Posts written by Nana 92

  1. .
    End
  2. .
    Gioia
  3. .

    giphy

  4. .

    HTTP2kuaW1ndXIuY29tL3FEdHNRdzAuZ2lm

  5. .
    C'era una volta un ragazzo che con tutta tranquillità decise di fare una passeggiata nel bosco per incontrare magari qualcuno che potesse aiutarlo a cercare lo spirito della natura che viveva nel fiume vicino così si diresse verso un sentiero che era pieno di tanti spendenti grandi e rossi di luci fatate che brillavano in una notte incantata cosi il ragazzo si girò attorno e vide un ciliegio enorme che era uno spettacolo allora decise di arrampicarsi per poter scorgere meglio il campo di fiori distrutto dal malvagio orco puzzolente che con l'ascella faceva tanto rumore perché si divertiva da matti a correre con le scarpe coi tacchi e inciampava continuamente quindi decise di iniziare a strisciare per vedere la luna che risplendeva alta in cielo e fu così che accadde qualcosa di veramente straordinario il ragazzo voltandosi vide un fantasma molto spaventato che volteggiava sospeso sopra di lui.
    Non sapendo come riuscire a comunicare con lui iniziò a balbettare parole senza senso, lo spettro allora divertito dalla situazione finse di non capire ed iniziò a ridere a crepapelle fino a diventare conscio dell'imbarazzante situazione in cui si trovava, allora fattosi coraggio, avanzò fluttuando a zig zag e gli consegnò una strana pietra di colore blu.
    Il ragazzo accettò un po' perplesso lo strano dono, che nelle sue mani si trasformo in una lampada magica. Il fantasma sorrise e guardando gli spiegò che strofinandola, sarebbe comparso un basset-hound magico. Rimase sconcertato perché lui credeva fosse uno strabiliante genio. Riavutosi dalla sorpresa, provò a chiedergli se potesse esprimere almeno un desiderio. Il cane rispose che per avere questa opportunità, doveva abbaiare una serenata. Il ragazzo iniziò a sbuffare perché non aveva tempo da sprecare ad abbaiare come un idiota, così decise di lanciargli un tramezzino che aveva raccolto per terra. Il cane offeso aprì la bocca e lo inghiotti, dimenticando il ragazzo che stranito, strattonò la sua coda, divertendo il fantasma che nel frattempo si era posato sopra un masso. Infastidito, il cane ringhiò allo spettro che sconsolato lo liberò dalla stretta. Il fantasma scusandosi fece cadere inavvertitamente la lampada, che rotolò giù per terra frantumandosi in tanti piccoli pezzi. Disperato, il basset-hound incominciò a piangere perché credeva che non avrebbe più rivisto la casetta da cui veniva, il fantasma intenerito gli donò una mantellina rossa che lo avrebbe aiutato a tornare. Risolto il problema decise che era meglio liberarsi del giovane, così, piano piano si smaterializzò.
    Il ragazzo, tentando di fermarlo inciampò in una pietra azzurra ed improvvisamente si ritrovò davanti lo sguardo stupito dello spirito della natura. Era una bellissima donna dai capelli rossi, ricci e vaporosi dagli occhi verdi. il ragazzo imbambolato chiese allo spirito se poteva aiutarlo a capire cosa ci faceva lì.
    Madre Natura lo rimproverò dicendo che non poteva solo infastidire orchi, fantasmi e cani, ma doveva incominciare a pensare come un uomo maturo. Gli disse di recarsi in un vecchio capanno abbandonato non molto distante dove avrebbe trovato nascosto in un cestino da picnic qualcosa che lo avrebbe aiutato a trovare lo spirito pantofolaio della saggezza. Così il ragazzo si incamminò per uno stretto sentiero che portava al capanno. Giunto lì trovò un vecchio capanno fatiscente, sembrava non abitato ma.... dall'interno proveniva uno strano odore..... un misto tra naftalina e incenso, schifato, entrò dalla finestra perché la porta era chiusa. Trovò ad attenderlo un enorme gatto che lo accolse con un "Ciao!".
    Il ragazzo sobbalzò dallo stupore, e con il respiro affannato, si avvicinò alla bestiola per capire se potesse arruffargli le orecchie. Il gatto strusciandosi contro le mani glielo permise. Il ragazzo ne approfittò per sgusciare dentro e cercare il cestino da pic-nic.
    Rivoltò il capanno completamente, finché dalla lettiera del gatto vide spuntare un lembo di stoffa. Si avvicinò e vide che era una maglia logora con cucito sopra una strana toppa a forma di stella. Non appena lo toccò cominciò a tremare, poi si illuminò e cominciò a miagolare e a ingrandirsi. Una ragazza che stringeva in mano il "famoso" cesto miagolò e rivelò al giovane la verità sul gatto. Era il custode dell'amuleto che riposava lì da millenni in attesa dell'arrivo di un valoroso condottiero dal cuore puro abbastanza ardito da sfidare il grande guardiano nel reame degli orsetti dormiglioni.
    Il ragazzo, perplesso, pensò di essere impazzito del tutto e si avvicinò titubante a toccare la morbida pelliccia del gatto. Improvvisamente ebbe delle visioni di un'isola straniera, con strani ruderi e creature mitologiche. Gli disse che lì avrebbe dovuto affrontare 3 demoni dei fiori prima di poter ottenere udienza presso Il grande orsetto dormiglione. Esso gli avrebbe offerto il potere di comunicare con ogni specie vivente. In questo modo lo spirito della saggezza poteva guidarlo tramite flora e fauna verso il suo destino. Anche se titubante, il giovane decise di intraprendere l'avventura prospettatagli e salutando si incamminò.
    Partì alla ricerca della prima sfida; trovare una barca per attraversare il fiume che sfociava nel mare. Mentre attraversava il sentiero che portava al torrente, scivolò e cadde su di una roccia. Fu allora che un cinguettio destò il suo interesse. Su di un ramo stava appollaiato un'esile e variopinto uccellino dal becco lungo e le piume sgargianti che sbatteva ritmicamente. Il ragazzo gli si avvicinò, e timidamente allungò la mano verso l'animale. Non appena lo sfiorò, l'uccellino con voce umana lo salutò e disse: «uè guagliò... cosa fèto qua??» (= cosa fai qui in veneto, nda :) ) Non avendo capito una parola, il giovane decise di ignorarlo. Tornò a incamminarsi noncurante del fatto che l'uccello gli urlava: «non da quella....».
    Non finì la frase, che con un capitombolo cadde in un'enorme pozzanghera gialla. «Te l'avevo detto...». «Oh, grullo!» disse il giovane irritato.
    Guardandosi i piedi, si accorse che il terreno sembrava diventare delle sabbie mobili. Impaurito, provò a liberarsi, ma così facendo, scivolò ancora di più nel buco. Poi tutto si fece nero e il ragazzo cadde svenuto nel pantano. Il ragazzo si svegliò in una stiva scricchiolante e puzzolente di pesce. Un marinaio attirato dal gran lamentarsi del giovane corse a vedere e lo trovò a gambe all'aria dentro una cassa colma di gemme. Irritato, lo afferrò per le caviglie e lo tirò fuori, mettendolo in piedi. Il ragazzo mugugnò un "grazie amico" e fece per andarsene. «Dove credi di....». Il marinaio s'interruppe perché alle spalle di lui era comparso un individuo dall'aria sinistra peloso e con uno sguardo minaccioso. Era il capitano della nave venuto a vedere che nessuno avesse toccato i suoi tesori. «Cosa diavolo...», esclamò vedendo i tre discutere con fervore. Il giovane approfittò del momento per sgattaiolare via con una gemma nascosta... ma inciampò nella porta, facendola cadere. I due, allora, infuriati corsero verso il ragazzo per riempirlo di botte, ma questi li fermò mostrando loro un mazzo di carte proponendo una scommessa. Interessati, i due accettarono la proposta ovvero... indovinare quale carta del mazzo avesse il capitano nelle mutande. Perplessi i 2 dissero... «Quali mutande?». Allora il giovane capì che i due non portavano l'intimo, e allora ebbe un'idea per sgattaiolare fuori, senza rischi; con le sue gambe, fece uno scatto verso il capitano, e improvvisamente questi si ritrovò con le braghe calate. Rosso di vergogna, corse a nascondersi, mentre la stessa sorte toccò all'altro... A quel punto il giovane ne approfittò per rubare la pietra, e scappare via. Uscì sul ponte che pullulava di marinai affaccendati e corse veloce verso il porto dove trovò un mendicante seduto in terra. Gli chiese se lì vicino ci fosse una nave diretta verso sud. Il mendicante indicò una fregata pronta per salpare. Il giovane ringraziò e corse velocemente all'imbarcazione chiedendo all'equipaggio un passaggio per il reame magico "Happy End". Da lì avrebbe trovato il modo di raggiungere l'orsetto dormiglione, e compiere la sua missione. Salito a bordo si ritrovò circondato da bambini curiosi, dai marinai e una provocante ragazza che gli rivolse uno sguardo carico di significato. Inorgoglito, si avvicinò spavaldo e s'inchinò galante. A quel punto la ragazza gli si avvicinò e gli disse... «So cosa cerchi e ti dirò come ottenerlo in cambio quando ti troverai all'isola tu dovrai prendere la corona dell'orsetto». Anche se confuso, accettò e seguì i marinai nella stiva. Gli venne detto di aspettare lì fino alla partenza. Trepidante, si sedette per terra domandandosi quali avventure lo stavano aspettando. Quando la nave salpò, il giovane sfinito si addormentò su un'amaca, e lì sognò il luogo dove presto sarebbe arrivato e le avventure che lo attendevano. Il suo sonno fu interrotto da un tremendo boato. Il giovane corse sul ponte per vedere cosa fosse successo. La nave aveva cozzato contro uno scoglio, difatti erano stati sospinti dalla marea verso la scogliera di un'isola sconosciuta alle mappe, e si erano così dovuti fermare. Esplorando l'isola per trovare qualcuno che li soccorresse, incapparono in uno sciamano che li redarguì riguardo il viaggio; presto sarebbero stati prigionieri da una bellissima e perfida regina. Questa avrebbe estorto loro un patto, il quale li avrebbe costretti a trasformarsi in un cacciavite, unica via d'uscita era ingannarla con un travestimento provetto, ovvero una mantella ricoperta di foglie e viscidi vermi ... anche se schifati tutti accolsero l'informazione con enorme gratitudine. Ma la regina venne a sapere che il maiale preparato per cena era stato avvelenato con una spezia dal sapore disgustoso. Infuriata, decise di giustiziare tutti coloro che non avevano confessato di aver visto la pietanza, e di ricompensare con dei cacciaviti d'oro chi avesse scoperto il colpevole. Nel frattempo, i naufraghi si preparavano al brutto incontro predetto da un oracolo fabbricando il mantello, che avrebbe consentito loro, di passare attraverso un varco senza farsi notare.
    Attraverso il varco i nostri, poterono cambiare le sorti, e giungere illesi nel luogo prestabilito. Dopo 2 notti però, accadde qualcosa di inaspettato: furono ritrovati dei resti di strani animali ricoperti di sangue. Non avendo mangiato nulla, nessuno vomitò e riuscirono a seppellire i resti
  6. .
    No! :ct6.gif:

    Hai mai partecipato ad una rissa?

    :ye3.gif:
  7. .
    Truth
  8. .
    LeniRE
  9. .
    P come Pokemon
  10. .
    Gustoso - Appetitoso
  11. .

    5f3897b013282002d734cb248f98f2db

  12. .

    original

  13. .
    Orange
  14. .
    14:49
  15. .
    Si :dx5.gif:

    Hai mai vissuto (anche per un breve periodo) all'estero?
1160 replies since 12/11/2010
.
Top
Top