Megan's Life

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  1. steph1910
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    Megan's Life



    Premessa: Ciao a tutte! è da un po' che ho cominciato a scrivere questa storia a capitoli e da poco ho deciso di postarla online. Il titolo dice tutto: la protagonista è Megan, una ragazza che, da disoccupata in cerca di un'occupazione stabile, si ritrova con un lavoro in mano dopo aver passato la notte con Greg Hosland, un gran pezzo di maschio a capo della Hosland&company (che fantasia eh? XD). Che succederà alla povera Megan da ora in poi?

    Detto questo, vorrei aggiungere che non mi sono ispirata a 50 sfumature. Per niente (anche perché ho cominciato a scrivere questo racconto da prima che venisse pubblicato e perché la quantità di sadomaso/relazione dominatore-sottomessa è pari a 0). Forse agli harmony XD.
    Spero leggiate e commentiate il mio racconto, mi piace avere le opinioni di tutti e mi rende felice il fatto che ciò che scrivo possa far passare qualche momento rilassante e/o a sbellicarsi dal ridere ^^
    Mmmmh... beh, vi lascio a maschioni aitanti e figherrimi, culi sodi e scartoffie! Buona lettura! :perv:

    Genere: Commedia, romance
    Rating: Arancione (scuro, scuro, scuro XD)


    CAP 1: L'inizio

    No, no, no! Questa giornata non può andare peggio di così! Gary mi guarda come fossi impazzita " si può sapere cosa ti prende?" " la giornata non può andare peggio di così! Mi vengono le lacrime agli occhi!" "oh, su non può essere così grave" " dici? Allora, stamattina avevo un colloquio di lavoro che è andato male perché io, sbadatamente, ho rovesciato a mister vattelappesca un po’ di caffè... mi hanno cacciata via dall'ufficio e nel prendere un taxi, una macchina mi ha schizzato l'acqua della pozzanghera accanto a me, anzi no, non era una pozzanghera, era un lago! Si è rovinata la piega, il mio Armani e, come ciliegina sulla torta, James mi ha mollato per quella… quella… argh! Voglio castrarlo quello stronzo!" "come, come, COME??? James ti ha mollato? Ma... eravate la coppia perfetta! Un faro che illuminava le speranze di noi poveri single! Meg, non puoi non dirci nient’altro!" " cosa dovrei dirti? Quando sono tornata a casa fradicia e infreddolita, mi guarda e mi dice che non ha mai provato nulla per me e che si è innamorato della sua segretaria! Incredibile vero?" lo sguardo di Gary è stupito e imbarazzato allo stesso tempo, fa quasi ridere " beh tesoro, il mondo è pieno di bei ragazzi, ci farai l'abitudine, mi sembra che non te ne importi granché o sbaglio? " rimango zitta per qualche secondo a pensarci... è impossibile! Io ero innamorata di James, soprattutto perché era così romantico! Mi ricordo di quando...di quando... oh va beh, mi verrà in mente dopo. "sono troppo scombussolata per pensarci!" già, troppo scombussolata, ma forse Gary ha ragione, lui è la mia spalla, il mio migliore amico da quando avevo sei anni, e con la sua schiettezza mette sempre tutto alla luce dei fatti... oh mio dio! Ho perso due anni della mia vita con uno stronzo che non mi ha mai voluto! "beh, voglio ubriacarmi, vuoi unirti a me?" "certo come no! Tesoro ci vuole una bella sbronza per dimenticare tutto e io di un bell'uomo con cui passare la notte..." lo sguardo malizioso di Gary non accetta un no come risposta così usciamo dal Caffè e ci dirigiamo in un locale vicino. "ecco siamo arrivati!" trilla Gary felice "è nuovo?" chiedo. "sì, l'hanno aperto ieri e dicono che fanno degli ottimi cocktail" "io non ho bisogno di un cocktail, ho bisogno di tequila!" " tesoro, se vuoi ubriacarti, fallo almeno con stile!" mi strizza il braccio ed entriamo. Come avrete capito Gary è gay ed è la persona più buona di Londra, sia chiaro, ma quando si tratta di moda, nessuno riesce più a fermarlo. In compenso, mi ritrovo con un ottimo personal shopper come amico. Il bar è incredibile, tutto rosa, il tema E' il rosa " Gary, sai che io odio il ROSA, come puoi portarmi in un locale tutto ROSA???" non mi dà retta, è già andato a flirtare con il cameriere... devo dire che non è male... smettila! Il tuo uomo ti ha appena mollata e non puoi rimorchiare! Devo ancora elaborare il lutto. Decido di prendermi un cosmopolitan. Ah, che giornata del cavolo! Mentre sorseggio il cocktail, noto un ragazzo molto alto, biondiccio, sulla trentina intento a fissarmi. Beh, non poi così del cavolo. Gli lancio un’occhiata lasciva e mi avvio al bagno. Gary è già dietro una colonna e ha dato inizio al suo rito di sbaciucchiamento. Entrando nella toilet vedo che sul soffitto è dipinto un cielo azzurro e gli specchi sembrano quelli di una principessa, ci sono persino dei candelabri, un distributore di preservativi e dei dipinti astratti, ovviamente rosa. Mi poggio sul bancone di marmo e faccio un profondo respiro. Ma sì, buttiamoci! Ho voglia di dimenticare tutto e passare una notte di fuoco! Che si aprano le danze!
    Mamma che sbronza! Non mi sono mai sentita così male dopo essermi ubriacata... avrò alzato un po’ troppo il gomito? Sarà meglio chiamare Gary. "mmmh, pronto? La sua voce è impastata, temo di averlo svegliato "Gary, sono io, Meg, scusa per averti svegliato, ma ho un mal di testa fortissimo e non ricordo un accidente di ieri sera, da dopo che sono tornata dal bagno" "mmmmh… beh, ho visto che eri intenta a pomiciare con quel bel fustacchione e non ho voluto interromperti. Ma me ne sono comunque tornato a casa con un bel trofeo, che al
    momento è proprio accanto a me! E speravo in un secondo round prima che tu mi chiamassi!" "Ops, scusa!" “attacco! Si sta svegliando e voglio approfittarne!” non faccio neanche in tempo a salutare che mette giù il telefono. Mi sdraio sul letto con le mani sul viso, mi rialzo e trascino in cucina, prendo un antidolorifico... sto proprio male! Meglio tornare tra le calde coperte. Ma mentre sto per infilarmi nel letto, noto un preservativo per terra. Cosa diavolo ci fa un preservativo lì? Mi rendo conto che qualcuno sta usando la doccia e mi avvicino cauta al bagno e, per sicurezza, mi prendo la mazza da baseball che tengo sempre sotto al letto. Non si sa mai. Spalanco la porta e vedo un uomo nudo passarsi la MIA spugna sul SUO corpo nudo e scultoreo! Nella MIA doccia! Oh mamma! Guarda che fisico, così perfetto e abbronzato, ma come ho fatto a rimorchiarne uno così? Sembra un bronzo di Riace! Si gira e mi nota "Oh, ciao!"
    il suo sorriso è da capogiro e ho il cuore in gola, sembro una stupida adolescente impacciata. nel frattempo si è sciacquato, messo l'accappatoio del mio ex e avvicinato pericolosamente a me. Quanto tempo sarò stata lì a sbavare? Oh dio sto per scoppiare! "come stai? Eri un po’ sbronza ieri sera. Tutta questa confidenza? Ah giusto, ci ho passato la notte con questo bel ragazzone. “Ehm… non vorrei essere indelicata, ma chi sei?" Mi guarda sbigottito. “Mi offendi! Non pensavo di far così schifo a letto da far dimenticare alle donne della notte passata assieme. Lascia che ti rinfreschi la memoria.”Sorride, mi prende e mi poggia sulla lavatrice. Comincia a baciarmi con passione lungo il collo fino ad arrivare alla bocca facendo schiudere la mia. Nessuno mi aveva mai baciata così, neppure quell'idiota di James. Santo cielo! Sono i pettorali più belli che abbia mai visto! Mmmmh com'è focoso... lo blocco "scusa, com'è che ti chiami?" ride " sono Greg, hai preso proprio una bella sbronza ieri eh?" faccio si con la testa. Come ho potuto scordare della fantastica notte avuta con quest'uomo! " e tu?" " non te l'ho detto?" " No, abbiamo solo cominciato a ballare e, beh, da cosa nasce cosa…" " oh... beh ti chiedo scusa, non è da me comportarmi in questo modo" io mi sono divertito.” Oddio, il suo sorriso mi scioglie! "Megan! Per gli amici Meg" "bene Meg, è stato bello conoscerti, ma ora devo andare al lavoro per una riunione importante e non posso mancare! Tu che lavoro fai?" "disoccupata." “beh, vedrai che troverai qualcosa. È impossibile che una come te non abbia un posto fisso! Vuoi un posto nella mia compagnia?” Mi strizza l’occhio. S’infila un paio di mutande, una camicia alquanto costosa e un completo grigio da ufficio che fa risaltare la sua carnagione dorata e i suoi capelli biondo cenere. Mi porta in camera mia, si siede sul letto accanto a me e mi sussurra all'orecchio con voce roca “spero di rivederti, ti ho lasciato il mio numero sul frigo e prima non scherzavo fa un salto in ufficio, vedrò di trovarti qualcosa se ti va... " " certo che si!" " bene, allora ci vediamo dopo!" mi bacia sulle labbra e se ne va. E' tutto così surreale. Non ci credo nemmeno io. Forse le cose stanno cominciando a girare per il verso giusto! Il pensiero mi rende più felice che mai. Controllo che il numero di Greg sia, come ha detto, sul frigo e decido di fare colazione. La mia vita si è capovolta e io ora sono diventata la donna che ha fatto sesso con un uomo da urlo e non quella sfigata che è stata piantata per una segretaria insulsa. ho ancora una chance e non ho ancora rovesciato niente a nessuno stamattina: Evviva!


    CAP 2: colloquio particolare

    Ce la posso fare! Mi sono preparata per il colloquio con un tailleur pantalone Etro, trovato in saldo ai grandi magazzini e delle scarpe tacco a cono di CK Collection, rubate a mia madre quando sono andata a trovarla l'anno scorso in Scozia... aveva detto che non le piacevano più, così ne ho approfittato... comunque, mi sono truccata alla perfezione e ho persino abbondato con il gloss, cosa che non faccio molto spesso.
    Decido di uscire e con forza e coraggio chiamo un taxi e salgo " mi porti alla Hosland&company grazie" " nessun problema tesoro", ora mi sento più nervosa però, non ho più quell'aura euforica di stamattina, quando decidevo che cosa indossare, o di quando ogni volta che passavo davanti allo specchio, mi complimentavo con me stessa per essere stata così brava da fare del sesso con un uomo del genere, che per di più mi ha dato questa grandiosa opportunità. La dea della fortuna mi sorride!
    Oh no! Mi sono mangiata tutto il gloss! Va beh vaffanculo, chi se ne frega! VORREI tanto, davvero tanto riuscire a rilassarmi. No! Non devo mangiarmi le unghie! Ho appena fatto la manicure! " siamo arrivati." pago e mi avvio verso la porta a vetri girevole con un nodo in gola che non riesco a mandar giu. Mi dirigo verso la reception. “Salve, sono qui per un colloquio con mister Hosland" la receptionist mi guarda torva e chiama qualcuno "... si, la faccio salire... " chiude la telefonata " mi segua prego". Saliamo in ascensore e mi lascia davanti ad una porta imponente, probabilmente di legno massiccio. Aspetto per almeno un quarto d'ora che accada qualcosa, forse devo aprire la porta io, o forse devo aspettare che qualcuno faccia capolino e mi dica con voce gentile che sono assunta visto che sono andata a letto con il capo. Scelgo la prima opzione. Busso, nessuna risposta. Apro e in un primo momento non vedo nessuno, poi mi accorgo che sul divanetto accanto ad un enorme finestra un uomo è sdraiato e sembra dormire. Mi avvicino cauta e osservo meglio, eh sì, sta proprio dormendo! " scusi, io avrei un appuntamento di lavoro qui, potrebbe dirmi se ho sbagliato porta o... no?" non si muove, sembra in coma, così lo scuoto ben benino " SCUSI!" apre gli occhi di scatto e si alza frastornato. Quando mi nota, mi fissa con un’intensità che mi spaventa. Sarà passato un minuto e non ha smesso di guardarmi, come se fossi un’intrusa o chissà cosa. La situazione cambia in meno di un secondo, mi prende e mi bacia con ardore. Le mie labbra si schiudono con le sue, è così bello... ma cosa diamine sto facendo? Chi è quest'uomo? PERCHE' mi sta baciando? Lo spingo sul divano e indietreggio "cosa diamine crede di fare?" mi guarda attonito, come se non capisse di cosa stia parlando "pronto? C’è qualcuno in casa?" Il suo viso si illumina. “Oh, perdonami. Ti avevo confusa con qualcun’altra.” Beh, questa qualcun’altra non è di certo una persona di poco conto per lui. Sarà stato anche lui scaricato? L’uomo si riprende subito e si alza. Non mi ero accorta di quante fosse alto e affascinante, bruno e con occhi grigi che sembrano trapassarti da parte a parte. Rabbrividisco per un momento. "mi scusi, non so cosa mi sia preso... " "b-beh sarà meglio che vada, non voglio che un altro colloquio vada a rotoli, sa dirmi dov'è MR Hosland?" " sono io MR Hosland" "cosa?" " mi chiamo Hunter Hosland e dirigo quest'azienda" "m...ma io cercavo Greg" " io e lui siamo fratelli" ora capisco tutto... " beh, mi sa dire dov'è?" "porta accanto" " bene, grazie" "grazie a lei".
    Non posso crederci due baci da due Hosland nello stesso giorno! È incredibile!
    Uscendo lo vedo arrivare, Greg, che bel nome … Greg … GREG … “si?” oh cazzo! L’ho detto ad alta voce! “ehm, ciao!” “oh sei tu bellezza! Su, entra pure, come hai constatato non mordo mica… o quasi…” comincia a sghignazzare. Entrati, mi fa sedere di fronte a lui e comincia il colloquio. “ bel vestito” “non sarebbe un inizio valido” “in che senso? Ah già, il colloquio. Bene cominciamo, hai il tuo curriculum?” lo estraggo e comincia a esaminarlo “hai già lavorato per diverse aziende ma nessuna ti è piaciuta, giusto?” “beh, si” “ e, perché vuoi lavorare con noi?” “ sembrate un’azienda importante e… e…” MERDA! Ho studiato questo pezzo per giorni, come puoi essertene dimenticata? “… ed è come una grande famiglia e io voglio farne parte… “
    stronzate!” “come prego?” “Meg, non mentirmi, lo sappiamo entrambi che quello che stai dicendo, non è assolutamente vero, potrai ingannare i miei dipendenti ma non me” “ d’accordo. Voglio solo trovare un lavoro che possa darmi una vita dignitosa, non ho alcuna aspirazione, voglio solo poter lavorare.”. Passano alcuni minuti e Greg scatta “Assunta!” “davvero?” “certo!” “oh… sono così contenta! Se potessi, ti bacerei” “puoi farlo, se vuoi” il suo sguardo è malizioso. Si avvicina pericolosamente a me, che cavolo faccio? “cosa vuoi fare?” “dimmelo tu…” la sua voce roca mi fa venire i brividi. “ma siamo in ufficio!” “Non preoccuparti! Chi può vederci?” Già, nessuno. Comincia a baciarmi le dita, poi le nocche, il braccio, la spalla, il collo… fino a raggiungere le labbra. “ ma non possiamo…” ma chi prendo in giro voglio anche io quello che sta per succedere. Mi spinge sulla parete e mi toglie la giacca, mi sbottona i pantaloni… “ ehi, Greg!” la voce mi è familiare, chi cavolo… Greg si ferma “sbrigati rimettiti a posto, mio fratello sta per entrare!” cosa?! Il tipo di prima?! Mi riallaccio i pantaloni e mi infilo nuovamente la giacca e cerco di aprire la porta ma Hunter entra per primo, sbatto contro di lui e cado per terra con un sonoro tonfo. “ ti sei fatta male?” mi domandano in coro i due. Greg mi tende la mano, l’afferro e a fatica mi rialzo. Che botta! “ sarà meglio che vada” “ oh si, ti chiamerò più tardi per discutere del tuo orario di lavoro” mi fa l’occhiolino con i suoi occhi azzurro intenso e io mi sento sciogliere come neve al sole. “ bene, salve ancora signor Hunter” “salve!” mi sorride come se nulla fosse successo. Sarà una lunga giornata

     
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  2. Pan_Aika
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    Steph Voglio il terzo capitolo, il quarto e cosi via fino all'ultimooooo!!!!!!
    P.S. mi piace il coniglietto lap-dance in firma!! XD
     
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  3. steph1910
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    Ahahahaha! Anche a me piace il tuo coniglietto in firma! è adovabile! XD
    Comunque il terzo e il quarto li ho già scritti... devo pensare a qualche porcata per il quinto :perv:

    Citengooooo, chiamerò il mio uccellino citengooo! Ahahahahaha
     
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  4. Pan_Aika
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    ahahahahaha! viva le porcate!!!
    smetti di scrivere Citengo ovunque!!! XD
     
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  5. steph1910
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    XD per sempre e sempreee
    Ahahahah! Me l'hai messo tu in testa! Il caro Citti piange a sentirti dire ste cose! XD
     
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  6. steph1910
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    Cap.3

    Coooosa?! Ma stiamo scherzando?! “S-scusa Greg, potresti ripetere?” “Andiamo Meg, so che a prima vista ti potrà sembrare un po’ strano ma è mio fratello! E tu sarai la sua segretaria.” “M-ma perché proprio io?” “Beh, siamo a corto di personale e Hunter – con quel suo caratteraccio – fa scappare via tutte le sue segretarie in una settimana.” “E perché con me dovrebbe essere diverso?” “mmmh, chiamiamolo sesto senso.” Sesto senso?! Vuole farmi impazzire già al primo giorno di lavoro?! Come posso fare da segretaria a uno che si mette a baciare una donna che neanche conosce?! Non prendetemi per il culo! “Ah… sesto senso, eh?” Greg si alza, gira attorno alla scrivania e si mette in piedi di fianco a me. “è sarcasmo quello che sento?” Scherza. Lo guardo di sottecchi. È proprio figo. Come si fa a non perdonargli qualcosa? È maledettamente perfetto. “Ehi…” Mi prende per il mento e mi stampa un bacio sulle labbra, che man mano diventa sempre più profondo. Oh cielo, non riesco nemmeno ad alzarmi, mi tremano troppo le gambe. Greg si avvicina ancora di più e mi prende per la vita, tirandomi su in piedi accanto a lui. Il suo corpo possente mi fa indietreggiare fino a raggiungere il muro. A quel punto mi tira su la gamba fino al suo bacino e comincia ad accarezzarmi la coscia. Oooh, cos’è questo, il paradiso? Sento la sua lingua accarezzare la mia e un brivido mi percorre tutta la schiena. Si stacca un attimo per tirarmi su e io incrocio le gambe attorno alla sua vita. Sorride e comincia a baciarmi il collo e poi sempre più giù, fino a raggiungere la mia camicetta, che comincia a sbottonare. Il suo sguardo è famelico. Raggiunto il reggiseno lo tira su e comincia a baciarmi il seno. Sento la sua lingua ovunque e un gemito esce dalla mia gola. Sto partendo per la tangente, vedo le stelle e sto godendo come una matta senza che mi abbia neanche penetrata. Oddio, oddio. E, quando comincio a sentire qualcosa di grosso tra le gambe, non capisco più niente. Le mie mani lo raggiungono e lo sento sobbalzare. Cavoli, che ha dentro i pantaloni, un grattacielo? Lo sento sospirare. “Meg, tu mi farai impazzire.” Mi prende in braccio e stende sui divanetti di pelle neri del suo ufficio. “Greg, che vuoi fare? E se succede come l’altra volta?” “Giusto, vieni con me.” Mi trascina verso una porta, che puntualmente apre, e mi trovo davanti a una stanza con un enorme letto a far da padrone. Mi ci deposita e si stende su di me ricominciando a baciarmi con passione. Mi toglie le scarpe e le calze, mentre io mi levo la camicetta in fretta e furia. Non ricordo niente della notte che abbiamo passato insieme, questa volta lo imprimerò nella mia mente. Comincia a slacciarsi la cintura quando, all’improvviso, sentiamo la porta dell’ufficio aprirsi. In neanche un nanosecondo, Greg si riallaccia la cintura e mette a posto la camicia. “Merda, merda, merda! Mai una volta che possa stare tranquillo. Meg, rimani qui e non ti muovere, riprenderemo dopo.” Mi fa l’occhiolino e abbandona la stanza, diretto verso lo studio. Rimango immobile, mi ha spiazzata completamente. Un momento prima stavamo discutendo e quello dopo stavamo amoreggiando spalmati sul muro. C’è solo una cosa da dire: che fico. Non mi sono mai sentita così con un uomo. Uao, e ripeto Uao. Sento un rumore di passi farsi sempre più vicino e, di riflesso, mi copro il petto con la camicetta finita per terra. È Greg. “Scusami Meg… hanno bisogno di me.” E te pareva. “ Ah…” Sospira, si avvicina e mi dà un bacio veloce. “Scusa ancora, ma è davvero urgente. Rivestiti e poi vai da Hunter, sai dov’è il suo ufficio, vero?” Annuisco. “Bene, dovrebbe essere lì. A dopo” Mi strizza l’occhio e, com’è venuto, vola via.

    Rivestita, esco dall’ufficio di Greg e vado verso quello del fratello, che sta proprio di fronte al suo. Busso e aspetto una risposta, ma niente. Sbuffo e busso di nuovo. Ancora niente. Decido di entrare e vedere se c’è qualcuno lì dentro, oppure sto aspettando invano come una scema. “Permesso. Mister Hunter?” Niente. Oh beh, vorrà dire che lo aspetterò seduta sul divanetto. Uffa! Ma perché devo lavorare per lui? Ci sono altre millemila segretarie, perché proprio io? Se questa non è sfiga. Oh? Cos’è questo rumore, acqua? Mi alzo e, con cautela, mi avvicino alla porta del bagno. “sarà qua dentro?” Busso. “Mister Hosland, è lì dentro?” Nessuna risposta. Decido di aprire la porta e vedere che sta succedendo, ma… trovo ad attendermi una spettacolare visione. Un uomo tutto nudo si sta facendo la doccia proprio davanti a me! Osservo il suo corpo perfetto da capo a piedi, le spalle larghe, la schiena insaponata e… il suo fantastico culo sodo. Rimango lì a fissarlo a bocca aperta. Cazzo, che bel sedere! Mi avvicino senza pensarci, ma, prima che possa fare qualcosa, l’uomo si gira e, notandomi, mi fissa incredulo. E io fisso incredula il suo… ehm, avete capito. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti mister Hunter a occhi sbarrati. Una vocina mi urla nella testa: “smetti di guardare quanto sia dotato, voltati e scappa!”. Il mio cervello recepisce il messaggio, arrossisco fino alla punta dei capelli ed scappo in fretta e furia dal bagno continuando a scusarmi verso mister Hosland, che è ancora troppo basito per spiccicare parola. Esco e mi chiudo la porta dietro le spalle, il battito a mille e il respiro irregolare. Ma perché sono stata lì impalata come un’idiota?! Cavolo, cavolo, cavolo! Sento il cigolio della porta che si apre e vedo mister Hunter uscire dal bagno con solo l’accappatoio addosso e una parte di petto ben in vista. La mia faccia diventa di nuovo rossa, giro la testa e guardo verso il basso. Cazzo, cazzo, cazzo! E ora che faccio? “Ehi, signorina.” Alzo pian piano lo sguardo fino a raggiungere il suo viso, serio e senza espressioni. “m-mi perdoni mister Hosland! Non volevo entrare solo che Greg… volevo dire l’altro mister Hosland mi ha chiesto di venire qui e mi ha detto di riferirle che lavorerò qui come sua segretaria e, dato che quando ho bussato non ha risposto nessuno, ho pensato di entrare, ma, sentendo lo scroscio dell’acqua, pensavo ci fosse qualcuno e allora…” Alza la mano come a dirmi di stare zitta. “Bene, segretaria, questa cosa non si dovrà ripetere mai più, ha capito? E non si azzardi a dire qualcosa a qualcuno perché se no la sua carriera qui sarà finita, claro?” “S-sì!” Mamma mia, è completamente diverso da ieri. Ora è diventato un pezzo di ghiaccio! Sento il suo sguardo trapassarmi da parte a parte e provo quasi dolore fisico. Mannaggia a me! Perché mi ficco sempre nei guai? “Sono contento che abbia capito, segretaria.” Deve chiamarmi sempre segretaria? E con quel tono saccente poi? “Ehm… il mio nome è Megan Russel” I suoi occhi diventano due fessure intente a scrutarmi. Poi, in meno di un secondo mi tira su dal divanetto dove stavo seduta e mi sbatte contro il muro, i nostri visi a pochi centimetri l’uno dall’altro. “Bene, miss Russel. Sa, ho visto come era intenta a scrutarmi poco fa, spero che l’avermi visto completamente nudo non l’abbia intimorita.” Divento paonazza. C-che vuole questo tizio da me? Sorride e continua. “Però così non mi sembra corretto. Non è giusto che solo io sia stato visto senza vestiti, non le pare?” “C-che vuole fare?” “Beh, un gesto vale più di mille parole.” Con una mano mi afferra entrambi i polsi e li porta sopra la mia testa. Io lo guardo spaventata. “E-ehi! Cosa vuoi fare?! Non ti permettere! Lasciami!” “Zitta…” Mi prende per il mento e posa le sue labbra sulle mie baciandomi dolcemente. Sento la sua lingua percorrere il contorno della mia bocca e un brivido corre su tutto il mio corpo. Il suo respiro si fa più pesante e il suo corpo più vicino. Con la mano libera mi accarezza la vita. Ho la testa in panne, non riesco a muovere un solo muscolo. La bocca scende sino al collo e comincia a baciarne l’incavo con la solita gentilezza. Io ansimo e scalpito, ma, all’improvviso, non sento più le sue labbra sul mio collo, ma vedo i suoi occhi, offuscati dal desiderio, fissare i miei. Mi molla i polsi, sospira e se ne torna in bagno. “Oggi sei libera, puoi andare a casa. Domani ti voglio qui alle otto in punto.” Entra e chiude la porta. Le mie gambe non riescono più a sostenermi e scivolo per terra, lo sguardo perso nel vuoto. Che cosa è successo oggi? All’improvviso sono diventata una calamita per uomini? Prima Greg e ora Hunter. La realtà prende il sopravvento. Oh mio dio, cosa ho fatto? Cosa ho fatto?! “ti sei fatta entrambi i fratelli Hosland, ecco cos’hai fatto.” Risponde la mia vocina interiore. E mo’?! Mi metto le mani nei capelli e cerco di pensare a una soluzione, ma… non mi viene in mente niente. Cazzo! A fatica mi rialzo in piedi, prendo le mie cose e scappo dall’ufficio per tornarmene a casa. Devo chiamare Gary!

     
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5 replies since 2/2/2013, 19:10   60 views
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