La storia di A

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    Slegami, sei la mia solitudine...
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    A è una ragazza che vive con la sua famiglia in un piccolo paesino di 700 abitanti sulla riva di un lago. Non ama quel posto. I suoi primi 6 anni di vita li ha vissuti in un altro paese dove si trovava benissimo, ma per motivi di lavoro i suoi genitori si erano trasferiti. Ha 6 anni quando arriva nella casa nuova. Il primo settembre che trascorse in quella nuova casa portò cose nuove: avrebbe iniziato la prima elementare e le stavano per regalare un fratellino. A era una bambina molto timida che faceva molta fatica a fare amicizia. Nel vecchio paese aveva lasciato tutto: i suoi amici. In quel posto nuovo non si sentiva molto a casa, ma doveva cercare di farselo piacere. In classe erano solo in 11 e c’era anche un’altra bambina con il suo stesso nome: quella bambina le darà filo da torcere, ma sarà una delle sue più grandi amiche per quel periodo. Quei bambini le faranno del male. Verrà presa di mira dai loro scherzi e verrà insultata spesso. Saranno 5 anni molto crudeli per una bambina come lei. Nel frattempo la mamma le regala un fratellino, ma A gli vorrà bene, ma sarà un amore covato con invidia. Eppure gli anni passano senza che nessuno se ne accorga che l’anima di A si faceva di giorno in giorno sempre più dura, sempre più sola. Lasciata la scuola degli orrori ne inizia un’altra che non le fa mancare niente. La classe migliora moltissimo, ma la gentaglia sul pullman peggiora. E questo non aiuta A. Anzi fa sì che la sua anima si indurisca ancora di più. La nostra storia inizia quando A è alla fine della prima media. Nel novembre di quell’anno scolastico sua zia ha avuto una bambina e il 6 giugno ci sarebbe stato il battesimo. La nostra A non è una bambina cresciuta troppo in fretta, ma ama ancora giocare con le bambole e ama sognare. Quel fatidico 6 giugno le cambierà totalmente la vita. Sua zia aveva anche invitato i parenti di suo zio – cosa ovvia – e tra loro c’era J. La nostra A non sa cosa vuol dire innamorarsi, ma quando quel pomeriggio – per un fortuito caso – i suoi occhi hanno incontrato gli occhi di J ha capito che le era successo qualcosa. Durante la giornata lo continuava a spiare, senza rendersene conto. Nei giorni successivi continuava a pensarlo, continuava a ricordarsi l’infinito che ha visto nei suoi occhi. Ci sono voluti ben 5 mesi prima che la nostra A riuscisse a capire che si era innamorata di J. Quindi la nostra piccola A è diventata un pochino più grande. Metabolizzata questa sua nuova situazione inizia la sua ricerca. Cerca di sapere tutto su questo misterioso J. Inizialmente apprende che lui ha 3 anni in più di lei. Scopre che anche tra lui e sua sorella ci sono 7 anni di differenza (come tra la nostra A e suo fratello). Viene a sapere che è daltonico, che non ama andare a scuola e che viene anche bocciato. Riesce a trovare anche una sua foto. La nostra A è diventata una piccola investigatrice, infatti ogni volta che sente pronunciare il nome di J allunga un orecchio per poter sentire tutto. La nostra A confida alle sue amiche di questo suo amore e il nostro J inizia a diventare solo “lui”. Nel frattempo che scova nuovi indizi gli anni passano. Finiscono anche le medie, ma non preoccupatevi la nostra A non ha dimenticato J, anzi il suo amore è diventato ogni giorno più saldo. Visto che è un’eroina che si rispetti dobbiamo anche dire che non rivede J per un bel po’, ma questo l’aiuta ad innamorarsi sempre di più. Cambia scuola, cambia compagni e qui la nostra A si trova bene sia con la classe sia in pullman. Incontra nuove amiche a cui racconta quasi subito del suo amore. E il nostro J da “lui” passa a “innominato” – sì, come quello dei promessi sposi. Durante il natale della seconda superiore Babbo natale fa un grosso regalo alla nostra A: riesce a trovare il numero di J. E qui sprizza gioia da tutti i pori – potete immaginarvela dopo tutti quegli anni ad aspettarlo. Dobbiamo ricordarci però che la nostra A – anche se ha l’anima indurita – rimane comunque una persona timida. Allora inizia un approccio con degli sms, ma non succede granché. Allora poi ci pensa una amica della nostra A ad aiutarla. Lo chiama e ci parla. Anche qui la nostra A non ha grandi speranze: mi sono dimenticata di dirvi che non è una bella ragazza, ma una ragazza normale un po’ cicciottella. Pensate che la nostra A si sia arresa?? No, mai. Ci riprova dopo qualche mese e stavolta si svolge in maniera più semplice. Si scambiano sms perché J non sapeva chi fosse – dobbiamo anche dire che J pensava che fosse qualcun altro, ma purtroppo per lui era solo la nostra A – all’inizio procede tutto molto bene, ma è desiderosa di affetto e non è capace di aspettare e si fionda subito. Gli chiede di uscire, ma J non accetta. Direi che la nostra A è stata rifiutata definitivamente. Purtroppo per lei il suo carattere le impone di avere un comportamento appiccicoso senza accorgersene, così alla nostra A le tocca anche litigare animatamente con J. Questa situazione non cambia la nostra A, infatti nel periodo seguente alla litigata la nostra A andava in giro dichiarando di odiare quel “bambino bastardo” di J. Pensate che fosse vero?? Impossibile per la nostra A dimenticare quell’amore non corrisposto. Così tra alti e bassi la nostra A continua ad amare J. Nel frattempo la sua vita viene travolta da qualcosa che la allontanerà un pochino dal nostro J. Ormai erano 4 anni che la nostra A si dedicava anima e corpo a J. Quello che la travolge è la musica dei suoi nuovi idoli, che ha guardato perché uno di loro assomigliava a J. Fatto sta che la nostra A riesce a dimenticarsi per un po’ quel rifiuto categorico di J, ma non i sentimenti che prova per lui. Passano due anni: nei quali la nostra A è riuscita ad intravedere J solo pochissime volte. Disperata per il suo amore non corrisposto decide di smetterla per il proprio bene. E sul pullman incontra questo ragazzo stupendo: F. Per F coltiverà un sentimento purissimo e felice, infatti il solo vederlo le renderà la giornata migliore. E qui la nostra A tenta di riscattare il suo cuore, ma l’ansia che la prende sempre mentre è di fianco a F non l’aiuta a parlargli. Trascorre un anno fantastico, ma di F la nostra A scopre ben poco: solo che è nato il suo stesso giorno di due anni prima. Trascorso l’anno non vedrà più F, ma non sarà triste, anzi sarà contenta di averlo incontrato. Sfumato anche F, dobbiamo dire che J dal cuore della nostra A non uscirà mai. Anche se lo ha incontrato 2 anni dopo F e non le ha fatto nessun effetto, ma rimane dell’idea che J sia un gran bel ragazzo e adesso non nutre neanche brutti sentimenti verso di lui. Rimane il fatto che l’anima della nostra A è diventata davvero dura e adesso lei diffida di tutti, ma nessuno se ne è reso conto… Chissà se la nostra A riuscirà a trovare colui che si prenderà cura della sua anima e la farà ritornare come era prima.
     
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