Un amore dal sangue verde

Kirk x Spock

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    Una precisazione prima di lasciarvi alla lettura, la seguente fan fiction è basta sui personaggi della serie classica non dei film, questo solo per farvi capire che ci saranno alcuni riferimenti alla serie. Detto questo buona lettura.

    Un amore dal sangue verde



    Ci troviamo sulla nave della federazione Enterprise comandata dal capitano James T. Kirk; il quale è appena uscito, provato, dall'avventura che lo vedeva coinvolto insieme a Matusalemme e una donna o meglio un cyborg creato dall'immortare per tenergli compagnia e amarlo, ma furono le contraddizioni dell'amore a portare alla morte la donna. Comunque sia in quell'occasione Spock si interrogò sul potere dell'amore e dell'effetto distruttivo che esso poteva portare, ma il Dottor McCoy tentò di far capire al vulcaniano come fosse anche sublime e in quell'occasione il medico espresse il suo rammarico per il fatto che mai un uomo dal sangue verde potrà mai provarlo; queste considerazioni furono fatte in presenza del capitano addormentato per la fatica e per il dolore, e quando Spock si ritrovò da solo con il capitano decisse di aiutarlo nel solo modo che la logica imponesse: gli ordinò di dimenticare, ma all'ultimo aggiunse un altro ordine, voleva sperimentare una sua teoria. I giorni passavanom la solita routine veniva portata avanti, e nulla sembrava accadere; e di questo l'uomo dalle orecchie a punta sembrava esserne dispiaciuto,ma poi la sua logica lo portò a interrogarsi sul fallimento del suo proggetto; in realtà qualcosa aveva mosso, una cosa che la sua logica non poteva prevedere. Solo qualche giorno dopo il vulcaniano iniziò a percepire di essere osservato, ma in assenza di prove non poteva fare nulla. In realtà veniva osservato dal comandante della nave, anche esso perplesso del suo stesso atteggiamento, era da lui eppure, sentiva il crescente bisogno di cercare Spock. Si alzò dalla sedia di comando e si avvicinò all'ufficiale scentifico <signor Spock gradireli parlarle in privato>ovviamente il vulcaniano non aveva nulla di cui preoccuparsi perchè non aveva fatto nulla di sbagliato. Mentre si allontanavano dalla plancia il comandante della sezione scientifica notò che si stava dirigendo negli alloggi del capitano <qualche problema con il suo alloggio signore?>era la sola cosa logica da pensare, ma Jin non rispose, semplicemene lo fece accomodare nel suo alloggio. Spock non era mai stato tanto tempo nella stanza del capitano e per la prima volta notò che quella era la stanza di un guerriero, non solo di un abile stratega. C'erano armi di ogni tipo e d'epoca, se ricordava bene quelle erano le passioni di Kirk; comunque sia faceva fatica a capire perchè si trovasse li <capitano non capis..>non potè finire la frase per il semplice fatto che si trovò a baciare Jim. Sentì delle emozioni, troppe, ma quelle labbra così calde.. semplicemente non voleva rinunciarci, ma la sua logica lo costrinse a respingere il suo focoso assaltatore<capit..><jim!Perchè neanche ora riesci a dire il mio nome> queste furono le prime parole dopo il bacio; Spock non capiva ma ora si rendeva conto. L'ordine che aveva dato era andato oltre le sue previsioni: <non posso> e riuscì con la sua forza a scappare dal capitano; fuggì fino ai suoi alloggi e li vi si nascose e pensò a quel bacio; il ripensare alle labbra calde e passionali di Kirk fece si, che il cuore vulcaniano batteva ancora più forte e veloce. Putroppo il vulcaniano doveva seppellire quei sentimenti. Fu così che iniziò ad evitare il capitano, o meglio limitare i loro incontri da soli; ma più i giorni passavano più notava che Jim non stava bene, deperiva a vista d'occhio, quasi si stesse lasciando morire. Il sangue verde sperimentava l'angoscia e i sensi di colpa, due emozioni che per lui erano del tutto estranee, ma capiva il motivo per cui le provava. Alla fine il sentimento che il dottore descriveva lo aveva raggiunto, ma ora sapeva che quello che il capitano sentiva era solo condizionamento e questo lo faceva soffrire. Dopo una settimana abbondante avvenne ciò che il dottore temeva; il comandante si ammalò. Inerzia, ovvero rifiutava il cibo, lo stesso dottore si consultò con il vulcaniano, ma bastò poco per capire cosa accadeva <va da lui Spock> li per li il sangue verde fece finta di nulla, ma il dottore continuò “Mi assenterò per tre ore, cercate di non distruggermi l'infermeria” non appena finì di parlare si allontanò e lasciò Spock davanti alla porta. Con titubanza entrò e vide una cosa che gli fece pentire di sentire emozioni: il capitano steso su un letto smunto che rifiutava il cio; quella vista fece sentire male il vulcaniano, visto che non riusciva a gestire i sentimenti, ma comunque si avvicinò. Appena fu ai piedi del letto il capitano parì gli occhi “Signor Spock” cercava di muovere una mano, ma riuscì appena ad articolare qualche dito “perchè Jim?” fu la sola domanda del vice capitano “Perchè?” chinò il viso sulla mano di Kirk “Perchè l'amo, semplice” tentò un debole sorriso “ma non c'è logica in amore, c'è solo dolore. Inoltre...” A queste parole Spock alzò lo sguardo e mostrò i suoi occhi lucidi che esprimevano i sensi “L'ho condizionata, le ho imposto di guardarmi e di vedermi.” Stava per lasciare la mano del capitano, ma lui la strinse o meglio ci provò. “Io ti ho sempre osservato, solo che ero accorto nel farlo.” Continuava a sorridere debolmente “E ora mi spiego, come mai non riuscivo a controllarmi.” A quell'affermazione Spock iniziò a piangere “Quindi era tutto..Reale?” lo disse come fosse una supplica “Si” a quella sola sillaba l'orecchie a punta riprese i colori e sorrise. “Ma allora perchè farti questo?” Non vi trovava senso, ma Jim iniziò a spiegarsi “Sei un vulcaniano, anche se per metà, per voi l'amore è una mancanza di logica, quindi dovevo esagerare per farla <umanizzare>” Spock annuì, dovenvod dare ragione a tale ragionamento “Se fossi stato troppo invasivo, come poi è successo saresti fuggito via e io non volevo” un colpo di tosse si fece sentire, e il sangue verde si spaventò. “Forse dovrei lasciarti riposare?” Stava per alzarsi ma il malato lo <bloccò> “Ho solo bisogno di bere” Indicò il bicchiere d'acqua e limone; il comandante in seconda gli porse il bicchiere ma lui rifiutò “Da te” il povero vulcaniano divenne rosso per l'imbarazzo “per favore” a quelle due parole Spock si decise, prese il bicchiere e prese un gioccio di quell'acqua amara e la tenne in bocca; si avvicinò dolcemente al capitano e mentre lo baciava lasciò scorrere il liquido nella labbra di Jim. Per Spock quel momento sembrò durare un eternità, non c'era logica in quel gesto e non ci sarebbe mai stata, ma sentiva il bisogno di sapere che ne pensava il suo amante(?)era piaciuto, e quasi a voler rispondere a quella domanda inespressa “La cosa più dolce che abbia mai bevuto” nonostante fosse debole il sorriso di James riscaldò il cuore del vulcaniano. Ormai si era fotto tardi ed era ora di lasciare il capitano al suo risposo, ma Jim tentò di bloccare quell'iniziativa “Rimani con me” Sospirò il sangue verde “Sei molto testardo”Spock si stese affianco a Jim “Ma mi piaci per questo” Abbracciò delicatamente il capitano pensando che era il suo capitano. I due si addormentarono subito, non si resero conto che Bones era li ad osservarli “Infermiera che nessuno entri in infermieria, a meno che non sia urgente” l'infermiera non capì; fu solo in quel momento che disse “Un sangue verde si è lasciato toccare da un sangue rosso” con questa affermazione e un sorriso da parte del dottore, lui e l'infermiera si allontanarono, lasciando i due innamorati persi nel loro abbraccio e nella consapevolezza che non sarebbero stati più soli.

    FINE

     
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