Epistolario

Genere: Generale, Fantasy, Sentimentale

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  1. Kasdeya L. Caelum
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    E' una raccolta che ho scritto due anni fa, ma che ancora adesso è nel mio cuore!^^
    Non mi dilungo più di tanto in chiacchiere e spero, che vi piaccia!^^

    Titolo: Epistolario
    Autore: Kasdeya L. Caelum
    Capitoli: 6/6
    Note: Shonen-ai, One-shot, Raccolta, Shoujo-ai
    Completa? >Sì



    Lettera alla Luce

    Tu sei me e io sono te.
    È indissolubile questo fatto.
    Siamo state create all’alba dei tempi, unite e separate allo stesso tempo.
    Tu sei la luce, io sono il buio. Tu sei il sole e io la luna. Tu sei il giorno e io la notte. Nate unite, ma diverse; nate uguali, ma diverse.
    Tu sei la gioia e la serenità. Io sono il terrore e l’irrequietezza.
    Tu che sorridi con pura dolcezza. Io che non sorrido, che sono oscura, torbida, mostruosa.
    Ma non ti odio. Ti amo! Ti amo! Ti amo con tutta quella piccola parte di cuore che la madre creatrice mi ha donato.
    Sai, sorella, delle volte invidio la tua luce, ma subito mi ammonisco. Tu non c’entri nulla, come non c’entrano nulla nostra madre o nostro padre. Non ce l’ho neanche con il destino. A quanto sembra, doveva andare così e chi sono io per impedire tutto ciò? Nessuno. Sono solo una delle tante pedine importanti della scacchiera del creato.
    Noi siamo due delle pedine più importanti. Senza di noi il ciclo della vita si arresterebbe, non produrrebbe più nulla.
    Con questa lettera, mia amata sorella, non voglio dirti che ho deciso di togliermi la vita, ma che ho deciso di andarmene. Starti sempre accanto adombra la tua chiara bellezza e io non voglio che, per colpa mia, i tuoi amici non ti si avvicinino. Non pensare mai che io ti abbia abbandonata. Soffro anch’io, sorella mia, soffro enormemente, ma so che così sarà un bene per entrambe.
    Sorella, se mai avrai bisogno di me, invoca il mio nome e verrò.
    Ti voglio bene, sorella mia, ti amo con tutta la mia essenza, ma l’ora è ormai matura e giunta. La nostra divisione prima o poi sarebbe avvenuta.
    Abbi fede e fiducia, sorella mia. Ci rivedremo presto.


    Tua per l’eternità,
    Oscurità.
     
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  2. Kasdeya L. Caelum
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    Lettera all’Acqua

    Siamo opposti.
    Se io e te stessimo troppo vicini l’uno all’altra, svaniremmo in un perfetto ed equilibrato sbuffo di bianco e candido fumo, ma, per la prima volta, saremmo indissolubilmente uniti in un'unica forma.
    È ironico questo mio sentimento verso di te, tu che sei la mia nemesi, la mia antitesi, il mio opposto.
    Amore e odio. Attrazione e repulsione.
    Il nostro rapporto è così, un continuo tira e molla, tra passione e ripensamenti, gioia e dolore.
    Il desiderio che provo verso di te è sbagliato.
    Sbagliato, eppure in qualche contorto modo giusto e naturale. Di una naturalezza ovvia e al contempo incompresa.
    Lo so che la madre ci ha creato opposti, lo so che dovremmo odiarci a vicenda, ma non ci riesco…. lo so, lo so. Dovrei essere forte, dovrei dire basta e lasciarti, dedicandomi alla mia partner naturale, con cui sono affine, ma riesco solo a percepire affinità nella lotta, in cui il nostro tasso di sincronia bellico è assoluto.
    Io voglio e amo te, te e te soltanto! Che sei così diversa da me, che mi sei opposta.
    Amarti è peccato, amarti vuol dire andare contro natura, amarti vuol dire tradire la fiducia dei nostri compagni.
    Io sono il fuoco. Sono passione, coraggio, amore, desiderio, fierezza, istinto. Sono molte cose diverse, simboleggio molte cose differenti -come bene e male- ed è ora che prenda una decisione.
    Una decisione che porterà il cambiamento nel nostro rapporto, nelle nostre vite.
    Ci sto riflettendo su da molto tempo, amor mio, e questa decisione ha fatto nascere in me una profonda sofferenza e rimpianto, ma è giusto così.
    Dobbiamo prendere in mano la situazione e andare avanti, anche se il nostro cuore morirà.
    Della mia decisione ne voglio parlare con te a quattr’occhi, faccia a faccia! Sai come sono fatto!
    Adesso è meglio che la smetta. Potrei apparire smielato così.
    Ricorda che qualsiasi cosa succeda, ti amerò per sempre.


    Tuo per l’eternità,
    Fuoco.
     
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  3. Kasdeya L. Caelum
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    Lettera all’Aria

    Come siamo diverse io e te.
    Io, tra gli elementi della natura, sono la più antica.
    La più antica, perché sono parte integrante della Madre stessa e voi, per me, apparite come dei fratellini. Vi ho visti nascere, crescere, interagire e fare le vostre esperienza, con occhio sempre vigile e attento.
    Però, devo ammettere, che la tua nascita mi ha incantata.
    Il Fuoco è nato dalla scintilla di puro istinto, passione e furia della Madre.
    L’Acqua è nata da una lacrima di gioia, purezza e freschezza della Madre; una lacrima che ella ha versato di fronte alla nascita delle prime creature che ha partorito.
    E poi nascesti tu. Tu che sei nata da un sospiro di sollievo trasparente, profumato e delicato della Madre.
    La tua nascita è stata improvvisa, come tutte le altre, dopotutto, ma estremamente silenziosa.
    È per questo che mi hai affascinata, mia piccola birbante. Sì, sei dispettosa! Ti piace fare scherzi ad ogni essere, ma, come è giusto che sia, quando ti arrabbi divieni una furia cieca e inarrestabile.
    Io e te siamo diverse.
    Tu astratta, leggera, incorporea, libera. Io solida, pesante, tangibile, imprigionata.
    La Madre ha dato vita a me per controllare le creature terrene. Ha dato vita al Fuoco per controllare le creature fiammeggianti. Ha dato vita all’acqua per controllare le creature acquatiche. Ha dato vita a te per controllare le creature aeree.
    Io dono nutrimento ad ogni creatura o essere e tu, libera di vagare sopra di me, trasporti i semi della vita ovunque tu desideri, portando speranza.
    Dimmi, mia piccola e dolce sorellina, perché io e te siamo così vicine eppure, nello stesso tempo, così lontane? Mi sento impotente e dolorante, sia nell’animo che nel corpo. Che cosa buffa amarti, mia piccola e dolce sorellina.
    So che queste righe, queste parole, questi pensieri a cui ho dato voce su carta, possono confonderti, lasciarti perplessa; la maggiore affinità l’hai con il Fuoco, nostro fratello, ma… non riesco e non posso continuare a nascondere questi miei pensieri, questi miei sentimenti.
    Il bene che ti voglio è diverso da quello che provo per gli altri nostri fratelli e per la Madre. Ti amo, mia piccola sorellina.
    Amarti non è giusto, ma, alla fine, al cuor non si comanda. Non si possono reprimere i sentimenti, no?
    Io continuo ad osservarti da lontano, ancorata alla terra. Tu saltellerai libera e lieta da una nuvola all’altra, ridente. Io sono felice così. Mi va bene così.
    Tu non preoccuparti, mia piccola gemma brillante. Io sopravviverò.
    Tu, dopo aver letto questa lettera, non spaventarti, non rattristarti. Starò bene e sto bene, tranquilla.
    Ti voglio bene, mia piccola luce, non spegnerti mai.
    E ricorda che, qualsiasi cosa succeda, io ci sarò e ti aiuterò con tutta me stessa.


    Tua per l’eternità,
    Terra.
     
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    Aspetterò che terminerai poi leggerò tutto!!!
    Ma già mi piace...ho letto qualcosina!!! *-*
     
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  5. Kasdeya L. Caelum
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    Grazie mille!^^
    Lieta che quel qualcosina che hai spiluccato ti piaccia Nana!^^


    Lettera alla Terra

    Non ti interessi a me.
    Io che ti sono così vicino, che mi nutri, che mi hai sempre attorno come un bambino fastidioso, ma che non mi hai mai mandato via o respinto. Non mi hai mai ferito.
    Sulle tue labbra vi è sempre la piega di un sorriso dolce e materno. Sempre pronta a stringermi a te, quando uno dei miei simili, dei miei fratelli, muore o viene ucciso, tu ci sei! Sei lì con me ad abbracciarmi e a baciarmi amorevolmente il capo, che soffri con me e cerchi di donarmi conforto.
    Ci conosciamo da molto, moltissimo tempo ormai; le mie radici scivolano nelle tue membra, nutrendomi di te, fondendomi con te, però... però, a volte, ti guardo, ti studio. I tuoi occhi sono sempre rivolti verso l’alto. Guardi il cielo, a volte con dolore e a volte con infinito amore, quasi struggente e questo fa male!
    Fa male! Fa tremendamente male vedere e capire pian piano che il tuo cuore non può essere mio. Ciò mi distrugge e non posso sperare in nulla di più se non la tua amicizia. Siamo così uniti, eppure così lontani!
    Io che affondo nel tuo dominio con le mie radici, crescendo, sfamandomi. Noi viviamo in completa coesione, ma tutto ciò non basta.
    A volte, sai, penso che io sia solo un dolore per te.
    Io, che vedo con benevole amore le mie radici che affondano in te, credo che tu le veda come dita uncinate, che ti artigliano e ti dilaniano, assorbendo la tua linfa vitale con prepotenza e forza.
    Dimmi, perché fa così male accettare la realtà? Perché mi sembra di sentire il mio cuore spaccato? Perché il dolore che ne deriva è così struggente?
    Quante domande affollano la mia mente! Tutte domande che so che non avranno mai risposta alcuna; potrò pormi questi quesiti sino a quando il tempo di noi tutti giungerà al termine. Forse sono solo io che devo mettermi il cuore in pace e lasciarti andare… lasciarti andare? Lasciarti andare, quando non sei mai stata mia? Mi sento così sciocco e patetico, sai? Devo essere io ad avere la forza di dire basta! Ma non ne ho la forza… ti amo troppo per lasciarti, ma devo. Devo, per preservare la mia sanità mentale. Devo, per non fare del male a me stesso! Devo, per non perdere il mio cuore e, quindi, me stesso.
    Stai tranquilla, me la caverò, sopravviverò, combatterò e sarò forte per poterti rivedere e starti accanto, ma solo come amico, come fratello, nulla di più.
    Forse troverò chi mi amerà e non mi lascerà mai; in fondo, forse, una minima speranza di poterti avere ci sarà sempre nel mio animo e nel mio cuore.
    Scusami, scusami! Sono un sognatore e un sentimentale.
    Ti amo. Solo qui posso esprimere questo mio sentimento, solo in queste righe di sfogo che ti rivolgo.
    Mi duole abbandonarti e lasciarti sola, ma è anche vero che tu sei forte e per questo ti ammiro! Sei il mio modello da seguire, per farcela! E so di per certo che, anche senza di me, riuscirai sicuramente ad andare avanti.
    Ti voglio bene, ti amo. Sono tutte frasi che rispecchiano il mio sentimento per te, che vincerò e seppellirò.
    Con queste righe ti lascio. Ci rivedremo e, se mai ti sentirai inquieta o avrai bisogno di aiuto, ricorda che sarò sempre al tuo fianco.


    Con affetto e per l’eternità,
    Legno.
     
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  6. Kasdeya L. Caelum
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    Lettera al Legno

    Mi hai colpito profondamente.
    La tua figura dinoccolata e slanciata mi ha profondamente impressionato. Ti ho incontrato per puro caso, un giorno di un’era ormai vissuta: ero venuto ad incontrare la mia genitrice, la Terra e insieme a lei c’eri anche tu.
    Ti ho osservato con stupore e meraviglia. Non credevo che in tutto il nostro mondo esistessero creature come te; i tuoi occhi sono sempre rivolti alla mia genitrice, che sto quasi odiando! Mi priva della tua attenzione e la cosa non mi piace! Vedo il dolore e la sofferenza che ti provoca nel vederla così distante e interessa al cielo! A guardare l’Aria, sua sorella minore, il chiodo fisso nella sua mente e nel suo cuore.
    Provo rabbia. Una rabbia intensa e bruciante, che affila il mio sguardo e il mio corpo e divengo tagliente. Tagliente come un rasoio, pronto a ferire ed uccidere coloro che feriscono chi amo, ma… non riesco a far del male a mia madre. Lei mi ha donato la vita. Sarò freddo e granitico, ma ho anche un cuore. Un cuore che batte, ama, soffre. Un cuore che non può ferire chi mi ha dato la vita, amore, anche se lo farei per te. Tu che hai stregato sin da subito il mio cuore, tu che sei il mio contrario e che ho il terrore di farti del male con il mio corpo.
    Sai, credo di amarti. Credo di star coltivando e curando con attenzione questo sentimento da tempo. Forse dalla prima volta che ti ho visto ho iniziato ad amarti intensamente, a desiderare di averti sempre al mio fianco e di poterti vedere ogni giorno della mia vita. È un pensiero egoistico, visto che io sono il tuo contrario e che posso distruggerti come niente, anche con un abbraccio troppo forte, ma averti, per me, sarebbe come aver guadagnato qualcosa dal valore inestimabile, ma io ti sono opposto, potrei ucciderti e, se ciò accadesse, ne morirei io stesso.
    Forse ti starai ponendo le mie stesse domande. Perché amare fa così male? Perché non essere corrisposti ti distrugge nel profondo? Sia nell’anima, sia nella mente, che nel corpo? Beh, sono tutte domande a cui non si può dare una risposta, mio dolce compagno. Anche noi, che rappresentiamo diverse cose, diversi comportamenti, diversi caratteri e aspetti, che siamo così antichi, non sappiamo darvi risposta. Questo indica che abbiamo ancora molto da imparare, da apprendere e da crescere.
    Se anche siamo stati generati dalla Madre, o da uno dei suoi figli, nessuno di noi possiede la sua onnisciente e infinita conoscenza del mondo e dei suoi eventi.
    Scriverti questa lettera mi dona una valvola di sfogo e una possibilità di riflessione.
    Una valvola di sfogo, perché posso dirti cosa provo e cosa penso e posso dirti con sincerità, senza paura o vergogna, che ti amo. Sì, ti amo e non voglio scappare da questo mio sentimento.
    Un’opportunità di riflessione, perché vorrei proporti molte cose, esporti molte mie idee, che sono solo sogni. Sogni che mai diverranno reali, perché impossibili e contro qualsiasi legge naturale.
    Il mio cuore, mentre mi perdo in questi sogni irrealizzabili, pare che debba esplodere da un momento all’altro, per via dell’eccitazione, della gioia e dell’ansia. Sì, ansia. Un’ansia così forte e oscura che si trasforma poi in dubbio e paura. Una paura che una voce malevola, nella mia mente, alimenta con parole di scherno e derisorie, insinuando in me il dubbio che tu non accetteresti mai i miei sentimenti e mi guarderesti con disgusto, ma non sei così! Io lo so per certo! Ti conosco da così tanto tempo, ormai… e per te ci sarò sempre.
    Per te io sono disposto a lasciare tutto. Sono disposto a smuovere mari e monti e a concederti qualsiasi cosa.
    Se avrai mai bisogno di me, io sarò sempre disponibile e se, ipoteticamente, volessi viaggiare insieme a me, sarai sempre accolto a braccia aperte.
    Lo so che questa lettera ti provocherà diverse sensazioni, ma io non riuscivo più a tenermi tutto dentro.
    Ti amo. Perdonami se puoi e non odiarmi perché provo questo blasfemo sentimento verso di te.


    Tuo per l’eternità,
    Metallo.
     
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    Ajisai
    bellissime davvero....mi piace specialmente quella riguardante l'aria..complimenti vivissimi ^_^
     
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  8. Kasdeya L. Caelum
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    Grazie mille Mikako!^^
    Bene, ecco a voi l'ultima lettera della raccolta, spero vi piaccia!^^
    Vi auguro buona lettura!^^

    Lettera agli Elementi

    Vi ho creati diversi.
    Vi ho creati diversi, miei cari figli, perché ognuno di voi ha diversi compiti da svolgere su questa terra che io ho plasmato. Una terra che ho plasmato per potervi vivere con il mio sposo e i miei figli, ma la storia, il passato raccontano la distruzione di questo mio sogno fragile come cristallo.
    Il dolore, la rabbia e il vuoto si sono impadroniti di me. Forse ciò è avvenuto troppe volte, ma, quando ho utilizzato inconsapevolmente parti di me per crearvi, insieme al loro utilizzo, ho donato voi una parte della mia anima.
    Con voi quattro, le vostre emanazioni, i vostri figli e con l’aiuto della Luce e dell’Oscurità -mie sorelle- ho dato vita a tutto ciò e poi sono svanita. Di me non avete avuto più notizie, non siete più riusciti a percepirmi e ho lasciato così il mondo nelle vostre mani. Io mi fido di voi, figli miei, e vi amo con tutta me stessa. Ognuno di voi ha un preciso compito e lo sapete, ma credo che non vi spiacerà se ve lo ricordo.
    Terra. Mia prima e amata figlia. Il tuo compito è quello di controllare e prenderti cura dei tuoi fratelli, sorelle, figli e delle energie terrestri. Sei l’emanazione più vicina a me e ai miei pensieri e so perfettamente che questa responsabilità pesa enormemente sulle tue spalle. Desidero che tu viva. Desidero che tu conduca la tua vita con tranquillità, senza preoccuparti di nulla. Io non giudicherò mai il tuo operato, perché sono conscia del fatto che ogni tua azione venga compiuta a fin di bene, per coloro a cui tu ami e per l’equilibrio naturale.
    Fuoco. Mio secondo e amato figlio. Il tuo compito è quello di controllare le creature da te stesso create e i fluidi infuocati che sotto la terra scorrono. Le tue creature che rispecchiano te, la tua passione, la tua impulsività, la tua vivacità, la tua rabbia. Esse sono nate da te e, come tali, sono tuoi figli, a cui devi prestare attenzione e cure, facendoti carico delle conseguenze provocate dalle loro azioni. Figlio mio, non voglio rimproverarti. Voglio solo ricordarti il compito che ti è stato dato, ma soprattutto il dovere di adempirlo, per mantenere il perfetto equilibrio naturale.
    Acqua. Mia terza e amata figlia. Il tuo compito è quello di controllare le creature da te stessa generate e controllare i flutti che sopra e sotto la terra scorrono. I tuoi figli che rispecchiano la tua tranquillità, la tua purezza, la tua freddezza, la tua indifferenza, la tua furia. Creature che sono nate dal tuo grembo e che devi accudire, prestando molta attenzione alle loro azioni, per non ricavarne disagi futuri. Figlia mia, so che sei responsabile e attenta ad ogni minima cosa, ma lascia comunque che la tua vecchia madre ti dia qualche consiglio utile, per adempire al meglio i tuoi doveri e mantenere perfetti gli equilibri naturali.
    Aria. Mia quarta e amata figlia. Il tuo compito è quello di controllare tutti gli esseri aerei e le correnti volatili che attraversano cielo e terra. I tuoi protetti rappresentano la tua genuinità, la tua interezza, il tuo essere dispettoso, il tuo divertirti nel giocare con gli altri, ma anche la tua prorompente e violenta furia distruttrice. Sei la figlia che più di tutti gli altri mi fa preoccupare, ma non per mancanza di fiducia verso di te, mia piccola stella! Non pensarlo mai! Mi preoccupo molto per te, solo perché sei la più piccola tra i tuoi fratelli e devi ancora imparare molto sul mondo e sulla vita… so, però, che il tuo compito lo svolgi al meglio e ne sono fiera! Ma, ti prego, non far esasperare troppo i tuoi fratelli.
    Legno. Tu, più che essere un mio figlio, posso definirti nipote. Tu che sei nato dalla Terra, mia prima figlia, sei un elemento importante per il mondo che ho creato. Il tuo compito è quello di controllare la fauna e la flora, insieme a mia figlia, ma, come ognuno di loro, anche tu hai dei figli nati da te medesimo, che rappresentano la tua forza, la tua fermezza d’animo, la tua resistenza, la tua salda convinzione e la tua indole indomabile e selvaggia. Tra tutti gli elementi, sei il più mite e riflessivo, come tua madre: sempre attenti che ogni cosa vada per il verso giusto, che l’equilibrio non si sfaldi. Su di te, nipote, nulla posso dire, visto che svolgi il tuo lavoro con precisione e attenzione. Però una preoccupazione mi è sorta, mio giovane nipote. La stanchezza segna il tuo viso e non vorrei mai che il compito a te assegnato sia troppo gravoso… ma non credo sia per questo. Ma vi sarà tempo di parlare anche di ciò.
    Metallo. Anche tu, come il Legno, non sei mio figlio, ma un nipote. Il secondogenito della mia amata figlia, la Terra. Sei un elemento stranamente incomprensibile ai miei occhi. Non è per perfidia o cattiveria che ti dico ciò, mio giovanissimo nipote. È che la tua esistenza devo ancora ben inquadrala nel futuro piano terrestre. Anche tu, come tutti gli altri, hai dei figli che sono parte di te. Si trovano nel terreno. Vengono protetti dal grembo oscuro e caldo della terra e nascosti dalle forti e profonde radici degli alberi, di cui il Legno è protettore.
    Tu avrai un ruolo chiave più avanti con gli anni, credo… ma il mio timore più grande è che tu possa sparire, insieme a qualche altro mio figlio, in un futuro lontano. Il tuo compito è proteggere e preservare ciò che nella terra è sepolto, ma riuscirai a svolgere al meglio il tuo compito? Non so il perché, ma se anche vi proverai, non vi riuscirai.
    Non ti do alcuna colpa di ciò che accadrà, stai tranquillo, piccolo! Ti prego solo di una cosa: fai attenzione in futuro e muoviti con prudenza. Il tuo carattere è freddo, duro e impenetrabile, ma so che sotto quella maschera si nasconde qualcosa di brillante e dolce. Per cui rinnovo il mio avvertimento d’attenzione nel futuro e, se avrai bisogno, rivolgiti ai tuoi compagni, che sempre ti staranno accanto.

    Figli miei tutti, voi siete mie dirette emanazioni, voi rappresentate diverse parti del mio essere Madre e creatrice. Non voglio farvi pesare codesta verità, miei piccoli amori, ma dovrete stare attenti. In futuro questa vostra peculiarità vi porterà a sorreggere con le vostre spalle tutto il peso del mondo che, adesso, grava sulle mie spalle, ma di cui non percepisco alcun peso.

    Sapete, figli miei, vi ho osservato con attenzione e soffro. Soffro per i vostri sentimenti così sbagliati, eppure giusti. Al cuor non si comanda, figli miei. Anche se siete gli uni opposti agli altri, anche se siete dello stesso identico sesso, non abbiate timore o paura di mostravi per quello che siete. Non siete sporchi, non siete sbagliati, non siete orribili. Siete solo innamorati. Vi è qualcosa di male nel provare amore, intendo l’amore vero, verso un’altra persona che è diversa da noi? No, non lo è. Anche se siete nati da me o da uno dei miei figli, non avete alcun legame tra di voi. Siete elementi completamente diversi l’uno dall’altro, come se foste nati da genitrici diversi.
    Non fatevi del male da soli, miei piccoli tesori! Non voglio che la vostra luce si spenga per via di paure e pregiudizi sciocchi che vi frenano! Non vi sto dicendo di abbandonarvi all’istinto, ma vi dico solamente di vivere, mantenendo il buon senso e di essere felici con chi voi avete scelto di passare la vostra vita. Io per prima non vi attribuisco alcuna colpa, davanti alle vostre scelte, anzi sono orgogliosa di voi. Sono orgogliosa del fatto che, se anche tramite una lettera che forse mai spedirete a coloro che amate, abbiate avuto il coraggio di mettere nero su bianco i vostri pensieri e i vostri sentimenti, mettendovi completamente a nudo davanti a chi voi amate.
    Figli miei, ricordate sempre che mai dovrete preoccuparvi delle vostre diversità, perché esse sono complementari per ognuno di voi, ricordatevelo sempre.

    Questa lettera giungerà ad ognuno di voi. Non preoccupatevi per me. Io sto bene e sono ancora in salute.
    Lo so che forse mi odierete per aver rivelato le verità dei vostri sentimenti nascosti, ma non dovete preoccuparvene o crucciarvene: è meglio che essi vengano liberati, piuttosto che repressi, onde evitare di aumentare il peso della sofferenza e della stanchezza.
    Questa lettera l’ho scritta per spronarvi a non reprimere i vostri sentimenti e a combattere! Combattete, figli miei, e raggiungente i vostri obbiettivi! Io vi osserverò sempre e vi proteggerò sempre con tutti i mezzi che potrò utilizzare.
    Ricordatevi che vi voglio bene, che vi amo con tutta me stessa.


    Con infinito affetto e amore,
    Gea.
     
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7 replies since 28/2/2012, 00:01   55 views
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