REMEMBER ME

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +4   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    I was born to make History
    1000-2

    Group
    Tokyo Crazy Paradise 💝
    Posts
    2,287
    Regali
    +75
    Location
    Sidhe

    Status
    Ajisai
    Ora che sono in taxi, sola con me stessa, mi sento sfinita e pure idiota. Sto andando a casa dell’illustratrice. Il mio spirito cavalleresco molto sviluppato non ha voluto abbandonarla in balia di una serie di sfortunati eventi, come tutti invece in ufficio. Sono ancora sicura delle mie valutazioni. L’enigma resta la ragione per cui ho fatto diventare questa situazione una mia responsabilità e sopratutto perché Chris ha accettato di lasciarmelo fare. Non mi mancano le competenze. Posso fare da assistente alla Rainhart. Da bambina sognavo di lavorare come illustratrice. Ma che mi è saltato in mente? Joshua profetizzava che un giorno la mia sindrome da buon Samaritano mi si sarebbe ritorta contro, ma che era anche la ragione per cui riuscivo a non annegare nei miei problemi.

    Per quanto abbia una predilezione per il tempo trascorso nella sola compagnia di me stessa, lontana dalle inutili danze erratiche che molti compiono per sfuggire al lato spiacevole della vita, ho una sorta di viscerale curiosità per i casi umani. Per coloro che pur mettendocela tutta per dare un senso e una direzione alla propria vita , seguendo le regole scritte e sottintese, finiscono per dilaniare se stessi nel tentativo di farsi accettare in quei luoghi a cui nemmeno appartengono. Forse perché è stato il cocciuto impegno di quasi un intera vita. Forse perché so come ci si sente. Forse, in queste mie imprese di sostegno, cerco di riappropriarmi di quei pezzi persi ,per ingenuità , lungo la strada.

    Sta di fatto che non c’è niente di eroico in queste scelte. Direi piuttosto che mi ribello senza troppo sforzo a quei modelli maschilisti di meccanica efficienza che vorrebbero cancellare qualsiasi umana debolezza, piallando le variabili e le unicità e riducendo gli individui in funzionali o inutili. Mi sale proprio un moto rivoluzionario dallo stomaco. Unico neo è che mentre di solito le conseguenze delle mie azioni ricadono esclusivamente su di me, in questa occasione se qualcosa va storto sarà Chris a pagarne il prezzo. Ammetto che questo tarlo nella mia testa ha una voce molto sviluppata.
    Ma gli irriducibili possibilisti, se, oltre ad essere forgiati da lunghi anni di resilienza e sacrifici , sono anche dotati di natura stacanovista e di attitudine a inventare soluzioni con risorse zero ,hanno spesso il favore dei numi e la pietà dei santi, che stanchi di interminabili suppliche elargiscono favori.
    Dopo un paio di crisi dovute all’inflessibile scorrere del tempo e a momenti di cecità per il troppo fissare le pagine che sembrano mangiarsi l’inchiostro subito dopo la stesura invece di fissarlo all’interno delle linee, ecco che vediamo compiersi il miracolo. Le tavole sono state completate. Tutte.
    Ho si e no il tempo di congedarmi frettolosamente con le formule di cortesia prima di scappare. Collasso nella cabina del taxi che avevo prenotato, fiduciosa, con largo anticipo. Ho mal di testa. Voglio dormire per il resto della settimana, ma non prima di aver sbattuto sotto il naso di Coso , mister le Donne sono una razza inferiore, il manoscritto. Le scuse sarebbero gradite ma so con discreta certezza che, al momento giusto,gli mancherà la voce per esternarle.
    Salgo l’ultima rampa di scale con quel poco di fiato che ancora ho in corpo. Sono in ritardo di otto minuti. Mi davano già per morta. Cristo otto minuti ,mica sono Bolt. Coso era già pronto a danzare sulla mia tomba. Resisto all’impulso di fargli la linguaccia. Chris sembra sorpreso a metà e il piccoletto del reparto stampa prima mi incenerisce con uno sguardo alla Ciclope e subito dopo volteggia via come un colibrì con il manoscritto in mano.
    Ho deciso. Non lo farò più. Basta seguire l’entusiasmo e impicciarmi nel lavoro altrui. Basta altruismo non richiesto. Il mio nuovo buon proposito deve essere esercitare sano egoismo.

    “Riprendi fiato. Vai a stenderti di la in salottino . Scendo a verificare l’impaginazione e avvio la stampa e torno. Poi ti accompagno a casa .” probabilmente se non fossi piegata in due per la mancanza di aria apprezzerei la premura di Chris.
    Mi trascino verso la sala relax. Lungo il tragitto comincio a sentire tutta una serie di dolori che mi ricordano la pigrizia a cui mi sono abbandonata nell’ultimo anno. Devo riprendere ad andare in palestra.
    Io e la bottiglia di acqua naturale arranchiamo verso il divanetto nuovo. Dopo un sorso, la voglia di spiaggiarmi al buio è irresistibile. Non essendoci in giro testimoni della poca grazia femminile con cui lo sto occupando posso godermelo senza restrizioni. Nel silenzio la voce del mio stomaco dice “Mangia” , ma vince la gara canora quella del mio intero corpo che urla “Dormi”. Quando ormai sono diretta verso la terra dei pisolini, ecco che arriva il guasta feste.
    “Alexis ,svegliati. Ti porto a casa.” Mugugno qualcosa che dovrebbe essere un aspro dissenso.
    “Avanti fai uno sforzo. Mettiti in piedi. Saremo a casa in pochi minuti e poi potrai dormire.”
    “Sto benissimo qui...grazie...” il grazie lo aggiungo sempre per fare buona impressione.
    “ Vuoi davvero che ti prenda in spalla come un sacco di patate e sfili davanti a quante più persone possibile ,dandoti pacche sul sedere e rovinando così la tua immagine da donna che non deve chiedere mai?” sussurra soddisfatto rianimando qual poco di spirito che ancora non è evaporato.
    “ Tu sei veramente un … ti detesto ,sappilo...tu e la tua faccia da bravo ragazzo...” sono costretta ad appoggiarmi a lui. Mettermi in piedi mi sembra un impresa titanica.
    “Che corpo caldo hai … stai bene?” Sono pure in pieno delirio. Se non sto attenta potrei ruzzolare dentro l’ascensore e che faccio? Mi preoccupo della sua temperatura corporea. Scoppia a ridere. Il suo corpo si rilassa accanto al mio. Ricordo questa sensazione. Come quando cerchi rifugio da un violento temporale e quando ormai sei fradicio e infreddolito, trovi una possente quercia ,con il tronco enorme e le fronde aperte sotto cui lasciare che la tempesta passi. Al sicuro.
    Perché devo ricordarlo proprio ora? Memoria del piffero.
    “ Il mio corpo è normalmente caldo Alexis, proprio perché sto bene.” Interrompe i miei pensieri.
    “ Tu invece sei decisamente pallida.”
    “ Sai che novità!” sbuffo immaginando perfettamente il mio aspetto attuale.
    Il tragitto dall’ascensore dell’azienda al letto resterà archiviato nelle polverose sale della mia Memoria nel reparto Casi Irrisolti. Non ricordo niente. Dopotutto non è una di quelle situazioni da annoverare a tutti i costi sul calendario tra gli eventi.
    Adoro dormire. Dovrebbero scrivere odi entusiastiche sul sonno e di più ancora sull’invenzione del letto e dei piumoni sotto le cui coltri naufragar mi è molto dolce. Benché la media acclarata delle mie ore di sonno difficilmente superi le sei ore e spesso neanche continuate, la fase di patteggiamento che segue il risveglio e dovrebbe condurre verso una nuova entusiasmante avventura non sono ancora riuscita a farla scendere sotto i venti minuti. Qualcosa di stonato in questa delicata fase di resurrezione dalla beatitudine può marchiare ogni singolo minuto del giorno che avanza di una suscettibilità reattiva difficilmente governabile con il buon senso. L’antidoto? Ricorrere a dosi massive di dolcezza e stimolanti.
    Risorse di vitale importanza che troverei in dispensa se questo fosse il mio appartamento.
    Una vaghissima idea di quella che potrebbe essere una spiegazione si profila tra uno sbadiglio e l’altro. Per sicurezza comunque è molto meglio controllarne la veridicità percorrendo a ritroso i fotogrammi dei pochi momenti passati fuoti al letto da cui mi sono destata. Eccolo. Matrimoniale. Lenzuola blu . Con un ospite dentro. Christopher . Il passo successivo richiede che appuri fino a che punto ero in coma. Per mia fortuna non così tanto. A parte la giacca appesa alla sedia sotto la finestra con accanto le scarpe e la borsa, sono vestita. I realtà non è merito mio. Dubito fortemente di aver minacciato Chris di morte se osava sfilarmi qualcosa. Ok, niente di grave. Ho dormito nel letto di Chris. Con Chris e non me lo ricordo. Neanche questa volta. Che cos’ho che non va? Ci sarebbe di che irritarsi ma questo sentimento richiede una scorta di energie che non ho. Quindi esaminerò i miei schemi ripetitivi un altra volta.

    Quest’uomo non ha in casa una sola bustina di te. Coltiva invece una vera passione per le miscele di caffè. Tre varietà di cui due in chicchi da macinare fresco. In frigorifero latte vaccino insieme a del succo di pompelmo. Niente di commestibile per me. A parte un panetto di burro intonso e delle monoporzioni di confetture di frutta biologiche. Se sono fortunata potrei persino riuscire a trovare qualcosa che somigli a del pane. Ma sono abbastanza disperata da aprirli e ingollarli cosi come sono per tacitare il languore il tempo necessario per arrivare al mio appartamento.
    “Non sei scappata!” Mi potrebbero assassinare alle spalle anche senza usare l’accortezza di avvicinarsi a me con il passo felpato di un gatto. Due secondi prima e la sua tazza gialla da caffè sarebbe divenuta materiale per mosaici.
    “Ti diverti a spaventarmi, confessalo” sbuffo finendo di apparecchiare la tavola per la colazione. Sono comunque ospite e ricambiare la gentilezza non mi disturba.
    “ Te ne sei accorta solo adesso?” si passa la mano tra i capelli arruffati che gli ricadono ribelli sugli occhi. Poi mi guarda come se pensasse che apparecchiare la tavola sia qualcosa che sanno fare solo i maggiordomo dei film.
    “ Era il mio primo istinto ...quello di andarmene senza salutare …” confermo.
    “ Immagino che non sia stata la celestiale visione di me che dormivo a trattenerti … il richiamo dello stomaco. Azzarderei.”
    “Come siamo intuitivi. Peccato che la tua cucina sia un terreno di caccia più povero del deserto. Alla fame mi si è aggiunta la tristezza che emanano i tuoi pensili semi vuoti in cui si trova solo l’eco. Dove diavolo li spalmi tu burro e marmellata? E perché cavolo non c’è nemmeno un grammo di te nero in questa casa? Di cosa nutri i tuoi ospiti?”
    “ Semplice. Non invito a casa mia nessuno. Non amo le invasioni nel mio territorio.” Questa mi sembra grossa come la torre Eifelle. Mi si legge in faccia. Mai detto di essere una giocatrice di poker. Tra l’altro riesco a perdere anche a briscola. Se vinco è solo perché la fortuna ha accecato i miei rivali.
    “ Non hai mai portato nessuna tua conquista qui a casa?” lo squadro alla ricerca di segni rivelatori di menzogne.
    “Come mai tanta curiosità signorina, pardon, signora Morgan?” mi sfida malizioso appoggiato allo stipite della porta.
    “ Non sono affatto curiosa. E non chiamarmi signora Morgan. Alexis o Alex andranno più che bene.
    Odio sentirmi chiamare Signora Morgan. Mi fa sembrare vecchia.”
    “ Con il tuo permesso!” mi oltrepassa e, da un ripiano troppo alto della cucina perché potessi anche solo intuirne l’esistenza , estrae una confezione di pane in cassetta. Soprassediamo sul fatto che sia pane bianco con il glutine come solo principio nutritivo.
    “ Niente caffè immagino?” chiede ben sapendo la risposta. Tirando fuori una classica caffettiera da fornello.
    “ Un bicchiere d’acqua andrà benissimo. Poi faccio colazione seria a casa.” Non credo che i gatti quando si sgranchiscono facciano tutti i cigolii che sto facendo io.
    “Sicura di riuscire ad arrivare al tuo appartamento? Perfino nel sonno il tuo stomaco ha continuato a protestare vigorosamente.” Mi stuzzica.
    “ Non mangio da ieri. E’ già tanto che non ti ho scambiato per qualcosa di commestibile nel sonno. Ma sì, sono sicura di poter arrivare al mio appartamento senza minacciare l’incolumità di qualcuno.”
    Visto che l’organo interno in questione è stato chiamato in causa eccolo farsi sentire di nuovo. Cerco di zittirlo posandovi una mano sopra, ma il pensiero non è sufficiente a rassicurarlo sul fatto che lo nutrirò.
    “ Ok credo che accetterò una fetta di pane con una generosa dose di burro e marmellata ...” forse questo è un rantolo di gioia?
    “ Hai detto due fette di pane burro e marmellata e un caffè forte zuccherato?” contratta, per pena immagino. Ecco apparire davanti a me un piattino, coltello e cucchiaino e la tazza gialla sorella della sua.
    “Due fette di pane e un po' di quella roba al pompelmo.” la smorfia mi esce spontanea. Non gli sfugge l’espressione di ribrezzo.
    “ Il succo di pompelmo non dovrebbe essere il miglior amico di una donna? Per via di quella faccenda che brucerebbe il grasso depositato su pancia e cosce?”
    “ Non sono sicura di voler sapere quali donne frequenti , ma di certo Io non lo annovero il pompelmo tra i miei migliori amici. E il mio grasso corporeo è affar mio. Grazie per la premura.” Torna in tavola con il caffè i bicchieri e il cartone del succo. Siede davanti a me annusando profusamente l’aria ora punteggiata di aroma di caffè.
    “ A cosa stai pensando? Hai una faccia buffa.” fissando la superficie del caffè come se vi leggesse le notizie del giorno.
    “Un pensiero stupido, di quelli che inizio a fare appena mi si alzano le palpebre …”
    “ Condividi pure. La stupidità ha un suo fascino a quest’ora del mattino … dubito che chiunque si alzi impostato per intavolare discorsi da premio nobel ...”
    “ Detto da mister serietà e citazioni in tutte le lingue del mondo suona un po' poco credibile!” ribatto consapevole di come ci si sente accanto a un cervellone.
    “Mettimi alla prova, donna di poca fede.”
    “Prometti di non ridere?”
    “Niente affatto. Se i tuoi pensieri stupidi meriteranno una risata sarò ben felice di godermela.”
    “ Mi è passata la voglia ...”
    “ Ti dai per sconfitta in partenza? Mi deludi signora Morgan.” sottolineando il Signora in modo molto maleducato.
    “ Ok signor saputello … stavo ascoltando il mio stomaco esternare le sue pretese e ho semplicemente fatto caso di quanto non sia un appetito dissimile a quello che fa venire un erezione a un uomo!” ok forse avrei dovuto attendere che finisse di ingoiare il caffè. Ma così impara .Il suo volto è uno spasso. Una carrellata di espressioni e mute considerazioni che non si decidono a mettersi in fila. Gli allungo un pezzo di carta da cucina per tamponarsi.
    “ E’ un argomento proibito da non nominare nella fascia oraria della stupidità mattutina?” Chiedo. Con finta innocenza.
    “ No. Non ho nessun problema con la parola erezione ne la mattina ne in qualsiasi altra fascia oraria. Solo … non me lo aspettavo da te.” ha un aria divertita e maliziosa che fa splendere i suoi lineamenti anche se il sole ancora è fuori dalla finestra.
    “ E’ una constatazione. Si basa su una forma di appetito o forte desiderio . E’ perentorio e autonomo a prescindere dall’impegno che ci si mette a negarne l’evidenza . Smaschera ogni tentativo di sembrare perfetti e controllati e si fa beffe di convenzioni ed etichette. Non è forse quello che diresti anche della tua erezione?” ops. Ancora. Finirà che mi si strozza .
    “ Oddio ...Alexis . Quando sei diventata così a tuo agio con tutto ciò che riguarda il sesso? La tua curiosità era sempre accompagnata da un altrettanto forte contegno che sospettavo fosse più un imprinting educativo che un tuo tratto di nascita. Anche se era interessante vedere i tuoi dibattiti interiori.”
    “ Ero giovane e vergine per la cronaca. E sì l’educazione sentimentale delle donne fa schifo in questa fetta del pianeta.” ce ne sarebbe da dire a riguardo ma niente di edificante.
    “ Eri un libro aperto. Così trasparente che qualunque cosa ti passasse sotto pelle si vedeva chiaramente. Quando arrossivi era … il tuo incarnato pallido prendeva quella sfumatura color pesca e le tue pupille si dilatavano diventando delle pozze di curiosità di cui mi veniva voglia di vedere il fondo. Mi facevi l’effetto di una droga.” anche oggi mi si legge in faccia e temo che il mio attuale disagio sia palese.
    “Chris …” non voglio viaggiare nel viale dei ricordi. Che non ho più.
    “ Si lo so sei una donna sposata. Ma dieci anni fa eri mia. Sto solo ricordando i tempi in cui eravamo insieme. Sono tutto ciò che ho. I ricordi. Avrò il diritto di parlarne?”
    “ Certo che hai il diritto ai tuoi ricordi? Non è questo … è solo ...”
    “ e’ solo cosa? Finisci il discorso una volta tanto. Mi sento come se stessi parlando con la tua gemella sconosciuta a volte. E’ frustrante guardarti come se non stessi capendo di che parlo”. Sospiro.
    “ E’ così infatti. Spesso non ho idea di cosa tu stia parlando!”
    “ che vuol dire?” accigliandosi in modo molto sexy. Troppo per il mio attuale autocontrollo.
    “ significa che molto di ciò che dici per me non ha quasi senso …” è normale che sia confuso . E’ lo stato naturale in cui vivo quasi ogni giorno da anni ormai.
    “ alcuni anni fa … ho avuto un incidente. Tra le varie conseguenze c’è stata la perdita di una buona parte della memoria. Nonostante nel tempo io abbia recuperato molto, ci sono ancora diverse lacune circa la mia storia passata …”
    “ Vuoi dire che ti sei dimenticata di me? di noi? Hai dimenticato tutto?” il suo sguardo ferito mi fa rabbia perché fino a prova contraria sono io quella che ci ha rimesso le radici, i ricordi ,le emozioni.
    “ All’inizio è stato così … poi un po' alla volta ho recuperato … ricordo perfettamente te e noi , in senso generale… sento perfettamente cosa eri tu per me , solo molte parti sono come sfuocate ...è difficile spiegare.”
    “ che cosa ero io per te?”
    “ il mio giardino segreto. Il mio angolo di paradiso in terra… come ti dissi allora.” sospiro . Tutte le cose preziose nascono con qualcuno che se ne vuole appropriare per distruggerle. O almeno questo è stato il capitolo successivo della mia storia. Ma non è necessario che lo sappia visto che ne lui ne io possiamo fare nulla per cambiare quel passato. Non mi piace che creda che sono stata con lui per una qualche pressione ormonale ma posso sopportarlo. Lo stesso non potrei dire di tutta quella montagna di sporcizia da cui ho sempre cercato di tenerlo fuori. Volevo che restasse se stesso ,con tutto il suo carico di promesse future, sogni e ambizioni che fanno di lui oggi l’uomo che è e che ho sempre saputo sarebbe diventato.
    “ La cicatrice che hai sopra l’occhio sinistro è dovuta all’incidente?” non credevo si vedesse tanto. Ormai è diventata sottile come il filo di una ragnatela. Annuisco. Non è nemmeno la peggiore. Non la più profonda e deturpante.
    “ Perché non me lo hai detto subito?” riprende fissandomi in volto come se volesse scorgervi qualche traccia di ciò che sto raccontando.
    “Quando mi trovo in queste situazioni, non so mai come agire. Mi sento molto vulnerabile, subito dopo mi sale la rabbia e vado in modalità difensiva. l’ho fatto anche l’altra sera. Mi dispiace. E’ disorientante quando chi hai intorno sembra sapere sul tuo conto più di quanto sappia tu. Quando parla di cose che dovrebbero essere scontate. Ma per quanto frughi e cerchi disperatamente non trovi conferma, ne immagini ne sensazioni. Non sai più di chi fidarti.”
    “Non posso immaginare come ti senti. Ma devi essere certa che di me puoi fidarti.” sembra non essere in grado di aggiungere altro.
    “ Lo so. l’ho capito prima, mentre ti guardavo dormire. Sono stata un po' gelosa di tutto quello che ricordi di noi due. Ma sono felice che sia tu a conservare questi fotogrammi di vita. Sono felice che ci sia qualcuno che li ha tenuti vivi in se per tutto questo tempo. Ciò che credevo perso è solo transitato da me a te. E’ ancora vivo. Al sicuro. Mi dispiace solo che questo per te sia doloroso. Io … mi devi credere non avrei mai fatto volontariamente nulla per ferirti...te lo giuro. So che non serve a niente dirlo ora. Ma è la verità”
    Mi sta scrutando con più intensità di quanto sia in grado di reggere senza provare voglia di nascondermi. Probabilmente mi si legge in faccia. In tutta risposta si alza e mi avvolge in un abbraccio che non ha nulla di romantico ma è solo calore e protezione . E’ più di quanto potessi chiedere. Quante volte la dove mi aspettavo rifiuto mi ha offerto sicurezza . La mia idea di casa è sempre stata Chris. E per quanto riguarda il mio corpo ancora è così. Purtroppo non ho più sedici anni. Non sono più innocente . Non sono più intera . Non sono più la persona che dovrebbe tenere tra le braccia. ,
    “Ti racconterò tutto ciò che vuoi sapere di te, di me, di noi ...ogni volta che ne avrai bisogno.” sorvola , deliberatamente sulla questione della mia sparizione. Ma se lo conosco un po' non lascerà perdere.
    “Mi sei diventato sdolcinato Scott?” cerco di mettere un po' di distanza fisica ed emotiva tra noi perché comincio a sentire troppo trasporto.
    “ Mi hai sempre fatto questo effetto. Perdevo strati di dignità e mascolinità ad ogni minuto che passavo in tua compagnia.”
    “ Quindi i tuoi attacchi di idiozia sarebbero colpa mia? Una sorta di reazione allergica.” rido scuotendo la testa.
    “ Assolutamente si. I tuoi ormoni dovevano avere un che di magico. Ero arrivato a sospettare che fossi una creatura uscita da qualche libro della biblioteca .”
    “ Mi sento tanto Jane Eyre in questo momento.” Rido di gusto.
    “ Il tuo romanzo preferito. E ora che mi ci fai pensare , se esistesse ti somiglierebbe. Così ritirata su te stessa, fiera, con una radice molto profonda nei verso valori che ormai sono deprezzati, devota, e battagliera , con una testa piena di visioni tra l’auspicabile e il sorprendente …”
    “ Come tentativo di complimento ti è riuscito bene. Ma temo che la similitudine sia tirata per le orecchie e per molte altre estremità. Forse sei più tu simile al signor Fairfax. Forgiato dal fuoco di mille battaglie, concreto e capace di trasformare paludi in fertili terreni, un buon partito, molto desiderato ...”
    “Che desidera ciò che non può avere e che a questo oggetto dei desideri del cuore ha legato se stesso nel tempo e nello spazio? … no mi dispiace non ho la vocazione dell’eroe romantico.”
    Su questa affermazone avrei molto da ridire ma se così vuole raccontarsi, mi sta bene.

    Dall’espressione schifata che scimmiotta la mia di poco prima mentre ingoiavo il succo di pompelmo, deduco che il caffè freddo non gli piaccia proprio. Si alza per prepararsi una seconda caffettiera. E’ arruffato come chi ha dormito il sonno dei beati e ha quell’aria fanciullesca che ti invita a rubare le distanze e muovere le mani lungo le pieghe dei vestiti fino al primo centimetro di pelle scoperta e assorbirne gli ultimi attimi di perfezione e di sogno. Io mi sento molto Mafalda, scompigliata e basta. Con il neurone della protesta sveglio e nessuna scia di Chanel n 5 a rendermi fatale con o senza pigiama.
    Prima che la troppa osservazione del principe Felice mi induca in uno stato alterato di libido, mi alzo e recupero le mie cose sgualcite.
    E’ ora di mettere piede nella realtà. Mi piacerebbe che questo cammeo non fosse solo uno scatto casuale . Il fantasticare questi ed altri momenti di lui e me è diventata un abitudine a cui cedo con con troppa frequenza. Cose semplici di stampo quotidiano e che presumono una certa intimità. E questo è il segnale che sto infrangendo le regole che mi sono data.
    Sono sempre più convinta di aver sbagliato a restare e che nonostante le buone intenzioni ci faremo male di nuovo. Io gli farò del male di nuovo. Appartenere alla mia famiglia fa questo effetto. Avvicinarsi a me fa questo effetto.
    “ Dove stai andando?” non sembra molto contento della mia decisione di andare.
    “ Nel mio appartamento.”
    “ Resta ancora un po'. Hai mangiato appena.” purtroppo la mia fame ha un altra natura e non mi basterebbe un altra fetta di pane in cassetta spalmato di burro e marmellata per saziarmi.
    “ te l’ho detto che non c’è niente di commestibile nel tuo frigorifero da scapolo d’oro.”
    “ Farò meglio la prossima volta ...”
    “ Grazie di tutto.” Afferro la maniglia. Ho tale peso sul cuore che vorrei dimenticare tutte le buone ragioni per cui so che la distanza tra noi è l’unica realtà possibile. Sento il suo respiro. Suona come un attesa. La speranza che mi volti. Che resti. Ma restare vorrebbe dire mostrare tutto. Raccontare tutto. Aprirgli la porta a cose che io stessa fatico a contenere e accettare. Vorrebbe dire sporcarlo .
    Merda. Io non sono più quella di allora. E questo marchio di infamia inciso sul petto non è frutto delle mie azioni ma ne porterò i segni per il resto della vita che mi è data vivere.. E questa , che galoppa senza sosta in petto e dipinge a tinte fosche paesaggi di morte , è solo la profezia che ho imparato a memoria e dietro cui mi nascondo?
    Se stessi sbagliando? Se fossi io a seminare desolazione questa volta?
    “ tu credi che esista quel filo rosso che lega il tuo cuore al cuore di chi ami? Che si possa essere legati dallo stesso filo e connessi anche in lontananza?”
    “ a che serve che ti dica sì se poi scegli di prendere questo stesso filo e ignorarlo perché canta una canzone diversa da quella che vuoi sentire?”
    “ Che cosa dice quella canzone?”
    “ Resta. Il tuo posto è qui.”
    “ Non è così semplice ...” non posso fare a meno di piangere.
    “ Non devi fare niente. Solo restare. Qui . Con qualsiasi cosa tu abbia in cuore. Con qualsiasi dolore o desiderio. Con qualsiasi paura e fame.” si avvicina ed è come il re che abita il mio castello. Ogni serratura , ogni porta e finestra si spalanca . Tutto di me vuole che torni ad abitarmi.
    “ Non sono ne come mi ricordi ne come mi immagini.”
    “ Mi fido più delle tue labbra che delle parole che pronunciano per te.” si riversa in me con l’impeto del tuono che scende sulla terra per dissipare nebbie .
    “ Queste labbra mutevoli, piene, imbronciate e calde , che incantano senza parlare, che dissanguano senza bere, che amano senza malizia e cercano con desiderio e vogliono tutto senza condizioni. Sono le labbra della mia regina …?”
    “Chiedilo a loro.” suggerisco con un tono molto poco controllato e pio. Mi avvicino alla sua bocca e un attimo prima di rubargli il respiro si ritrae come una vergine maliziosa. Lo afferro con molta convinzione e poca delicatezza per la t-shirt . Mi fissa la bocca . Ne annuso la pelle appena ispida delle guance. Scendo verso l’angolo della sua bocca. Inspiro. Mordicchio.
    “Mio sire la regina ha fame. Molta. Fame.”

    Edited by Akira-kun - 28/6/2020, 08:28
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The boy saw the comet and he felt as though his life had meaning. And when it went away, he waited his entire life for it to come back to him.
    8000-2

    Group
    DC Super Staff
    Posts
    9,656
    Regali
    +824
    Location
    La Tana! :3

    Status
    Ajisai
    Aaaaaaaaah ma che meraviglia ho appena letto?! Sei bravissima! :ct6.gif:
    A parte la trama interessante, ho sentito l'attesa bruciarmi nel petto per tutto il tempo! Mi hai lasciato una sensazione che è difficile da spiegare... Ero vigile, impaziente, tutto era scandito dal tema principale, anche se non è stato menzionato se non quasi alla fine. E meno male che, al termine, Alexis ha deciso di lasciarsi andare!
    Brava brava <3
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    I was born to make History
    1000-2

    Group
    Tokyo Crazy Paradise 💝
    Posts
    2,287
    Regali
    +75
    Location
    Sidhe

    Status
    Ajisai
    Grazie mille. Felice di avere contribuito a darti un po' di leggerezza e suspence. Volevo lasciarlo aperto alle interpretazioni di ciascuna lettrice. Spero di esserci riuscita. *_*
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    iside23
    1000-2

    Group
    SB&TCP 💞
    Posts
    1,920
    Regali
    +153

    Status
    Ajisai
    Grazie.... che bella!!!
    Emozionante!
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The boy saw the comet and he felt as though his life had meaning. And when it went away, he waited his entire life for it to come back to him.
    8000-2

    Group
    DC Super Staff
    Posts
    9,656
    Regali
    +824
    Location
    La Tana! :3

    Status
    Ajisai
    CITAZIONE (Akira-kun @ 29/6/2020, 16:11) 
    Grazie mille. Felice di avere contribuito a darti un po' di leggerezza e suspence. Volevo lasciarlo aperto alle interpretazioni di ciascuna lettrice. Spero di esserci riuscita. *_*

    Con me ci sei riuscita in pieno!! :YAh: :859i.gif:
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Moko level
    400-2

    Group
    Tokyo Crazy Paradise 💝
    Posts
    440
    Regali
    +101

    Status
    Ajisai
    Mi è piaciuta tantissimo questa storia!!! Mi ha saputo coinvolgere ed emozionare!! Passavo dai sorrisi per alcune parti ironiche all’ansia di sapere dove portava il discorso perché Alexis la vedevo imprevedibile e un po’ dura nei confronti dei suoi sentimenti!! Per fortuna il finale mi ha fatto sognare :] <3
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    I was born to make History
    1000-2

    Group
    Tokyo Crazy Paradise 💝
    Posts
    2,287
    Regali
    +75
    Location
    Sidhe

    Status
    Ajisai
    Grazie infinite per averlo letto e commentato. Sono felice di averti averti emozionata. Non avevo idea di cosa avrebbe scelto Alexis fino alla fine. Ha tenuto in attesa anche me.*_*
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Love level
    30000

    Group
    DC Capo
    Posts
    34,815
    Regali
    +7,580

    Status
    Hasu
    Mi hai davvero catturata con questa oneshot!! Una trama molto ben articolata, con descrizioni davvero piacevoli da leggere e per nulla noiose. Anche le battute tra i protagonisti mi sono piaciute tanto. Per non parlare del finale! Sarei andata volentieri avanti con la lettura per sapere come si sarebbe evoluta la storia 😆 Davvero brava!!
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Sho level
    1000-2

    Group
    DC Traduttrici
    Posts
    1,252
    Regali
    +256
    Location
    Trento

    Status
    Ajisai
    Davvero molto coinvolgente! Mi è piaciuta tanto!! :ct6.gif:
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    I was born to make History
    1000-2

    Group
    Tokyo Crazy Paradise 💝
    Posts
    2,287
    Regali
    +75
    Location
    Sidhe

    Status
    Ajisai
    Grazie x aver letto e commentato il mio racconto. Sono felice che ti abbia coinvolto*_*
     
    .
9 replies since 27/6/2020, 15:27   124 views
  Share  
.
Top
Top