenere la rabbia!

    Chad, a quel punto, mi afferrò la maglia sbattendomi contro il muro.

    “Ascoltami bene. Puoi dire tutto ciò che vuoi su di me ma smetti di prendere in giro lui, sono stato chiaro?”

    “Chi sei tu per dirmi cosa devo fare? Posso comportarmi come voglio e se voglio dire che Travis è uno sporco finocchio, posso farlo!”

    Sono uno stupido.

    Travis non trattenne le lacrime e si rinchiuse in bagno.

    Sono uno stupido.

    “Che diavolo ha da piangere?!”

    Un enorme stupido.

    “Non ti sembra ovvio che venire insultati da chi si ama provochi tristezza?!”

    … Eh?

    Travis aprii la porta di botto tappandogli la bocca anche se ormai era riuscito a dirlo.

    Mi sentii davvero… Sconvolto. Distrutto.

    “Da chi… Si ama?”

    Chad mi guardò con espressione interrogativa e si tolse le mani di Travis dalla bocca.

    “Come? Non lo sa? Travis, perdonami, non pensavo…”

    Lui… Mi ama? Allora perché sta con Chad? Perché non me l’ha detto? Perché siamo ancora qui a farci del male?!

    Travis abbracciò Chad nascondendo il viso nel suo petto muscoloso.

    Ricambiò l’abbraccio.

    Vedendoli, mi arrabbiai ancora di più ed il petto mi fece molto male. Non riuscii proprio ad abituarmi a vederli insieme, non potevo.

    “Ascoltami. Travis è il mio ragazzo adesso quindi lascialo in pace, chiaro?”

    Il suo ragazzo…

    Il suo ragazzo.

    SUO?

    Non riuscii più a trattenermi.

    “Tu non mi comandi, è chiaro?! Posso fare quello che voglio! Se voglio stargli lontano, gli starò lontano; se lo voglio vicino, gli starò vicino; se voglio rifiutarlo, lo rifiuterò; se decido di farmelo, me lo farò!”

    “Non dire mai più cose del genere, specialmente l’ultima.”

    “Per quale ragione? Hai paura che qualcuno possa inculare il tuo amore prima di te?”

    Le lacrime iniziarono a scendere lentamente dagli occhi di Travis.

    “Sì da quando ieri ho salvato ‘il mio amore’ da uno stupro, cosa che normalmente avresti dovuto fare tu!!”

    Non risposi. Stupro?

    Di che diavolo sta parlando? Chi ha provato a stuprarlo… Chi?!

    “… Chi ha provato a stuprarlo?”

    “Tom, ti dice niente?”

    Serrai i pugni.

    “Quel bastardo. Io lo uccido.”

    Quel figlio di buttana è morto. Io l’avevo avvertito!

    Uscii dal bagno con tutta l’intenzione di spaccargli la faccia.

    Non avevo idea di quale fosse il suo chalet ma, colpo di fortuna, lo vidi camminare in mezzo alla neve. Decisi di seguirlo ed agire quando si fosse isolato.



    ***



    Lo seguii per un bel po’ di tempo – tutto il tempo fu circondato dai suoi amici – e, finalmente, si isolò andando da solo nel suo chalet. Lo raggiunsi e, prima che potesse chiudere la porta, ci misi in piede in mezzo.

    Mi guardò.

    “A-Aaron? Che diavolo vuoi?”
    Indietreggiò ed io entrai chiudendo la porta a chiave.

    “Sei un bastardo. Ti avevo detto di stare lontano da Travis e tu che fai? Provi a violentarlo?!”

    “Senti, non gli ho fatto niente!”
    “Certo, solo perché è arrivato mio cugino a fermarti, bastardo!”
    “Perché tanta rabbia?! Tuo cugino l’ha salvato e ci ha anche ridotti male! Cosa vuoi anco- Oh…”

    Lo guardai con espressione interrogativa.
    “’Oh’ cosa?”

    Tom rise.

    “Adesso è tutto chiaro. Quello è diventato il ragazzo di Travis, vero? Te lo sei fatto soffiare molto facilmente. Ti penti di non essere stato tu il suo eroe, eh?”

    Continuò a ridere ed a prendermi in giro. Sentii una voglia irrefrenabile di ammazzarlo.

    “Chiudi il becco, bastardo! Non mi interessa se stanno insieme o meno! Ti ricordo che sono… Etero!”

    “Etero? Non ci ho creduto nemmeno per un secondo.”

    Quel bastardo si avvicinò a me e mi mise una mano tra i capelli.

    “Bé… Sei un bel ragazzo in fondo, no? Non ti sarà difficile trovare qualcuno con cui sostituirlo, no?”

    “TRAVIS E’ INSOSTITUIBILE!”

    Mi tappai la bocca dopo quella frase totalmente inopportuna. Sentii un ghigno provenire dalla bocca di Tom.

    “Bene, bene. Ed ecco la confessione.”

    Rise prendendomi il mento.

    “Ormai è troppo tardi. Sai già di non avere speranze con lui, ha trovato un altro. A quanto pare, tu sei facilmente sostituibile.”

    Socchiusi gli occhi di fronte a quella verità. Ormai conosceva tutti i miei punti deboli e la mia rabbia sbollii sostituita da tristezza ed odio… Odio per Chad.

    Colui che riuscii a rubarmi l’unica cosa a cui tenevo davvero. Non l’amore di Travis, ma l’affetto. Per colpa sua non avrei mai più avuto un suo sorriso, una sua risata, una sua carezza. Avrei avuto solo pianti ed urla.

    A quei pensieri, gli occhi mi si riempirono di lacrime mentre mi ritrovai coricato su un letto con Tom sopra di me.
    “T-Togliti, bastardo!”

    Cercai di spingerlo via ma le forza mi abbandonarono. Non riuscii a pensare ad altro che non fosse Travis. Il mio Travis. No, il suo. Di Chad.

    Le lacrime scendevano lente mentre Tom mi spogliava e baciava il collo.

    Alzai il viso e l’erezione si fece presto sentire.

    Feci un sorriso malinconico.

    Sono proprio gay, eh.

    Chiusi gli occhi e strinsi il suo corpo.

    Non mi importa. Ci rinuncio.

    Ormai, non è più mio.

    Non mi ama più.

    Furono questi i miei pensieri amari mentre, la persona sopra di me, entrò violentemente nel mio corpo.

     
    .
  2. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 13: Un altro imprevisto.

    POV Travis



    Mi sentii… Distrutto. Perché… Perché? Non sembrò che lo stesse violentando dato che Aaron non accennò a volersi ribellare.

    Eppure… Non è così debole! Se solo lo volesse… Potrebbe farlo volare dall’altra parte della stanza!

    Le lacrime continuarono ad uscire copiosamente e mi coprii il viso con le mani correndo via per non dover più vedere o sentire quello spettacolo orribile.

    Un conto è con le ragazza ma… Un maschio? E’ gay allora? E poi… Perché proprio Tom? Nemmeno gli piaceva!

    Mi sentii a pezzi e bussai tanto forte alla porta del nostro chalet che sentii male alla mano. Continuai a piangere senza riuscire a fermarmi.

    Chad aprii la porta e fu sorpreso dello stato in cui mi trovò.

    Come al solito, però, mi abbracciò senza dire nulla.

    Affondai il viso nel suo maglione e lo abbracciai stringendo la lana della sua maglia e continuando a piangere ad occhi stretti. Mi strinse e mi cullò per tutto il tempo.

    Più passa il tempo e più mi rendo conto di dipendere da lui.

    Continuai a dipendere dai suoi abbracci, dalla sua dolcezza, dal modo in cui solo lui riusciva a consolarmi. Non ero il suo ragazzo ma il suo parassita.

    Mi sentii molto in colpa per lui. Praticamente, lo stavo usando.

    Chad continuò a chiedermi cos’avessi per tutto il tempo ma non volli rispondere. No, preferii che non lo sapesse. Ebbi paura che potesse arrabbiarsi e far del male ad Aaron. Dopotutto, fu la prima volta che piansi in quel modo, così tanto.

    Lo amo troppo.



    ***



    Aaron non si decise a tornare e quindi, dopo aver smesso – più o meno – di piangere, Chad mi fece coricare sui sedili posteriori della sua macchina e mi coprii con la coperta. Dormii per un bel po’ visto che, quando aprii gli occhi, vidi che il cielo era completamente nero. Strofinai gli occhi e mi accorsi che ancora non eravamo partiti.

    Fuori dalla macchina vidi Aaron e Chad che discutevano ma non riuscii a sentirli finché non abbassai leggermente il finestrino ascoltandoli.

    “Sei solo uno stupido! Perché devi fare queste cose? Non capisci che ci sta male?!”

    Chad era davvero furioso.

    “Non è stata colpa mia, cazzo, te l’ho spiegato! Lasciami stare!”

    “No che non ti lascio stare! Credi che io mi diverta a consolare Travis ogni volta che corre da me piangendo disperato per colpa tua?!”

    “Direi di sì visto che puoi toccarlo quanto vuoi ed approfittartene!”

    “Approfittarmene?! Non gli ho mai fatto niente!”
    “Sì, come no! Ed io sono vergine!”

    “Sei solo un coglione, punto! Un fallito che non riesce nemmeno a dichiararsi alla persona che ama!”

    … Persona che ama? Aaron è… Innamorato di qualcuno?

    Chi… Chi è? Una delle sue ragazze? … Tom?

    Altre lacrime iniziarono a scendere.

    “Non sono cazzi tuoi! Non deve importarti se amo o meno T-“

    Aaron si voltò verso di me.

    ‘T’… Tom.

    “T-Travis?”

    Chad mi guardò e sospirò.

    “Basta, chiudiamo il discorso. Andiamo a casa.”

    Aaron strinse un pugno ed entrò in macchina mettendosi sul sedile anteriore del passeggerò. Chad prese posto accanto a lui.

    Strofinai gli occhi e mi coricai nuovamente dando loro le spalle mentre, lente e dolorose, altre lacrime mi rigarono il volto.



    ***



    Quando aprii gli occhi, mi ritrovai a casa mia nel mio letto. L’orologio segnò le ‘7.30’ e, guardando il cielo, capii che era mattina e che dovevo prepararmi per la scuola.

    Mi avrà sicuramente messo a letto Chad ed Aaron gli avrà detto dov’era la mia chiave di riserva.

    Aaron…

    Presi dall’armadio i vestiti e tutto il resto ed andai – visto che ancora mancava un’ora alla campanella – a farmi una doccia. Mi tolsi i vestiti sporchi di ieri ed entrai.

    L’acqua mi colpii il viso e mi rilassai. La misi fredda ed un brivido percorse il mio corpo.

    Mi insaponai le mani e mi lavai i capelli. Strofinai con forza come a voler mandare via tutti i miei problemi.

    Dopo averla finita, uscii e mi preparai per la scuola.

    Scesi al piano di sotto, preparai lo zaino e me lo misi in spalla.

    Afferrai un toast ed uscii di casa.

    Parcheggiato davanti a casa mia c’era Aaron sulla sua motocicletta ed un casco in mano.

    Che voglia darmi un passaggio?

    “Uhm, ciao.”

    “Ciao.”

    Aaron non sembrò arrabbiato ma nemmeno amichevole. Indifferente, direi.

    Avvicinò il casco a me ed io lo presi mettendolo. Sapendo che avrei avuto difficoltà a salire, mi porse la mano ed io, un po’ in certo, la afferrai salendo.

    Al posto di abbracciarlo, gli misi le mani sulle spalle e, in silenzio, partii andando subito velocemente.

    Per la spinta di quella partenza improvvisa, lo abbracciai stretto per evitare di cadere e mi sembrò di vedere l’ombra di un sorriso dallo specchietto.

    Sarà stata la mia impressione.

    Per tutto il tragitto restammo in silenzio mentre il vento, nonostante fossero schiacciati dal casco, mi fece arrivare i capelli davanti agli occhi.

    Nonostante tutto, mi sentii molto felice.

    Felice di poterlo di nuovo toccare.
    Felice di poter stare ancora con lui.

    Felice di poterlo stringere.

    Felice di poter sentire la sua voce.

    Felice di poterlo soltanto rivedere.

    La moto si fermò ed Aaron mi aiutò a scendere prendendomi per mano.

    Cercai di appoggiarmi anche alla moto per non cadere ma misi male il piede e finii letteralmente su di lui che cadde insieme a me.

    Desiderai scusarmi ma… I nostri visi si ritrovarono così… Vicini.

    Non riuscii a far altro se non guardare i suoi bellissimi occhi verdi.

    Anche lui fece lo stesso e rimanemmo in silenzio finché lui non mi stampò un bacio sulle labbra per poi aiutarmi ad alzarmi ed entrare a scuola senza dire un bel niente.

    Arrossii.

    Perché deve fare queste cose? Accidenti.

    Lo seguii ed entrai in classe sedendomi al mio posto. Aaron sedette prima che arrivassi ed il suo posto era proprio accanto al mio.

    Di solito, prima delle lezioni, perdevamo tempo in chiacchiere – lui mi costringeva - al posto di ripassare. In quel momento, però, rimanemmo in silenzio.

    La campanella suonò ed iniziò la lezione di letteratura, una delle materie più odiate da Aaron. Nonostante questo, però, rimase in silenzio ad ascoltare. Dopo più o meno mezz’ora di lezione, chiese di poter andare in bagno e gli fu accordato. Non fu un avvenimento così particolare ma la cosa strana – e che mi insospettii – è che, quando suonò la campanella che decretò la fine della lezione, lui non era ancora tornato.

    Approfittando dell’assenza del professore, uscii dall’aula per capire dove si fosse cacciato. Mi diressi in bagno e – come sempre – mi preparai a vederlo con una ragazza. Quella volta, però, non lo vidi fare sesso con qualcuno, no. Lui stava baciando quella persona e non era un bacio passionale ma uno di quelli che si da alla persona che si piace davvero. Inoltre, quella persona… Era un maschio.

     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Come farsi del male e fare del male a chi ami!
    Ormai Aaron ha capito di amare Travis e di esserne terribilmente geloso, ma non fa nulla, se non essere sempre più cattivo, neanche quando Chad si lascia sfuggire che Travis lo ama!
    E poi questa cosa con Tom ... perchè proprio con lui la sua prima volta?
    E Travis che è sempre pronto a perdonarlo semplicemente perchè lo ama, perchè non tenta di capire quali sono i veri sentimenti che muovono i gesti di Aaron?
    Aspettiamo .... prima o poi si diranno qualcosa!!
    Un abbraccio Pam
     
    .
  4. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Grazie Pamaru per le tue recensioni ^^

    Capitolo 14: Baci rubati.

    POV Aaron



    Dopo aver finito, uscii dallo chalet di Tom con un enorme senso di colpa.

    Mi sono fatto inculare da quel bastardo, cazzo.

    Mi sentii un vero cretino.

    Ci vuole così poco per farmi crollare? Sono così debole?

    Inoltre, camminando sentii sempre di più fitte al sedere. Che cazzo.

    Sperai di riuscire a camminare decentemente senza sembrare un idiota.

    Questa storia non la saprà mai nessuno. Se Tom parla, lo uccido.

    Alzai il viso e guardai il cielo. Saremmo già dovuti partire ma non me la sentii di tornare da loro, non ora.

    Feci una lunga passeggiata con solo i miei pensieri tutti, ovviamente, su Travis.


    ***



    Quando arrivai, Chad mi raggiunse e mi schiaffeggiò.
    “M-Ma che cazzo fai, idiota!”

    Cercai di colpirlo anch’io ma mi spinse via allontanandomi.

    “Che cazzo fai tu! Dov’eri?!”

    “Volevo spaccare la faccia a quel coglione di Tom!”
    “E perché ci hai messo così tanto? Ti sei fatto inculare?!”

    Chad fu ironico ma non riuscii a fare altro se non tacere.

    “… Sei serio?”

    “Non è stata una mia scelta!”
    “Sì, come no! Avresti potuto stenderlo in tre secondi!”

    “E se io non avessi voluto?!”

    “Sei solo uno stupido! Perché devi fare queste cose? Non capisci che ci sta male?!”

    Chad si infuriò parecchio.

    “Non è stata colpa mia, cazzo, te l’ho spiegato! Lasciami stare!”

    “No che non ti lascio stare! Credi che io mi diverta a consolare Travis ogni volta che corre da me piangendo disperato per colpa tua?!”

    “Direi di sì visto che puoi toccarlo quanto vuoi ed approfittartene!”

    “Approfittarmene?! Non gli ho mai fatto niente!”
    “Sì, come no! Ed io sono vergine!”

    “Sei solo un coglione, punto! Un fallito che non riesce nemmeno a dichiararsi alla persona che ama!”

    “Non sono cazzi tuoi! Non deve importarti se amo o meno T-“

    Mi accorsi che Travis, dal sedile posteriore dell’auto, ci guardava e ascoltava con le lacrime agli occhi.

    Sono uno stronzo. Non faccio che farlo piangere.

    “T-Travis?”

    Chad lo guardò e sospirò.

    “Basta, chiudiamo il discorso. Andiamo a casa.”

    Strinsi un pugno ed entrai in macchina mettendomi sul sedile anteriore del passeggero. Chad prese posto accanto a me.

    Travis, coricato dietro di noi, ci diede le spalle.

    Guardai fuori dal finestrino e sperai che quel viaggio durasse poco.



    ***



    Appena arrivati a casa di Travis, Chad accostò.

    “Eccoci arrivati Tra-“

    Lo sentimmo russare ed entrambi sorridemmo. Chad guardò l’orario.

    “Senti, io ho da fare. Posso fidarmi se ti chiedo di metterlo a letto e sparire da casa sua?”

    Lo guardai.

    “Oh, mi affidi il tuo fidanzatino?”

    “Smettila di fare l’arrogante, si capisce benissimo che sei innamorato di lui.”

    E’ così evidente?

    Scesi dall’auto prendendo Travis in braccio.
    “Vedi di non toccarlo. Se proprio devi fargli qualcosa, prima dichiarati o ci soffrirebbe. Mi raccomando.”

    Dopo questa raccomandazione, partii.

    Chi cazzo raccomanderebbe a qualcuno di dichiararsi se vuole toccare il suo fidanzato? Sta proprio rincoglionendo.

    Strinsi Travis e presi la chiave di riserva aprendo la porta.

    Lo portai in camera sua e lo stesi sul letto. Sentii la tentazione di cambiarlo io stesso ma non avrei sopportato di vederlo nudo e, quindi, lo coprii dandogli un bacio sulla fronte. Mi incamminai verso l’uscita di camera sua ma tornai indietro e gli diedi un bacio sulle labbra. Lo vidi sorridere e feci lo stesso.

    Dopo questo piccolo regalino fatto a me stesso, uscii.



    ***



    Appena svegliato, mi preparai per la scuola.

    Mi lavai, mi vestii, preparai lo zaino e mangiai qualcosa. Afferrai le chiavi.

    Al momento di prendere il casco, esitai nel prendere anche il secondo.

    Avrebbe accettato ancora un passaggio?

    Non del tutto convinto, li presi entrambi ed uscii indossando il mio e sedendomi sulla moto.

    Partii e, davanti a casa di Travis, mi fermai ad aspettarlo col secondo casco in mano sperando che non mi ignorasse. Sentii davvero il bisogno di averlo vicino.

    Quando iniziai a pensare che forse era già partito, uscii e mi guardò con un’espressione indecifrabile. Non vidi nessuna emozione dipinta sul suo volto.

    “Uhm, ciao.”

    “Ciao.”

    Cercai di non fargli notare quanto fossi felice di rivederlo e quanto fossi dispiaciuto per averlo fatto piangere così tante volte.

    Mi dispiace.

    Gli porsi il casco sperando che lo prendesse e, fortunatamente, così fece.

    Sapendo che sarebbe sicuramente inciampato, gli porsi la mano d’istinto pentendomene successivamente.

    Non ebbi però il tempo di ritirarla che lui la afferrò.

    Lo aiutai e lui, per tenersi, mi mise le braccia sulle spalle. Quanto desiderai un abbraccio.

    Quando partii, però, avendo paura di scivolare mi strinse a sé in un abbraccio facendomi sorridere.

    Sorriso che, però, nascosi subito.

    Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo ed io riuscii ad assaporare a pieno la bellezza di riaverlo accanto, di poter stare tra le sue braccia.

    Mi sto facendo prendere troppo.

    Appena arrivammo, scesi e gli presi nuovamente la mano. La sentii così liscia e morbida.

    La strinsi e lui, mettendo male il piede, scivolò. Cercai di afferrarlo ma caddi per terra e lui su di me.

    Noto tutte queste situazioni adesso che so di essere gay o succedevano anche prima?

    Vidi che Travis mi guardava negli occhi. Non accennò a volersi alzare ed anch’io mi persi nei suoi meravigliosi occhi neri.

    Come ho fatto a non accorgermi di quant’è bello?

    I miei occhi passarono alle sue labbra, così morbide. Desiderai poterle nuovamente sentire.

    Senza dire nulla, gli diedi un bacio sulle labbra e lo aiutai ad alzarsi entrando a scuola prima che potesse commentare il mio gesto.

    Nonostante la noiosa lezione di letteratura, decisi di rimanere in classe.



    ***



    Passò mezz’ora e non resistetti più. Sentii il bisogno di andarmene.

    Chiesi il permesso di andare in bagno e, per fortuna, mi fu accordato.

    Uscii velocemente dalla classe andando in bagno.

    Aprii la porta.

    “Ahi!”

    La spostai e mi resi conto di aver colpito in piena faccia una matricola.

    “Oh, uhm, scusa.”

    Alzò lo sguardo e mi sorrise mentre un lieve rossore gli tinse le guance.

    “Va tutto bene, figurati!”

    I miei occhi si soffermarono a fissare i suoi.

    E’ uguale a…

    Aveva gli occhi neri, un nero molto intenso. I suoi capelli erano castani e molto folti. Il suo naso era piccolo ed arrossato per lo scontro con la porta. E le sue labbra, mio Dio…

    “Bè, posso sapere il tuo nome?”

    Mi sorrise nuovamente. Il suo sorriso era bello come…

    “Mi chiamo… Aaron. E tu?”

    “Trevor!”

    Trevor, Travis.

    Il destino mi fa davvero scherzi di pessimo gusto.

    Poggiai una mano sul muro costringendolo ad appoggiarsi.

    “E’ uno scherzo questo? Lo trovate divertente?”
    “Uh? Cosa vuoi dire… Aaron?”

    Sono proprio disperato. Sto cercando in tutti i modi di trovare una scappatoia e credo proprio d’avercela davanti.

    Mi avvicinai al suo viso, così simile al suo. Il mio cuore prese a battere proprio come se fossi con lui. Pochi secondi, e le mie labbra toccarono le sue.

     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Ma si può essere più cretini di così?
    Chad ha detto chiaramente ad Aaron quello che Travis prova per lui, eppure Aaron continua imperterrito a giocare con i sentimenti di Travis, e non solo! Si trova un sostituto che gli ricorda il suo vero amore!
    Ma non sarebbe molto più semplice aprire il proprio cuore e dire chiaramente a Travis, a voce alta, una volta per tutte, che lui è il suo vero e unico amore?
    Sembra proprio di no, visto che continua a farsi trovare da lui in situazioni assurde e paradossali!
    E non pensa Aaron di fare del male anche a questo ragazzino pescato per caso?
    Aspetto nuove e spero che entri un po di sale in zucca a quello stupidotto!
    Baci Pam

    P.S. per me è un piacere leggere la tua storia e commentarla! Spero faccia piacere anche a te!
     
    .
  6. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Mi fa molto piacere, grazie ^^
     
    .
  7. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 15: Nuovi interrogativi.

    POV Travis



    Sentii le gambe che mi tremavano e le lacrime rigarmi il viso.

    Ancora…

    Aaron si divise da quel ragazzo e lo circondò in un abbraccio che fu subito ricambiato.

    No, non può essere, no.

    Iniziò a baciargli il collo mentre l’altro chiuse gli occhi.

    Lo guardai in faccia. Era Trevor, una matricola.

    Dovrei esserci io al suo posto.

    Le mie gambe cedettero e mi inginocchiai sul pavimento freddo coprendomi il viso con le mani.

    Perché non riesco ad abbandonare quest’amore impossibile?

    Non riuscii a trattenere i singhiozzi e vidi a malapena, oltre il velo di lacrime, che si erano accorti di me.

    “T-Travis?”

    Aaron si inginocchiò davanti a me prendendomi il viso tra le mani ed asciugandomi le lacrime.
    Non riuscii a dire niente. Dalla bocca mi uscivano solo singhiozzi e le lacrime non smettevano di scendere.

    “Travis, calmati. Ti prego, che succede?”

    Non riuscii a rispondere. Non ce la feci e continuai a non riuscirci.
    “Ehi, dimmi qualcosa!”

    L’altro ragazzo rimase dov’era prima guardandoci con aria confusa e senza avvicinarsi nemmeno di un passo.

    Aaron si voltò verso di lui e gli fece cenno di andar via cosa che fece subito.

    “Travis, ti prego, parla almeno!”

    In quel momento di totale sofferenza, riuscii solo prendere il suo viso tra le mani ed ad appoggiare le mie labbra alle sue. Sentii Aaron pietrificarsi per un istante per poi poggiare le sue mani sulle mie spalle ricambiandomi.

    Non era dato con amore, lo sapevo. Quel bacio era tra una persona disperata ed un’altra che non aveva mai capito il vero senso di quel gesto e che, probabilmente, non l’avrebbe mai capito.

    Con le mie labbra, gli aprii la bocca infilando la mia lingua quasi con violenza avendo un incredibile bisogno di sentirlo più mio.

    Le nostre lingue danzavano toccandosi veloci ed ormai esperte mentre lui mi mise una mano tra i capelli con una dolcezza che non mi aspettavo.

    Gli misi le braccia intorno al collo avvicinando il viso al suo mentre lui, circondandomi con le sue braccia, si alzò appoggiandomi al muro e tenendomi per le gambe.

    Arrossii per quella posizione ma lo assecondai incrociando le gambe intorno ai suoi fianchi.

    Capii subito cosa saremmo finiti per fare ma… Non mi importò.

    In quel momento, desiderai solo di essere stretto al corpo di questo ragazzo che amavo con tutto il cuore. Vederlo con delle ragazze era un conto ma… Vederlo con dei ragazzi mi fece stare molto male. Sentii di averlo perso e sperai di poter avere da lui almeno questa piccola soddisfazione.

    Gli strinsi la camicia mentre lui iniziò ad accarezzarmi la coscia.

    Vedendo che le cose iniziavano ad evolversi, allontanai il viso dal suo.

    “N-Non qui, ti prego.”

    Avere la prima volta in un bagno pubblico non era il massimo.

    Aaron annuii un po’ esitante e, tenendomi in braccio, mi portò in infermeria dove chiuse la porta a chiave.

    Mi coricò sul letto ed arrossii.

    “Non… Potrebbe arrivare qualcuno?”
    “Bè, no. L’infermiera arriverà tra un’ora.”

    “Immagino che tu abbia già… Usato questo posto.”
    Mi tolsi la maglietta.

    Aaron non rispose guardando da un’altra parte e si tolse la camicia gettandola sul pavimento.

    Aveva già avuto rapporti tra queste coperte con altre donne… O uomini.

    Si mise tra le mie gambe chinandosi e baciandomi nuovamente.

    Tutto, ormai, mi fu chiaro.

    “Non sono cazzi tuoi! Non deve importarti se amo o meno T-“

    Trevor…

    Le lacrime mi rigarono nuovamente il volto mentre lui, notandole, mi lasciò asciugandomele.

    “T-Travis?”
    Mi coprii il viso ricominciando a piangere.

    Perché non posso semplicemente lasciarmi andare? Perché non ci riesco?

    “Ehi, ti prego, calmati.”

    Aaron mi abbracciò stringendomi a sé.

    Quell’abbraccio era così confortevole e lo ricambiai senza che il fiume di lacrime si placasse.

    “Travis, senti, io ti…”

    Si sentii la porta aprirsi e si mise in piedi mentre io mi coprii il viso con la coperta per nascondere le lacrime che non smettevano di scendere.

    “Uhm, senpai?”

    Guardai oltre il tessuto e vidi fermo sulla soglia Trevor che guardava Aaron.

    “Uhm, cosa c’è?”

    Si rimise la camicia mentre io mi strofinai gli occhi.

    “Posso parlarti un secondo?”
    “Uhm, certo.”

    Aaron mi stampò un veloce bacio sulla fronte per poi seguire il ragazzo fuori dalla stanza lasciandomi lì, sul letto e da solo.

    Le lacrime continuarono a scendere e strinsi gli occhi.

    Perché… Perché?

    Rimasi lì a piangere finché, pian piano, non mi addormentai.



    ***



    “Travis? Ehi!”

    Aprii gli occhi sentendo qualcuno che mi stava scuotendo. Li strofinai con il braccio.
    “Mmh, chi è?”

    Alzai lo sguardo e vidi Chad che mi sorrise.
    “Ehi. Sono venuto a prenderti a scuola ma non sei uscito. Sono venuto a cercarti e ti ho trovato in infermeria. Sei stato male?”

    Prese la maglia che mi ero tolto e me la fece indossare. Preferii non dirgli cosa davvero successe.
    “Bè, un po’ di… Mal di pancia.”
    “Capisco. Stai meglio?”
    Iniziò ad accarezzare facendomi arrossire. Annuii.

    “Bene. Andiamo?”

    Mi porse la mano ed io la presi annuendo nuovamente.

    Mi alzai perdendo quasi l’equilibrio essendomi appena svegliato e, dopo aver preso le mie cose in classe, uscii dall’edificio tenendogli la mano.

    “Cosa ti va per pran-“

    Distratto dal parlare con me, Chad sbatté contro una persona che cadde per terra.

    “Oh mio Dio, scusami. Stai bene?”

    Chad porse la mano al ragazzo che era caduto per aiutarlo ad alzarsi e lui la prese carezzandosi la testa con l’altra.

    “Sì, gra-“

    Il ragazzo alzò il viso e lo riconobbi come Trevor.

    I due si stavano guardando negli occhi ed erano entrambi pietrificati.

    “… Trevor?”

    “… Chad!”

    Si alzò in piedi e lo strinse in un abbraccio che Chad non ricambiò rimanendo immobile come una statua.

    Si conoscono?

    “E’ da così tanto tempo che non ci vediamo! Mi sei mancato tanto tanto!”

    Trevor sorrise mentre l’altro ricambiò debolmente l’abbraccio.

    Continuò a non rispondere mentre l’altro strofinava la guancia al suo petto.

    Chad gli accarezzo leggermente i capelli e Trevor sorrise.

    “Come sono felice!”
    Vista la differenza d’altezza, si mise in punta di piedi dando un bacio passionale all’altro che si pietrificò nuovamente.

    “Ehi, Trevor, quanto ci stai?”
    Vidi Aaron raggiungerci ed immobilizzarsi alla vista del tue.

    … Che sta succedendo?



    Edited by LaviBookman - 11/7/2012, 00:33
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    C'eravamo quasi .... mancava proprio un pelino ... e invece niente, per l'ennesima volta il desiderio di Travis di avere per sé Aaron è andato in fumo!
    Lui non può sapere che Trevor è solo una pallida immagine di sé che Aaron pensa di avere più a portata di mano, né a questo punto potevamo prevedere che Chad e Trevor si conoscessero ... e allora anche per Chad Travis è una pallida immagine di Trevor? Perchè sembra che fra i due ci sia stato qualcosa!!
    Riusciranno a sbrogliare la matassa che si sta facendo sempre più intricata?
    Spero di si e spero anche che finalmente si parlino tutti.... invece di pensare, sperare, credere ... un pò di coraggio!
    Brava, mi piace proprio la tua storia (anche se vorrei picchiare un pochino Aaron, sembra proprio non capire mai niente!).
    Alla prossima! Baci Pam
     
    .
  9. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 16: Ti voglio.

    POV Aaron



    Trevor, inizialmente, si immobilizzò per il contatto con le mie labbra ma, pian piano, si rilassò ricambiandomi anche se a malapena. In qualche modo, mi ricordò davvero Travis. Il mio Travis.

    Lasciai le sue labbra abbracciandolo e stringendolo a me sperando di poter percepire lo stesso calore che percepivo stringendo il mio vero amore.

    Ricambiò il mio abbraccio e, nel frattempo, iniziai a baciargli il collo.

    Mi sembrò davvero di aver lui tra le braccia.

    Dopo un paio di baci, sentii dei singhiozzi alle mie spalle.

    Ci girammo e vidimo Trevis inginocchiato sul pavimento che piangeva coprendosi il viso con le mani.

    No, non ancora, ti prego.

    “T-Travis?”

    Corsi da lui e mi misi inginocchiai davanti a lui prendendogli il viso tra le mani ed asciugandogli le lacrime che continuarono a scendere imperterrite.

    No, no, no!

    “Travis, calmati. Ti prego, che succede?”

    Continuò a non rispondere ed iniziai a preoccuparmi. Continuò solo a piangere ed a singhiozzare. Non mi stava nemmeno guardando in faccia.

    “Ehi, dimmi qualcosa!”

    Capendo che la situazione era più complicata del previsto, feci cenno a Trevor di andarsene e lui annuì eseguendo.

    Quando mi girai verso di lui, Travis mi afferrò il viso ed appoggiò le labbra alle mie senza che le lacrime smettessero di scendere. Mi pietrificai.

    L-Lui… Che…

    Lentamente chiusi gli occhi e ricambiai quel bacio improvviso poggiando le mani sulle sue spalle avvicinandolo maggiormente a me.

    Mi sorprese quando, usando le sue labbra, mi aprì la bocca per metterci dentro la sua lingua. Ricambiai quel bacio passionale con le nostre lingue che si toccavano desiderose una dell’altra.

    Gli misi una mano tra i capelli.

    Da quant’è che aspetto questo bacio…

    Travis mi mise le braccia intorno al collo mentre io gli afferrai le gambe alzandomi ed appoggiandolo al muro continuando a ricambiarlo.

    Mise le sue gambe intorno ai miei fianchi ed iniziai a capire fin dove si sarebbe evoluta questa situazione.

    Ebbi, però, paura che lui si considerasse uno dei tanti che mi facevo per gioco. Non era così, per niente. Per me era la persona più importante di tutte e desiderai ardentemente che potesse capirlo.

    Lo amo…

    Iniziai ad accarezzargli la coscia mentre lui mi strinse la camicia.

    “N-Non qui, ti prego.”

    Lo guardai e mi accorsi del suo imbarazzo.

    Oltretutto – sperai, almeno – quella sarebbe stata la sua prima volta e di certo un letto sarebbe stato più confortevole.

    Annuì un po’ esitante – lo desideravo davvero tanto - e, tenendolo in braccio, lo portai in infermeria dove chiusi la porta a chiave.

    Lo coricai sul letto e mi accorsi che arrossì. Che carino…

    “Non… Potrebbe arrivare qualcuno?”
    “Bè, no. L’infermiera arriverà tra un’ora.”

    “Immagino che tu abbia già… Usato questo posto.”
    Si tolse di sua iniziativa la maglietta.

    Non risposi guardando da un’altra parte e mi tolsi la camicia gettandola sul pavimento.

    Era la verità. L’avevo fatto con altre persone lì ma… Non avrebbe avuto la stessa importanza delle altre volte. Quella volta, ero serio.

    Desiderai che i miei sentimenti potessero raggiungerlo.

    Desiderai poter fare finalmente l’amore con lui.

    Desiderai averlo, solo per me.

    Desiderai… Lui.

    Le lacrime però, improvvisamente, gli rigarono il volto.

    Mi allontanai da lui.

    Ho fatto qualcosa di sbagliato?

    “T-Travis?”
    Si coprì il viso ricominciando a piangere.

    Perché continuo a farlo piangere? Perché? Io…

    “Ehi, ti prego, calmati.”

    Lo abbracciai stringendolo a me sperando che si calmasse.

    Fui felice nel vedere che ricambiò l’abbraccio ma, purtroppo, non smise di piangere.

    Devo farlo… Io…

    “Travis, senti, io ti…”

    Si sentì la porta aprirsi e mi misi in piedi mentre Travis si coprì il viso con la coperta.

    “Uhm, senpai?”

    Trevor era appena entrato nella stanza e lanciò uno sguardo verso il lettino per poi tornare a guardare me.

    “Uhm, cosa c’è?”

    Mi rimisi la camicia.

    “Posso parlarti un secondo?”
    “Uhm, certo.”

    Stampai un bacio sulla fronte a Travis e, anche se di malavoglia, seguii il ragazzo fuori dalla stanza.

    “Allora, cosa c’è?”

    “Scusami tanto, senpai, ma io… Vedi…”

    Del leggero rossore gli tinse le guance.

    E’ irresistibile quasi quanto Travis.

    “Cosa? Che c’è?”

    “Mi piace già… Un altro.”

    “Uh? Un altro? E perché me lo stai…”

    Oh, il bacio.

    “Bè, scusami. Vedi, mi piace sin dalle medie anche se sono sempre stato respinto. Prima ti ho ricambiato di riflesso, sai. Hai, bè, qualche tratto simile a lui. Mi ha sempre detto di essere troppo piccolo per lui e mi ha rifiutato parecchie volte ma… Continuo ad amare Chad.”

    …. Eh?

    “Chad? Non parlerai mica di… Chad Taylor?”

    Il suo viso divenne ancora più rosso dopo aver pronunciato il suo nome.

    “L-Lo conosci?”
    “Bè… E’ mio… Cugino. Vive a casa mia al momento.”

    “Davvero?!”

    Il suo sguardò si illuminò.

    “Evviva!!”

    Era entusiasta ed iniziò a saltare per la gioia cantilenando ‘Lo rivedrò, lo rivedrò!’.

    “Ma, scusami. Come diavolo l’hai conosciuto se è anche più grande di me?”

    “Eh? Bè, uhm… Ai tempi delle medie lavoravo come cameriere in un bar. Spesso venivo preso di mira e mi prendevano in giro. Sono un po’ maldestro, sai. Lui, però, mi proteggeva sempre e prendeva le mie difese. Mi innamorai subito di lui. E’ con lui che ho scoperto di essere gay.”

    “Oh. Che storia… Toccante.”

    “Già!”

    Mi sorrise e suonò la campanella.

    “Oh, c’è lezione! A dopo senpai!”

    Sorrise e si diresse velocemente in classe ricominciando con la sua cantilena.



    ***


    L’ultima ora era ormai finito e Trevis non era tornato.

    Che si sia addormentato?

    Decisi di andare da lui ma vidi che qualcun altro era già sulla soglia… Chad.

    Sentii la rabbia e la gelosia crescere in me e decisi di uscire per evitare di dover assistere ad eventuali effusioni tra i due.

    Prima di raggiungere la moto, fui fermato da Trevor che mi afferrò la camicia.

    “Mi porti a vederlo, ti prego!!”

    “Oh, accidenti, calmati! Lo vedrai, stai tranquillo.”

    “Evvai!”

    Sorrise per poi guardare verso la scuola.

    Spalancò gli occhi e corse verso l’entrata mollandomi lì.

    … Che cavolo ha?

    Lo seguii camminando – correre mi sembrò inutile – e pian piano riuscii a distinguere la figura di Chad affiancato da… Travis.

    Cercai di ignorarlo per non saltargli nuovamente addosso.

    “Ehi, Trevor, quanto ci stai?”

    Mi immobilizzai quando mi accorsi che… Si stavano baciando?

    Quello non era Travis ma… Mi fece un po’ male.

     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Ma Aaron lo sa che gli essere umani hanno il dono della parola?
    Perchè lui sembra ignorarlo!
    E' vero che i gesti valgono più delle parole, ma a volte se quei gesti sono dati a destra e manca la persona che dovrebbe capire quando quei gesti sono solo per lui, perchè è lui l'unico importante, non può capirlo!
    E allora bisogna parlare, parlare e parlare.
    Mi si consumerà Travis con tutte queste lacrime! Povero!
    Chissà se Trevor, con tutta la sua esuberanza riuscirà a mettere a posto questo gioco delle coppie!
    Alla prossima.
    Un abbraccio, Pam
     
    .
  11. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 17: La sincerità è sempre la miglior strada

    POV Travis



    Aaron era immobilizzato quanto Chad. Mi sembrò che Trevor gli piacesse davvero.

    Allora, perché?

    Perché non me ne ha mai parlato? Perché conosce i miei sentimenti? O perché non mi considera più… Il suo migliore amico? E perché noi stavamo per…

    Una lacrima mi rigò il volto ma la asciugai subito tanto che nessuno se ne accorse.

    Finalmente, Chad si riprese e respinse Trevor.

    “C-Che diavolo ti prende, stupido?!”

    “Mi sei mancato tanto, Chaddy!”

    Si appiccicò nuovamente a ‘Chaddy’ saltandogli praticamente in braccio ed abbracciandolo. Mi sentii geloso ma preferirei vederlo con lui piuttosto che con Aaron. Trevor iniziò a strofinare la sua guancia a quella dell’altro.

    “S-Staccati, accidenti! E non chiamarmi in quel modo!”

    Chad lo mise in piedi e mi prese un braccio alzandomelo.

    “L-Lui è il mio ragazzo, okay? Quindi s-smettila!”

    Trevor si immobilizzò.

    “Il tuo… Ragazzo?”
    “Sì, esattamente.”
    Trevor indietreggiò e fui quasi certo di vedere le sue mani tremare.

    Le lacrime gli rigarono il volto che abbassò. Strinse i pugni e, in un attimo, corse via allontanandosi da noi.

    “Ehi, Trevor!”

    Aaron, subito, lo seguì e la cosa mi fece malissimo.

    Non puoi seguirlo, no. Non devi. Tu… Non puoi amarlo.

    Chad abbassò il viso e, sorprendentemente, anche lui ebbe il viso rigato dalle lacrime.

    “C-Chad? Ehi, che ti succede?”
    Gli presi il viso tra le mani mentre lui strinse gli occhi senza nemmeno cercare di trattenere le lacrime.

    “Mi dispiace. Scusami tanto. Sono uno stupido, scusami.”

    Respinse le mie mani mettendosi in ginocchio sul pavimento e coprendosi il viso continuando a darsi dello stupido.

    … Oh.

    Mi inginocchiai davanti a lui e gli scoprii il viso tenendogli le mani.

    “Ti piace Trevor?”

    Vidi un velo di rossore coprire le sue guance mentre velocemente si strofinò gli occhi.

    “M-Ma che accidenti dici? Sto con te… No?”

    “Anche io sto con te ma sai benissimo cosa provo… Per Aaron.”

    Socchiuse gli occhi arrendevole e si mise a sedere strofinandosi gli occhi.

    Mi misi a sedere accanto a lui ed aspettai che prendesse l’iniziativa per parlare.

    “… Anni fa, lo conobbi in un bar. Era praticamente un bambino in difficoltà. Lavorava come cameriere ed era molto maldestro. In più c’erano dei ragazzi che lo prendevano in giro e lo mettevano ancora più in difficoltà.”

    Annuii ed aspettai che continuasse.

    “Lo aiutai un paio di volte. Sai, mi fece tenerezza. Ogni volta, mi ringraziava con un sorriso ed un bacio sulla guancia.”

    Con quel ricordo, forse inconsapevolmente, si toccò la guancia con le dita.

    “Non avevamo una vera e propria relazione, ci vedevamo solo quando andavo al bar e gli prestavo sempre il mio aiuto. Un giorno, però…”

    “Cosa? Che successe?”

    “Bè, mi si avvicinò dicendo una cosa tipo “Ti amo tanto! Esci con me, ti prego!””

    Per dire quella frase, cercò di imitare la voce infantile di Trevor e mi strappò un sorriso.

    “Tu cosa gli dicesti?”

    “Mi venne automatico… Dire di no.”

    “Cosa? E perché? Non eri interessato a lui?”
    “Il fatto è che… Mi credevo etero in quel periodo, capisci? Quindi lo rifiutai dicendo che non lo amavo, che ero etero e che lui era troppo piccolo per me.”

    “Ma adesso ti piace, no?”

    Socchiuse gli occhi ed annuì.

    “Ma allora cosa aspetti a dirglielo!?”

    “Non è così facile! Insomma, è ancora molto piccolo per me e poi… Sto con te.”

    Chad mi prese la mano e la strinse.

    “Se devo dire la verità, Travis…”

    Lo guardai stringendogli la mano.

    “Ho subito capito che tu ed Aaron avevate un interesse reciproco. Inizialmente, mi sono messo con te per irritare lui. Vedevo che soffrivate entrambi e pensavo che farlo ingelosire sarebbe stata una bella strategia. Però, sai… Alla fine mi sono affezionato. S-Sinceramente, non sono innamorato ma. Mi piaci.”

    Arrossii a quelle parole e lasciai la sua mano.

    “Anche tu mi piaci, Chad. Ma amo Aaron come tu ami Trevor. Mi sembra stupido che tu ti sia messo per me per quella cosa non vera. Ma sto molto bene con te e non mi pento.”

    Gli sorrisi. Iniziò davvero a piacermi tanto e mi trovai molto bene con lui ma… Non era Aaron e non lo sarebbe mai stato.

    “Però… Se sei innamorato di Trevor e lui prova lo stesso, mi sembra stupido soffrire entrambi per questa cosa. Chad, vai da lui e digli ciò che provi. E’ la cosa giusta ed io… Starò bene.”

    Cercai di fare un sorriso e Chad ricambiò. Sarei stato male per questa cosa, lo sapevo. Mi affezionai parecchio a lui in quel poco tempo e mi comportavo praticamente da parassita. Non era giusto, però, vietargli di essere felice per egoismo. Meritava la felicità e glielo dovevo.

    Interruppe i miei pensieri con una risata.
    “Eh? Cosa? Perché ridi adesso?”

    “Il discorso che hai pronunciato dovrebbe valere anche per te. Ti sei dato un consiglio da solo, sai.”

    Mi sorrise.

    Un consiglio?

    “Sai che per me questa cosa non vale. Il mio è un amore a senso unico. Credo, anzi, che Aaron sia interessato a… Trevor.”

    Socchiusi gli occhi a quel pensiero. Anche Aaron avrebbe sofferto se Chad e Trevor si fossero messi insieme.

    Mi guardò con uno sguardo che solitamente si rivolge ai pazzi.

    “Ma sei impazzito? Non ti sei accorto della somiglianza?”

    “Uh? Che somiglianza?”

    “Insomma… Uno dei motivi per cui hai iniziato a piacermi è… Che somigli davvero tanto a Trevor. Davvero non l’hai notato?”

    Quando me lo fece notare, realizzai che aveva ragione. Allora…

    “… Allora è per questo che continuava a baciarmi.”

    Socchiusi gli occhi.

    Adesso mi usa, anche.

    “Ma no, no!”

    Chad mi colpì sulla testa.

    “Ahio!”

    “Idiota! Sta cercando di sostituire te usando Trevor! Lui ti ama già da prima che arrivassi io, vuoi mettertelo in testa una volta per tutte?”

    “No, lui non…”

    “Ascoltami bene!”

    Chad mi afferrò per le braccia e mi scosse.

    “Lui ti ama. TI AMA. Smettila di negarlo perché è evidente. Lo conosco molto bene e so quant’è orgoglioso. Fidati di me. Adesso, come hai detto anche tu, alza il culo e vai a parlargli.”

    Mi sorrise e lo ricambiai.

    Mi ama davvero? Ma allora perché non mi ha detto niente? Perché lui l’ha fatto con Tom e tutto il resto? Io…

    “Grazie, Chad.”

    Lo abbracciai e lui ricambiò.

    Forse non lo amavo ma… Provavo un enorme affetto nei suoi confronti. Era una persona fantastica e gli volevo molto bene.

    “Grazie anche a te.”

    Mi strinse per poi lasciarmi.

    “Adesso torniamo a casa però.”

    Annuii e ci alzammo incamminandoci verso casa.

    Ormai, tra noi, era finita. Eravamo amici e ne ero felice.



    ***



    “Travis, vuoi che arrivi fino a casa tua per accompagnarti?”

    “No, tranquillo. Vado da solo.”

    Guardai verso casa sua che man mano si avvicinava e notai Aaron che stringeva tra le braccia Trevor ancora in lacrime.

    “Oltretutto, credo che tu abbia da fare… ‘Chaddy’.”

    Risi facendolo arrossire.

    “Non chiamarmi anche tu in quel modo, dai!”

    Sorrisi e notai che Trevor, vedendoci avvicinarsi, si strofinò gli occhi dandoci le spalle e cercando di coprirsi con Aaron.

    Mi sembrò molto triste e sperai che potesse essere felice con Chad, lo sperai davvero.

    Prese un respiro e si avvicinò a Trevor.

    Da quant’era nervoso, sembrava che stessa camminando come un robot.

    Trattenni a stento una risata.

    Lo seguii avvicinandomi al gruppo proprio quando Chad e Trevor si stavano allontanando.

    Aaron li seguì con lo sguardo.

    Era il momento giusto?

    “Uhm, Aaron… Ti va di fare due passi?”

    Mi guardò quasi sorpreso per poi grattarsi la testa e distogliere lo sguardo.

    “Uhm, certo. Dovrei anche recuperare la moto, quindi… Andiamo verso la scuola.”

    “Certo.”

    Iniziai a camminare ed il nervosismo iniziò a farsi sentire.

    Io non riuscii a trovare un argomento mentre lui camminava in silenzio e con le mani in tasca.
    Cosa avrei dovuto dire?

    Non potevo uscirmene subito con cose del tipo…

    “Oh, a proposito, ti amo!” o

    “Sono stato con Chad per dimenticarti ma… Niente! Ti amo troppo!”

    Cioè, in teoria lui era già a conoscenza di questa cosa, no?

    Mentre eravamo in ‘vacanza’, Chad glielo aveva detto non sapendo che lui non ne era a conoscenza. Sarebbe stata una buona idea dirglielo nuovamente?

    Iniziai a dubitare della cosa.

    Mentre ci pensavo, eravamo già arrivati alla sua moto.

    Aaron mi prese per i fianchi e mi mise a sedere sapendo che, al solito, da solo sarei scivolato.

    “No, uhm, aspetta.”
    Lo fermai prima che potesse salire e lui mi guardò rimanendo con la mano appoggiata sul manubrio.

    “Vedi, uhm… Sono successe proprio tante cose quest’anno, eh?”

    “Tante cose? Bè, non dirlo a me.”

    “Già…”

    Mi grattai la testa.

    Non riuscivo proprio a trovare un modo per arrivarci. Che dovevo fare?

    Aprii la bocca per iniziare a parlare ma Aaron mi interruppe.

    “Travis…”

    “Eh? Uhm… Cosa?”

    “Sono stato uno stronzo, io… Perdonami.”

    Si mise una mano tra i capelli biondi grattandosi la testa come a pensare, come me, ad un modo per continuare il discorso.

    “Eh? Per cosa ti scusi?”

    “Non sono stato del tutto… Sincero con te. Vedi… Vederti con Chad mi ha fatto stare… Davvero… Molto male.”

    Eh?

    Cosa?
    Cosa?
    Cosa?

    … Eh?

    Non seppi proprio cosa rispondere e lo guardai con un’espressione da stupido.

    Aaron mi guardò per poi distogliere lo sguardo.

    “N-Non guardarmi in quel modo adesso!”

    Scossi la testa ed arrossii. Stavo facendo la figura del cretino.

    “O-Oh, uhm… Scusa, è che io-“

    “Posso farti una domanda?”

    “Uhm… Che domanda?”

    Si pettinò il ciuffo con la mano e si appoggiò alla moto. Si stuzzicava sempre i capelli nei momenti di nervosismo.

    “Ciò che mi disse Chad era… Vero?”

    “… A… Cosa ti riferisci?”

    Accidenti! E’ il momento giusto, idiota!

    “Sei innamorato di me?”

    Disse quella frase con così tanta naturalezza che mi fece arrossire ancora di più.

    Di’ qualcosa, accidenti! Sputa il rospo, coniglio!

    “Perché noi…”

    Aaron continuò prima che potessi rispondere e lo guardai.

    “Siamo sempre stati amici, no? Migliori amici, anzi. Ti ho sempre voluto molto bene ma… In questi ultimi mesi, mi sono reso conto di tenere a te più di quanto pensassi. Capisci… Cosa intendo, vero?”

    Mi guardò e notai un velo di rossore sulle sue guance. Quello sguardo mi fece sciogliere.

    Oddio…

    Oddio…

    Oh mio Dio…

    Il cuore iniziò ad andarmi a mille e stavo sudando.

    … Allora, davvero lui…?

    Sorrisi molto felice. L’avevo capito ma… Non mi bastava.

    “Non credo di capire a cosa tu ti riferisca.”

    Vedendomi sorridere, Aaron capì che lo stavo facendo apposta e mi sorrise.

    “Sei sleale così però.”

    Appoggiò le mani sulla sua moto, una alla mia destra ed una alla mia sinistra, ritrovandosi a pochi centimetri dal mio viso.

    Sospirò chinando il viso tanto che non riuscii più a vederlo negli occhi.

    Prese un profondo respiro e lo rialzò guardandomi negli occhi.

    “Io… Ti amo, Travis Collins.”

    Mi sembrò quasi che il mio cuore si fermasse tanto batteva veloce.

    Sentii le farfalle nello stomaco ed una felicità che mai avevo sentito mi percorse.

    Sorrisi e lo abbracciai come mai prima avevo fatto.

    “Grazie… Davvero.”

    Delle lacrime mi rigarono il volto ma non le fermai, non mi importava.

    Appoggiai il viso alla sua spalla e gli strinsi la camicia.

    Aaron si rimise dritto e mi prese il viso tra le mani avvicinandosi lentamente alle mie labbra.

    Sentii il suo respiro e chiusi gli occhi per sentire la sua bocca a contatto con la mia ma quel contatto non arrivò.

    Aprii un occhio e mi accorsi che stava sorridendo.
    “Prima c’è ancora qualcosa che devi dire.”
    “Uh? C-Che cosa?”
    “Io l’ho detto, tocca a te.”

    Arrossii. Aveva ragione, non mi ero ancora dichiarato.

    Gli sorrisi imbarazzato e gli misi le braccia intorno al collo.

    “Anche io ti amo… Aaron Smith.”

    Mi sorrise e mi abbracciò dandomi un dolce bacio sulle labbra che ricambiai mentre altre lacrime mi rigarono il volto.

    Erano lacrime di felicità, le lasciai libere di cadere.

    Chiusi gli occhi mentre Aaron schiuse le sue labbra facendomi sentire il suo respiro.

    Mi mise la lingua in bocca e mi strinse a sé con più forza accarezzandomi la schiena e mettendomi una mano tra i capelli.

    Approfondii quel bacio circondandolo con le mie gambe ed avvicinandolo maggiormente a me.

    Fu la prima volta che mi baciò così. Era un bacio senza secondi fini, era solo un bacio eppure… Aaron ci mise tanta passione da farmi riscaldare tutto il corpo e battere il cuore tanto da riuscire quasi a sentirlo. Il suo respiro mi faceva sciogliere e la sua lingua era ruvida a contatto con la mia ma era un contatto a cui non avrei mai rinunciato.

    Lui era il mio Aaron ed, adesso, lo era davvero.

     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Finalmente!!!
    Meno male che è arrivato Trevor! Lui è riuscito dove nessun'altro ha potuto farlo!
    E ora Chad è con il ragazzo che ama e Travis ha ricevuto una confessione d'amore bellissima, piena di aspettativa, sorpresa, conferma, dolcezza e tanto, tanto amore!!
    E adesso riusciranno i nostri due protagonisti a lasciarsi finalmente andare a tutte quelle coccole che fino ad ora hanno represso?
    Spero proprio di si!!
    Un abbraccio, Pam
     
    .
  13. LaviBookman
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 18: Dichiarazioni.

    POV Aaron



    Ero immobilizzato e lo era anche Chad. Trevor aveva esagerato, saltargli addosso così. Mi stavo trattenendo dallo staccarli.

    Mi fece così rabbia! Non era lui, ma erano troppo simili! Io… Non lo sopportai.

    Finalmente, Chad lo staccò.

    “C-Che diavolo ti prende, stupido?!”

    “Mi sei mancato tanto, Chaddy!”

    CHADDY!

    Trattenni una risata a stento.

    Trevor si appiccicò nuovamente a ‘Chaddy’ saltandogli praticamente in braccio ed abbracciandolo. Mi sentii geloso ma preferirei vederlo con lui piuttosto che con Travis che li guardava visibilmente infastidito. Era normale dato che quello era il suo… Ragazzo.

    Trevor iniziò a strofinare la sua guancia a quella dell’altro.

    “S-Staccati, accidenti! E non chiamarmi in quel modo!”

    Chad lo mise in piedi e prese il braccio di Travis alzandolo.

    “L-Lui è il mio ragazzo, okay? Quindi s-smettila!”

    Trevor si immobilizzò.

    “Il tuo… Ragazzo?”
    “Sì, esattamente.”

    Ma allora sei scemo!
    Trevor indietreggiò mentre le mani gli tremavano.

    Le lacrime gli rigarono il volto che abbassò. Strinse i pugni e, in un attimo, corse via allontanandosi da noi.

    “Ehi, Trevor!”

    Cazzo…

    Non riuscii a non corrergli dietro mentre Chad rimase lì imbambolato come un deficiente.

    “Trevor, fermo!”

    Lo afferrai per la maglietta facendolo fermare mentre lui continuò a piangere e singhiozzare. Mi sentii malissimo.

    “Perché… Perché? Potevi dirmi che stava con qualcuno!”

    “Io… Mi dispiace. Il fatto è che… Nemmeno a me va giù.”

    “Uh? C-Che vuoi dire?”
    Trevor tirò su col naso calmandosi pian piano ma senza che le lacrime smettessero di scendere. Iniziammo a camminare.

    “Vedi… Il suo, uhm, ragazzo è… Il mio migliore amico ed anche… La persona che mi piace.”

    “Eh? Oh, è vero! E’ il ragazzo dell’infermeria!”

    Mi sorrise riprendendo vita e ricambiai.

    “Sì, è lui.”

    Gli asciugai il viso con la manica della mia camicia e mi sorrise nuovamente.

    “Ma… Se sta con lui, perché stavate, bè, quello? E perché mi hai baciato?”

    Era comprensibilmente confuso e sorrisi cercando di spiegarmi.
    “Il fatto è che… Chad dice che a Travis, quel ragazzo, piaccio io. A volte capita, bè, baciarsi ed… Il resto essendo attratti. Ma lui non sta con me. E, scusami, ti ho baciato perché mi ricordi tanto lui.”

    “Mmh, dici? Non credo. Se così fosse, Chad non starebbe con lui.”

    Tornò triste ed una lacrima gli rigò nuovamente il viso.

    “Ehi, ehi… Non piangere. Io credo che tu abbia delle possibilità.”

    Gli asciugai il viso con la manica e mi fermai essendo arrivato a casa mia.

    “Io credo di essere senza speranze. E’ da anni che ci provo!”

    “E tu continua. Mio cugino è un idiota ed un testone. Non arrenderti, vedrai che prima o poi magari cederà. Però, forse… Non dovresti essere così appiccicoso.”

    “Uh? Credi che io sia appiccicoso?”
    “’Credi’? Gli sei saltato addosso e gli hai stampato un bacio! Anzi, più che stampato, sembrava che lo stessi risucchiando.”

    Trevor arrossì leggermente e sorrise.

    “Io lo amo. L’ho sempre amato e sempre lo amerò. Mi è mancato tanto e non ho resistito. Vorrei poterlo baciare, stringere, accarezzare, abbracciare… Vorrei spupazzarlo!”

    ‘Spupazzarlo’?

    Era davvero un tipo infantile ma… Anche abbastanza adorabile, lo dovevo ammettere.

    Mentre ero perso nei miei pensieri, Trevor si intristì nuovamente.

    “Ehi, che succede adesso?”

    “No, uffa! Hai ragione! Sono troppo… Appiccicoso. Forse è per questo che mi rifiuta. Probabilmente quel Travis non è come me, e per questo lo ama! Lo ama, sì. Lui… Lo ama!”

    Delle lacrime gli rigarono il volto e si coprì il viso tornando a piangere.

    “Mi odia, mi odia!”

    … Che tipo lunatico.

    “Ma non dire stronzate.”

    Lo abbracciai cullandolo ed ebbi subito la sensazione di avere Travis tra le braccia. Lo strinsi più forte a me mentre lui appoggiò il viso sulla mia spalla.

    “Non ti odia, scemo.”

    Lo strinsi e mi accorsi che, poco distanti, c’erano Chad e Travis che ci guardavano.

    Mio cugino prese un respiro e si avvicinò a noi.

    Da quant’era nervoso, sembrava che stesse camminando come un robot.

    Sembrava un vero deficiente.

    “Uhm, Trevor?”

    Quando si accorse di lui, si staccò immediatamente da me strofinando gli occhi.

    “Uhm, sì? Cosa, che c’è?”

    Chad si grattò la testa e sospirò.

    “Uhm, posso parlarti un attimo?”

    Trevor mi guardò ed io annuii.

    Mi sorrise ed annuì a Chad.

    Travis si avvicinò mentre i due andarono altrove.

    “Uhm, Aaron… Ti va di fare due passi?”

    Distolsi lo guardo dai due per guardarlo.

    Fui piuttosto sorpreso di questa richiesta. Guardai altrove grattandomi la testa ed annuii.

    “Uhm, certo. Dovrei anche recuperare la moto, quindi… Andiamo verso la scuola.”

    “Certo.”

    Iniziammo a camminare ed io mi misi le mani in tasca.

    Ci fu molta tensione tra noi e rimanemmo in silenzio per un bel po’.
    Perché mi aveva chiesto di fare due passi? Voleva parlarmi? Magari voleva dirmi la stessa cosa che Chad stava per dire a Trevor. Magari volevano… Dirci di lasciarli stare o cose del genere. Iniziai a pentirmi di averlo seguito. Che potevo fare? Travis aveva capito il mio interesse nei suoi confronti? Io…

    Mentre ci pensavo, eravamo già arrivati alla moto.

    Sapendo che, da solo, sarebbe scivolato, lo presi per i fianchi e lo misi a sedere.

    “No, uhm, aspetta.”
    Misi una mano sul manubrio per salire ma lui mi fermò.

    Lo guardai.

    “Vedi, uhm… Sono successe proprio tante cose quest’anno, eh?”

    “Tante cose? Bè, non dirlo a me.”

    “Già…”

    Si grattò la testa.

    Sembrò non aver intenzione di dire altro e, quindi, parlai io.

    “Travis…”

    “Eh? Uhm… Cosa?”

    “Sono stato uno stronzo, io… Perdonami.”

    Mi misi una mano tra i capelli grattandomi la testa.

    Come dovevo arrivarci? Era il momento giusto, accidenti! L’atmosfera era… Perfetta. Muovi il culo, coglione!

    “Eh? Per cosa ti scusi?”

    “Non sono stato del tutto… Sincero con te. Vedi… Vederti con Chad mi ha fatto stare… Davvero… Molto male.”

    L’ho detto, l’ho detto… L’ho detto!

    Lo guardai ed, accorgendomi della sua espressione sconvolta, distolsi lo sguardo.

    “N-Non guardarmi in quel modo adesso!”

    Scosse la testa ed arrossii. Com’era carino…

    “O-Oh, uhm… Scusa, è che io-“

    “Posso farti una domanda?”

    “Uhm… Che domanda?”

    Mi pettinai il ciuffo e mi appoggiai alla moto. Che nervosismo…

    “Ciò che mi disse Chad era… Vero?”

    “… A… Cosa ti riferisci?”

    Ci sto arrivando, posso farcela.

    “Sei innamorato di me?”

    Dissi quella frase tutta d’un fiato e Travis rimase imbambolato.

    “Perché noi…”

    “Siamo sempre stati amici, no? Migliori amici, anzi. Ti ho sempre voluto molto bene ma… In questi ultimi mesi, mi sono reso conto di tenere a te più di quanto pensassi. Capisci… Cosa intendo, vero?”

    Mi guardò e, finalmente, sembrò aver capito.

    Alleluia! Finalmente!

    Accidenti, mi tolsi un peso gigantesco. Rimase solo il pericolo che mi rifiutasse ma, quando lo guardai, mi accorse che stava sorridendo.

    Evviva!

    “Non credo di capire a cosa tu ti riferisca.”

    Mi provocava! Che bastardo...

    Gli sorrisi.

    “Sei sleale così però.”

    Appoggiai le mani sulla sua moto, una alla sua destra ed una alla sua sinistra, ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso.

    Sospirai chinando il viso.

    Presi un profondo respiro e lo rialzai guardandolo negli occhi.

    “Io… Ti amo, Travis Collins.”

    Che liberazione enorme. Il cuore mi batteva fortissimo ed ero parecchio nervoso anche se, a quanto pare, ero ricambiato e… Ne fui davvero tanto, tanto felice.

    Mi sorrise e mi abbracciò come mai prima aveva fatto.

    “Grazie… Davvero.”

    Delle lacrime gli rigarono il volto ma non provò nemmeno a fermarle.

    Appoggiò il viso sulla mia spalla e mi strinse la camicia.

    Mi rimisi dritto e gli presi il viso tra le mani avvicinandomi lentamente alle sue labbra.

    Come prevedevo, chiuse gli occhi e sorrisi fermandomi a pochi millimetri dalle sue aspettando che li riaprisse.

    Aprì un occhio ed iniziai a ridere.
    “Prima c’è ancora qualcosa che devi dire.”
    “Uh? C-Che cosa?”
    “Io l’ho detto, tocca a te.”

    Arrossì e mi sorrise mettendomi le braccia intorno al collo.

    “Anche io ti amo… Aaron Smith.”

    Il mio cuore quasi si fermò e mi sentii incredibilmente felice, come mai prima d’ora.

    Lo amo, lo amo, lo amo…

    Gli sorrisi e lo abbracciai dandogli un dolce bacio sulle labbra che ricambiò mentre altre lacrime gli rigarono il volto.

    Erano lacrime di felicità, dopotutto… O almeno lo sperai.

    Chiusi gli occhi e schiusi le sue labbra.

    Gli misi la lingua in bocca e lo strinsi a me con più forza accarezzandogli la schiena e mettendgli una mano tra i capelli.

    Travis approfondì quel bacio circondandomi con le gambe ed avvicinandomi maggiormente a sé.

    Fu la prima volta che ci baciammo così intensamente. Era un bacio senza secondi fini, era solo un bacio eppure… Mi sentii così felice e ci misi tutta la passione e la dolcezza che desideravo trasmettergli da tanto tempo. Il suo respiro mi faceva sciogliere e la sua lingua era ruvida a contatto con la mia ma era un contatto a cui non avrei mai rinunciato.

    Finalmente, quello era davvero il mio Travis. Mio… Mio e di nessun altro.

     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Stesso discorso, ma dal punto di vista di Aaron.... continuo ad aspettare scene piene di amore appassionato!
    Prima o poi ci riusciranno, spero!
    Già sono tanto dolci così, ma qualcosina di più non ci stà male!
    Grazie, e alla prossima
    Un abbraccio Pam
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    pamaru
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    922
    Regali
    +21
    Location
    roma

    Status
    Ajisai
    Io aspetto .... aspetto sempre!
    A quando il prossimo capitolo?
    Un abbraccio, Pam
     
    .
32 replies since 27/6/2012, 23:40   380 views
  Share  
.
Top
Top