Hide and Seek

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  1. Gh595
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    Autore: Gh595
    Titolo storia: Hide and Seek
    Titolo canzone scelta: Hide and Seek - Imogen Heap
    Link di youtube della canzone scelta: www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=UYIAfiVGluk
    Genere:Romantico, Drammatico, Shonen ai
    Rating: Giallo

    Hide and Seek



    Dove siamo? Cosa diavolo è successo?
    Le fiamme bruciavano verso il cielo nero, quasi volendolo raggiungere, toccare, e cercavano di riempirlo di bei colori, per riscaldarlo, per renderlo più vivo.
    Ma, quello spettacolo a cui stavamo assistendo, non era per niente piacevole.
    La casa che teneva chiusi fra le sue mura tutti i nostri ricordi più belli, diventava man mano polvere che, separata dal fuoco, scendeva, calma, quasi fosse neve, ma di un diverso colore.
    La strada, intorno, si stava affollando di persone che vi avvicinavano sempre più per capire cosa fosse successo. Loro vedevano le fiamme, la luce, io vedevo farsi tutto a pezzi e sgretolarsi davanti a me. La persona che amavo era lì dentro e, nonostante tutto, non era ancora uscita.
    Clara...
    Ero come paralizzato, non riuscivo a muovere un muscolo davanti a quel crudele spettacolo riservatomi dal destino. I miei occhi, ora, non vedevano niente, buio, nero. Non sentivano niente, respingevano qualsiasi suono, i sospiri di stupore della gente, le loro grida… Era come se fossi rinchiuso in una sfera nera che non faceva passare niente al suo interno.
    - JAMES! -
    Una voce. Una voce così forte tanto da riuscire a penetrare quella barriera che si era creata tra me e il mondo intero. Mi risvegliai e mi resi conto di chi mi stava strattonando con forza e chi mi chiamava così forte, per farmi tornare in quel mondo.
    - Gabrìel… -
    Sussurrai il suo nome con tono basso e lo guardai, dritto, in quegli occhi blu come il mare. Scorsi con lo sguardo gli avvenimenti che stavano riempiendo quei minuti, quel luogo, e mi resi realmente conto di cosa stava succedendo. I miei occhi iniziarono a inumidirsi, poi bagnarsi, e infine lasciar cadere le prime lacrime. La sua casa e lei, non c’erano più. Stavano sparendo, lì, davanti ai miei occhi, trasformandosi in polvere nera diretta al cielo, costretta poi a cadere. Cadere su me.
    - Ga-Gabrìel, Clara è…-
    E poi iniziarono a sgorgare anche le altre lacrime, sul mio viso. D’istinto lui mi abbracciò, forte, stringendomi più che poteva, cercando di compensare quel vuoto che si stava facendo spazio nel mio cuore. E le mie braccia, pendenti e stanche, si aggrapparono silenziosamente e con fatica a lui, che in quel momento era l’unico appiglio per non cadere nel buio più totale.
    Continuavo a piangere, senza fermarmi, e lo facevo appoggiato al suo petto. Non avrei mai pensato di essere così sensibile.
    - James, io sono qui. -
    Lo sentii sussurrarmi queste cose e poi mi guardò, dritto negli occhi, con uno sguardo dolce, che voleva essere rassicurante, ma io non feci altro che piangere. Se lui mi guarda negli occhi, io posso tuffarmi nel blu dei suoi e, per un attimo, distaccarmi da questa situazione. Ma poi, tutto ciò che erano la mia mente e i miei pensieri piombavano in quel buio senza fine.

    ***


    Nei giorni a seguire non ricordavo molto. La mia mente era annebbiata, ancora sotto shock, e le uniche cose che facevo, erano piangere nel mio letto ed uscire dalla camera giusto per andare in bagno. Non mangiavo nemmeno adeguatamente e saltavo la scuola, nonostante quello fosse l’ultimo anno. Ormai le mie giornate non erano altro che questo: il niente.
    Passò quanto, una settimana? E fu lì che ricevetti la prima visita di Gabe, che prima non volevo incontrare. Lui sicuramente pensava che fosse una cosa passeggera, per questo non insisteva a venire o a parlarmi se non volevo, ma dopo una settimana aveva percepito che era un qualcosa di più di una cosa momentanea: mi stavo distruggendo con le mie stesse mani. Ero sul mio letto con gli occhi stanchi, vuoti, come anche la mia mente che non faceva altro che pensare a lei.
    Vidi Gabe entrare e mi guardò con sgomento, stupendosi di vedermi in quello stato.
    -James! Ma cosa ti è successo?!-
    Si avvicinò velocemente a me e mi toccò il viso. Mi resi conto, grazie al suo tocco, che le mie guance si erano svuotate ed erano state rimpiazzate da dei solchi.
    -Gabe…-
    Sussurrai, stanco. Ma quella che provavo non era di certo stanchezza fisica, era qualcosa di più. Probabilmente la stanchezza di vivere.
    Senza rendermene conto, la mia mano fu presa da Gabe che cercava di trascinarmi fuori, con rabbia.
    - Tu non puoi stare qui! Dobbiamo uscire, e anche subito! -
    Disse, senza aspettare che potessi prepararmi o che potessi rendermi conto di dov’ero, perché, ancora, non lo capivo. Mi trascinò dentro il bagno e mi buttò dentro la doccia, aprendo l’acqua, ignorando totalmente il fatto che io fossi ancora vestito.
    - Hai ancora i vestiti di quando ti ho incontrato, una settimana fa. Fatti velocemente una doccia ed esci subito. Ora prenderò dei vestiti e resterò ovviamente qui dentro per sorvegliarti. Oggi andiamo fuori, che tu o voglia o meno. –
    E, dopo quella frase, chiuse la tenda della doccia, aspettando che potessi iniziare a bagnarmi, come si deve, e a risvegliarmi dal quel sogno, da quell’incubo. Sentii la porta aprirsi e il suo passo farsi veloce. Doveva essere sicuramente uscito dal bagno per andare a prendere i vestiti in camera, che era a due passi da questo. Vedere i suoi occhi e ascoltare la sua voce, con quel suo carattere così prepotente, in qualche modo, riusciva a distrarmi un po’ e a distaccarmi dal quel mondo oscuro. Alzai il viso e fissai l’acqua che scendeva e mi bagnava. Mi tolsi i vestiti e li poggiai sul pavimento, ignorando che fossero bagnati. Era una prova per vedere se Gabrìel sarebbe davvero rimasto lì, nel bagno, ad aspettarmi.
    Sicuramente, l’aveva chiamato mia madre. Lei si stava preoccupando eccessivamente per me e non sapeva più cosa fare, ma sapeva che, chiamando lui, io mi sarei risvegliato almeno un po’.
    Misi le mani sui capelli e li feci bagnare per bene. Non avevo voglia di fare una doccia così lunga, mi sentivo ancora troppo sporco per potermi ripulire del tutto dal mio dolore. Presi un po’ di bagnoschiuma, riposto l’affianco e, mettendolo sul palmo della mano, iniziai a spargermelo addosso. Sentii intanto la porta chiudersi e qualche rumore di passi. Poi vidi i miei vestiti sparire e solo allora capii che, quello che mi aveva detto, era vero. Sapevo che non era mia madre perché non la facevo mai entrare da nessuna parte, senza il mio permesso. L’unico che aveva il permesso di farlo era Gabe. Uscii dalla doccia e mi ritrovai un accappatoio addosso, lanciatomi poco prima dalla figura di fronte a me.
    - Mettitelo e asciugati in fretta. Intanto io ti asciugherò i capelli. -
    Nonostante Gabrìel fosse considerato come una persona rude ed estremamente menefreghista, si sapeva prendere cura degli altri, come se fosse un fratello maggiore. Mi asciugò i capelli e poi uscì, mentre finivo di indossare gli ultimi vestiti. Non mi diede altro tempo: mi prese con forza e mi portò fuori, all’aperto, senza salutare nessuno o badare a qualcosa.
    Il sole.
    Da quanto tempo non lo vedevo? Ero rimasto in una camera al buio, a piangere, per un’intera settimana.
    - Andiamo, non possiamo stare qui a lungo, no? -
    Mi prese per il braccio e mi trascinò per tutta la città, ignorando che il giorno stesse calando. Mi portò ovunque e, questo, in qualche modo, mi distrasse dai pensieri, facendoli scomparire totalmente dalla mia mente, almeno per quelle poche ore.
    - Gabe, non pensi che ora sia meglio tornare a casa? -
    Non mi piaceva restare fuori fino a tardi, anzi non mi era mai piaciuto, e lui lo sapeva bene.
    - Oh no, mio caro. Tu oggi dormi da me. -
    - Eh?-
    Rimasi stupito. Come poteva fare da solo tutti questi piani senza avvisarmi o chiedermi il minimo parere?
    -Andiamo Gabe! Non posso rimanere, mia madre non sa niente! E poi Clara si arrabbie… -
    Mi bloccai di colpo. Come potevo essermi dimenticato di una cosa così importante come lei? Come potevo essermi dimenticato di quello… Quello che le era successo? Che persona pessima. Come potevo dimenticarmi della persona che amavo?
    Lo sguardo di Gabrìel si fece serio. Dovevo aver assunto un’espressione totalmente scandalizzata. Per un ottimo, sentivo di star per cadere nuovamente in quel baratro oscuro e senza fondo, ma a bloccarmi fu la sua mano che si aggrappò al mio polso, stringendomelo. E in un attimo, fui di nuovo trascinato via. Andammo in un’altra direzione, quella di casa sua. Non so cosa volesse fare, non mi interessava, perché, ora, stavo pensando nuovamente a lei. I miei occhi iniziarono a bagnarsi.

    ***


    Mi ritrovai di colpo in camera sua, sul letto, con lui sopra di me che mi guardava. Nessuno di noi aveva fiatato, fino a quel momento, e la mia mente era sempre più confusa. Le lacrime avevano rigato ancora una volta il mio volto, e ciò che riempiva la mente era solo un terribile mal di testa, che non riusciva ad andare via.
    Ad interrompere quel silenzio fu la sua voce, che risuonò forte ed impetuosa.
    -Smettila di pensare a lei!-
    -Perché mi dici questo?-
    Glielo dissi, confuso. Cosa dovevo pensare, ora? Stavo piangendo con delle lacrime che mi stavano prosciugando, e pensavo a lei, alla sua figura, e a tutto quello che avevamo passato insieme. Il suo ricordo non mi abbandonava e la sua morte non faceva altro che uccidere il mio cuore.
    -Devi dimenticarti di lei, James!-
    -NON POSSO!-
    Lo gridai con tutta la mia voce. Urlai quelle parole come se volessi cercare di raggiungere lei, di farle arrivare le mie parole e i miei sentimenti che non ero mai riuscito a confessarle.
    -Io…Non posso…Io l’amavo, Gabe, come posso dimenticarla? Io…-
    E scoppiai ancora di più in lacrime. Perché era dovuto accadere tutto quello? Perché le nostre vite non erano rimaste sempre le stesse? Avrei sicuramente preferito una vita monotona senza nulla, piuttosto che vedere la persona che amavo, morire e diventare cenere.
    Aprii gli occhi, annebbiati dalle lacrime, e fissai quelli di Gabe. Ci guardammo, entrambi, e nessuno di noi distolse lo sguardo. Gabrìel portò la sua mano sotto il mio mento e lo prese, delicatamente, accarezzandomi le labbra, distrutte, perché continuavo a morderle per tutto il tempo. Il suo viso si faceva sempre più vicino al mio e le sue labbra si posarono sulle mie, delicate anch’esse, per prendere un piccolo bacio, durato pochi istanti. I nostri sguardi si incrociarono ancora e mi resi conto che avevo appena smesso di piangere, anche se il mal di testa si faceva sentire. Appoggiai la mia mano sulla sua, ancora sul mio viso, che mi accarezzava la guancia.
    E tutto accadde in un attimo.
    Le uniche cose che mi ricordo sono state il letto, le sue mani che mi accarezzavano, il calore del suo corpo, il mio nome, pronunciato dalla sua voce e una frase, un “Ti amo”.
    Mi risvegliai la mattina dopo, nel suo letto. Confuso, mi misi seduto, stropicciandomi gli occhi, cercando di capire dov’ero e cosa stavo facendo. Mi sorpresi quando capii di aver dormito, nonostante ciò che era successo la sera prima. Ma…Cos’era successo dopo?
    Aprii bene gli occhi, e notai le prove di quelli che potevano essere stati i momenti di ieri. Mi ritrovai nudo, completamente, mentre i miei vestiti erano sparsi sul pavimento, ammucchiati. La camera di Gabe… Mi ricordavo vagamente di esserci venuto. Mossi poco il capo e sentii un leggero mal di testa, forse lo stesso del giorno prima. Lui era lì, vicino a me, che dormiva tranquillo, nonostante l’ora.
    Ero ancora più confuso.
    Approfittando del momento presi velocemente i miei vestiti e uscii dalla stanza.
    Cosa diamine avevo fatto? Li indossai velocemente, senza badare troppo a come li mettevo, e andai via, più in fretta che potevo, per dimenticarmi tutto, tutto quello che era successo il giorno prima.

    Poi non rividi più Gabrìel.

    Edited by Gh595 - 13/12/2012, 22:50
     
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    ♥ La capricciosa e rompiscatole gattina ♥ Una volta chiamatasi Airi Hoshina
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    nooo D: che storia è quella??? D: il finale non mi è piaciuto! Scritto veramente bene, mi son immersa troppo nella lettura, davvero triste D: com'è che sempre quando leggo questo tipo di storie mi vengono gli occhi lucidi? D: xD bella, complimenti! solo (ribadisco ù_ù) il finale non mi è piaciuto.. uffi ):
     
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    mi stavo appassionando..e poi...poi...il finale...noooooooo... :damo20100828.gif: :damo20100833.gif:
     
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  4. Gh595
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    Tranquille mie care, il finale non è un "finale assoluto"! Infatti ci sto lavorando sopra proprio per continuare la storia! xD
    Ringrazio tutto per aver letto la fanfiction! <3
     
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    Ajisai
    Questa storia mi piace molto, l'unica cosa che non mi è piaciuta è il finale......
    :damo20100806.gif: :damo20100806.gif: :damo20100806.gif: :damo20100806.gif: :damo20100806.gif:
    .......è bello avere una speranza.
    :damo20100810.gif: Grazie!
     
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4 replies since 10/12/2012, 21:36   129 views
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