Empress Ki

K-drama

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  1. Caeles
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    Calcieleophie ★ I'm Cuddle Carrì Fish ~ "Got it memorized?" Axel KHII
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    Empress Ki

    L
    a storia ruota intorno a Ki Seung Nyang, una donna nata a Goryeo e fuggita da Yuan dopo essere stata inviata, dal suo stesso Paese, come tributo in giovane età. Promettendo di vendicare la morte della madre, avvenuta durante la fuga per mano di uomini di Yuan, torna a Goryeo e vive come un uomo, imparando a combattere, sempre alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Fin dalle prime battute del drama, si capisce quanto l’intelligenza di questa donna sia acuta, di come il suo coraggio sia perfino superiore a quello di molti uomini, dimostrando quanto questa protagonista esca fuori dagli schemi comuni di donna debole e sottomessa. Una volta cresciuta, Nyang riesce, quasi per caso, a entrare nelle grazie del principe ereditario di Goryeo, Wang Yu, divenendo uno dei suoi sottoposti più fedeli e fidati. L’uomo è famoso per il suo evidente disprezzo nei confronti di Yuan, Paese al quale Goryeo è letteralmente sottomessa, quasi fosse una sua provincia. A causa della debolezza del regno, molti doni e molti tributi, vengono inviati a Yuan in periodi stabiliti, il tutto per evitare spargimenti di sangue che avrebbero messo Goryeo letteralmente in ginocchio, rendendola alla stregua di una colonia di Yuan. Una volta che Wang Yu diventa re, il suo comportamento rivoluzionario attira l’attenzione di Yuan, che cerca ogni mezzo pur di detronizzarlo. La storia si complica una volta che Ta Hwan, il fratello dell’imperatore succeduto al trono dopo la morte misteriosa del padre, viene esiliato nelle terre di Goryeo. Wang Yu non può sottrarsi a tale incombenza e scoprirà ben presto che il generale Baek An (Bayan) e il fido nipote Tal Tal, agli ordini del primo ministro El Temur, uomo assetato di gloria e potere, sono stati inviati come scorta per il principe solo per poterlo uccidere in terra di Goryeo. Se Ta Hwan fosse difatti morto in terra straniera - ovviamente facendo in modo che Yuan non venisse implicata nell’assassinio - Goryeo si sarebbe dovuta assumere la responsabilità della sua morte, e Wang Yu avrebbe rischiato molto più che la semplice detronizzazione. Sventato il primo tentativo di omicidio, Wang Yu decide di affidare la protezione del principe a Seung Nyang, certo della sua fedeltà e delle sue capacità di combattimento. Ta Hwan ha sempre vissuto una vita molto solitaria, in mezzo a giochi di potere e omicidi misteriosi avvenuti perfino nel palazzo reale, rendendolo timoroso di tutto, un vero e proprio codardo. La simpatia che proverà per Nyang, lo renderanno molto più felice e spensierato. Inutile dire che una serie di eventi tragici e complicati, porteranno Seung Nyang ad entrare a palazzo, il tutto per vendicare la sua famiglia. Il drama ruota quindi intorno a sentimenti di vendetta, di lotte per il potere, di amori contorti e a uno smisurato desiderio di rivincita e di rivalsa. Seun Nyang appare quindi come una sorte di angelo vendicatore, spietato ma giusto, misericordioso ma inarrestabile. Una donna che supera ogni avversità per amore e per giustizia, ma che - per ottenerla - dovrà perdere molto più di quanto lei stessa si immagini.
    «Le persone non creano il tradimento. Sono i tempi, a farlo.» ― Tal Tal

    › Titolo: Empress Ki/Empress Gi › Titolo originale: gi hwanghu › Anno: 2013 › Paese: Corea del Sud
    › Canale: MBC › Formato: TV › Genere: drammatico, storico, commedia, azione › Numero episodi: 51
    › Voto: 4.23/5 › Fansub: DSS - italian team › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    K
    i Seung Nyang (Ha Ji Won), la protagonista, l’angelo vendicatore della notte, la donna in calzamaglia che combatte i cattivi a colpi di ragnatele (???). La sua vita è un vero tormento, una lotta alla sopravvivenza continua, un susseguirsi di amore e odio. Diciamocelo, l’attrice è fantastica, ma il suo personaggio ha molte falle. Entra a palazzo per vendicare la morte del suo amato e del figlio appena nato e, invece, finisce con l’innamorarsi sinceramente di Ta Hwan e comincia a desiderare di volerlo proteggere invece di ammazzarlo. Senza contare che era evidente che la donna teneva il piede su due staffe fin dal principio, inutile negare che, tra lei e il futuro imperatore, non ci fosse qualcosa di più che li stava lentamente avvicinando. Ma lei no, no, e ancora no, preferisce Wang Yu, ci fa un figlio e infine ne fa un altro con l’imperatore. D’accordo, direte voi, al cuor non si comanda, la vita ti porta a fare scelte diverse, si cambia etc. etc., ma la cosa mi è parsa così superficiale, che comprendevo il motivo per il quale il povero imperatore non si fidasse dei sentimenti che provava Nyang per lui. Perfino lo spettatore finisce per dubitare della bontà della protagonista dei confronti di Ta Hwan, quando pochi episodi prima desiderava la sua dipartita. In poche parole, Nyang è probabilmente il personaggio più carismatico e orgoglioso di tutto il drama.

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    T
    a Hwan (Ji Chang Wook), l’imperatore, lo sfigato che ha paura della sua stessa ombra, l’uomo che fa la cosa giusta solo dopo 50 puntate, è la macchietta di tutto il drama. Un uomo letteralmente debole, un imperatore costretto a subire le angherie di un primo ministro assetato di potere, un coniglio codardo che ricerca la sua forza nella donna che ama, aka Nyang. Altro da dire? No, non credo. Il nostro “Pea”, non ha spessore e, sebbene si veda un’evoluzione del suo personaggio in molte occasioni, ogni volta finisce con il "rimangiarsi tutto il maiale". Senza Nyang al suo fianco sarebbe solo l’ombra di se stesso, un uomo inutile che ha passato la vita a piangersi addosso. Da chiedersi se effettivamente sia il primo o il second lead.

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    W
    ang Yu (Ju Jin Mo), il re di Goryeo, che viene detronizzato più e più volte, è un uomo giusto, coraggioso, che ama il suo Paese con tutto se stesso. Una volta innamoratosi di Nyang, inizierà per lui il declino. Yuan sarà una potenza troppo potente da sconfiggere, verrà umiliato più e più volte, ma ogni volta si rialzerà a testa alta e con un cipiglio invidiabile. Un uomo integerrimo, un personaggio con uno spessore e un carisma pari a quelli di Nyang, sa cosa significa la parola amore e quali sacrifici questo sentimento può comportare. Credo sia uno dei personaggi più riusciti, sebbene sia stato messo in ombra dalla nostra cara macchietta (vedi sopra).

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    E
    l Temur (Jeon Guk Hwan), il primo ministro, il bastardone della serie, l'uomo assetato di potere che pur di gestire gli affari di Stato e vivere nel lusso, farebbe uccidere anche la sua stessa famiglia. Un personaggio facilmente detestabile, che quasi fino alla fine, tiene soggiogata a sé l'intera famiglia imperiale. Un uomo che negli anni ha ceduto al "lato oscuro" della forza, buttando al vento ideali e principi per seguire una strada irta di violenze e viscida di sangue *va là che poeta*.

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    T
    anasili (Baek Jin Hui), la prima imperatrice (la prima di molte), sembra uscita da un manga dove le adolescenti di turno pestano i piedi a ogni desiderio infantile che trovano. Figlia del ministro El Temur, diviene imperatrice solo perché il povero Ta Hwan non riesce a dire di no (altrimenti sarebbe schiattato senza tanti preamboli, ecco). Dovrete sopportarla quasi fino alla fine, lei e la sua voce nasale, tanto che penserete che abbia un tappo in culo un perenne raffreddore. Una pazza psicopatica che sbraita tanto ma che in realtà ha il cervello grande quanto una nocciolina avariata. Perfino il criceto in prognosi riservata ha deciso di fare i bagagli. Odierete questa gatta morta, spocchiosa e puerile, più di chiunque altro.

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    due fratellastri, aka Dang Gi Se (Kim Jeong Hyeon) e Tap Ja Hae (Cha Do Jin). Guardateli, che facce innocenti, che treccine sfiziose sul volto nobile, gli manca solo un'aureola in capo... 'sti figli di buona donna. Devoti pargoli di El Temur, insomma, i fratelli della gatta morta, sono uno più bastardo dell'altro. Accecati anche loro dal desiderio di successo e di rivalsa, seguiranno le orme del padre in tutto e per tutto, ubbidendogli come fidi cagnolini. Finirete per odiare con tutto il cuore anche loro, ve l'assicuro.

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    aek An (Bayan) (Kim Yeong Ho) è un uomo inizialmente retto e giusto, ma che perderà la retta via andando avanti con la storia. Un uomo forte, un vero guerriero, orgoglioso del suo clan e della sua discendenza, un personaggio che darà molto a Nyang e che detererrà un ruolo fondamentale per tutta la vicenda. Mi sono sinceramente affezionata a quella sua scorza di guerriero fatto e finito, sempre così austero ma pronto a macchiarsi le mani di sangue per ciò in cui crede.

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    T
    al Tal (Jin I Han), il personaggio che più di tutti ho adorato. Un uomo retto e giusto fino alla fine, che ama la sua terra e che ha il giudizio e le conoscenze necessarie per poterla governare a dovere. Fino alla fine rimarrà fedele al suo clan, ai suoi ideali di giustizia, ai suoi principi, divenendo una vera e propria guida perfino per Nyang. Devoto, fedele, intelligente e arguto, sebbene non abbia peli sulla lingua, ha sempre un comportamento cauto e morigerato. Uno dei personaggi meglio riusciti e con un carisma che vi stenderà seduta stante. Che, si è capito che mi so invaghita di questo uomo tenebroso e intrigante?

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    I
    tre porcellini, aka Bang Shin Woo, l'eunuco (Lee Mun Sik), Choi Mu Gwan, la guardia reale (Gwon O Jung), e Jeom Bak Yi (Yun Yong Hyeon). Sono i fidi servi e sostenitori del re Wan Yu, nonché suoi lacché a tempo pieno. Sinceramente, mi sono rimasti un tantinello sulle scatole senza particolare motivo. Solo il povero eunuco era interessante, perché sembrava un vero trasformista in fatto di travestimenti, facendoti sganasciare dalle risate ogni volta che interpretava un ruolo diverso con quelle sue labbrucce da papero di strada (???).

    Vedrete molti altri personaggi, più o meno importanti, nel corso di tutto il drama!


    Considerazioni personali

    I
    l drama viene presentato come una storia d’effetto, tutt’altro che la solita novelletta per cuori deboli, promettendo tanto, ma dando molto poco. Tralasciando il solito cliché dove la protagonista si traveste da uomo pur di sopravvivere, la cosa ancora più scioccante è il fatto che, i due lead, non si rendano conto per un bel pezzo del suo vero sesso. O sono molto stupidi, o Nyang è talmente brutta che può passare perfino per un uomo. Ovviamente, opto per la prima ipotesi, data la bellezza evidente della protagonista. Altro dettaglio a dir poco incredibile, è come Dang Gi Se si renda subito conto - solo odorandola - che Nyang è una donna. Beh, gli animali riconoscono al volo l’odore di una femmina, no? Il cast è una vera meraviglia, così come la OST, struggente e incalzante. Per quanto si ispiri a fatti realmente accaduti, tutta la vicenda è stata allungata fin troppo. Cinquantuno episodi sono una cosa non lunga, di più, soprattutto per uno storico che ha una sequenza di avvenimenti incalzante... almeno all'inizio. Più il drama prosegue, più il tutto diventa tremendamente pesante e frustrante. Ci sono episodi in serie che sono una noia mortale, lenti e a dir poco triti e ritriti. E il finale? Sembra una presa in giro. Un drama di non so quante ore, finisce con l'ultimo quarto d'ora dove, una serie di avvenimenti importanti, vengono letteralmente citati e basta, scrivendo in sovrappressione - alcuni anni dopo - per ben due volte in meno di 5 minuti! Sinceramente? Pare quasi che non avessero più voglia di proseguire manco loro e hanno concluso il tutto in una sorta di "postilla". Deduco che, per quanto si sia ispirato alla vera storia dell'imperatrice Ki, di vero ci siano solo pochi dettagli, tra questi il finale. Di certo tutto l'arricchimento frustrante è stato aggiunto dagli sceneggiatori. Devo essere sincera, non c'è stata quasi mai commozione da parte mia per gli eventi più tragici del drama, la cosa che mi ha emozionato era la recitazione degli attori nei momenti di dolore, ma la storia in sé, non è riuscita a farmi affezionare veramente ai protagonisti e ad entrarci in empatia. Il solo personaggio che mi ha incuriosita e interessata, è quello di Tal Tal, l’unico che in tutta quella corruzione e lotta al potere, alla fine è riuscito a rimanere, non solo fedele al suo stesso clan, ma anche al suo Paese e ai suoi ideali di giustizia. Il fatto di vederlo sparire negli ultimi cinque minuti di drama in modo allusivo, ha soltanto dimostrato quanto la storia sia stata sviluppata male e senza basi salde. Ma parliamo del buco narrativo finale. Quando l’imperatore si rende conto che Maha era il figlio di Nyang e di Wan Yu, che fa? Ammazza tutti quelli che ne erano a conoscenza… o quasi. Tutti i fedeli serve del re di Goryeo conoscono il segreto, ma lui, furbescamente, ne lascia in vita due. Davvero bravo a fare le cose a metà, senza contare che son certissima che Wan Yu e i suoi sottoposti, non avrebbero mai rivelato un segreto del genere, soprattutto perché il povero bambino era già morto. Che genere di atto è mai stato quello? Per proteggere Nyang? Ma dove? Il vero atto d’amore lo dimostrerà solo dopo, quando incastra i suoi stessi traditori sacrificando sé stesso, il tutto per proteggere Nyang e il figlio Ayu. In linea di massima, il drama mi ha lasciato molto poco, e probabilmente, col senno di poi, non l’avrei mai visto. Come al solito è stato il cast favoloso a incastrarmi nella visione, così come quelle poche scene d’azione veramente emozionanti. Non consiglierei la visione di questo drama, ci sono molti altri storici più belli di questo, ma se cercate roba frustrante con amori contorti, vendetta e lotta al potere, il tutto condito con 3500 ore di strazi, lamenti, morti, imperatrici talmente esose da sembrare adolescenti in calore, pianti e autocommiserazione, vedetevelo con il contagocce, perché di certo finirete col volerlo concludere solo per disperazione. Per quanto mi riguarda, la prossima volta valuterò bene se vedermi o meno un drama così lungo con una trama così drastica.

    EDIT DEL 19/09/2014

    Il team italiano che si è occupato del progetto ha trovato i tagli fatti al finale striminzito del drama. Trovate tutto qui.
    Nel primo pezzo di video tagliato indicatoci, viene solo descritta più nei dettagli la nuova legge contro i tributi e il rifiuto dell'Imperatrice di far divenire Goryeo una colonia o provincia di Yuan. Decide così di aiutare Gong Min Wang ad ascendere al trono della sua città natale. Park Bul Hwa consiglia all'Imperatrice di tenere sotto controllo il futuro sovrano di Goryeo, sebbene lei sia inizialmente contraria. Le suggerisce allora di mettere come supervisore il fratello di lei (suppongo si tratti di Ki (GI) Cheol, visto nel drama Faith, ma mai nominato qui in Empress), certo che, essendo suo fratello, terrà sotto controllo la situazioen per amore della sorella. Il video prosegue nell'altro taglio, dove ripartiamo dall'annuncio della morte di Tal Tal. Non ci sono grandi aggiunte, riviviamo sempre la morte dell'Imperatore tra le braccia della consorte. Al contrario, il finale che ci era stato propinato nella versione rivisitata, mostrava un flashback a quando Nyang era sulla spiaggia con entrambi gli spasimanti. In questa versione, troviamo invece due voci fuori campo, quella dell'Imperatrice e del figlio Ayu, che chiede se la madre sia una cittadina di Yuan o di Goryeo. Vi riporto il dialogo tradotto:

    A: Madre, siete una cittadina di Goryeo o di Yuan?
    N: Perché me lo chiedete?
    A: La gente di Goryeo dice... che voi, madre, siete una cittadina di Yuan. Il popolo di Yuan invece, che siete una cittadina di Goryeo.
    N: Che io sia una cittadina di Yuan o di Goryeo, non ha importanza. Ho combattuto solo per proteggere il mio popolo.

    Non ci sono poi così grandi stravolgimenti, sebbene abbia apprezzato di più la versione della Nyang che parla con il figlio. Troverete ulteriori info negli articoli che il team italiano vi ha linkato, dandovi anche un file di testo con i dettagli e la traduzione inerente al finale che vi ho scritto poche righe sopra. Vorrei però farvi notare che la Nyang presentataci nel drama è una donna giusta e integerrima, ma, in base al testo in sovrappressione finale, sopprime una rivolta di Goryeo che chiedeva nuovamente l'indipendenza e scappa in seguito dai Ming non appena la situazione si fece critica per lei e il figlio. Non capisco perché i registi abbiano inserito nel finale questi dettagli, invece di lasciare libero sfogo all'immaginazione dello spettatore, che di certo non avrebbe pensato a un finale riferito alla vera storia dell'Imperatrice, che cozza terribilmente con l'immagine dataci di lei in tutti quei 51 episodi. Nyang sarà anche spietata per il bene della famiglia e del popolo, ma sedando una rivolta di Goryeo, diventa un tantinello contraddittoria. La vera storia è molto diversa dall'adattamento del drama, che senso ha citare solo la parte di come si arresta l'ascesa dell'Imperatrice? In conclusione la mia opinione non cambia di una virgola. Di questo drama mi è rimasto poco, forse solo la colonna sonora bellissima e il cast divino. Il drama è stato riadattato in modo molto più drammatico e romantico rispetto alla vera storia dell'Imperatrice Ki, che vi consiglio di leggere.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles



    Edited by Caeles - 11/4/2016, 19:56
     
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