Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!
N
Mi Rae (Yun Eun Hye) (del presente/passato, conosciuta anche per essere la prima protagonista fissa del programma
Ma come ti vesti?). La giovane ragazza con autostima sotto le scarpe e con dei capelli ORRIBILI. Lavora in un call center, dove deve perfino cantare per i clienti le canzoni più assurde. Mi chiedo ancora che
genere di call center fosse, forse era meglio se andava alla Corrida, dilettanti allo sbaraglio, con Scotti
In linea di massima, è il personaggio che ha avuto più cambiamenti durante la storia. Na Mi Rae all'inizio non ha speranze per il futuro né ambizioni. Ha molti sogni, come tutti, ma non ha mai il coraggio di fare quel passo in più per poter creare concretamente qualcosa. L'arrivo della sé stessa futura, sebbene le sconvolga tragicamente la vita, è quella spinta che le permette di cambiare poco a poco, rendendola più consapevole delle sue capacitàe e dei suoi stessi desideri. Na Mi Rae diviene così più forte e indipendente, trova la sua strada e la percorre fino alla fine, anche a costo di sacrificare l'amore. Per quanto abbia odiato vedere il suo atteggiamento con entambi i lead, speravo vivamente che scegliesse il Narcisista (vedi sotto). Sembrava davvero palese che il destino che li legava, fosse iscindibile a prescindere dalle diverse circostanze in cui la loro realazione era venuta a crearsi. Le cretinate della ahjumma hanno solo confuso le idee di entrambi, portandoli al distacco per
PAURA DI QUALCOSA CHE NON ERA ANCORA ACCADUTA.
Ritengo che qui Na Mi Rae (del presente) sia stata una codarda, così come il
Narci, e che abbia scelto la via più facile per sé stessa (egoisticamente) piuttosto che la condivisione della vita con qualcuno. Direi che l'egosimo finale che ha dimostrato, me l'ha resa davvero odiosa. Comprendo lo scegliere qualcosa per sé stessa, ma almeno tronca di netto con entrambi i lead e non fare
la battona quella che sta su due staffe tanto per.
N
a Mi Rae (Choe Myeong Gil) (futura/ahjumma). Inizio a credere che sia la reincarnazione del
Sommo Demone Celeste Ogni cosa che tocca la
distrugge. Nemmeno un gioco di guerra della play 3 farebbe tanta carneficina. Rispetto alla sua versione presente, l'ahjumma è una vera e propria materialista, sebbene tale supeficialità sia, in un certo senso, motivata dagli avvenimenti che ha dovuto affrontare. Ma in ogni caso... non potevi tornartene a casa prima? Tipo - Na Mi Rae passata, ti lascio 'sti fogli con gli avvenimenti futuri. Addio.- Ecco, sarebbe stata una cosa molto utile. Invece tocca
ciucciarsela subirsela praticamente fino alla fine, anche quando sta talmente male, che potrebbe schiantare per uno spiffero d'aria calda. Vi avviso, all'inizio l'amerete, poi finirete con l'odiarla e, infine, desidererete la sua immediata dipartita. Senza contare che non ho visto uno sviluppo del suo personaggio, esosa è, esosa rimane. Non aggiungo altro per l'ahjumma, sarebbe solo uno spreco di parole e di tasti.
K
im Shin (Lee Dong Geon), il
Narcisista (soprannominato anche
Narci). Un uomo che fin da subito si fa notare per quel che è: narcisista, appunto. Il nostro caro Narci è effettivamente un bell'uomo, famoso, ricco, il classico tipo che qualsiasi donna sfigata di un drama, si vorrebbe accaparrare. Eppure, dietro quella maschera di perfezione, si nasconde un uomo spocchioso, altezzoso e superbo, il classico tipo che guarda tutti dall'alto in basso, manco fosse Zeus in persona. Credo che questo aspetto restio e distaccato, fosse solo una sorta di maschera sulla maschera per tenere alla larga sentimentalismi di sorta nell'ambito del lavoro, dato che, una volta innamoratosi della sciattona Na Mi Rae, il suo vero carattere dolce e protettivo viene fuori in tutta la sua bellezza. Confermo che però, anche lui, ha i suoi difetti, e ritengo che sia stato codardo almeno quanto la Mi Rae presente, anche se si è fatto da parte con molto più stile e con un'evidente dimostrazione d'indipendenza e responsabilità.
P
ark Se Joo (Jeong Yong Hwa) è il giovane ereditiero della compagnia televisiva dove lavora Na Mi Rae e che, grazie a un ricordo dell'ahjumma che le permette di modificare a proprio vantaggio gli avvenimenti, si innamora a prima vista della ragazza. Inizialmente, terrà nascosta la sua identità di nipote della somma
Miranda (sua nonna a capo della compagnia), lavorando nel team di Mi Rae come semplice VJ (video journalist - colui che rielabora i materiali video del servizio/programma). Caratterialmente dolce e amabile, lo trovo a volte un po' eccessivo nelle sue manifestazione d'affetto, dato che ogni volta che tenta di fare qualcosa di carino per Mi Rae, riceve la solita batosta che lo porta a bere un bicchierino nel locale dove incontra sempre l'ochetta (vedi sotto). Insomma, non essere così masochista e smettila di provarci con salti mortali tripli. Per fortuna la sua costanza viene... come dire,
mezzamente ripagata
Ancora devo ben capire come sia riuscito a fidanzarsi con Mi Rae in quel modo così alla
bum shakalaka, con un anellino e un abbracciatina dopo una decina di rifiuti.
S
eo Yoo Kyung (Han Chae A) l'ochetta, è la donna che, nella realtà dell'ahjumma, avrebbe dovuto sposare Park Se Joo. All'apparenza frivola e vamp, ha in realtà un carattere molto più complesso di quanto si supponga nelle prime battute del drama. Nasconde le sue debolezze e il suo scarso amor proprio dietro una maschera di perfezione e falsa autostima, che viene prontamente fatta cadere da Se Joo. Lo confesso, in molte occasioni ho pensato che fossero una coppia perfetta, una di quelle che si completano a vicenda i difetti. Lei, all'apparenza ostica, è invece molto sensibile e umana, e fa scoprire a Se Joo, spesso molto cinico in ambito lavorativo, che le persone vengono prima degli affari. Dal canto suo, il bell'oppa riesce a far comprendere a Yoo Kyeong che non deve mai abbassare la testa ai suoi superiori per poter lavorare e che anche lei è una persona che merita rispetto come tutti. In breve, entrambi ricevono dall'altro le mancanze caratteriali che li caratterizzano, e questi dettagli verrano ben evidenziati durante i loro sporadici incontri. Sottolineo che, però, la nostra ochetta sa anche essere un bel po'
bastaredella.
I
l drama inizia con una carica incalzante e con un susseguirsi di avvenimenti che fanno ben sperare e che incollano lo spettatore davanti allo schermo. Sebbene negli ultimi anni i viaggi e salti nel tempo fossero diventati quasi una costante nei drama coreani (quando parte la moda non li ferma più nessuno), Marry Him If you Dare (che sarebbe qualcosa come
Sposalo se hai il coraggio/Sposalo se osi) aveva una marcia in più in fatto di originalità. Non ci sono infatti viaggi temporali che comportano salti di secoli o milenni, né personaggi al di fuori del loro contesto storico (tipo una personaggio dei giorni nostri che finisce nell'era Joseon o viceversa), ma un semplice sbalzo di circa una ventina di anni indietro nel tempo. Direte voi, e cosa c'è di tanto innovativo? Il confronto tra la Na Mi Rae del futuro e quella del presente. Per non parlare del simpatico giochetto dei mondi paralleli. Su questo fronte, il drama è stato apprezzato dalla sottoscritta, peccato per tutte le altre pecche che - da circa mezzo drama in poi - hanno distrutto una serie di aspettative coccolate con cura fin dal primo episodio. La Na Mi Rae futura - la chiameremo ahjumma per comodità - dopo circa quattro o cinque episodi, inizia diventare un vero e proprio elemento di disturbo. Questa donna, per quanto intenda fare quel che fa sperando di cambiare il suo stesso futuro (cosa che poi non dovrebbe accadere dato che si trova in una realtà parallela), finisce per distruggere letteralmente la vita a tutti i personaggi, nessuno escluso. Perfino la Na Mi Rae del presente deve ritrovarsi con dilemmi e lotte interiori causati solo dai dubbi e dalle rivelazioni dell'ahjumma. La presenza di cotale donna è veramente
inutile, mi chiedo perché la Na Mi Rae del presente non l'abbia rispedita a casa sua a calci non appena vista la mal parata. Sebbene all'inizio il drama dovesse ispirare la speranza o l'infallibilità del destino, le carte vengono in realtà rimischiate talmente tanto, che non è possibile fare manco mezza scopa. Per non parlare del comportamento di Na Mi Rae alla fine del drama, il suo atteggiamento che presume il voler stare su due staffe, così, perché tanto secondo il tuo destino, ti tocca o il Narcisista o l'altro. Della serie, vado a fare la mia vita, ottengo successo e poi, quando tornerò e avrò voglia, ricerco uno dei due e vediamo chi ci sta. La sua incapacità di scegliere una volta per tutte è snervante, perfino quel dubbio che non ti fa mai capire se sta con uno o con l'altro, alla fine ti scoccia. Ma parlando del finale che si dovrebbe riferire al futuro dell'ahjumma... la chiave e la scatola? No aspetta, fammi capire, siete in due mondi paralleli, come due rette parallele che
non si incontreranno mai, e tu, Na Mi Rae del presente parallelo, lasci alla ahjumma del futuro di un'altra realtà, lo scrigno con dentro tesori della tua vita? Non puoi influenzare il suo futuro che rimane immutato, ma puoi spedirle tramite pony express futuristico le tue foto e roba simile? Coerenza portami via. In breve, Marry Him If You Dare è buon drama, con ottimi spunti e gag divertenti, oltre che a una piacevole ost e un fantastico cast. Peccato che verso la metà, perda di smalto e che gli ultimi due episodi siano ricchi di avvenimenti quasi da far vomitare. Il finale è rimasto attinente a quella scia strana e controversa che caratterizza il drama, ma mi aspettavo qualcosa di più da tutta la vicenda.