Love hurts but I still remember that day we met

Romantica || Fantasy || Malinconica

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    Hasu
    Autore: Astarte
    Titolo storia: Love hurts but I still remember that day we met
    Titolo canzone scelta: Blue Jeans - Lana Del Rey
    Link di youtube della canzone scelta: www.youtube.com/watch?v=-O3erf_fKrw
    Genere: Romantica, fantasy
    Rating: Verde
    Partecipa al contest di scrittura #2.

    Si ringrazia Airi Hoshina per avermi fatto notare un errore che mi era sfuggito!

    I will love you till the end of time
    I would wait a million years
    Promise you'll remember that you're mine
    Baby can you see through the tears?


    La notte ormai era scesa sulla Terra.
    Nel cielo rimaneva solo la pallida luna a lottare contro l’oscurità.
    Mentre la città dormiva,una ragazza fissava quel piccolo puntino luminoso dalla sua camera.
    Guardava quell’astro speranzosa,con un'espressione felice.
    ***

    And I know
    That love is mean, and love hurts
    But I still remember that day we met in December


    Era accaduto due anni fa.
    Era una giornata calma e serena. Tamara era uscita di casa per dirigersi al lavoro, come faceva ogni giorno. Nulla era fuori posto:i bambini chiassosi si dirigevano a scuola a gruppetti, le auto sfrecciavano veloci sulle strade e in città ognuno si occupava della propria mansione, alla pari di piccole formiche.
    Per arrivare all’ospedale in cui lavorava, passava attraverso un parco.
    Adorava quel momento della giornata: lo stare a contatto con la natura la rilassava e le faceva dimenticare per qualche minuto le afflizioni quotidiane.
    Mentre camminava, sentì uno lamento proveniente da un cespuglio lì vicino.
    Si avvicinò un po’ incerta.

    Walked into the room you know you made my eyes burn
    It was like, James Dean - for sure
    You so fresh to death and sick as ca-cancer


    Fu in quel momento che lo vide: era un ragazzo bellissimo, di una bellezza eterea, dai morbidi riccioli biondi e dagli occhi che parevano lapislazzuli. Tamara rimase talmente affascinata da tanta perfezione, da non accorgersi di un particolare:quello sconosciuto era dotato di ali.
    Da esse sgorgavano rivoli di sangue.
    Tamara indietreggiò istintivamente, spaventata.
    -Non avere paura, per favore!-, la supplicò il giovane con voce cristallina. -Non ti farò del male! Avrei solamente bisogno di una mano…Volando, mi sono distratto e le mie ali sono rimaste impigliate in alcuni cavi della luce; adesso non riesco a rialzarmi…-.
    Tamara si perse nei suoi occhi così limpidi ed innocenti e decise di aiutarlo.
    -Vieni…-, gli disse,porgendogli una mano e sostenendolo.
    Voleva portarlo a casa sua, ma temeva che troppe persone lo vedessero.
    -Non preoccuparti! Posso camuffarmi!-. In un attimo le ali sparirono.
    -Riesci a leggere nel pensiero?-, gli chiese esterrefatta.
    -In caso di bisogno, anche!-, rispose sorridendo.
    Tamara arrossì leggermente e distolse lo sguardo.
    Arrivarono al suo appartamento.
    Lo fece sdraiare sul divano.
    –Aspettami qui! Vado a prendere la cassetta del pronto soccorso!-, esclamò, sparendo dalla sua vista.
    -Cosa sto facendo?-, si disse la ragazza, prendendo il necessario per la medicazione.
    Non sapeva chi fosse e da dove venisse; nonostante ciò,sentiva di potersi fidare di lui.
    Era una sensazione viscerale, non razionale.
    Tornò in soggiorno, dove il ragazzo l’aspettava sorridendo.
    Tamara cominciò a disinfettarlo e a fasciarlo con mani esperte.
    -Scusami, sentirai un po’ di dolore… -.
    -Riuscirò a resistere, tranquilla. Sembri pratica-.
    -Lavoro come infermiera; mi piace aiutare chi soffre-.
    -Allora il mio istinto non si sbagliava: sei davvero una persona di buon cuore!-.
    Un lieve rossore le salì lungo le gote. –Non è nulla di speciale,davvero…Piuttosto,potrei sapere chi sei?-.
    -Mi chiamo Daniel. Scusami per non avertelo detto prima, ma non sapevo se potevo fidarmi di te, Tamara-.
    -Non serve quindi che io mi presenti-.
    -E’ superfluo-, rispose il ragazzo ridendo.
    -Chi sei?-.
    -Vuoi proprio saperlo, non è così? E va bene. Se ti dicessi che sono un angelo mandato per compiere una missione sulla Terra, mi crederesti?-.
    La ragazza lasciò cadere il disinfettante.
    -Il mio nome significa “segno di misericordia”. Sono giunto qui per fare riappacificare alcune popolazioni che si stanno facendo guerra da troppo tempo ormai-.
    Tamara rimase in silenzio, completando la fasciatura.
    -Grazie mille, Tamara!-.
    Daniel fece per provare a spiegare le ali, ma la ragazza lo fermò,posandogli una mano su un braccio.
    -Hai un’ala rotta, oltre che ferita. -, gli spiegò. -Dovresti stare fermo almeno per un paio di giorni…-.
    Tamara lasciò le parole in sospeso. Non appena l’aveva visto, sentiva in lei il desiderio di conoscerlo meglio. Voleva che rimanesse ancora un po’, che venisse ad illuminare le sue buie giornate.
    -Ah,capisco…-, continuò l’angelo. -Posso rimanere da te?-.
    -Non c’è problema…-.
    Rimasero a guardarsi. Negli occhi penetranti dell’angelo si riflettevano lo sguardo un po’ impaurito, ma al contempo letteralmente rapito della ragazza.
    Daniel si avvicinò al suo viso e le prese una ciocca di capelli castani.
    Sulle gote della ragazza apparve un lieve rossore e l’altro sorrise.
    Fece per dirle qualcosa quando squillò il telefono.
    Tamara corse a rispondere.
    -Pronto? Ah ,sì. Lo so, mi dispiace. No, non posso venire, mi è venuta l’influenza. Sì,ma… Ok, fino a dopodomani. Grazie, ti devo un favore. Ciao-.
    Riagganciò sospirando, ancora in subbuglio per prima.
    -Non si dicono le bugie!-, esclamò l’angelo ridendo.
    -Avevi un’idea migliore?-, gli disse di rimando la ragazza, sorridendo a sua volta.
    Tamara si era un po’ tranquillizzata, dal momento che aveva capito che, nonostante le sue fattezze, era innocuo.
    Il suo cuore era di diverso parere, dato che continuava a battere all’impazzata.
    ***
    Si prospettavano giorni difficili.
    Quel ragazzo, talmente affascinante da destabilizzarla, sarebbe rimasto da lei e Tamara non sapeva come comportarsi.
    Sebbene il timore iniziale, quel periodo di convivenza passò abbastanza tranquillamente.
    Visitarono la città, ebbero l’occasione di conoscersi meglio ed i sentimenti che la ragazza provava per quella creatura aumentavano a dismisura.
    Davanti a lui, diveniva timida e goffa; si vergognava del suo essere perché il suo comportamento le impediva di esprimersi.
    Nonostante ciò, anche la creatura celeste si accorse dei veri sentimenti che albergavano nel cuore dell’umana; non era necessario leggerle nel pensiero per capirlo.
    Una notte Tamara,mentre aspettava che Daniel uscisse dal bagno, era crollata dal sonno sul divano, che era diventato il letto dell’ospite.
    -Eccomi, ho finito!-, esclamò il ragazzo, andando in soggiorno.
    Si stupì di non ricevere alcuna risposta e inizialmente si preoccupò; infine trovò la ragazza stesa sul divano, i capelli scompigliati e l’espressione contratta.
    Daniel sorrise, la prese tra le braccia e l’adagiò delicatamente sul letto della camera della ragazza.
    Stava per andarsene, quando una mano lo trattenne.
    -Non lasciarmi…-, mormorò la ragazza nel sonno.
    Daniel le baciò la fronte.
    -Ti amo anch’io, così tanto da stare male. Ma non posso fare altrimenti-, le disse con aria malinconica.
    Le rimboccò le coperte e le augurò di fare dolci sogni.
    -Se solo potessi…-, disse a se stesso a denti stretti.
    ***
    Il distacco si preannunciava difficile, ma il tempo scorreva inesorabile e anche il fatidico giorno era giunto.
    I due erano seduti uno di fronte all’altro, intorno ad un tavolino di una pasticceria.
    -Uhm,era davvero buona!-,esclamò Daniel, dopo aver letteralmente divorato una fetta di torta al cioccolato.
    -Sono contenta che ti sia piaciuta!-, gli disse Tamara.
    -Questa è la tua prima volta sulla Terra, vero?-, continuò la ragazza.
    -Sì!-, ammise felice .-Anche se, prima di venire qui, ho studiato le vostre abitudini. Ma non immaginavo che il cibo fosse così buono! Per non parlare delle vostre città: sono così luminose, piene di vita!-
    Tamara sorrise di rimando. Il suo cuore si riempiva di gioia vedendo l’altro divertirsi, ma allo stesso tempo sentì crescere in lei la malinconia. Tra poco se ne sarebbe andato e lei non l’avrebbe più rivisto.
    Una volta usciti, si diressero verso il parco, dove si erano incontrati la prima volta.
    Il sole stava ormai tramontando e il cielo si stava tingendo di caldi colori pastello.
    -Stavo pensando che non ti ho ancora ringraziato…Se non fosse stato per il tuo aiuto, non voglio immaginare dove sarei in questo momento!-, esordì Daniel.
    -Figurati! Non mi è stato di alcun disturbo, anzi…A me ha fatto piacere!-.
    -Mi dispiace-.
    -Di cosa?-.
    -Percepisco la tua tristezza e so che la causa è mia, ma non posso fare altrimenti-.
    -Tranquillo…-.
    -So che mi ami, Tamara, dal primo momento. Non negarlo-.
    La ragazza abbassò lo sguardo.
    -Non fa niente. Hai i tuoi doveri, io ho i miei. Quindi non è colpa tua-.
    La lacrime iniziarono a rigarle le guance.
    Daniel le sollevò il viso con una mano, mentre con l’altra le asciugò le lacrime.
    -Il problema è che anch’io mi sono innamorato di te-, le rivelò lievemente imbarazzato.
    Detto questo, la baciò.
    ***
    Tornarono a casa.
    Ormai la luna era alta nel cielo.
    Daniel prese le sue cose e si apprestò a spiccare il volo dalla finestre.

    Said you had to leave to start your life over
    I was like "No please", stay here


    -Non andartene, ti prego!-.
    La ragazza cercò di persuaderlo,trattenendolo per la maglietta.
    -Sono guarito e non posso rimandare ancora i miei doveri.-, le disse l’angelo guardandola mortificato.-Non so quanto possa essere di aiuto, ma ti amerò fino alla fine dei tempi-.
    Le accarezzò la guancia. –Tornerò-.
    -E io ti aspetterò,anche milioni di anni se necessario-.
    -Lo so…-, disse,prima di darle un veloce bacio sulle labbra.
    -Arrivederci, Daniel-.
    -Arrivederci, Tamara-.
    L’angelo sparì nell'oscurità della notte.
    Come una tempesta, l'aveva travolta e se n'era andato velocemente, ma aveva lasciato il segno.
    ***
    Quel rito si ripeteva ogni notte.
    Ogni notte, prima di coricarsi, Tamara andava alla finestra e guardava la luna, sperando che anche il suo amato la stesse guardando.
    -Ti aspetto…-, mormorò con il sorriso sulle labbra.

    Edited by Astarte - 28/2/2015, 16:00
     
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    ♥ La capricciosa e rompiscatole gattina ♥ Una volta chiamatasi Airi Hoshina
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    allora...dico questo prima di dimenticarlo: Malia abbassò lo sguardo? ma..Malia..cioè Tamara? °_°

    pooooiii..che storia! é carinissima come storia! *-* anche se il finale è un po così..triste e bello allo stesso tempo..triste perchè Daniel è dovuto andare (ahn, e dico che Daniel è un nome che adoro xD) e bello perchè forse.. più (mooolto) avanti si ricongiungeranno! *-*
     
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    CITAZIONE
    allora...dico questo prima di dimenticarlo: Malia abbassò lo sguardo? ma..Malia..cioè Tamara? °_°

    Questa è la prova che, per quanto io rilegga, qualche strafalcione lo farò sempre e comunque. XD
    Allora, ero indecisa sul nome da dare alla ragazza e, in una prima stesura, l'avevo chiamata Malika mi pare. Poi ho cercato dei nomi biblici e ho sostituito al precedente nome quello di Tamara, ma deve essermene sfuggito qualcuno. Mettiamoci anche Word che fa l'autocorrezione e le jeux sont faits!
    Grazie per avermelo fatto notare! Adesso vado a correggere!

    Sono contenta che ti sia piaciuta; è la prima volta che scrivo qualcosa, diciamo che sono contenta di quello che è venuto fuori, ma non del tutto. Ci ho messo impegno, ma ho ancora molto da migliorare.

    Riguardo al futuro della coppia, ho lasciato ampio spazio all'immaginazione. Volevo trasmettere un messaggio di speranza, senza fornire ulteriori direttive. In fondo, si potrebbe vedere quest'attesa anche come una perdita di tempo rispetto a tutte le opportunità che la vita ci offre. Dipende dai punti di vista. Io sono più propensa all'idea che l'attesa sia fruttuosa.^^

    Ti ringrazio moltissimo del tuo commento; fa sempre piacere leggere come gli altri hanno trovato lo scritto.
     
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    Hasu
    Ahhn! Capisco! Massi, capitano!
    già! é questo che mi piace..il fatto che uno può immaginare il finale per questa storia!
    E spero poter leggere altri tuoi scritti! (:
     
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    Ajisai
    veramente carina come storia complimenti
     
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    Ajisai
    Forse un pochino malinconico il finale ,ma è molto romantica e la musica e veramente giusta crea quell'attesa...
    Mi è piaciuta tantissimo ! brava! ;) :)
     
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5 replies since 23/11/2012, 16:17   168 views
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