La freccia nera di Robert Louis Stevenson

La freccia nera, di Robert Louis Stevenson, narra le vicende che vedono protagonisti Richard “Dick” Shelton e Johanna Sedley i quali, si incontrano ed innamorano sullo sfondo della guerra delle due rose. Il titolo lo dobbiamo alla compagnia di briganti e assassini, ladri e banditi ma anche vittime dei soprusi di Sir Deniel che, per vendetta o profitto, si aggirano per la foresta col dichiarato intento di trafiggere quest'ultimo e chi lo serve con, appunto, una freccia nera.
Una delle caratteristiche più evidenti del romanzo è la linea confusa tra bene e male, non c'è un solo personaggio che sia completamente buono o completamente cattivo, nemmeno tra i personaggi principali.
Lo stesso Dick non esita ad abbandonare i compari della freccia nera, che l'hanno accolto dopo che è fuggito in seguito al tentativo del suo tutore Sir Daniel di ucciderlo. In seguito abbandona anche , altri compagni quando vede che la “fortuna” non è dalla sua, oppure quando ruba la barca al povero marinaio anche se, poi, si sentirà in colpa rimane comunque il fatto che, per i suoi interessi, non si fa troppi scrupoli a rovinare un'altra persona. Anche Sir Daniel, seppure tirannico e mal voluto dal popolo, più volte viene descritto come un valido condottiero ed è rispettato dai suoi soldati.
Lo stesso vale per Ellis Duckworth, capo dei banditi della freccia nera, le cui motivazioni, la volontà di vendicare i torti subiti, possono anche essere condivise ma, che poi a conti fatti, si comporta ne più ne meno come colui che combatte, estorcendo denaro al popolo e non mostrando pietà.
Per quanto mi riguarda l'unico personaggio interessante è stato Senzalegge, è si un ladro e un fuorilegge ma, non ne fa mistero e non cerca di dare di sé un'impressione migliore dei quanto sia in realtà. Lo dimostra per esempio quando Dick gli domanda dove può nascondere le lettere e lui, consapevole della sua natura di ladro, esce per non cadere nella tentazione di rubargliele.
Se devo essere onesta ho faticato a leggere questo libro, sopratutto all'inizio, ma alla fine la trama si è fatta più avvincente e devo dire che non mi è dispiaciuto. Credo che questa caratterizzazione ambigua dei personaggi il renda più reali del classico bene contro il male, anche se devo dire che mi sarebbe piaciuta un'analisi più profonda del carattere dei singoli personaggi, sopratutto di Johanna, ma anche degli altri. Nel complesso il romanzo mi è piaciuto e il voto che do a questo libro è 7.
Recensione di Damon89