L'assassinio di Roger Ackroyd- Commenti

XII Incontro DC Book's Club

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    L'assassinio di Roger Ackroyd


    Eccomi arrivo :hau.gif: scusate l'attesa, tranquille non dovete aprire un'indagine per scoprire che fine ho fatto :7mq.gif: siete pronte per i commenti? Se si allora bene, non vedo l'ora di sapere se anche a voi è piaciuto questo giallo e se non essendo magari amati del genere non vi sia venuta voglia di dare un'opportunità a questo tipo di libri. Se volete sapere la mia opinione su questo libro la trovate QUI


    e adesso ecco alcune domande a cui potete o meno rispondere per il vostro commento:
    Di chi sospettavate all'inizio? Avevate capito subito chi era l'assassino?
    Se si, quando? Se no, cosa avete pensato nello scoprirlo?
    Cosa ne pensate del finale vi è piaciuto?
    Cosa ne pensate della struttura del delitto? Geniale o troppo macchinoso?
    C'è un personaggio che avete preso in simpatia?
    Avevate già letto libri di questa autrice? Li leggerete in futuro?


    Sono curiosa di leggere le vostre opinioni! :859i.gif:



    Edited by damon89 - 14/5/2017, 20:03
     
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    L'assassinio di Roger Ackroyd

    roger
    King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono e dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un'amica, la signora Ferrars.
    Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, soprattutto tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell'accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l'ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.

    Considerazioni personali

    ATTENZIONE! POTREBBERO ESSERCI SPOILER INERENTI ALLA TRAMA!


    Inizio questa recensione dicendo che sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che nell'edizione Mondadori del romanzo ci fossero una prefazione ed una postfazione di Leonardo Sciascia che come me è di origine siciliana, nelle sue osservazioni è riuscito a connettere magistralmente Orwell e l'Italia meridionale con i romanzi di Agatha Christie, nominando inoltre la prima traduzione italiana di questo romanzo intitolata "Dalle nove alle dieci".
    La caratterizzazione dei personaggi oltre ai normali metodi narrativi avviene usando anche paragoni ad altre opere come:
    -"Rikki-Tikki-Tavi" di Joseph Rudyard Kipling (autore del romanzo "Il libro della giungla") in cui si dice che il motto della mangusta è《corri e scopri》perché è divorata dalla curiosità dalla testa alla coda;
    -"Il mulino di Floss" di George Eliot caratterizzato da una presa di posizione femminista dove la protagonista forte e ribelle cerca libertà e autonomia.
    La storia inizia piacevolmente ed è piena di intrighi, ambientata in un paesino in cui il pettegolezzo è all'ordine del giorno, durante il racconto ci sono molte contrapposizioni su uno stesso argomento ma questo permette al lettore di prestare particolare attenzione a dettagli che altrimenti potrebbero sembrare irrilevanti. La narrazione si fa sempre più avvincente col susseguirsi delle pagine fino ad arrivare al colpo di scena finale che dichiararlo sorprendente è dir poco sarebbe più corretto definirlo sconcertante ed esaltante riuscendo a far rimanere anche il lettore più acuto a bocca aperta.


    VOTO GLOBALE: 9/10 | TRAMA: 10/10 | AMBIENTAZIONE: 7/10 | STILE: 8/10
    TITOLO ORIGINALE: The Murder of Roger Ackroyd | AUTRICE: Agatha Christie | CASA EDITRICE: Oscar Mondadori
    GENERE: Giallo | ANNO: 1926 | NUMERO DI PAGINE: 233


    Scheda © Caeles in esclusiva per DC Team


    (Commenti con Spoiler)

    Ho letto il libro e mi è piaciuto tantissimo!
    All'inizio sospettavo del segretario Raymond però verso la fine dopo la riunione a casa di Poirot quando rimase solo col Dottor Sheppard iniziai a dubitarne e mi venne in mente che l'assassino potesse essere il narratore stesso, sapevo di questa possibilità nei romanzi gialli ma non mi era mai capitato di leggerne uno in cui accadeva.
    Quando ho scoperto che era questo il caso ne sono rimasta piacevolmente colpita, certo ci sono rimasta male per non aver capito chi fosse il colpevole, ma leggere un finale così d'effetto mi ha sorpresa ed entusiasmata. Ultimi capitoli mozzafiato!
    Collegando i vari indizi avevo capito cos'era successo la sera del delitto ma non la vera dinamica dell'omicidio, secondo me il delitto è stato ben strutturato, forse me lo fa dire la dinamica della narrazione oppure il finale a sorpresa ma al momento non vedo buchi di logica nella composizione del delitto.
    Ho letto vari libri di Agatha Christie ma nessuno con protagonista Poirot, non mi piace molto il suo atteggiamento di superiorità però lo svolgimento della trama non mi è dispiaciuto quindi probabilmente ne leggerò altri in futuro.
     
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    Eccoci qui a quanto pare sono la prima a dover commentare questo libro per precauzione metterò tutto sotto spoiler :z2i.gif: cominciamo :
    Intanto comincio dicendo che è stata unavera sfida per me leggere questo libro il genere non mi appassiona gran che ma ho voluto provare lo stesso, la grande caratteristica che affascina questo libro è proprio il protagonista Poirot, il più celebre investigatore creato da Agatha Christie, basso e dall’aspetto piuttosto ridicolo, ha però un’altissima opinione di sé e molta cura della propria persona con una mente a mio avviso geniale e con l'attenzione particolare ai dettagli, ai movimenti e al carattere delle persone. Un grande osservatore. Ex membro in pensione della polizia belga, ora è a King’s Abbott per dedicarsi alla coltivazione delle zucche, non appagato dal fatto di essersi ritirato sente il bisogno di tornare in campo e rimettere in moto le sue “piccole cellule grigie”.
    Il momento più bello di questo libro è stato l'incontro fra Poirot e il dottor Sheppard qundo quest' ultimo pensa che il celebre ex investigatore sia in realtà un parrucchiere belga in pensione, :e9w.gif:
    La sorpresa più grande ovviamente sta nella scoperta dell'assassino all'inizio si pensava che la signora Ferrars avesse avvelenato il marito come fanno molte donne comuni nei gialli ma c'è qualcosa di più oscuro dietro difatti l’assassino non viene ritratto come un criminale incallito, ma solo un uomo debole, che sta cercando di sfruttare una situazione vantaggiosa, un segreto di cui è venuto a conoscenza. Poirot dopo aver richiamto tutti i sospettati punta il dito contro proprio il dottor Sheppard non che vero narratore della storia stessa, l'unico che era stato all’albergo “Tre Cinghiali”;e che conosceva Ackroyd abbastanza bene da sapere che aveva comperato un dittafono; un individuo che aveva una certa pratica in meccanica, che portava con sé una valigetta nera per nascondere il dittafono e che poté rimanere solo nello studio per pochi minuti, dopo la scoperta del delitto, mentre Parker, il maggiordomo, telefonava alla polizia.
    Nel complesso è stato un romanzo avvincente che mi ha fatto ricrede un po al genere del giallo, lo so, sono un pò contraditoria comunque il voto finale è
    8 / 10
     
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2 replies since 13/5/2017, 07:50   61 views
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