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- Da una rilassante vasca termale naturale tra i monti innevati in Hokkaido
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Autore:Rikara
Titolo storia: La storia di un incontro… la storia di un amore…
Titolo canzone scelta:Fragrance di GACKT
Link di youtube della canzone scelta: www.youtube.com/watch?v=nMz8UrSA7N0&feature=related
Genere:Fantasy, romantico, yaoi
Rating:Rosso
Era una calda giornata… si beh calda per essere in pieno inverno nel cuore della Scozia, ci saranno stati dai 12 ai 16 gradi. In mezzo alla foresta viveva un demone dai lunghi capelli castani e gli occhi di uno splendido verde acqua, la sua bellezza non aveva pari e aveva un portamento elegante e nobile. Egli, Eris, era considerato ormai dagli animali il guardiano della foresta e in fondo non era sbagliato definirlo tale dato che scacciava via sia i cacciatori che gli umani che attentavano alla foresta e ai suoi abitanti. Eris aveva costruito una casa con i suoi enormi poteri senza intaccare la foresta e i suoi abitanti, ormai erano 1000 anni che viveva li sapeva per certo che vi abitava più su nella foresta vicino Glasgow un demone stregone, o per lo meno così si sarebbe narrato ma in realtà i due si conoscevano. Lo stregone si chiamava Ketsu ed era bellissimo aveva lunghi capelli neri e occhi rossi come il sangue con se vi era sempre un nibbio dal piumaggio nero e dagli occhi rossi di nome Kiri, era il famiglio di questo strano ma simpatico stregone. Non era come Eris, Ketsu era arrivato sulla terra per suo volere non perché fosse stato bandito. Già purtroppo per salvare dei poveri animali della foresta infernale chiamata Hohel aveva dovuto uccidere un nobile e di conseguenza egli che lo era a sua volta fu esiliato sulla terra ma non se ne pentiva perché sapeva che non aveva sbagliato e che aveva fatto la cosa giusta. Oggi in questa strana calda giornata il nostro splendido esiliato stava facendo la solita passeggiata mentre controllava se tutto fosse al suo posto quando sentì un forte odore di sangue, credendo che fosse uno degli animali della foresta si affrettò ma a sua sorpresa vi trovò uno specter nella sua forma semi umana. Ora gli specter sono lupi demoniaci, hanno il potere di diventare impalpabili come i fantasmi e sono degli informatori eccellenti per i nobili dell’inferno, di solito quelli che fanno il patto con il loro padrone lo servono finche non è il momento di ritirarsi o il demone nobile muore. Quindi nel ricordare tali nozioni il caro Eris si domandava chi portasse questo povero specter malandato in Scozia ma comunque sentiva che fosse ancora vivo quindi lo prese in braccio, con quella neve stava congelando. Già… era inverno e c’era la neve ma oggi il sole li aveva graziati della sua presenza per questo c’era caldo per chi era abituato ai -4 o giù di li che di solito c’erano in inverno. Lo portò in casa e accese il camino per riscaldare la casa, diversi animali si affacciavano alla finestra per guardare chi fosse quello strano essere che Eris aveva portato in casa. Il demone uscì un attimo e disse agli animali, tra cui qualche lupo, <e’ un’animale dell’inferno, quindi non abbiate paura ma state attenti perché non so se verrà qualcuno a cercarlo. Tornate alle vostre tane per chi ha già cacciato, chi non ha ancora trovato cibo… beh si sbrighi, non vorrei che rischiaste la vita> gli animali erano un po’ più tranquilli ma spaventati per il semplice fatto che forse qualcuno avrebbe potuto attentare le loro vite. Uno dei lupi si avvicinò a Eris e disse <ci fidiamo di te. Torna da quell’essere noi ce la caveremo> il demone fece una dolce carezza al lupo e tornò dentro. Medicò e fasciò le ferite gravi mentre i graffi vennero solo disinfettati perché tanto non sanguinavano più. Finito di medicarlo sembrava migliorato peccato che gli splendidi capelli neri prezzolati fossero sporchi di sangue perché era sicuro che se no fossero soffici come la seta. Ci avrebbe pensato quando si sarebbe ripreso a lavarlo da cima a fondo, però si chiedeva chi fosse stato a ferire una splendida creatura come quella, che avesse disobbedito al padrone? Però non sentiva nessun odore di nessuna casata. Che fosse stato un nobile perché non voleva fare il patto? Poteva essere. E aveva ancora tante altre domande in testa ma se prima il suo ospite non si svegliava non poteva chiedergli nulla. Lo lasciò sotto le coperte a riposare e a guarire, perché i demoni di qualsiasi genere hanno una rigenerazione che varia da essere a essere, mentre Eris andò a caccia per la cena era sicuro che quando il suo ospite si sarebbe svegliato avrebbe avuto una fame da lupi. Catturò 6 lepri e tornò a casa pulendole, così passò il tempo e si fece sera. Lo specter si destò non sapendo dove fosse, nel sentire dei rumori si allarmò chiedendosi se fossero riusciti a catturarlo anche se l’aura che percepiva era troppo potente per essere lo stronzo che gli aveva fatto tutto quel male. Guardandosi il corpo non solo era nudo ma qualcuno lo aveva medicato, che fosse un demone buono? Ci sperava. Una voce gentile gli arrivò alle orecchie da un’altra stanza <finalmente ti sei svegliato, come ti senti? Hai fame?> vide entrare il demone più bello che avesse mai visto tanto che si incantò a guardarlo, solo quando sentì il dolce tocco della sua mano si destò dicendo, rosso in viso per la vergogna <ho tanta fame. Mi sento molto meglio… ma dove mi trovo? Non mi sembra l’inferno> Eris rise e per lo specter fu come una dolce melodia, il demone rispose <non sei all’inferno sei riuscito ad arrivare sulla terra, qui siamo in Scozia vicino Edimburgo e sei al sicuro da qualsiasi cosa ti abbia fatto quelle brutte ferite. Comunque dopo cena ti devi lavare sei sporco di sangue da testa a piedi. Vado a prendere la nostra cena> non disse altro andando in cucina per tornare poco dopo con tre lepri arrosto. <beh non saranno i lapis ma sono ottimi lo stesso> i lapis erano conigli carnivori che abitavano un territorio più o meno vasto della foresta di Hohel. Lo specter si sentiva un po’ a disagio… non si erano nemmeno presentati quindi non sapeva come chiamarlo. Il demone trovò splendidi quegli occhi nocciola, c’era qualcosa in quello specter che lo faceva palpitare. <ehm… come ti chiami? Io mi chiamo Angel> disse lo specter disincantando il demone che rispose subito <mi chiamo Eris e mi piace molto il tuo nome. Comunque mangiamo, io non tanto ma tu hai molto bisogno di mangiare> cenarono con calma e dopo aiuto lo specter a lavarsi. Passò diverso tempo, circa una settimana e ormai i due demoni erano cotti a puntino, si erano innamorati a prima vista e nel passare il tempo insieme l’amore crebbe tanto che lo specter non riuscì più a trattenerli, dopo cena si mise davanti a Eris e con il viso rosso disse <io… Io non riesco più a tenerlo nascosto, io… io ti… io ti amo Eris. Posso rimanere con te per sempre?> era un pomodoro maturo mentre Eris ne rimase piacevolmente sorpreso, quando il suo cervello elaborò i dati arrossì moltissimo e disse <sarò felicissimo di tenerti al mio fianco… anche io… beh anche io ti amo. Mi sono innamorati di te nel preciso istante in cui hai posato i tuoi splendidi occhi nocciola su di me.> si abbracciarono felici come non mai. Si baciarono in modo passionale, le lingue si scontrarono e danzarono un magnifico tango nelle loro bocche. Le mani di Eris vagavano sulla schiena coperta da una felpa di Angel mentre le mani dello specter una era immersa nei capelli di Eris mentre l’altra si era insinuata sotto la maglia e carezzava il fianco del demone. Si stavano eccitando con un solo, anche se molto focoso, bacio. Quando si staccarono dal bacio erano a corto di fiato <e’ stato magnifico… mi è venuta una gran voglia di fare l’amore con te> disse il demone mentre lo specter era davvero molto imbarazzato ma anche lui si stava eccitando molto così disse <anche io… ho voglia di fare l’amore con te… e poi il bacio è stato così bello> a queste parole Eris non potè fare a meno di schioccare le dita così i vestiti scomparvero dai loro corpi, lo prese in braccio e lo portò sul letto, matrimoniale, per farlo stendere. Angel aveva un corpo favoloso, non troppo muscoloso ma invitante. Non sapeva cosa fosse, se passivo o attivo, ma aveva così voglia che non ci stava badando anche perché Eris era un reverse. Dal canto suo Angel era un’animale e aveva molti istinti che ora come ora erano quasi tutti sul voler possedere il suo ormai fidanzato o compagno, infatti ribaltò le posizione sovrastando Eris che non sembrava sorpreso tanto che gli chiese <perché non sei sorpreso?> il demone rispose semplicemente con uno sguardo carico di voglia e lussuria <perché non ho preferenze di posizioni la posso dare come la posso ricevere, a me importa godere insieme al mio partner> ora lo specter capì il perché e fu tranquillo subito si avventò sulle labbra di Eris che ricambiò con passione mentre le lingue danzavano vorticosamente, la mano destra scese a carezzare il membro quasi pronto del demone mentre la mano sinistra andò dietro per infilare due ditini dentro l’orefizio del partner che gemette e sussultò dentro la sua bocca. Ma Eris non era il tipo che rimaneva con le mani in mano così allungò la sua mano destra prendendo il membro di Angel iniziando a masturbarlo dolcemente. Lo specter sussultò e gemette per quelle attenzioni che gli piacevano molto e che gli procurarono un ringhio che partì direttamente dalla gola. Il bacio li lasciò senza fiato ma Angel continuò a preparare il buchino del suo Eris e si masturbavano a vicenda. Continuarono finche per lo specter non ritenne pronta l’apertura del partner, tolse le dita, smisero di masturbarsi e gli disse mentre si sistemava tra le sue gambe per penetrarlo <io sto entrando spero di non farti male e che godiamo insieme> detto questo lo prenetrò lentamente. Eris nel sentire quella consistente intrusione, che sembrava non finire mai, urlò sia di piacere che di dolore ma di più fu per il piacere, era difficile che sentisse molto dolore e non perché c’era abituato. Entrò fino alla base e attese che si rilassassero i muscoli che avvolgevano il proprio membro. Eris si rilassò quasi subito come quasi subito riprese a respirare quasi regolarmente. L’amplesso iniziò sin da subito con un ritmo sostenuto… era pur sempre un animale e il demone si era aggrappato a lui assecondando quei movimenti fantastici, a detta di Eris. Dopo diverso tempo Angel volle cambiare posizione e Eris non obbiettò, lo fece sistemare sulla propria erezione e preso per le natiche riprese il ritmo sostenuto mentre il demone si teneva stretto a lui mentre entrambi producevano dell’ottima musica formata da ansimi, gemiti e mugolii di ogni sorta. Per fortuna non vivevano in città e quello non era un appartamento o chissà quanti si sarebbero lamentati. Arrivati al culmine del piacere il demone venne urlando mentre lo specter lo seguì poco dopo ululando. Si lasciò cadere su Angel lasciandolo ancora qualche istante dentro di se mentre iniziò a carezzargli la testa mentre entrambi riprendevano fiato, erano completamente madidi di sudore. <e’ stato fantastico> disse il demone e lo specter concordava ma uscì ruotando su se stesso per ritrovarsi steso sul corpo di Eris. I due innamorati non si erano accorti nella foga del loro amore che qualcuno si sarebbe intromesso nel loro mondo felice. E purtroppo spuntò un nemico proprio mentre si stava per lasciare trasportare da un altro passionale bacio. Eris li teletrasportò in salotto proprio un istante prima che qualcosa falciasse il letto a metà, li rivestì con un solo schioccar di dita e disse <come osi interrompere il nostro momento d’amore e come osi irrompere in casa mia. Mostrati schifoso servo dei Sarmel.> I Sarmel erano una delle casate nobili li all’inferno e non capiva che diamine voleva da loro soprattutto perché lui non aveva fatto nulla a quella famiglia. Con mille dubbi notò il demone muscoloso e dal volto sfigurato da un’orrenda cicatrice che gli partiva dallo zigomo destro e finiva in obliquo sotto le labbra sul lato sinistro. I suoi occhi neri esprimevano la sua ira e l’odio verso il mondo intero, aveva anche capelli corti neri. Tra le mani teneva un’ascia <mi scusi signorino Eris della famiglia Taldarin ma ho l’ordine di recuperare lo specter che il mio signore voleva come informatore. Purtroppo gli è sfuggito diverso tempo fa, inoltre non mi cambia nulla se siete innamorati gli ordini sono ordini e li devo eseguire> odiava quel maggiordomo e odiava il capo famiglia dei Sarmel ma non gli avrebbe consegnato mai e poi mai il suo amato Angel. Fece apparire una spada a doppia lama, avrebbe lottato pur di cedergli la persona che amava. Però lo specter fece una cosa che non si aspettava nessuno dei due, prese il braccio sinistro di Eris e lo morse fino a farlo sanguinare, bevve il sangue della ferita prima che si richiudesse e poi si tagliò il proprio polso con un artiglio e lo mise davanti la bocca di Eris che non se lo fece ripetere due volte e bevve. Questo era più o meno il rituale che il padrone e lo specter facevano, era un legame indissolubile fino alla morte di uno dei due. Questo fece infuriare il maggiordomo della famiglia Sarmel che si scagliò contro Eris ma riuscì a parare e contro attaccare. La lotta si spostò fuori per non rompere tutti i mobili di casa era una lotta senza esclusione di colpi, Eris veniva ferito poco e niente ma il maggiordomo subì molti danni tanto che alla fine della batta fu il perdente ma non venne ucciso. Eris gli disse <di al tuo signore che Angel non tornerà mai più all’inferno e chiunque osi cercare di prenderlo morirà, ora è il mio informatore e guai a chi osa venire qui per prenderlo.> quello non ebbe il tempo di dire nulla perché Eris lo teletrasportò al castello dei Sarmel. Sembrava che la pace fosse tornata e Angel si prese buona cura di Eris. La loro storia d’amore durò davvero in eterno e ancora oggi proteggono la foresta di Edimburgo in Scozia… solo che nessuno lo sa a parte gli animali che la abitano. Anche se qualcuno verrà a chiedere di Angel Eris sarà sempre pronto a difenderlo perché il loro è vero amore.
THE END
Edited by Camui07 - 11/12/2012, 15:48
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