Quella notte...

Yaoi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. neliel
        +2   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Questa è la prima volta che pubblico qualcosa scritto da me o che qualcuno che non sia una delle mie migliori amiche legge!
    Spero vi piaccia e ditemi cosa ne pensate, soprattutto criticate a volontà!xD Le critiche fanno migliorare! ;) L'ho pubblicato anche su un altro forum! La storia è divisa in più parti che non hanno un numero preciso dato che scrivo un po' ogni giorno o quando capita!xD
    Detto ciò, buona lettura! :3

    Parte 1.

    "NOOOO, LASCIATEMIII!AAAH...NO, NON VOGLIO! VI PREG...AAAH..." Arata era con le lacrime agli occhi e in preda al terrore più grande che avesse mai provato in vita sua. Non uno, ma ben tre ragazzi cercavano si spogliarlo e violentarlo. Si dimenava ma niente, i corpi muscolosi di quei individui erano troppo forti per il suo gracile corpo. Sentiva mille dita strappargli i vestiti e costringerlo ad abbassarsi, spostarsi con le gambe, non urlare... Ormai era spacciato e lui lo sapeva. Così rinunciò, lasciò il suo corpo in mano ai suoi violentatori, privo di azioni, come una marionetta. Forse fu la paura, il ribrezzo, il dolore o chissà cos'altro quello che fece perdere i sensi ad Arata. Ma quelle bestie che lo montavano continuavano senza pietà. Uno lo prendeva da dietro con colpi veloci e secchi, un altro era sotto Arata a masturbarlo e l'ultimo davanti a lui con il suo membro nella bocca della vittima. Continuarono così per ore e ore, tempo che Arata non percepiva dato che era incosciente.
    La mattina seguente Arata si risvegliò stordito, con forti dolori ovunque, soprattutto al culo, e con un amaro sapore in bocca. Ancora non rimembrava bene l'accaduto della notte precedente. Dopo che si alzò e camminò dolorante per il parco qualcosa gli tornò alla mente. Si ricordò che la sera precedente era al parco su una panchina a riordinarsi le idee dopo che la sua ragazza lo aveva appena lasciato. Era immerso nei suoi pensieri e non si era accorto che ormai era buio e il parco era deserto. Svegliatosi da quei pensieri, cominciò a dirigersi fuori dal parco attraversando una piccola stradina, quando sentì qualcuno prenderlo da dietro e trascinarlo nel boschetto vicino. E lì cominciò a strillare a squarciagola finché non gli misero le dita in bocca per farlo tacere. Lui supplicava di lasciarlo, ma quelle tre figure sconosciute non lo volevano mollare, era la loro preda. Da lì ebbe un vuoto. Un vuoto che seppe colmare e immaginare con i dolori che trasmetteva il suo corpo. Cominciò a piangere e a trascinarsi lentamente verso casa. Appena vi arrivò si spogliò e buttò via gli indumenti sporchi di sperma e andò a farsi una doccia. Mentre l'acqua scendeva sul suo corpo sentì qualcosa di caldo uscire dal suo ano e scivolare giù per le gambe. Sapeva cos'era, ma non voleva guardare. Ne era schifato. Allora non poté trattenere le lacrime e pianse ancora, ancora e ancora, anche se non serviva a niente. Ormai era stato violentato.
    Due settimane dopo, alle 8:20 di mattina, la campanella del liceo annunciava l'inizio di un nuovo anno scolastico. Tra la folla davanti al cancello c'erano certi che erano entusiasti, altri volevano ancora le vacanze, ma solo uno si distingueva perché non pensava a nessuna di queste cose: Arata. Con la sua nuova uniforme guardava il vuoto, pensando ancora a quella notte. E in quel momento maledisse il giorno in cui aveva deciso di andare a vivere da solo in un piccolo appartamento in un'altra città. Sperava di trovare pace e serenità lontano dai suoi genitori, invece lì aveva trovato solo orrore. Con lo sguardo ancora perso nel nulla, si diresse alla sua nuova classe. Sedendosi al banco sentì un brivido attraversargli la schiena e si destò improvvisamente, chiedendosi cos'era quella sensazione. Si guardò intorno ma niente, solo tanti ragazzi e ragazze che parlavano e scherzavano. Poi lo sguardo gli cadde fuori dalla porta dell'aula. Appoggiato alla finestra c'era un bellissimo ragazzo biondo con la carnagione un po' scura e gli occhi color verde smeraldo che era circondato dalle ragazze. Quel biondino però non aveva nessun interesse per loro, ma guardava Arata. Quando se ne accorse rimase fermo, i muscoli rigidi. Lui lo guardava dritto negli occhi, sfoggiando un sorrisetto malizioso al quale Arata non contraccambiò e tolse lo sguardo. Perché lo stava guardando? Perché quel sorriso? Queste domande attraversavano la mente di Arata. Nel frattempo intorno a lui si erano avvicinate un gruppetto di ragazze che lo guardavano con imbarazzo e desiderio. Non c'era da stupirsi dato che Arata non era brutto, affatto! Aveva una corporatura media, con spalle piuttosto larghe, magro, muscoloso un po' qua e là, aveva occhi intriganti color marrone chiaro e capelli scuri, pettinati in una piccola cresta. Questo era Arata, un normale liceale di 17 anni.
    Quando il professore entrò chiamò Arata alla cattedra per presentarsi, poi iniziò a parlare del nuovo anno scolastico. Arata però non era affatto attento e, seduto vicino alla finestra, guardava fuori. La sua classe era al secondo piano. Dalla sua posizione poteva vedere più o meno tutte le altre classi, dove c'era chi ascoltava il professore, chi giocava con il cellulare, chi parlava. E fu mentre osservava tutto ciò che li vide per la prima volta: i tre rappresentanti d'istituto. A informarlo che erano loro fu il suo compagno di banco Rihito. Tra il trio Arata vide anche il biondino di prima. Certo che erano davvero belli! E lo dimostrava il fatto che al loro passaggio tutte le ragazze guardavano fuori per vederli in tutto il loro splendore. Beh, che c'era da dire? Il più alto dei tre era moro, occhi marroni scuri, piccoli e sexy, muscoloso, con un'uniforme che aderiva perfettamente al suo corpo e lasciava intravedere tutte quelle colline ben modellate; il secondo era il biondino di cui si rese conto che anch'esso non era niente male in fatto di fisico; e infine l'ultimo, con gli occhiali, alto e snello e con i capelli un po' lunghi. Insieme rappresentavano il sogno di ogni ragazza. Arata però non ci badò molto e guardò altrove.
    Suonò la campanella dell'intervallo. Arata voleva visitare un po' la scuola quindi uscì dalla classe con il panino in mano e andò in giro. "Sembra una buona scuola, mi piace" pensò. Ad un tratto sentì il bisogno di andare al bagno quindi mangiò in fretta il panino e andò al bagno più vicino. Lo raggiunse dopo poco. Entrando notò che non c'era nessuno, quindi fece con calma. Appena ebbe finito però, sentì dei strani rumori. Non sapeva cosa fossero, quindi restò in ascolto per un po'. Poi capì. Erano gemiti. Qualcuno stava facendo sesso. Fece per uscire quando un urlo lo fermò. "Zitto! Vuoi che ci senta qualcuno?" disse un vocione. "Aaah...no... Però ti prego...ahh...continua...aah..." rispose un'altra voce maschile. Arata era innoridito. Era davvero possibile? C'erano due ragazzi che lo facevano nei bagni? "Disgustoso..." pensò e lentamente uscì.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Sho level
    1000-2

    Group
    Member
    Posts
    4,741
    Regali
    +298
    Location
    Ama e fa ciò che vuoi .....

    Status
    Ajisai
    Bellissimo ! :damo20100874.gif: Dimmi che c'è un seguito ! :damo20100810.gif: ti prego impegnati a scrivere di più ! :damo20100806.gif: sono curiosaaaaa! :<3: :<3: :<3:
     
    .
  3. neliel
        +1   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ahahahhahahahahahahaha ecco qui, capa!xD E ti ringrazio ancora!!*-*

    Parte 2

    Arata girovagò ancora un pò in giro, poi ritornò in classe. L'intervallo finì. Appena tutti si misero seduti, la porta dell'aula si aprì. Arata era già pronto ad alzarsi e salutare il nuovo professore quando sentì il levarsi delle urla delle ragazze: in classe erano entrati i rappresentanti. Questi erano lì per dare il benvenuto a tutti, come ogni anno. Il rappresentante con gli occhiali era in piedi, il biondino appoggiato sulla cattedra e l'ultimo seduto sulla sedia. Parlavano, ma Arata non ascoltava perché non gli interessava. Poi risentì quel brivido, intensificato. Si riguardò in giro e poi li vide: i rappresentanti lo stavano guardando. Lui rimase immobile come una statua mentre il respiro diventava affannoso. "Perché mi stanno fissando? Si sono accorti che non stavo seguendo e sono arrabbia..." si blocco quando vide sui loro volti un sorriso. Non un sorriso rassicurante o felice, ma un sorriso provocante, eccitato. A quei sorrisi le ragazze urlarono per l'emozione, ma né Arata né i tre ragazzi ci fecero caso. Sembrava come se il tempo si fosse fermato e loro continuavano a guardarsi. Dopo un po' Arata tolse lo sguardo. Non sapeva il perché, ma aveva paura. Appena si voltò i rappresentanti uscirono dalla classe. "Perché sta succedendo tutto a me?" si chiese tra sé e sé.
    Le ore scolastiche terminarono e al suono della campanella una mandria di persone si diresse verso l'uscita della scuola. Arata aspettò, non voleva finire ucciso sotto i piedi di qualcuno. Arrivò a casa dopo circa 20 minuti. Poteva arrivarci anche prima, ma aveva fatto il giro completo invece di attraversare il parco. Lì non entrava più, aveva troppa paura. Appena arrivato si preparò un misero pranzo e poi si mise a guardare la tv. La sua attenzione fu rapita da un drama dove due ragazzi si baciavano. Con una smorfia cambiò canale e in quel preciso momento si ricordò di quello che aveva subito e di quello che aveva sentito in bagno. "Che schifo... Quale goduria si prova a prenderlo nel culo o metterlo dentro un ragazzo? Non riesco proprio a capire..." pensò Arata perplesso. Ben presto avrebbe trovato risposta alla sua domanda.

    Il giovedì alla seconda ora c'era ed. fisica. Arata la adorava dato che era amante di ogni tipo di sport. E adesso aveva finalmente due intere ore per scatenarsi. Al suono della campanella lui e Rihito seguirono la mandria di ragazzi allo spogliatoio. Durante il percorso Arata vide un'altra classe uscire con loro, ma non conosceva nessuno. Agli spogliatoi si riconoscevano subito i ragazzi più grandi. Erano quelli con i corpi perfetti, muscolosi, sodi. A volte per vederli le ragazze si intrufolavano nello spogliatoio e facevano delle foto che subito giravano da cellulare a cellulare e in meno di un'ora tutte le ragazze della scuola avevano quelle foto. Però ormai tutti ci avevano fatto l'abitudine.
    Insieme ai più grandi uscirono anche i compagni di Arata, che però fu l'unico a restare lì dato che non trovava più i suoi pantaloncini. Da 10 minuti girava con solo i suoi boxer neri preferiti indosso. "Dove diamine sono? Sono sicurissimo di averli presi e messi nell..." La luce si spense all'improvviso e Arata restò immobile nel buio più totale. "C'è qualcuno?" chiese con voce tremolante, manco a farla apposta. Aspettò qualche secondo e non ricevendo risposta entrò nel panico. "Qualcuno di quei imbecilli mi starà facendo uno scherzo?" Cercò lentamente di andare verso l'interruttore e quando fu più o meno vicino ad esso toccò qualcosa di morbido che si muoveva velocemente. Tastò quella cosa. "Ma questo è il battito di un cuore... Chi sarà?" E prima di poter parlare fu preso in braccio, alzato e baciato. I suoi occhi erano sgranati mentre la sua bocca era occupata da un'altra lingua, che si intrecciava con la sua. Con le mani cercava di sfuggire alla morsa di quelle braccia potenti che quasi lo stritolavano, ma non ci riusciva. Allora lo graffiò e sentì un piccolo lamento da parte di quel individuo. Però non lo mollò. Provò anche a mordergli la lingua, ma quel baciatore esperto non si lasciò mordere. Intanto una sua mano toccava il petto di Arata, soffermandosi sui capezzoli che stuzzicava dolcemente. Quei tocchi fecero gemere Arata. Quando si accorse di provare piacere, si stupì di se stesso "Non è possibile! No, non posso aver gemuto per il tocco di un maschio!" e mentre ci pensava sentì una risatina soddisfatta di quel individuo. Preso dalla rabbia per quel gesto di presa in giro, Arata con un movimento veloce sfuggì dalle braccia e dalla lingua del ragazzo, ma scivolò e cadde sopra la banchina che si trovava in mezzo allo spogliatoio. "ACCIDENTI!" Urlò lui. Subito dopo sentì il suo aggressore sopra di lui, che cercava di prendergli le mani per bloccarlo. Ci riuscì subito. Teneva entrambe le mani di Arata con una sola mano, mentre con l'altra cercava il suo membro. "NO, NON FARLO! LASCIAMI!" Urlò Arata ma fu subito azzittito con un bacio passionale. Non era un bacio violento, ma dolce, che sembrava fatto con amore. Quel gesto calmò Arata, anche se di poco. "Hmm... Che bella sensazione..." pensò. Intanto il ragazzo sopra di lui iniziò a massaggiargli lentamente il membro che cominciava ad indurirsi. "...Mmm...nmm" Arata non voleva. Ma il ragazzo continuò senza fare caso a lui. Dopo alcuni minuti il ragazzo si sollevò da Arata e prese qualcosa, poi tornò sopra di lui. Aprì con il pollice la sua bocca e gli infilò dentro un pezzo di stoffa per non farlo gridare. Arata continuava a muoversi per sfuggirgli, quindi prese una corda per legarlo. Gli legò le mani. Dopo cominciò a dargli dei bacetti sul petto, sull'addome, sul ventre... Fino ad arrivare al suo membro ormai eretto. Iniziò a leccare il pezzo di stoffa che lo divideva dalla carne succulenta di Arata. Arata non riuscì a non gemere. Quella sensazione era bellissima. Neanche la sua ex era mai riuscita ad eccitarlo così. "Aah... Mmh...aaaaah" Era l'unica cosa che si sentiva in quello spogliatoio. Poi lo sconosciuto abbassò lentamente i boxer di Arata e cominciò a leccargli il membro. Intanto gli massaggiava i testicoli. La sua lingua percorreva tutta la lunghezza del membro, si soffermava sulla punta e dava piccoli e delicati morsetti alla cappella. Arata era estasiato e voleva che quella lingua continuasse all'infinito. Ormai non gli interessava più nient'altro, né che fosse violentato, né che il violentatore fosse un ragazzo. Lo desiderava, lo voleva più di ogni altra cosa. Dopo alcuni minuti Arata venì copiosamente nella bocca del ragazzo. Questo ingoiò tutto il nettare della passione che la sua preda aveva da offrirgli. Dopo un altro bacio cominciò a stuzzicare il suo ano. Quel piccolo forellino sembrava già aver accolto la virilità maschile, infatti con un solo dito cominciò a dilatarsi lentamente, risucchiandolo completamente. Arata era davvero estasiato da quel dito, ancor di più quando sentì entrare il secondo. Si dimenava ancora sotto il corpo del ragazzo, ma questa volta non per fuggire, ma perché le sensazioni che provava erano troppo intense. Così intense da travolgerlo completamente, inebriando la sua mente. Purtroppo quel momento durò ben poco, qualcuno si stava avvicinando allo spogliatoio. Il misterioso ragazzo a malincuore si fermò e prima di scappare via slegò Arata. "Aspetta! Aspetta... Ti prego, dimmi chi sei..." La risposta del ragazzo fu una carezza e un bacio rapido. Poi nulla, non sentì più il calore di quel corpo che fino a poco fa lo avvolgeva. Sentì solo una porta aprirsi e chiudersi. Allora la luce si riaccese improvvisamente, infastidendo gli occhi di Arata.
    "Oh, Arata! Che ci fai ancora qui? Sei ancora in cerca dei tuoi pantaloncini? Secondo me qualche tua fan te li ha rubati! Ahahahah" disse Rihito entrando
    "... Eh? Come?... Ah Rihito! Scusa che hai detto? ... Ahah sai, forse penso che sia come dici tu!" rispose Arata ancora immerso nei suoi pensieri mentre il suo corpo non riusciva a dimenticare il tocco di quel ragazzo.
    Con una scusa banale Arata non fece ed. fisica. Per la prima volta nella sua vita scolastica era rimasto fuori dal campo da calcio, ad osservare gli altri giocare. Il fatto è che proprio non gli andava. Non si sentiva in grado di giocare con tutti i pensieri che aveva per la testa. Il suo sguardo era fisso sul campo, la sua mente su quello che gli era successo. "Sto diventando gay? Forse si, forse no... Ma quale altra spiegazione ci può essere? Non posso mentire a me stesso, sarei proprio stupido allora! Mi è piaciuto davvero tanto, non lo posso negare... Quei baci, quei tocchi, quella lingua, quelle dita... Mi hanno dato un piacere mai provato in vita mia, un piacere che pensavo non avrei mai provato. Così intenso, così travolgente... Lo voglio riprovare, voglio ancora quel ragazzo... E lo voglio del tutto. Voglio sentirlo dentro di me. Ahaha ma cosa sto dicendo? Sto impazzendo davvero..." Arata avampò pensando quelle cose e nascose il suo viso rosso tra le mani. Forse fu allora che Arata scoprì una verità che mai avrebbe immaginato: gli stavano cominciando a piacere i ragazzi.
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Sho level
    1000-2

    Group
    Member
    Posts
    4,741
    Regali
    +298
    Location
    Ama e fa ciò che vuoi .....

    Status
    Ajisai
    Bello ribadisco il concetto...sei veramente brava! :damo20100802.gif: comunque Arata ha scoperto una verità che non avrebbe immaginato..................io invece ho scoperto che sono più curiosa di una scimmia ! :damo20100852.gif:
    Ora mi farò un mare di filmini mentali per capire chi è lo sconosciuto!!! :damo20100844.gif:
    Grazie per questo racconto :damo20100811.gif: aspetterò con curiosità il seguito :damo20100803.gif:
     
    .
  5. calendari
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    :YAh: :YAh:
     
    .
  6. neliel
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ahahahahaha grazie mille capa!xD Felice che ti piaccia la mia storiella! :damo20100802.gif: Comunque non so quando la continuerò!>.< Cioè, l'ho già continuata un po', ma non tanto! :damo20100825.gif:
    Ahaha grazie calendari!xD
     
    .
  7. Pan_Aika
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ti prego continuala, tutte volgiamo sapere chi è il misterioso ragazzo!! :perv: :perv: :perv:
     
    .
  8. neliel
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Uahuahuahu, non la continuerei solo per vedervi morire di curiosità! :damo20100831.gif: Ma non sono tanto malvagia! :damo20100812.gif:
     
    .
  9. Pan_Aika
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    AAAAH non lo fare ti prego continuala!! :damo20100810.gif:
     
    .
  10. neliel
        +1   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ahahahahha certo che la continuo, ve l'ho promesso!xD
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Sho level
    1000-2

    Group
    Member
    Posts
    4,741
    Regali
    +298
    Location
    Ama e fa ciò che vuoi .....

    Status
    Ajisai
    Brava !io sono tornata a rileggerlo ....sono sicura che lo imparerò a memoria ,mente friggo per cercare di capire il seguito :damo20100853.gif:
     
    .
  12. neliel
        +1   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Grazie per aver aspettato tanto!xD Purtroppo ho scritto solo questo pezzettino....ç_ç

    Parte 3.

    Da quel giorno Arata cambiò radicalmente. Se prima trovava qualche ragazza carina, adesso per lui non c'era più alcun interesse. A volte capitava che ragazze più audaci lo toccassero, però lui non sentiva alcuna eccitazione come una volta, nulla. In cambio cercava tra i ragazzi uno che potesse avere le caratteristiche di colui che l'aveva convertito all'omosessualità. Purtroppo era un po' difficile dato che la maggior parte dei ragazzi avevano un bel fisico allenato e piuttosto robusto. Comunque non per questo non provava attrazione per loro. Dopo quella volta in spogliatoio gli si era aperto un nuovo mondo. Si era reso conto che anche i corpi maschili non erano niente male. Eppure era strano per lui. "Cosa mi è successo? Come mai sono cambiato così tanto?" La risposta non la trovava nemmeno lui. Forse era difficile da spiegare, oppure semplicemente non c'era una risposta, aveva cambiato gusti e basta.
    Nella sua ricerca si era reso conto che nella scuola c'erano molti ragazzi belli, forse un po' troppo fanatici e narcisisti, ma pur sempre affascinanti. Tra questi non potevano mancare i tre rappresentanti. Non li vedeva molto spesso, ma quelle poche volte rimaneva stupito da tanta bellezza e charme. Quando li vedeva a volte i loro sguardi si incrociavano, anche se per pochi secondi. E ogni volta guardarli gli faceva venire quello strano brivido sulla schiena.
    Un mese passò da quell'avventura nello spogliatoio ma Arata non ebbe più contatti con nessuno. Passava i giorni a studiare, uscire con Rihito e gli amici e a lavorare part-time in un supermercato.
    Una sera, prima di staccare da lavoro, entrò Akira, il rappresentante biondino. Arata ne rimase un po' stupito, ma non rimase alla cassa per incontrarlo. Si cambiò, salutò i colleghi e uscì. Fuori vi era Akira, con un lecca-lecca in bocca e lo sguardo fisso al cielo stellato. Arata vi passò vicino senza dirgli niente o guardarlo. In fondo non vi era motivo, lo vedeva ogni giorno e quasi si era stancato della sua presenza. Però una cosa lo infastidiva.
    "Perché il biondino mi sta inseguendo?" si chiese.
    In effetti Akira era a pochi passi da lui e procedeva verso la sua stessa strada.
    Arata, dopo un po', cominciò ad avere paura. Non sapeva perché, ma averlo dietro a sé lo metteva a disagio. Si fermò improvvisamente e aspettò la prossima mossa di Akira.
    Dopo poco si sentì un respiro caldo all'orecchio.
    "Hey, cosa hai intenzione di fare qui fermo, Arata Takashi?"
    Arata irrigidì e spalancò gli occhi. "Sa il mio nome? Cosa vuole da me quel tizio?"
    "C-che vuoi?" chiese Arata riprendendosi e girandosi di scatto verso Akira con sguardo di sfida.
    "Hoho, calmati tigre, pensavo ti fosse successo qualcosa!" disse lui con una risatina.
    "Non ho niente. E tu come fai a sapere il mio nome?"
    "Beh, è normale, sono il rappresentante, devo sapere i nomi degli studenti, soprattutto quelli che mi interessano..." si avvicinò a lui e gli alzò il mento con un dito.
    "Non toccarmi!" Arata indietreggiò.
    "Che ragazzo fedele... Allora è vero..." si mise a ridere.
    "C... Cosa... Cosa è vero?"
    "Come fa a piacerti un ragazzo così? Spero almeno abbia misure soddisfacenti!" disse scoppiando a ridere.
    "Ma di cosa diamine stai parlando?" Arata stava cominciando ad arrabbiarsi per quel comportamento così sfacciato.
    "Di te e il tuo ragazzo, di chi altro? Wow, oltre ad avere gusti schifosi sei pure scemo!"
    "Ma come ti permetti? E chi cazzo sarebbe il mio ragazzo? Mi stai prendendo in giro?" Arata era pronto a tirargli un pugno se avesse continuato.
    "Di te e quel Rihito Nashiwa! Siete molto attaccati l'uno all'altro, non vi staccate mai. Siete molto intimi..."
    "... Io e Rihito siamo solo migliori amici, niente di più... E poi che importa a te? Manco mi conosci!"
    "Oh, invece si..."
    Akira si avvicinò e prese le labbra di Arata, catturandole in un bacio. Arata sentì un dolce gusto di fragola invadere la sua bocca. Rimase a gustarsi quel sapore, poi quando si riprese e si rese conto della situazione graffiò il braccio che gli stava tenendo la faccia. Akira lanciò un piccolo grido di dolore, ma prima di lasciarlo gli morse un labbro.
    "Brutto bastardo!" urlò Arata strofinandosi le labbra quando si liberò dalla sua presa.
    "Esagerato! Dillo che ti è piaciuto! Si vede anche dal tuo amico là sotto... Vuoi che lo aiuti a calmarsi?" chiese con sguardo lussurioso.
    "Cazzo no! E poi questo... Non è niente..." disse Arata prima di correre via imbarazzato.
    "Neanche mi saluti? Che maleducato!"
    "Fottiti bastardo!" fu il saluto suo saluto, il quale si voltò a guardare quel maiale che lo aveva baciato.
    L'ultima cosa che sentì fu una risata fragorosa del rappresentante, la stessa con la quale si svegliò.
    "Quel maniaco mi ha seguito anche nei miei sogni!" pensò mentre si preparava per andare a scuola.
    Per tutto il viaggio verso scuola rimase con broncio e un leggero velo di imbarazzo sulle guance. Non voleva neanche incontrare lo sguardo di quel tizio, altrimenti lo avrebbe preso a botte.
    Appena dopo la campanella della pausa entrò nell'aula un ragazzo che cercava Arata.
    "Takashi, devi andare nella sala dei rappresentanti."
    "... Va bene, vado subito." rispose Arata un po' preoccupato.
    "Arata, che hai combinato?" chiese Rihito.
    "Assolutamente niente! Adesso vado."
    Mentre si avviava verso la sala pensava a tutto quello che aveva fatto dall'inizio della scuola ed era sicuro di non aver fatto nulla nulla di male.
    Quando fu davanti alla porta sentì delle urla provenire dall'altra parte. La porta si aprì improvvisamente e Arata fu spinto e cadde.
    "Bastardo, mi tradisci con quello? Adesso ti faccio vedere io!" un ragazzo gridava contro un altro che teneva per il braccio e trascinava fuori dalla sala.
    "Sosuke mi fai male, lasciami!" il ragazzo cercava di liberarsi dalla presa.
    Arata rimase a guardare la scena e mentre ascoltava si rese conto di aver già sentito quelle voci.
    "Queste voci... Non saranno... I ragazzi che facevano sesso nel bagno il primo giorno di scuola!"
    Quando i due finalmente andarono via, Arata si alzò e bussò alla porta, anche se questa era aperta.
    Con sua grande sorpresa si ritrovò davanti Akira che aveva la camicia della divisa sbottonata e i pantaloni aperti.
    Arata lo guardò disgustato. "Chissà cosa ha combinato per far incazzare così tanto quello..."
    "Oh, Arata, sei qui finalmente!" esclamò contento Akira mentre si sistemava i vestiti.
    "Perché mi hai chiamato?" chiese Arata infastidito.
    "Beh, all'inizio era per spassarmela un po' con te, ma ci ha già pensato un altro."
    "... Mi fai schifo... Me ne vado"
    Non fece in tempo ad aprire la porta che Akira lo fermò.
    "Non vuoi rimanere a divertirti un po' con me?" gli sussurrò.
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Sho level
    1000-2

    Group
    Member
    Posts
    4,741
    Regali
    +298
    Location
    Ama e fa ciò che vuoi .....

    Status
    Ajisai
    Finalmente ...non sai quanto l'ho aspettato ! mi piace tantissimo, l'unico difetto che ho trovato è che è già finito !!! :a8y.gif:
    insomma mi lasci appesa all'amo un altra volta ! :jf1.gif: comunque sei veramente bravissima !!! :wz3.gif: grazie per averla messa ! il mistero si infittisce ... aspetto curiosa il seguito :10e3.gif:
     
    .
  14. neliel
        +1   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Sono felice ti sia piaciuta anche questa parte!^.^ Te l'avevo promessa, no? ;) Presto avrai un'altra parte!
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Per quanto si possa essere lontani il cuore apparterrà sempre all'altro
    500-3-2

    Group
    Member
    Posts
    654
    Regali
    +56
    Location
    Italia

    Status
    Ajisai
    bellissima storia ma non continua...??? :fo5.gif: :fo5.gif: :fo5.gif: :fo5.gif: :fo5.gif: :fo5.gif: :fo5.gif:
    cmq complimenti.. :859i.gif: :859i.gif: :859i.gif: :859i.gif:
     
    .
19 replies since 24/6/2013, 19:46   190 views
  Share  
.
Top
Top