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Fan fiction a capitoli - manga Skip Beat

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    Ajisai
    CITAZIONE (*_Risa_* @ 17/5/2021, 13:01) 

    Ed eccomi qui con il terzo capitolo della storia! Capitolo ancora più lungo del precedente, temo XP E' stata una parte difficile questa da scrivere, si tratta di un momento di passaggio e la narrazione si svolge in più momenti della giornata; inoltre fa una piccola comparsa un personaggio visto negli ultimi capitoli del manga che non conosciamo molto bene e quindi sono andata a sentimento cercando di caratterizzare il tutto nel migliore modo possibile. Va bene, ora vi lascio alla lettura e spero che vi piaccia!

    Eccomi qui anche se un po’ in ritardo :3rk.gif: 🙏
    In primis complimenti!!! Davvero una bellissima storia :ct6.gif:
    Come tutte ,credo, non ho fatto fatica ad immaginare ogni singola scena e a ridere del povero Yashiro :e9w.gif:
    È davvero emozionante la parte finale con i genitori di Ren ( non vedo l’ora di poterla vedere nel manga.. anche se so che ci vorrà una vita)
    Mi stavo appunto chiedendo quando Ren avrebbe sganciato la bomba della/sulla “vera identità” :fjdw.gif:
    Poi lasciamelo dire ma ADORO i capitoli lunghi perché sono quelli che alla fine ti tengono con il fiato sospeso fino alla fine. :jh7.gif:
    Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo :hau.gif:
    Grazie :z2i.gif:
     
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    Ajisai
    Ancora Bravissima Risa. Anche con il terzo capitolo hai sganciato una bomba :J7skjjc:
    Non capisco perchè ma le parti con Yashiro sono sempre esilaranti XD... La tua storia sta proprio iniziando a prendermi sempre più, attendo come sempre quello successivo :06ir.gif: :ct6.gif:
     
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    Hasu
    Aaaah! :im9.gif: Ho appena finito di leggere e sono completamente rimasta in shock, l'incontro con i genitori non me l'aspettavo! :1gm.gif:
    Continuo a complimentarmi con te perché sono rimasta incollata allo schermo e ho divorato tutto il capitolo ed ora voglio vedere come continua! :jh7.gif:
     
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    Ajisai
    Oh mamma questo nuovo racconto è davvero infuocato :6.gif: , chissà cosa ci riserverai nel prox capitolo 😍😍😍. Ho amato nel finale come Kyoko ha rimesso in riga Ren❤️, e non solo, ho amato tutto. Grazie Risa per aver creato un'altra perla😘😍😍
     
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    Ajisai
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    Eccomi qui anche se un po’ in ritardo :3rk.gif: 🙏
    In primis complimenti!!! Davvero una bellissima storia :ct6.gif:
    Come tutte ,credo, non ho fatto fatica ad immaginare ogni singola scena e a ridere del povero Yashiro :e9w.gif:
    È davvero emozionante la parte finale con i genitori di Ren ( non vedo l’ora di poterla vedere nel manga.. anche se so che ci vorrà una vita)
    Mi stavo appunto chiedendo quando Ren avrebbe sganciato la bomba della/sulla “vera identità” :fjdw.gif:
    Poi lasciamelo dire ma ADORO i capitoli lunghi perché sono quelli che alla fine ti tengono con il fiato sospeso fino alla fine. :jh7.gif:
    Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo :hau.gif:
    Grazie :z2i.gif:

    Oh ma grazie mille!!! Mi fa piacere sapere che tu sia riuscita ad immaginare le scene descritte, è proprio quello l'intento! :ct6.gif:
    Mi fa piacere che i capitoli lunghi siano apprezzati, perchè temo che anche il prossimo lo sarà :P Grazie davvero! P.s. hai una firma stupenda!

    CITAZIONE
    Ancora Bravissima Risa. Anche con il terzo capitolo hai sganciato una bomba :J7skjjc:
    Non capisco perchè ma le parti con Yashiro sono sempre esilaranti XD... La tua storia sta proprio iniziando a prendermi sempre più, attendo come sempre quello successivo :06ir.gif: :ct6.gif:

    Grazie!!! <3 <3 Le parti con Yashiro mi diverto un mondo a scriverle, le sue facce nel manga e nell'anime sono esilaranti ^U^ però ha anche un carattere serio, è molto professionale e tiene a quei due testoni per questo cerco sempre di far emergere anche quel lato nella storia (come ad esempio alla fine del terzo capitolo)!

    CITAZIONE
    Aaaah! :im9.gif: Ho appena finito di leggere e sono completamente rimasta in shock, l'incontro con i genitori non me l'aspettavo! :1gm.gif:
    Continuo a complimentarmi con te perché sono rimasta incollata allo schermo e ho divorato tutto il capitolo ed ora voglio vedere come continua! :jh7.gif:

    Sono felicissima che il "colpo di scena" sia riuscito! da quando ho iniziato a pensare a questa ff avevo in mente questo scontro fin dall'inizio anche se non sapevo bene come renderlo essendo due personaggi particolari, uno dei quali visto davvero poco. Grazie per aver letto! :wr5.gif:

    CITAZIONE
    Oh mamma questo nuovo racconto è davvero infuocato :6.gif: , chissà cosa ci riserverai nel prox capitolo 😍😍😍. Ho amato nel finale come Kyoko ha rimesso in riga Ren❤️, e non solo, ho amato tutto. Grazie Risa per aver creato un'altra perla😘😍😍

    Ti ringrazio molto!!! <3 :] quello che mi piace di Kyoko è proprio il suo carattere! Dalla delusione con Sho ha tirato fuori una grinta paurosa! è premurosa e tiene molto agli altri ma non si fa mettere i piedi in testa e per trattare con un Ren fuori controllo ci voleva una Kyoko strong! Kyoko nel manga riconosce molto bene i vari stati d'animo di Ren ed in base a quelli sa come comportarsi, quindi la sua reazione finale mi è sembrata in linea con il suo personaggio e il modo corretto per rimettere Ren in riga! Sono contenta che ti sia piaciuta! :z2i.gif:

    Grazie di cuore a tutti per i commenti e soprattutto per aver letto!!!
     
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    Ajisai

    Ed eccomi nuovamente qui!!! Mi ci è voluto più tempo del previsto per creare questo capitolo perchè ho avuto in primis pochissimo tempo per scrivere ed in secondo luogo per la lunghezza e l'importanza stessa di questo capitolo. Alla fine però ce l'ho fatta! Premetto che dopo questo, dovrebbe esserci solo un epilogo quindi la storia è praticamente alla fine. Bando alla ciance, vi lascio alla lettura e vi avviso che si tratta di un capitolo mastodontico, scusate! Come sempre ringrazio in anticipo tutti coloro avranno la pazienza di leggerlo!

    CAPITOLO 4

    Parcheggiato davanti a casa di Kyoko e nel silenzio più assoluto, Yashiro continuava a fissare lo specchietto retrovisore nel quale vedeva riflessa l’immagine di Ren. Il ragazzo era ancora visibilmente turbato e arrabbiato ma soprattutto sembrava davvero ferito. Fortunatamente l’ira incontrollata che aveva mostrato nel parcheggio solo poco tempo prima, pareva ora sotto controllo ma al manager era assolutamente chiaro che la situazione fosse ben lontana dall’essersi risolta e che probabilmente questa volta non sarebbe neanche stato molto facile far tornare tutto nella norma. Usciti dal parcheggio, il manager si era diretto verso l’abitazione del ragazzo quando improvvisamente Kyoko gli aveva chiesto di fare una deviazione e di andare invece a casa sua. A quella richiesta Ren si era rabbuiato ancora più di quanto già non fosse e così la ragazza aveva subito aggiunto, come per rassicurarlo, che voleva solo passare a casa per recuperare dei vestiti di ricambio e soprattutto per avvisare personalmente i proprietari del fatto che avrebbe passato nuovamente la notte fuori. I ragazzi stavano quindi aspettando che Kyoko tornasse in macchina ma quell’attesa si stava facendo davvero difficile da sostenere e Yashiro percepiva crescere sempre più il turbamento di Ren. Il manager continuava a fissare il riflesso del ragazzo nello specchietto e più lo guardava, più si sentiva in dovere di dire o fare qualcosa. Non era assolutamente in grado di risollevarlo o tranquillizzarlo, non aveva la minima idea di cosa fosse successo ed era conscio del fatto che solo una persona in quel momento avesse il potere di aiutarlo e non era di certo lui; nonostante tutto questo, era comunque consapevole di essere un uomo adulto ed oltre che suo manager si considerava anche suo amico.

    “Ren” trovò infine il coraggio di dire Yashiro continuando tuttavia a guardare solamente il riflesso del ragazzo. Vide Ren ruotare leggermente la testa verso di lui, come un automa, con ancora la mano sotto il mento e lo sguardo cupo “Per il momento, non ho intenzione di farti domande in merito a quanto successo, lascia però che ti dica solo una cosa. Non so cosa stia succedendo ma… …fidati di Kyoko. Lei sola può aiutarti ora e ricordati che non sei più solo, che la cosa ti piaccia o no; io sono il tuo manager ma mi considero anche tuo amico e proprio per questo capisco di non poterti aiutare al momento, perché non sono la persona giusta. Ed è in qualità di amico, che ti ripeto di fidarti di lei e…” Yashiro si girò finalmente a guardarlo negli occhi “…di cercare di non ferirla se possibile.”

    Il manager vide un guizzo passare negli occhi del ragazzo e subito dopo il suo sguardo divenne ancora più duro “Non guardarmi in quel modo, sai che ho ragione. Ho già visto quello sguardo e, sarò sincero, in qualche modo mi spaventa; per questo ti sto dicendo di cercare di non farti trascinare dalle tue emozioni e di non ferirla ma, al contrario, di abbandonarti a lei”.
    Ren continuò a guardare con occhi freddi il suo manager tuttavia, dopo un breve momento, fece un impercettibile cenno di assenso prima di distogliere definitivamente lo sguardo e tornare a fissare fuori dal finestrino; i due ragazzi rimasero immobili per un tempo che sembrò loro interminabile. Il silenzio, calato nuovamente nella vettura, accompagnava i loro pensieri e fu interrotto solamente dal rumore della portiera che si apriva e che li avvisava del fatto che Kyoko fosse tornata da loro.

    **********

    Nuovamente seduta sul divano di Ren, Kyoko fissava la schiena del ragazzo in attesa di una qualsiasi reazione da parte sua. Una volta rientrati a casa, Ren le aveva biascicato qualcosa per farla accomodare e da quel momento era rimasto in piedi, in silenzio, mostrandole solo le spalle, come se temesse di guardarla in viso. Kyoko aveva provato più volte a chiamarlo ma senza successo dato che non aveva avuto nessuna risposta; dopo vari tentativi, si era accasciata sul divano e si era messa a pensare a cosa fare per smuovere il ragazzo. Con un profondo sospiro, buttò fuori tutta l’ansia accumulata e facendosi coraggio riprese a parlare:
    “Tsuruga-san, potresti gentilmente voltarti? Vorrei poterti parlare guardandoti in faccia…”

    Quelle semplici parole arrivano dritte al cervello di Ren e scossero il ragazzo a tal punto, che inconsapevolmente, si trovò finalmente a risponderle.

    “Vedo che sei tornata alle formalità… sono di nuovo solo ‘Tsuruga-san’ dopotutto…” ogni parola usciva dalle labbra di Ren con dolore e rassegnazione, era come se quanto detto da Kyoko poco prima, gli avesse inferto l’ennesima ferita “beh… non ti biasimo, non sono stato e non sono tutt’ora un bello spettacolo… presumo di averti profondamente deluso” concluse il ragazzo, coprendosi il volto con una mano.

    “Vorrei che la smettessi di parlare di delusione Ren, perché la cosa mi infastidisce parecchio” il ragazzo si voltò di scatto e si trovò a fissare gli occhi ambrati di Kyoko. “Finalmente mi guardi in faccia” Ren sgranò gli occhi “Mi spiace” continuò Kyoko “temo che le mie parole di poco fa ti abbiano ferito, non era mia intenzione; stavo cercando solo un modo per farti reagire e l’unica soluzione che mi è venuta in mente è stata quella di chiamarti per cognome, non ho pensato al fatto che potessi ferirti. Ora dimmi, hai intenzione di stare in silenzio a fissare il vuoto per tutta la sera o parliamo di quanto è successo?”

    Ren strinse i pugni e fece un gesto stizzito con la bocca, si sentì nuovamente in gabbia e la rabbia lo assalì ancora una volta. Gli venne l’istinto di aggredire verbalmente Kyoko, di allontanarla, di dirle di non impicciarsi e di andarsene a casa e lasciarlo stare. Come al solito voleva nascondere a tutti, specialmente a lei, le sue debolezze e fragilità ma sapeva quanto quella ragazza potesse essere risoluta e quindi l’unico modo per riuscire, forse, a farla desistere sarebbe stato quello di aggredirla e spaventarla. ‘Cerca di non ferirla se possibile’ le parole di Yashiro gli rimbombarono nella testa come un fulmine a ciel sereno e in una frazione di secondo si diede mentalmente dello stupido per quello a cui aveva pensato. No, non poteva ferirla di proposito, lui stesso non lo avrebbe sopportato. Rassegnato il ragazzo sospirò ed ancora con i pugni serrati a più non posso rispose con un filo di voce:

    “Cosa vorresti sapere? Devo avvisarti però… …che non garantisco di poter o volere rispondere a tutto…”
    “Temo di non essermi spiegata bene. Non sono qui per farti un interrogatorio o strapparti chissà quali confidenze.” Kyoko vide sul volto di Ren confusione e sorpresa “Certo, sarei ipocrita a dire che non mi piacerebbe sapere cosa sia successo oggi, cosa ti abbia spaventato così tanto e la tua relazione con Sara e Hizuri, ma non è per quello che sono qui. Quello che mi interessa in questo momento è solamente sapere come stai e cosa posso fare per aiutarti.”

    Ren era immobilizzato dallo stupore, completamente sconvolto; non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Era sicuro che Kyoko si aspettasse una spiegazione per il suo comportamento e che quanto pronunciato nel parcheggio fossero parole dette solo dalla situazione ed invece era stata sincera; ancora una volta era riuscita a sorprenderlo. Non sapeva più cosa fare o dire, non sapeva più cosa aspettarsi… Incapace di ragionare con lucidità si trovò ad accasciarsi a terra, cadendo sulle ginocchia e coprendosi il volto con le mani.
    “Come fai? Come fai ogni volta a spiazzarmi così?” Ren ancora con le mani sul viso cercava di trovare una spiegazione logica alle parole della ragazza, ma senza successo “Come riesci a dirmi quello che ho bisogno di sentire? Non so cosa fare ora, non so come comportarmi. Sento di potermi fidare di te, di potere togliermi qualche peso dal cuore ma… … ma temo di perderti… Kyoko… tu non hai idea di chi sia io e di quanta oscurità ci sia nel mio cuore… non sai di quali colpe mi sia macchiato…”

    Kyoko raggiunse il ragazzo e delicatamente gli spostò le mani dal viso, si inginocchiò di fronte a lui e lo fissò dritto negli occhi. La ragazza posò le mani sul volto di Ren e con un gesto deciso gli diede un leggero colpo sulle guance. Il ragazzo sgranò gli occhi e la guardò perplesso. Subito dopo averlo colpito però, Kyoko lo spiazzò ulteriormente in quanto cominciò ad accarezzarlo dolcemente.
    “Non dimenticarti chi sei, Ren. Sei il grande Ren Tsuruga ed hai un obiettivo ben preciso da raggiungere per poter ripartire con la tua vita. Non perdere questa battaglia, ti prego… Non farti sopraffare, non puoi! Io sono qui, sarò sempre al tuo fianco, ricordalo. Te l’ho già detto, non importa cosa ancora non so di te… Io… ti amo e non ho intenzione di scappare… Posso capire che tu non sia ancora pronto ad aprirti con me e ti assicuro che non comprendo ancora le motivazioni che hanno portato Sara, Hizuri e il presidente a comportarsi in quella maniera, ma non intendo abbandonarti per nessun motivo. Quindi ti prego, non allontanarmi…”

    Ren non resistette oltre e strinse nuovamente Kyoko tra le sue braccia per poi catturare le sue labbra. Kyoko si irrigidì per la sorpresa, ma non si scansò né tantomeno lo allontanò da lei, al contrario ricambiò quel bacio disperato cercando di trasmettere con esso, tutto l’amore che provava per il ragazzo.

    “Grazie” sussurrò Ren alla ragazza non appena riuscì a staccarsi da lei; lentamente si alzò in piedi e la aiutò a fare altrettanto. Senza dire una parola la fece sedere nuovamente sul divano; lui rimase in piedi ma la guardò dritta negli occhi e ricominciò a parlare
    “La donna che abbiamo visto oggi pomeriggio… quella che continui a chiamare Sara… Ti sei fatta un’idea di che rapporto possa avere con me?”

    Kyoko si trovò spiazzata dalla domanda, ma soprattutto da come lui gliela aveva posta.
    “Perché esiti nel pronunciare il suo nome?” chiese davvero sorpresa Kyoko “Mi si è presentata ufficialmente come Sara Smith e il sig. Hirotaka Date che era insieme a lei, non l’ha contraddetta né tanto meno mi è sembrato sorpreso. Mi stai forse dicendo che ‘Sara’ non è il suo vero nome?”
    Lo sguardo di Ren bastò a far capire a Kyoko che aveva indovinato; la ragazza sospirò e si mise una mano sulla testa grattandosi nervosamente i capelli “Ma perché siete tutti così misteriosi? Comunque per rispondere alla tua domanda… non sono sicura e temo di prendere un abbaglio pazzesco, ma ecco… sì penso di avere una mezza idea del tipo di legame che vi unisca. Confesso che non ci avevo capito assolutamente niente durante il vostro colloquio, ma una frase pronunciata poco dopo che te ne sei andato, mi è rimasta particolarmente impressa nella mente e non ho potuto fare a meno di continuare a pensarci…”

    “Sara…” riprese Ren “Il suo vero nome è Juliena e lei ecco… è mia madre…” Ren distolse lo sguardo dalla ragazza, come se si vergognasse di quello che aveva appena ammesso. “mi pare di capire che per te non sia una grande sorpresa ma ti assicuro che per me è davvero difficile parlarne… le mie origini sono qualcosa che tengo ben sepolte dentro di me perché mi riportano inevitabilmente alla mente quel passato e quell’oscurità che tento di nascondere a tutti e contro cui lotto.” Kyoko rimase in silenzio, con lo sguardo fisso sul ragazzo davanti a lei che nuovamente non trovava la forza di guardarla.
    “Grazie” riuscì a dire infine la ragazza; Ren la guardò stupito, non capendo il perché di quel ringraziamento improvviso “grazie per esserti aperto ed avermi confidato una cosa così importante. A questo punto penso proprio di non sbagliare a pensare che… ecco che Kuu Hizuri… beh sì che lui sia tuo padre, giusto?”
    Il ragazzo annuì piano e sfinito si sedette sul divano accanto a lei. Inspirò ed espirò profondamente più volte e stravolto si afferrò la testa tra le mani. Kyoko allungò una mano verso di lui e gentilmente gli accarezzò la testa, quando all’improvviso un ricordo le attraversò la mente. Si bloccò di colpo e inconsciamente iniziò ad agitarsi, apparentemente senza un valido motivo. Ren notò il cambiamento nella ragazza ed istintivamente le si avvicinò preoccupato. Kyoko sembrava persa nei suoi pensieri e completamente in balia di chissà quali giochi mentali.

    “Kyoko?” provò a chiamarla il ragazzo “Kyoko?” ripeté nuovamente senza ottenere nessuna risposta. La ragazza non prestava attenzione neanche al fatto che lui la stesse chiamando per nome. Le afferrò con decisione un braccio, costringendola a guardarlo; come risvegliatasi Kyoko lo fissò sorpresa. “Stai bene? Quello che ti ho detto ti ha turbato?” chiese seriamente preoccupato Ren.
    “Ah no, ecco… ho solo realizzato una cosa che mi ha reso estremamente felice ma allo stesso tempo mi fa sentire in un tremendo imbarazzo”
    “Uh? A cosa ti riferisci?” domandò incuriosito il ragazzo.
    “Beh ecco…” Kyoko distolse lo sguardo “ho realizzato di aver appena scoperto il tuo vero nome.” Ren si irrigidì all’istante e per un momento non capì come fosse possibile. Certo Kyoko poteva ormai sapere il suo cognome sapendo chi fosse suo padre, ma il suo primo nome era tutta un’altra storia.

    “Il… mio vero no… nome intendi?”
    “Sì esatto! Il tuo vero nome dovrebbe essere K…” Kyoko si blocco di colpo tappandosi la bocca con la mano libera, mentre il ragazzo la guardò perplesso “Posso dirlo?” chiese la ragazza “Posso davvero pronunciare il tuo nome?”
    “Come? Perché me lo chiedi?” domandò sempre più confuso Ren.
    “Oggi ti sei arrabbiato moltissimo quando tuo padre ha provato a chiamarti per nome ed ho avuto la sensazione che il problema non derivasse solo dal fatto che io fossi lì e potessi scoprirlo. Mi è parso quasi come se tu avessi paura o timore a sentire pronunciare quel nome davanti ad altre persone; perciò ti sto chiedendo se posso davvero provare a chiamarti con il tuo vero nome, non voglio ferirti ancora” concluse Kyoko

    Ren si trovò nuovamente spiazzato; com’era possibile che lei riuscisse a leggerlo così bene? Avvicinò al volto la mano della ragazza (che ancora non le aveva lasciato andare) e se la poggiò delicatamente sulla guancia.
    “Sì, fallo” disse il ragazzo serio come non mai; Kyoko vide che nei suoi occhi c’era timore ma anche risolutezza, perciò prendendo coraggio assecondò la sua richiesta.
    “Kuon… il tuo nome è Kuon Hizuri” disse guardandolo negli occhi; si accorse che a quelle parole, un brivido aveva scosso Ren.
    “Non avrei mai pensato di sentire quel nome pronunciato dalle tue labbra… la cosa mi agita parecchio… hai ragione, io detesto ancora questo nome ma non ho potuto fare a meno di chiederti di pronunciarlo. Ora saresti così gentile da spiegarmi perché ti mette in imbarazzo conoscerlo?”

    Kyoko arrossì di botto, allontanò la mano dal viso di Ren e si coprì gli occhi. “perché questo mi fa pensare al fatto che io ti ho impersonificato e mi sento morire dall’imbarazzo. Quando tuo padre mi ha detto di recitare nel ruolo di suo figlio Kuon, mi sono calata anima e corpo in quel ruolo ed ora mi rendo conto che mi stavo immedesimando in te! Ci siamo anche incontrati mentre recitavo, chissà cosa hai pensato quando hai capito che stavo cercando di imitare te. Non mi stupisce che tu fossi sconvolto… mi sento morire dall’imbarazzo. Che figura tremenda devo aver fatto quella volta e chissà come sei stato male tu.”

    Ren non poté non sciogliersi davanti a quelle parole e per la prima volta quella sera, sorrise. Portò due dita sotto il mento della ragazza e delicatamente le sollevò il viso, poi spostandole le mani dal volto, la costrinse a guardarlo.
    “Sei stata assolutamente perfetta in quel ruolo Kyoko; sono rimasto scioccato è vero, ma per la tua recitazione così realistica, mi hai portato indietro negli anni. Sei stata meravigliosa” La ragazza gli regalò un sorriso sincero; finalmente sentì un po' la tensione della serata scivolare via dal suo corpo e le sembrò che anche Ren iniziasse a tranquillizzarsi almeno in parte. Proprio per questo motivo, trovò il coraggio di continuare a parlare e di affermare senza nessuna esitazione quello a cui stava pensando.

    “Ren!” il ragazzo la guardò “E’ così che continuerò a chiamarti per il momento” lui inclinò leggermente la testa di lato, interrogandola solo con lo sguardo, non capendo bene a cosa si riferisse. “Quello che intendo dire è che anche nella vita privata, continuerò a chiamarti Ren. Non fraintendermi, sono davvero contenta di conoscere il tuo vero nome e, già che ci siamo, ti confesso che prima di oggi mi sono interrogata più volte su quale potesse essere. Saperlo mi fa sentire più vicino a te… è come se avessi fatto mia un’ulteriore parte del tuo cuore. Tuttavia tu non sei ancora pronto a sentirti chiamare così e a me non importa veramente quale nome io debba usare, la sola cosa importante è che io possa continuare a chiamarti e a starti vicino. Ovviamente posso sempre sbagliare, ma questa è l’impressione che ho avuto”.

    Il ragazzo si alzò lentamente dal divano e si mise a camminare nervosamente per la stanza.
    “E’ davvero sconcertante il fatto che tu riesca a leggermi così bene; penso di aver sottovalutato o non compreso fino in fondo quanto tu sia stata ferita in passato e quale oscurità sia scaturita quella volta, dopo l’incidente con Fuwa intendo”. Ren si rabbuiò di colpo, strinse i pugni e abbassò lentamente il capo.
    “Scusami…” ricominciò con voce sommessa “pensare a Fuwa e al dolore che ti ha inferto mi ha fatto ricordare di non essermi ancora scusato con te, per tutto quello che è successo questa sera e soprattutto…” il ragazzo si bloccò, incapace d’andare oltre, come se soffrisse all’idea di pronunciare altro “…e soprattutto per averti ferita, con le mie parole ma anche con le mie azioni. Ti sei fatta male per colpa mia…”

    Kyoko lo guardò confusa, non riusciva realmente a capire a cosa si riferisse, ma prima che potesse esprimere le sue perplessità, Ren l’anticipò.
    “Oggi… Quando eravamo agli studi, ero completamente fuori di me dalla rabbia e non sono riuscito a controllarmi; quando mi hai bloccato il braccio per fermarmi ho provato a tenere a bada le mie emozioni ma non ci sono riuscito e così ho finito per strattonarti con forza e farti cadere; come se tutto ciò non bastasse, ti ho detto delle cose orribili nel parcheggio… Mi dispiace davvero…” Ren si voltò nuovamente verso di lei e con lo sguardo più ferito che gli avesse mai visto dipinto in volto continuò a parlare “ci sto provando, dico davvero, mi sto impegnando al massimo per combattere contro questi sentimenti negativi. Solitamente riesco a tenere tutto sotto controllo e a mantenere sempre la facciata di Tsuruga Ren; anche nelle situazioni più rischiose, riesco a mostrarmi calmo e pacato, ma quando si tratta di te o di faccende strettamente legate al mio passato perdo del tutto il controllo… a pensarci bene con te è stato così fin dall’inizio, non so come mai, ma sei riuscita a leggermi dentro e capire i miei sorrisi di circostanza fin da subito… In momenti come quelli di oggi, quella parte che voglio tenere sepolta, il lato più oscuro di Koun, quello che sto cercando di dimenticare e cambiare, prende il sopravvento… mi dispiace…” concluse il ragazzo stringendo i pugni così forte da farsi diventare le nocche completamente bianche e provocarsi dolore. Kyoko si alzò a sua volta e gli prese i pugni tra le mani, costringendolo a mollare la presa.

    “Ren, non c’è bisogno che tu sia così duro con te stesso, io sto bene. Fisicamente non mi hai fatto male, se questo ti preoccupa… ho solo perso l’equilibrio… per quanto riguarda le tue parole, ovviamente al momento mi hanno ferito un po’, ma ho compreso bene il tuo stato d’animo ed ho capito che erano cose dette d’impeto e tue paure. Non devi preoccuparti così tanto per me, non sono più così fragile… Continui a parlare di oscurità, di cose tremende che hai fatto di cui non sono al corrente, di malvagità... le ragioni che hanno portato a tanto dolore e oscurità non le conosco ma… sono cose passate… Tuo padre oggi mi ha fatto una domanda quando mi sono lasciata sfuggire che il tuo sguardo non prometteva niente di buono” Ren la fissò con gli occhi sbarrati.

    “Il mio sguardo? Che intendi dire?” balbettò il ragazzo
    “Parlo dei tuoi occhi… forse non te ne rendi conto, ma quando sei in un certo stato d’animo, i tuoi occhi cambiano completamente… diventano come vuoti, freddi, spenti e a volte quasi folli.” Un momento di panico attraversò Ren, davvero aveva mostrato quel suo lato a Kyoko? “Tuo padre” continuò la ragazza “mi ha chiesto se avessi già visto quello sguardo prima d’ora e se ne fossi spaventata. Ho dovuto rifletterci un momento prima di rispondere, ma non ho avuto nemmeno un attimo di esitazione una volta trovata la risposta. Ripeto a te quello che ho detto a lui oggi: ‘No! Lo sono stata in passato, ma solo perché mi ha spiazzato e mi sono trovata davanti una persona che non riconoscevo. Ho visto quell’oscurità che aveva inghiottito anche me una volta e non sapevo come aiutarlo. Io non ho paura di lui… ho paura di non poterlo aiutare, soprattutto ora’. Capisci Ren? Non importa quanta oscurità attanagli ancora il tuo cuore, non importa quanto lunga sarà la tua battaglia, io ti starò accanto e non ti permetterò di uscirne sconfitto”.

    Il ragazzo, completamente attonito, guardava Kyoko senza riuscire a proferir parola. Come era possibile tutto questo? Come faceva a parlare così? Da un lato Ren si sentiva più tranquillo, felice di quelle parole e speranzoso che ogni cosa fatta in passato non avesse ripercussioni sul loro rapporto; dall’altro lato però, temeva che una volta saputa tutta la verità, lei ne sarebbe stata sconvolta e che lo avrebbe di sicuro allontanato.
    “Parli così” disse infine il ragazzo “solo perché non sai di quali colpe mi sia macchiato; sono convinto che tua sia sincera e pensi davvero quello che hai appena affermato e, credimi, sono immensamente felice per le tue parole ma… …temo che non sia così semplice, sono responsabile di colpe atroci…”

    Il silenzio calò nuovamente nella stanza, i due ragazzi erano fermi immobili uno di fronte all’altra e nessuno dei due sembrava avere l’intenzione di muoversi o dire qualcosa. Kyoko era decisamente combattuta, voleva confidare una cosa al ragazzo ma temeva di mandarlo ancora di più in depressone; si rendeva però conto che Ren non avrebbe potuto capire fino in fondo la veridicità delle sue affermazioni e perciò decise di rischiare e di dargli una prova di quanto lei fosse sincera. Si fece coraggio, emise un lungo sospiro e con decisione afferrò la mano del ragazzo.

    “Ren, vieni… siediti per favore” il ragazzo la guardava confuso. Il dilemma interiore della ragazza non era passato inosservato ai suoi occhi e lui si era convinto sempre di più di aver fatto centro con le parole appena pronunciate; ma quando lei lo aveva afferrato per mano si era trovato spiazzato. Trascinato dalla ragazza, si trovò nuovamente seduto su quel divano che da un paio di giorni era diventato uno dei luoghi prediletti per le confessioni intime di quei due ragazzi.

    “Perdonami” iniziò la ragazza “devo dirti una cosa ma temo di provocarti nuovamente del dolore… credimi la mia intenzione è tutto all’infuori di ferirti, ma sento che è giunto il momento di confessarti questa cosa, proprio per farti capire che quello che ho detto è la verità.” Ren guardava Kyoko sempre più confuso, non capiva dove la ragazza volesse arrivare e iniziava ad agitarsi. “Poco fa, ti ho detto che avevo già visto il tuo sguardo vuoto prima di oggi. La prima volta che lo vidi così nitido fu durante la missione dei fratelli Hell, quando ci trovammo coinvolti in quella rissa per strada; durante quel ruolo, più volte mi sono resa conto che non stavi recitando normalmente, che qualcosa di oscuro stava muovendo il tuo cuore; era come se davanti a me non ci fosse né Tsuruga Ren né Cain ma una terza persona che non conoscevo ed è questo che inizialmente mi ha spaventata; trovarmi di fronte una persona sconosciuta e non sapere cosa fare per aiutati. Ti ho già detto che all’inizio avevo anche contattato il presidente per capire se potesse consigliarmi, senza però avere molte risposte. Uno dei momenti in cui ti sei smarrito di più è stato durante una delle riprese, quando c’è stato quell’incidente con Murasame” Ren si irrigidì di colpo ripensando a quei momenti ma non poté fare a meno di continuare ad ascoltare la ragazza.

    “Dopo quell’incidente, se ricordi, il regista è venuto nella nostra stanza per parlare dell’accaduto. Quando è arrivato tu stavi facendo il bagno, per questo nell’attesa si è fermato a parlare con me. Durante la nostra conversazione, il regista mi ha spiegato cosa fosse successo e cosa secondo lui avesse dato il via alla rabbia di Cain. Ha detto che Murasame aveva usato le parole ‘mezzosangue’ e ‘assassino a sangue freddo’ e che aveva anche affermato di aver capito quale fosse il tuo punto debole. Il regista mi ha chiesto se davvero tu volessi interpretare il ruolo in quel modo; lui aveva percepito come se tu avessi aggiunto un complesso di inferiorità al tuo personaggio legato alla questione razziale. È rimasto particolarmente sorpreso quando gli ho fatto capire che non mi avevi confidato come volessi interpretare il ruolo e del fatto che io non ti avessi chiesto niente in merito all’incidente, ma l’ho rassicurato dicendogli che era assolutamente normale e in linea con la reazione che avrebbe avuto Setsu. Tuttavia, nell’esatto momento in cui è finita quella conversazione e dopo aver ascoltato anche le spiegazioni che tu gli hai dato, mi sono resa conto di una cosa… il tasto dolente di Cain non era sicuramente legato ad un complesso razziale e quindi non era legato alla parola mezzosangue. Io ero, anzi, sono sicura che il punto debole menzionato non fosse neanche legato al personaggio di Cain ma che le parole che davvero ti hanno turbato quella volta siano state…” Kyoko si interruppe un momento “…tu sei veramente un assassino a sangue freddo” concluse infine.

    Ren sbiancò completamente, incapace di articolare una frase di senso compiuto. Si sentiva nuovamente messo a nudo e in balia di quella ragazza. Istintivamente si alzò e fece per andarsene, voleva andare a chiudersi in camera sua e schiarirsi le idee, non riusciva più a reggere il peso e quella pressione, ma Kyoko lo fermò per un braccio e tirandolo all’improvviso lo fece risedere di colpo sul divano e gli prese il viso tra le mani

    “Guardami” il ragazzo fissò gli occhi nei suoi “ci ho pensato molto nei giorni successivi e mi sono trovata a pensare che dentro di te si celasse veramente un’oscurità spaventosa che si nutre dei tuoi sentimenti negativi e contro cui porti avanti una lotta quotidiana. Inoltre se davvero avevo indovinato il tuo punto debole e la tua oscurità fosse legata ad esso, mi sono trovata a chiedermi più volte se…” anche questa volta Kyoko si fermò un momento “perdonami ma devo dirlo… …se qualcuno fosse realmente morto a causa tua.”

    Ren ormai era l’ombra di sé stesso; gli occhi spalancati e velati di lacrime la guardavano smarriti. Improvvisamente spalancò la bocca come per dire qualcosa, ma le parole gli morirono in gola; portò le mani alla testa per poi coprirsi subito gli occhi.
    “No… no… NO!” urlò poi tutto d’un fiato. Kyoko gli afferrò i polsi e lo chiamò a gran voce
    “REN! Ren calmati, sono io… Perdonami ti prego, non era assolutamente mia intenzione portarti ancora alla mente ricordi dolorosi” Kyoko sentì l’estremo bisogno di abbracciare il ragazzo ed istintivamente si sedette a cavalcioni sulle sue gambe per poi buttare le braccia intorno al suo collo e stringerlo forte a sé. Il ragazzo parve irrigidirsi al contatto, come se non si aspettasse una simile vicinanza, ma poi si rilassò leggermente. Kyoko si avvicinò al suo orecchio e dolcemente gli sussurrò:
    “Sono qui Ren, perdonami davvero per quello che ti ho detto ma l’ho fatto solo per farti capire che le mie parole sono sincere. Non importa quello che è successo in passato, io non ti lascerò solo e ti aiuterò a vincere la tua battaglia. Probabilmente riesco a comprenderti così bene perché anche io sono stata divorata dall’oscurità e capisco cosa si provi. Ti prego permettimi di aiutarti, non allontanarmi… fidati di me. Non importa cosa sia successo… il passato è passato e tu stai già facendo di tutto per fare ammenda, lo so… Non voglio chiederti niente ora, non voglio spiegazioni se è questo che ti spaventa, sono qui solo per te”.

    Fu come se il ragazzo riemerse dalle tenebre, il suo corpo riuscì nuovamente a rispondere ai comandi e finalmente si mosse. Avvolse in un abbraccio disperato la ragazza e continuò a stringerla senza sosta. Rimasero così per diversi minuti, in completo silenzio e stretti l’uno all’altra.

    “E’… è così… è proprio come pensi…” riuscì infine a dire il ragazzo “Ogni volta mi sorprendi, mi sento completamente esposto davanti a te… è tremendamente difficile per me ammetterlo, ma la tua intuizione purtroppo è giusta… la mia colpa è gravissima e non so se basterà questa vita per imparare a conviverci… perdonami… non posso e non voglio dirti di più per ora, non ce la faccio, non sono ancora pronto perché non ho ancora vinto la mia battaglia. Scusami… dovrei farti ribrezzo, non merito il tuo affetto ma non riesco e non voglio lasciarti andare. Tu sei mia!” concluse Ren aumentando la presa su di lei.

    Rimasero abbracciati ancora per qualche minuto, persi nei loro pensieri ed emozioni poi molto lentamente Ren sciolse la presa e si allontanò leggermente da lei, per fissarla dritta negli occhi. Kyoko vide una strana espressione dipinta sul suo volto e non riuscì a decifrarla del tutto. Ren sembrava triste e combattuto allo stesso tempo. Esitante la fece alzare dalle sue gambe e ancora più insicuro si alzò; la prese per mano e senza dire una parola si incamminò verso la sua stanza trascinandosi dietro la ragazza. Una volta arrivati, il ragazzo lasciò la sua mano e si diresse a prendere un oggetto per poi riavvicinarsi e mostrarle esitante quello che aveva in mano; Kyoko la riconobbe all’istante, era la pietra di Corn che lei gli aveva momentaneamente affidato.

    “Non posso dirti altro in merito alla mia oscurità ma penso sia giunto il momento di rivelarti una cosa. Sono terrorizzato all’idea di farlo perché temo davvero di ferirti e di perderti, non voglio assolutamente che questo accada ma è giunto il momento che tu sappia la verità, te lo meriti. Sei stata sincera con me ed è giusto che io faccia altrettanto.” Ren fece una breve pausa, poi emettendo un profondo respiro continuò “immagino tu abbia riconosciuto subito cosa ho in mano, giusto?” Kyoko annuì confusa “è giunto il momento che tu sappia chi ti ha regalato questa pietra”
    “Eh?!?! So benissimo chi me l’ha regalata, è stato Corn e lo sai anche tu.”
    “No, non è vero.” Kyoko sgranò gli occhi sempre più confusa “O meglio, la pietra te l’ha data il ragazzo che tu chiami Corn ma quello che voglio farti capire è chi sia realmente quel ragazzo… Mi spiace darti questa delusione ma… …Corn non è una fata, è una persona e ti è più vicina di quanto immagini…”

    La ragazza non riusciva davvero a capire cosa stesse cercando di dirle Ren, ma la cosa non le piaceva; il discorso stava iniziando a prendere una piega strana e lei iniziava ad agitarsi ed avere una brutta sensazione.

    “Corn… …il suo nome non ti ricorda niente?” Kyoko fecce un impercettibile cenno di diniego, ma la sua mente era già volata inconsapevolmente all’ultimo incontro avuto con la sua fata a Guam e al fatto che lui avesse la fisionomia e la voce di Ren. Una terribile consapevolezza si fece strada in lei, ma subito la ragazza la ignorò rifiutando con forza quel pensiero.
    “Kyoko, qual è il mio nome?”
    “Eh? Ren” rispose subito la ragazza
    “No, il mio vero nome…” precisò il ragazzo abbassando il tono della voce e guardandola serio.
    “K… Kuon” ripose con un filo di voce la ragazza; la terribile sensazione provata poco prima, l’aveva attanagliata nuovamente e questa volta non sembrava avere intenzione di abbandonarla.
    “E’ questo… questo è il vero nome di Corn… tu eri solo una bambina all’epoca e pronunciasti male il suo nome, trasformando Kuon in Corn…” Kyoko era sconvolta, lo fissava senza realmente guardarlo “Come presumo tu abbia ormai capito, io… sono Corn. Sono stato io a regalarti questa pietra parecchi anni fa…”

    “Questo… questo non è possibile… Stai mentendo… Se è uno dei tuoi soliti scherzi, sappi che non è divertente.” La ragazza non riusciva a pensare con lucidità e non riusciva ad accettare quanto le era appena stato rivelato.
    “Non è una bugia, mi dispiace… Non ti ho riconosciuta subito al nostro primo incontro perché eri così diversa e non intendo solo fisicamente. Eri ossessionata dalla tua idea di vendetta e la mia prima impressione su di te non fu delle migliori proprio a causa delle tue motivazioni per entrare in questo mondo, lo sai bene. Quando perdesti questa però” Ren sollevò la pietra “e ci incontrammo agli studi, tu eri disperata e continuavi a chiamare Corn e a scusarti con lui. Ti riconobbi in quell’istante… pian piano mi accorsi che alla fine non eri cambiata poi molto, sempre gentile, sempre disponibile, dando il massimo in tutto quello che fai; allo stesso tempo eri cresciuta e maturata ma eri stata anche contaminata dall’odio e dalla vendetta. Con il passare del tempo ho finito per innamorarmi di te, di quella bambina piagnucolona ma adorabile che avevo incontrato tanti anni prima a Kyoto e che non aveva la minima idea di chi io fossi in realtà”.

    Nella grande stanza di Ren regnava il silenzio, Kyoko non era ancora riuscita a proferire una sola parola e guardava il pavimento sconvolta; le sue spalle ed il suo intero corpo tremavano e la cosa fece preoccupare Ren che istintivamente si avvicinò a lei e le prese un braccio.

    “NON MI TOCCARE” urlò Kyoko furibonda, liberando il braccio dalla presa del ragazzo. Ren la fissò sbalordito “Quindi vuoi farmi credere che Corn sei tu? Che mi hai mentito per tutto questo tempo? NO, NON È POSSIBILE! Il tuo aspetto, la tua voce, il tuo nome, quello che mi hai appena raccontato… devono essere solo coincidenze, non c’è altra spiegazione. Corn è una splendida fata che mi ha aiutato in molteplici occasioni, tu e lui non siete la stessa persona… NON POSSO ACCETTARLO!” concluse urlando la ragazza.

    “Perché?” chiese tagliente il ragazzo. Kyoko alzò per la prima volta lo sguardo su di lui e vide che Ren era triste ma allo stesso tempo arrabbiato. La ragazza si chiedeva perché mai dovesse essere lui quello arrabbiato in una situazione simile “Perché non puoi accettarlo?” ripeté nuovamente Ren.

    “Perché? E me lo domandi anche? Perché mi hai preso in giro! Ti sei preso gioco di me in tutto questo tempo! Chissà quanto ti sei divertito vedendomi esaltare come una bambina quando ti parlavo di lui e del regno delle fate! Mi fidavo di te e mi fidavo di Corn e poi scopro che siete la stessa persona! Non lo accetto! E quando ci siamo incontrati a Guam allora? Perché non mi hai detto la verità lì se davvero ti spiaceva mentirmi, considerato che avevo anche tirato in ballo la vostra somiglianza! Ti sei divertito a farmi impazzire in quell’occasione? E tutte le cose che mi hai sempre raccontato oppure quando mi hai consolato nei panni di Ren? Bugie, erano tutte solo BUGIE! Mi hai preso solo in giro… SEI SPREGEVOLE!” urlò la ragazza, poi come colta da un momento di lucidità si bloccò di colpo e si tappò la bocca. Non riuscì però a trattenersi e grosse lacrime solcarono il suo viso trafiggendo Ren al cuore.

    “Quello che hai detto… …non è vero e sono sicuro che anche tu in fondo al tuo cuore lo sappia. Non ho mai avuto l’intenzione di prenderti in giro, ma non era di certo una cosa semplice da confessare. Prova a metterti per un momento nei miei panni, come avrei potuto dirti una cosa del genere? Non mi avresti neanche creduto probabilmente e soprattutto non volevo…”

    “E infatti non ti credo…” Ren spalancò gli occhi “o meglio non credo al fatto che quello che ti ho appena detto non sia vero. Non mi fido…” singhiozzò Kyoko. Il ragazzo si sentì ferito da quelle parole e senza rendersene conto le rispose alzando notevolmente il tono della voce.

    “Perché non mi credi? Perché non ti fidi? Hai idea di quanto sia stato difficile per me mantenere questo silenzio fino ad ora, non poterti dire la verità senza doverti dare un sacco di spiegazioni? Come pensi che potessi dirti che eravamo la stessa persona senza rivelarti qualcosa su di me o sul mio passato e sulle mie colpe? Nei tuoi ricordi Corn era un ragazzino biondo, con gli occhi verdi ed estremamente gentile, lo consideravi una fata e così lo hai rivisto anche da adulto! Come pensi che potessi dirti qualcosa senza ferirti? Hai idea di quanto io mi sia sentito dilaniato, in colpa e spregevole per questo? Hai idea di quanto mi sia sentito patetico perché sono arrivato a provare anche della gelosia verso me stesso? Nei panni di Ren provavo gelosia per il tuo approcciarti in maniera assolutamente normale con Corn, cosa che con me ti risultava difficile fare, ed il tuo idolatrarlo… nei panni di Corn ho provato gelosia verso Ren per la tua devozione e ammirazione verso il tuo senpai. Non puoi neanche immaginare di come mi si sia spezzato il cuore quando ti ho visto completamente sconvolta per le parole che ti ha detto quello stupido Reino e per la tua paura che Corn fosse morto! Ogni cosa che ho fatto, l’ho fatta sempre pensando a te! Sicuramente ho sbagliato a non dirti niente ma non ti ho mai presa in giro, sei sempre stata nel mio cuore e ti ho sempre amato! Perché? Perché sei disposta ad accettarmi con tutta la mia oscurità, ad accettare il fatto che io sia un MALEDETTO ASSASSINO MA NON PUOI ACCETTARE IL FATTO CHE IO SIA CORN? Cosa c’è di così tanto diverso dal fatto che tu mi abbia nascosto di essere Bo? Non lo hai fatto anche tu per paura di ferirmi, per paura di perdermi o deludermi? Non me lo hai tenuto nascosto perché la cosa era andata talmente in là da non sapere come confessarmi tutto? COSA C’E’ DI COSI’ DIVERSO NEL MIO CASO? Mi dispiace ma non lo capisco e sono io che NON LO ACCETTO!”

    Ren si sedette sul letto privo di forze, sconvolto ed ormai convinto di aver allontanato definitivamente da lui la ragazza. Sapeva che confessarle tutto era pericoloso ma non si pentiva di averlo fatto, era la cosa giusta da fare alla fine. Kyoko dal canto suo era rimasta impietrita dallo sfogo di Ren. Si rese conto che il ragazzo non aveva tutti i torti e che, fino a quel momento, non aveva mai fatto nulla volontariamente per ferirla. Ragionando con un minimo di lucidità comprese perfettamente il comportamento di Ren e si diede della stupida per la reazione che aveva avuto nei confronti del ragazzo anche se doveva ammettere che non era una cosa così semplice da accettare ed era convinta che la sua reazione, per quanto eccessiva, fosse abbastanza comprensibile. Ripresasi dallo shock e a mente più lucida, Kyoko si asciugò le lacrime e si avvicinò al ragazzo, si inginocchiò davanti a lui e delicatamente gli sfiorò i capelli. Ren non aspettandosi quel contatto, si ritrasse di scatto e la guardò confuso. Kyoko rimase per un momento con la mano sospesa, vicino al volto del ragazzo, poi decisa riprese a sfiorargli i capelli.

    “Sei davvero tu? Siete veramente la stessa persona?” Ren annuì “Allora… dimostramelo!” disse decisa Kyoko; il ragazzo le regalò uno sguardo interrogativo, come a chiederle una spiegazione alla sua richiesta “Ho capito che siete la stessa persona, ma… vorrei vederlo con i miei occhi. Puoi farlo?”
    Ren emise un lungo sospiro “Non sono sicuro di aver compreso bene quello che mi stai chiedendo… comunque se ti riferisci al mio aspetto fisico, non ho grandi prove da offrirti… non indosso una parrucca perché è troppo pericoloso, è un’alternativa che utilizzo solo in rare occasioni e, come puoi ben immaginare, non ho modo di tingermi i capelli ora… posso fare solo una cosa in questo momento.” Il ragazzo prese un piccolo contenitore e del liquido da uno dei cassetti del comodino e senza esitazione si levò le lenti a contatto; ogni gesto era minuziosamente osservato dalla ragazza che trattenne il fiato fino a quando Ren non si tolse entrambe le lenti e la guardò. Due magnifici occhi verdi la fissavano, due occhi speranzosi e spaventati allo stesso tempo. Kyoko fu rapita da quello sguardo; erano sicuramente occhi che conosceva ma che in qualche modo vedeva per la prima volta sul volto del loro vero proprietario. Istintivamente si lanciò su Ren e lo abbracciò con foga, sentendosi veramente un’idiota.

    “Scusami… Scusami Ren, ho esagerato… è solo che ho avuto paura, mi sono sentita tradita, tutte le mie certezze crollate e così le mie insicurezze sono venute a galla. Cerca di capirmi, mi hai detto una cosa sconvolgente non potevi aspettarti che la accettassi in silenzio, dovevo capire… ma mi rendo conto che ti ho aggredito più del dovuto… mi dispiace, mi sento così stupida” la mano del ragazzo si posò sulla sua testa e le regalò dolci carezze.

    “Allora sarebbe più corretto dire che siamo entrambi degli idioti, non trovi?” rispose il ragazzo, per poi aggiungere più serio che mai “Ti vado davvero bene? Sono un ragazzo complicato, ho un sacco di difetti nonostante quello che la gente pensi, ho un passato oscuro che non ho ancora il coraggio di raccontarti nei dettagli e con il mio brutto carattere potrei involontariamente farti soffrire.” Kyoko rimase in silenzio stretta ancora nel suo abbraccio, pensando a come rispondergli; poi un’idea le passò per la testa, era una cosa un po' audace da parte sua ma le sembrò la risposta migliore da dargli per rassicurarlo. Sciolse l’abbraccio, indietreggiò di qualche passo e fissandolo dritto negli occhi, portò una mano sulla sua camicetta. Lentamente e sotto lo sguardo sconvolto di Ren, Kyoko si slacciò il primo bottone; il ragazzo arrossì vistosamente ma fu incapace di distogliere lo sguardo. La ragazza aprì leggermente la sua camicetta e la spostò con decisione scoprendo il succhiotto che Ren gli aveva fatto il giorno prima.

    “Ren, la persona che amo mi ha lasciato questo segno come simbolo di un’importante promessa che mi ha fatto. So che farà di tutto per mantenerla pertanto fino a quando durerà la sua vita, so che la vivrà come la persona che mi appartiene fintantoché io mi prenderò cura di lui e lo guarderò per sempre. Io credo fermamente in questa promessa… Ren, Kuon, Corn, non mi interessa quale nome scegli di usare, tu sei l’uomo che amo con i tuoi pregi ed i tuoi difetti. Ogni nome con cui ti sei fatto o ti fai chiamare, racchiude una parte di te… Non sei solo Ren, solo Kuon o solo Corn, sei tutti loro e io ti accetto per quello che sei. Tu mi hai fatto una promessa, ora lascia che te ne faccia una anche io. Non importa cosa accadrà, cosa sia successo nel tuo passato o quante difficoltà ci saranno sulla nostra strada, io continuerò a stare al tuo fianco, ad essere dalla tua parte e a fare di tutto affinché la persona che amo sia felice”.

    Le parole pronunciate da Kyoko ebbero un effetto curativo sull’animo di Ren, sembrava come se la discussione alla LME, l’incontro con i suoi genitori, i confronti e le discussioni avute quella sera, fossero del tutto scomparsi. Il ragazzo annullò la distanza tra di loro, la strinse nuovamente a sé e poi, senza darle possibilità di dire altro, prese il suo viso tra le mani e si chinò su di esso in un bacio di cui entrambi avevano disperatamente bisogno. Si baciarono ancora e ancora, fino a quando non mancò loro l’aria. Ren abbracciò nuovamente la ragazza e avvicinandosi al suo orecchio, quasi impercettibilmente, le sussurrò:
    “Rimani con me stanotte”
    “Non c’è bisogno che tu me lo chieda, era già in programma… pensavo fosse chiaro” rispose agitata la ragazza.

    Ren diede un leggero bacio sul collo di Kyoko e lentamente iniziò a farla arretrare fino a che le sue gambe non urtarono il grande letto del ragazzo. Ren con un gesto rapido ma delicato allo stesso tempo, fece perdere l’equilibrio alla ragazza che si trovò sdraiata sul materasso. Il ragazzo si chinò su di lei, poggiando un ginocchio sul letto e le sue braccia accanto al viso di Kyoko. “Ho paura di non essermi spiegato bene… Rimani con me stanotte” ripeté il ragazzo “in questa casa, in questa stanza, in questo letto. Rimani con me”.

    Kyoko avvampò di colpo, aveva appena capito cosa intendesse il ragazzo; Ren le stava chiedendo di dormire insieme nello stesso letto e probabilmente avrebbe desiderato fare anche altro. Subito le tornò in mente lo sguardo maturo che il ragazzo le aveva riservato la sera prima e di come l’avesse bloccata al muro mandandola in estasi solo con qualche bacio. Sapeva che non avrebbe resistito molto se avesse seguito anche solo in piccola parte il suo desiderio e assecondato il ragazzo. Si sentì sciogliere come burro fuso e la sua testa cominciò a fumare. Cosa doveva fare? Non era per niente tranquilla in situazioni simili, non sapeva come comportarsi. Come avrebbe dovuto rispondere a una richiesta simile? C’era una risposta giusta da dare? Si sentiva in tremendo imbarazzo. Ren si appoggiò su di lei, piano, facendo attenzione a non gravarle troppo con il suo peso. “Stai tranquilla; penso di sapere quali siano i pensieri che ti stiano passando per la testa in questo momento, ma non ti preoccupare non intendo fare niente che non voglia anche tu e soprattutto non desidero che ti senta obbligata a concedermi nulla. L’unica cosa che vorrei è solo sentirti vicino, quindi ti prego rimani con me”
    Kyoko con le guance ancora arrossate per l’imbarazzo decise di seguire il suo cuore e, abbracciandolo, rispose semplicemente “Va bene”.

    Il ragazzo si sollevò leggermente dal corpo della ragazza per guardarla in viso e le regalo un sorriso sincero; poi lentamente si avvicinò a lei, dandole così modo di poterlo respingere. Non trovando nessun ostacolo però, unì nuovamente le sue labbra a quelle di Kyoko. I due innamorati continuarono a baciarsi, con passione crescente, fino a quando Ren non riuscì a trovare la forza per staccarsi da lei e appoggiare la fronte a quella della ragazza, cercando di far calmare i battiti del suo cuore ed i suoi istinti. I loro sguardi si incrociarono nuovamente per un momento interminabile.

    “I tuoi occhi…” cominciò a dire Kyoko
    “Cosa?” fece Ren confuso; poi, improvvisamente, si ricordò di essere senza lenti a contatto. “Ah scusa… Ti danno fastidio? Aspetta, mi rimetto le lenti” disse il ragazzo e fece per alzarsi ma senza riuscirci, perché fu trattenuto da Kyoko.
    “Stavo per dire che sono meravigliosi… Non serve che tu rimetta le lenti a contatto; mi ha spiazzato vederli così da vicino perché ancora non ci sono abituata, dopo tutto è la prima volta che li associo al tuo volto. Ora capisco perché non hai mai messo le lenti a contatto di BJ davanti a me!” la ragazza sorrise “Amo i tuoi occhi, di qualunque colore essi siano e lasciami dire che in questo momento trovo che tu sia meraviglioso.” aggiunse la ragazza leggermente imbarazzata, per poi alzare una mano e sfiorargli la testa. “Sei qui davanti a me con questi tuoi splendidi capelli scuri, quelli che mostri come ‘Ren’ e che sono abituata a vedere e con questi meravigliosi occhi verdi che caratterizzano invece ‘Kuon o Corn’, ossia la tua parte che tendi a nascondere; in pratica mi stai mostrando tutti i tuoi lati, non potrei chiedere di più”.

    Ren si gettò nuovamente sulle labbra della ragazza, la amava alla follia! Come faceva ogni volta a dire la cosa giusta per tranquillizzarlo? Il ragazzo continuò a baciarla con passione, dalle sue labbra si spostò famelico al suo collo e, senza riuscire a fermarle, anche le sue mani iniziarono ad esplorare quel corpo tanto bramato ed istintivamente una finì per fermarsi sul seno della ragazza. Ren sentì Kyoko irrigidirsi e di colpo tornò lucido, si fermò all’istante allontanando la mano dalla zona incriminata e si tirò su rimanendo a cavalcioni su di lei. La vide completamente rossa in faccia, con il fiato corto e si trovò a pensare che non era mai stata così bella. Si portò una mano sulla bocca ed imbarazzato mormorò una frase di scuse. Si stava maledicendo per non essere riuscito a resistere alla tentazione di toccarla. All’improvviso la ragazza gli prese una mano e la rimise sul suo seno. Ren, completamente spiazzato, guardava la ragazza cercando disperatamente di capire se avesse interpretato correttamente il suo invito silenzioso a proseguire quello che stava facendo. Per tutta risposta Kyoko, con mano tremante ma decisa, indirizzò le dita del ragazzo verso i bottoni della sua camicetta.

    “Non tentarmi ti prego” riuscì a dire infine Ren, cercando disperatamente di mantenere un minimo di lucidità “non darmi questo permesso perché temo davvero di non riuscire più a fermarmi”.
    Kyoko divenne ancora più rossa capendo all’istante a cosa il ragazzo alludesse, tuttavia riuscì ad articolare un’unica frase che tolse ogni freno inibitore a Ren.
    “Lo hai detto tu stesso prima… sono tua ormai, perciò non ho paura… io ti amo Ren” concluse la ragazza, anche lei sorpresa da quello che era stata in grado di confessargli.

    Il ragazzo non resistette oltre e lentamente inizio a slacciare la camicetta di Kyoko, fino a quando anche l’ultimo bottone cedette e lui poté sfilare quell’indumento ormai superfluo. Quello che vide lo lasciò senza fiato; Kyoko era sdraiata sotto di lui con il reggiseno in bella vista e lì, poggiato sul seno della ragazza, faceva capolino la sua collana.
    “Quello è il... è il mio pendente?” chiese realmente sorpreso
    “Oh… sì.” Rispose imbarazzata Kyoko “mi avevi detto di tenerlo al sicuro per te e da allora me ne sto prendendo davvero cura. Solitamente lo conservo a casa, mi piacerebbe portamelo sempre dietro ma, per prima cosa è un oggetto veramente costoso ed importante per te e temo possa succedergli qualcosa” disse veramente preoccupata Kyoko “ma soprattutto è un accessorio troppo caratteristico della figura di Tsuruga Ren; lo hai sempre indossato e perciò ho il terrore che qualcuno possa notarlo anche se lo nascondo sotto i vestiti. A volte però, nei momenti di difficoltà o particolarmente importanti, capita che lo indossi, come amuleto protettivo. Ma non preoccuparti, sono sempre molto attenta in quei casi!” Kyoko fece una breve pausa prima di continuare “quando mi avete accompagnato a casa questa sera, ne ho approfittato e l’ho indossato. Mai come oggi ho sentito la necessità, il bisogno e la voglia di metterlo al collo. Mi fa sentire più vicina a te e soprattutto mi sembra di averti sempre accanto” concluse arrossendo ancora di più la ragazza.

    Ren sorrise dolcemente, accarezzò il suo pendente per un istante e poi, con delicatezza, fece sollevare la ragazza di quel tanto sufficiente a sfilarglielo “Ti spiace se te lo levo per un po'? Mi piacerebbe prendere il suo posto accanto a te, dato che sono qui” e senza aspettare una risposta, il ragazzo si chinò nuovamente su di lei e ricominciò a baciarla. Si spostò delicatamente dal suo viso e cominciò a lasciare una scia di teneri baci sul suo collo per poi risalire ed iniziare a torturarle l’orecchio.

    Nel preciso momento in cui aveva dato a Ren il permesso di toglierle la camicia, la ragazza era ben conscia di quello che probabilmente sarebbe successo ma la cosa non la spaventava; tuttavia si sentiva tremendamente imbarazzata anche perché non era pratica, mentre probabilmente il ragazzo aveva già avuto simili esperienze. Kyoko si rabbuiò per un istante; si sentiva inadatta ed era una cosa che non sopportava. Quando Ren iniziò a baciarle e leccarle l’orecchio percepì anche che una mano del ragazzo le stava accarezzando l’addome per poi fermarsi nuovamente sul suo seno. Una sensazione di piacere la avvolse completamente e si trovò ad emettere dei piccoli gemiti di piacere. Come già successo il giorno prima, Kyoko si tappò immediatamente la bocca per poi coprirsi il viso ed istintivamente si ritrasse.

    “Non coprirti, voglio guardarti, sei così bella” le disse Ren spostandole il le mani dal viso “c’è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?” le chiese teneramente il ragazzo.
    “No… No scusami è solo che… mi sento tremendamente inadeguata in questo momento. Non sono né bella, né provocante come lo può essere ad esempio Kana-san. Non sono pratica in queste situazioni mentre tu… tu sicuramente sì e non vorrei deluderti” confessò la ragazza imbarazzata più che mai, rossa fino alle orecchie “non hai idea di quanto vorrei guardare ogni centimetro della tua pelle, di quanto abbia voglia di toccarti, provo una sensazione di desiderio pazzesco in questo momento, ma sono tremendamente imbarazzata ed agitata e non so come comportarmi” disse tutto d’un fiato Kyoko e non potendo coprirsi il viso dato che le sue mani erano ancora bloccate in quelle del ragazzo, chiuse gli occhi.
    Ren tirò su delicatamente la ragazza e la fece sedere davanti a lui, poi le sussurrò all’orecchio “Kyoko, guardami”; la ragazza come tranquillizzata dalla sua voce, aprì titubante gli occhi; si vergognava di quello che aveva appena detto e si domandava cosa stesse pensando il ragazzo. Ren, come se le avesse letto nel pensiero, le prese nuovamente le mani e le portò sulla maglietta che stava indossando, gliela fece afferrare e, guidandola, iniziò lentamente a sollevarla insieme a lei per poi alzare le braccia e permettere così alla ragazza di finire di levargliela in autonomia. Kyoko si trovò con la maglietta del ragazzo in mano, gli occhi fissi ad osservare nuovamente il suo petto nudo, come in una sorta di déjà-vu.

    “Se vuoi osservare ogni parte di me, guardami; se senti il desiderio di toccarmi…” disse levando la sua maglietta dalle mani della ragazza per poi poggiare quest’ultime sul suo petto “fallo e toccami nel modo in cui più ti soddisfa. Io sono tuo ed il mio cuore ti appartiene”.
    Kyoko spalancò gli occhi e spinta da un desiderio irrefrenabile iniziò a muovere delicatamente una mano sul petto del ragazzo, accarezzandolo ed esplorandolo completamente. “Posso davvero farlo? Mi è veramente concesso toccarti ed averti tutto per me?” continuava a ripetere la ragazza “anche se non sono nulla di speciale e sicuramente sono poco femminile, po…”

    Ren la zittì con un bacio “Sei perfetta così come sei e sappi che, anche se ammetterlo mi imbarazza notevolmente, penso di essere agitato tanto se non più di te in questo momento”.
    Fu Kyoko questa volta a non resistere oltre, buttò le braccia al collo del ragazzo ed iniziò a baciarlo. Sentiva il sangue ribollirle nelle vene, il suo corpo era completamente scosso dal desiderio e come il giorno prima si rese conto che ogni parte di lei desiderava quel ragazzo. Decise di abbandonarsi all’istinto e al cuore e di lasciarsi andare. Sapeva che in caso di necessità Ren l’avrebbe guidata e soprattutto mai forzata. Si sentì stringere forte e subito dopo percepì che il ragazzo l’aveva sollevata e portata a sedersi a cavalcioni sopra di lui. Kyoko infilò una mano nei folti capelli di Ren e con l’altra si aggrappò alla sua schiena. Si staccò da lui solo per riprendere fiato e come spinta da una forza invisibile, iniziò a baciare, mordicchiare e succhiare il collo del ragazzo. Lo sentì emettere un leggero gemito, come se lui non si aspettasse un attacco simile da parte sua, ma capì che il suo comportamento aveva fatto perdere anche l’ultimo briciolo di autocontrollo al ragazzo. Una mano di Ren percorse la sua schiena e si fermò sul gancio che chiudeva il suo reggiseno e un attimo dopo sentì quest’ultimo allentarsi. In una frazione di secondo si trovò spogliata anche di quell’indumento; per un attimo pensò che per il ragazzo fosse stato fin troppo facile toglierlo e percepì la gelosia attanagliarle l’anima; scacciò in fretta quel sentimento, non voleva rovinarsi il momento; inoltre l’idea che in quell’istante fosse lei la ragazza che stava abbracciando e baciando quel ragazzo tanto desiderato dalle donne, la riempiva di orgoglio. Il suo seno premeva contro il petto di Ren, la sensazione della loro pelle a contatto l’una con l’altra, fece correre un brivido lungo la schiena di Kyoko, ma fu un’altra cosa che la spiazzò nuovamente. In quella posizione, a cavalcioni sopra di lui, Kyoko percepiva chiaramente l’eccitazione di Ren sotto di lei e per un attimo fu colta dal panico e dall’imbarazzo. Quella sensazione tuttavia durò poco e la ragazza si trovò a sorridere al pensiero di essere stata proprio lei ad aver provocato una reazione simile. Senza più pensare a nulla si abbandonò completamente a lui.

    In breve tempo il resto degli indumenti fu sparso tra il letto ed il pavimento, le orecchie della ragazza percepivano solo i loro gemiti ed i loro respiri mentre tutto il suo corpo sentiva i battiti frenetici dei loro cuori sempre più forti. Ogni centimetro dei loro corpi veniva esplorato con foga, passione e amore, con gesti e carezze dolci ma passionali allo stesso tempo. Kyoko si sentiva completamente frastornata travolta da un turbinio di emozioni e quando Ren entrò in lei, il mondo si fermò per un momento. Senza rendersene conto una lacrima le scese sulla guancia, subito asciugata da una carezza gentile del ragazzo.
    “Scusami… ti faccio male, vuoi che mi fermi?” le chiese ansimante il ragazzo, con voce profonda e piena di desiderio che ebbe solo l’effetto di eccitarla ancora di più. Kyoko si morse un labbro per cercare di non pensare al dolore e scosse decisa la testa.
    “No, va tutto bene! Non fermarti ti prego” Ren la strinse a sé con amore e baciandola dolcemente ricomincio a muoversi dentro di lei. Il dolore iniziale, il piacere, l’imbarazzo… tutte le sensazioni che l’avvolgevano si fusero insieme e l’anima ed il cuore della ragazza si riempirono di gioia.

    **********

    Il giorno era nuovamente giunto, ma quella mattina Ren non aveva avuto bisogno del suono della sveglia per destarsi. Ancora a letto, osservava la ragazza che dormiva tranquilla, beatamente distesa accanto a lui e con le gambe intrecciate alle sue. Ren era al settimo cielo, si sentiva l’uomo più fortunato del mondo ad avere l’amore di Kyoko, ma allo stesso tempo si chiedeva se meritava davvero di essere felice; era ancora fermo sulle sue decisioni e sul suo obiettivo ma per la prima volta, dopo tanto tempo sentiva di poter assaporare un minimo di felicità insieme a quella ragazza che l’aveva accettato nonostante la sua oscurità. Non sapeva se potesse permettersi quel lusso, non sapeva se fosse la cosa giusta da fare ma non avrebbe rinunciato a lei per nulla al mondo e nel suo cuore sentiva come se Rick appoggiasse questa sua scelta. Allungò una mano e accarezzò delicatamente i capelli della ragazza; Kyoko si mosse leggermente ed ancora mezza addormentata iniziò a stiracchiarsi. Lentamente aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il volto sorridente di Ren; per poco non le venne un infarto, come poteva essere così perfetto e luminoso di prima mattina?

    “Buongiorno” le sussurrò dolcemente Ren prima di posarle un delicato bacio sulla fronte.
    “B… Buongiorno” rispose la ragazza, arrossendo. I ricordi della notte precedente riempirono prepotentemente la testa di Kyoko gettandola in un tremendo imbarazzo; istintivamente tirò su il lenzuolo e si coprì fino agli occhi, completamente rossa in viso. Si dimenticò però che Ren era disteso accanto a lei completamente nudo e quindi nascondersi sotto le lenzuola non era stata una grande idea, se il suo obiettivo era quello di rilassarsi. Kyoko emise un piccolo gridolino e saltò su, seduta sul letto con il lenzuolo in mano a coprirsi il seno. Ren sorrise dolcemente per quella reazione, immaginava che la ragazza si sentisse imbarazzata e per non agitarla ulteriormente, decise di non soffermarsi sulla scena esilarante a cui aveva appena assistito. La ragazza sospirò, poi con decisione guardò il ragazzo e si lasciò andare ad un commento disperato “Come diavolo riuscirò a concentrarmi al lavoro oggi? È impossibile, la mia testa sarà sicuramente altrove!” ammise sempre più imbarazzata.
    “Eh? Stai forse dicendo che sarai distratta per colpa mia?” le rispose il ragazzo trattenendo una risata.
    “Pfff…. Anche se mi scoccia, mi tocca ammettere che non è proprio tutta colpa tua” arrossì la ragazza “comunque stavo solo chiedendo un consiglio al mio senpai su come affrontare questa giornata senza impazzire” concluse la ragazza.

    Ren non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una risata, poi appoggiò una mano sulla testa di Kyoko e dolcemente le rispose “Non devi fare nulla di particolare in realtà, comportati come al solito. So che avevamo concordato di non cambiare più di tanto la nostra relazione e riconosco che invece le cose siano cambiate ed anche parecchio da quella volta, ma la cosa importante alla fine siamo noi. I nostri obiettivi, la nostra determinazione, il nostro impegno non sono cambiati, anzi sono gli stessi e adesso abbiamo ancora più motivi per impegnarci. Quindi stai tranquilla e comportati normalmente. E ricorda…” Il ragazzo le si avvicinò e mise su un’espressione da finto rimprovero “che il tuo senpai si arrabbierà molto se viene a sapere che non sei stata professionale o ti sei distratta al lavoro e tu sai quanto possa essere terribile un suo rimprovero, vero?” Kyoko, nonostante fosse consapevole che Ren scherzasse, si irrigidì di colpo e quella reazione fece ridere nuovamente il ragazzo che aggiunse in fretta “tuttavia, in via del tutto eccezionale e solo per oggi, ti concederò di avere un po' la testa tra le nuvole, anche se solo nelle tue pause!”. Un cuscino gli arrivò dritto in faccia e prima che potesse contrattaccare Kyoko lo sorprese “Mi stai sfidando, per caso? Sarò super professionale non temere! Temo che la cosa che mi risulterà più difficile da fare sia tenere a bada la mia gelosia; con tutte le ragazze che ti sbavano dietro e le belle attrici con cui lavori, dovrò fare il doppio dello sforzo ora…” Ren l’abbracciò “Questo dovrei dirlo io… con quel Koga che ti ronza sempre intorno sul set”.

    Ren sciolse l’abbraccio e controvoglia si alzò dal letto e iniziò a raccogliere i vestiti della sera prima sparsi in giro per la stanza. Kyoko arrossì di botto nel vedere alla luce del giorno il corpo nudo del ragazzo; mentre vagava tranquillamente per la stanza, Ren la guardò e riprese a parlarle in tono provocatorio.
    “Tra poco arriverà Yashiro, pensi di alzarti o vuoi rimanere sotto le lenzuola ancora per molto? O forse…” aggiunse con tono malizioso il ragazzo “mi stai aspettando per fare il bagno insieme?” Kyoko arrossì nuovamente ma poi il suo orgoglio fremette e decise di rispondergli a tono “Dopo quello che ho scoperto ieri, inizio a capire un po’ come tu faccia a dire certe cose senza imbarazzo! Comunque…” aggiunse la ragazza, accantonato definitivamente l’imbarazzo e decisa a non essere da meno “mi piacerebbe molto lavarci insieme, ma purtroppo non c’è tempo al momento, chissà forse un’altra volta” concluse Kyoko mostrando un’espressione sicura e decisa alla Setsu. Al ragazzo caddero di mano i vestiti appena raccolti e la fissò sbalordito, Kyoko sorrise e senza più pudore si alzò dal letto e si diresse nuda verso la porta, decisa ad andare in bagno.

    “Kyoko” la ragazza si voltò “volevo chiedere a Yashiro di fare colazione con noi se non ti dispiace, vorrei… …vorrei in qualche modo scusarmi anche con lui per il mio comportamento di ieri” concluse serio Ren.
    “Nessun problema, preparo la colazione anche per lui allora. A questo proposito… so che abbiamo detto di comportarci normalmente davanti agli altri, ma ti dispiace se in pubblico iniziassi a chiamarti Ren-san? Pensi sia un grosso problema o che possa attirare più attenzioni su di noi? È che mi sembrerebbe davvero strano, dopo tutto quello che è successo, tornare a chiamarti semplicemente Tsuruga-san” il ragazzo la fissò per un momento “solo se io posso chiamati Kyoko-chan” disse infine sorridendo; la ragazza spalancò gli occhi, quello era il nome con cui era solita sentirsi chiamare da Corn, ma senza pensarci troppo annuì. “Comunque” continuò Ren “davanti a Yashiro puoi anche omettere l’onorifico se ti è più comodo… dopo tutto lui ci conosce, ci capisce e supporta più di quanto immaginiamo.” concluse il ragazzo.

    Una mezzora dopo il citofono dell’appartamento di Ren squillò, avvisando i due ragazzi che il loro manager era arrivato. Ren si stava dirigendo in salotto pronto a fare colazione quando Kyoko lo fermò.

    “Non ti stai dimenticando qualcosa?” il ragazzo la guardò confuso, non capendo realmente a cosa la ragazza si riferisse; Kyoko alzò una mano e con l’indice si indicò gli occhi “Hai ancora gli occhi del colore ‘sbagliato’, Ren” disse la ragazza regalandole un enorme sorriso. Ren rimase scioccato, come aveva fatto a dimenticarsi di un particolare così importante? Questo non faceva atro che sottolineare quanto si trovasse a suo agio con lei.
    “Hai dannatamente ragione, accogli tu Yashiro per favore” e velocemente si diresse in bagno.

    **********

    Yashiro era inginocchiato davanti al tavolino del salotto di Ren e osservava con estrema attenzione il comportamento dei due ragazzi. Dopo quanto era successo la sera prima, non sapeva davvero cosa aspettarsi ma si era un minimo tranquillizzato nel ricevere l’invito di Ren per fare colazione insieme. Almeno era sicuro che Kyoko fosse riuscito a calmare e rasserenare il ragazzo. Doveva essere successo qualcosa di veramente grave per ridurlo in quello stato, ma era assolutamente sicuro che l’unica persona che avrebbe potuto aiutarlo fosse Kyoko ed anche questa volta, ci aveva visto giusto. Era però rimasto completamente spiazzato dalla situazione di assoluta normalità che i due ragazzi stavano mostrando. I loro discorsi, il loro modo di rivolgersi a lui, le reazioni in alcuni momenti volutamente più formali, i loro sguardi… tutto faceva pensare che si fossero avvicinati moltissimo e che cercassero di non mostrarlo più di tanto, forse per non imbarazzarlo. Avrebbero sicuramente ingannato chiunque ma non lui, dopotutto li conosceva abbastanza bene e forse proprio perché si trattava di lui avevano abbassato un po' la guardia lasciando trasparire più del dovuto. Questo però lo rese felice perché significava che si fidavano di lui! Nonostante tutto, la sensazione che qualcosa di grosso tra loro fosse accaduta, rimaneva fissa dentro di lui. Improvvisamente il dubbio sorto il giorno precedente tornò prepotentemente nella sua mente; più cercava di allontanarlo, più il sospetto che tra i due ragazzi fosse successo qualcosa di intimo lo assaliva. Decise di fare un altro piccolo scherzo ai due ragazzi, solo per provocarli un po’, in fondo era sicuro che non potesse essere successo nulla di così sconvolgente. Come se nulla fosse, appoggiò i gomiti sul tavolo e portò le mani sotto il mento, poi in tutta tranquillità e con un sorriso raggiante in volto, disse a voce più alta del dovuto:

    “Siete davvero rilassati questa mattina, mi fa piacere! Penso di aver visto giusto alla fine… A quanto pare sembra proprio che Ren non abbia resistito alla tentazione e abbia ceduto alla sua libido la notte scorsa.”

    I due ragazzi per poco non morirono sul colpo; Kyoko sputò tutto quello che aveva in bocca mentre Ren si strozzò ed iniziò a tossire violentemente. Yashiro sbiancò completamente, che diavolo di reazione era quella? Era troppo esagerata per riguardare solo lo scambio di qualche innocente bacio, forse aveva sottovalutato quanto potesse essere realmente successo tra loro. Kyoko si alzò di scatto, viola in faccia per l’imbarazzo e rispose balbettando a più non posso “Non… non capisco a cosa tu ti riferisca Yashiro-san… Si è fatto tardi, vado a prepararmi per uscire, voi finite con calma, sistemerò dopo”; la ragazza fece un mezzo inchino e scappò in bagno.

    Il manager sorrise per la sua reazione innocente ma all’improvviso dei brividi percorsero tutto il suo intero corpo. Lentamente si girò in direzione di Ren e si pietrificò sul posto. Il ragazzo era circondato da un alone nero ed aveva gli occhi chiusi; stringeva con talmente tanta forza la bacchetta che aveva in mano da finire per spezzarla in due. Yashiro iniziava seriamente a spaventarsi, forse aveva esagerato ma gli era sembrata davvero un’occasione servita su un piatto d’argento, non aveva resistito e soprattutto non pensava di scatenare una reazione simile! In quel momento però, temeva seriamente per la sua vita.
    “R… Ren, stavo solo… stavo solo scherzando, non c’è bisogno di arrabbiarsi tanto” disse infine con le mani protese in avanti a mo’ di scudo.
    “Sarebbe meglio, anche per il tuo bene” mise particolare enfasi su queste ultime parole “evitare certi scherzi. Potresti essere frainteso, non trovi?”
    “Sì, sì certo hai ragione, lo terrò a mente. Grazie dell’avvertimento eh eh eh… Beh è meglio non perdere altro tempo, che dici?”
    Il ragazzo annui, si alzò pronto ad andare a chiamare Kyoko, quando all’improvviso si sentì afferrare per un braccio.
    “Aspetta Ren, lascia che ti dica ancora una cosa… sono davvero contento per te, anzi per voi” disse serio. Ren guardò il suo manager dritto negli occhi, cercando di capire se si stesse prendendo ancora gioco di lui, ma per quanto si sforzasse non vi trovava la minima traccia di scherno; Yashiro era sincero. “Scusami ancora per quello che ho detto poco fa, mi rendo conto di essere stato forse un po' troppo indiscreto con il mio umorismo, anche se davvero stavo solo giocando. Cercate solo di stare attenti, lo show business è un mondo difficile, proteggila finché non sarà sicuro per entrambi venire allo scoperto e ricorda che potrete sempre contare su di me”. Yashiro lasciò il braccio del ragazzo; Ren si rilassò e fece un grosso sospiro, poi chinò leggermente la testa in segno di rispetto “grazie a te Yashiro-san per il tuo sostegno e soprattutto per le tue parole di ieri sera, mi sono state davvero di grande aiuto. Grazie.” Si voltò e mentre si avviava verso il bagno aggiunse “Evita però di prenderci troppo in giro se ti è possibile, conviene anche a te”.

    Dopo qualche minuto i tre erano pronti per affrontare una nuova giornata, il manager dopo essersi nuovamente scusato anche con Kyoko, li precedette in macchina lasciando modo ai due ragazzi di raggiungerlo con calma. Ren pronto per uscire, si voltò verso la ragazza e la vide ferma, intenta a fissarlo:

    “Tutto bene Kyoko?”
    “Sì, stavo solo pensando a quanto io sia fortunata a poterti stare accanto. Il presidente Lory sarà veramente soddisfatto, il primo membro della Love Me! ha ceduto definitivamente all’amore, devo ammettere la mia sconfitta.” Il ragazzo la guardò particolarmente stupito.
    “Ehi Ren? Posso tenerti per mano almeno fino all’ascensore?” Ren strabuzzò gli occhi per la sorpresa, poi sorrise ed allungò una mano verso di lei dicendole semplicemente “Andiamo”. Kyoko lo raggiunse e si aggrappò a quella mano tesa verso di lei.

    Uscirono finalmente di casa e mentre aspettavano l’ascensore, la ragazza si avvicinò a Ren e a bassa voce disse:
    “Avrei un’altra richiesta… Se possibile, mi piacerebbe rivederti con il tuo vero aspetto in modo da poterti osservare consapevolmente e guardarti ed interagire con te come Ren invece che come Corn. Me lo permetterai prima o poi, o sono troppo sfacciata?”
    Ren si irrigidì nuovamente e la guardò completamente sbalordito, in quel momento l’ascensore si aprì ed il ragazzo trascinò Kyoko al suo interno per poi sorprenderla con un bacio.
    “Certamente” disse subito dopo, afferrandole una mano “riuscirò a mostrarti tutto di me. Ti racconterò tutto quanto, dammi solo del tempo e vedrai che non avrò più segreti, te lo prometto. In cambio però, mi aspetto che tu mantenga la tua di promessa perché aprirmi così con un’altra persona sarà la cosa più difficile da fare”.
    La ragazza sorrise, portò le loro mani intrecciati alla bocca e diede un leggero bacio su quella de ragazzo. “Stai tranquillo, sarò sempre al tuo fianco”.

    Rimasero con le mani intrecciate ancora solo per pochi secondi, ma anche quando si lasciarono, erano tranquilli e sereni perché sapevano che il loro destino era ormai unito. Non avevano idea di cosa il futuro gli avrebbe riservato, di come sarebbe stata la loro strada o di quanti ostacoli avrebbero dovuto superare, ma finché sarebbero stati insieme, avrebbero affrontato ogni cosa. Si erano scambiati delle promesse ben precise ed avrebbero fatto di tutto per rispettarle, assolutamente convinti che ce l’avrebbero fatta. Uscirono dall’ascensore completamente rinati, pieni di determinazione e consapevoli che qualunque cosa sarebbe successa da lì in avanti, l’avrebbero affrontata insieme. Videro in lontananza Yashiro che li aspettava sorridente e si resero conto anche che, nonostante tutto, non erano soli; più persone già li stavano supportando e con questa consapevolezza nel cuore, salirono in macchina carichi e pronti per affrontare una nuova giornata.


    Edited by *_Risa_* - 22/8/2021, 12:05
     
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    Risa, ti stavo proprio pensando. :ct6.gif:
    Stasera comincerò a leggere il quarto capitolo della tua storia. :ct6.gif: <3
     
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    Ho appena finito di leggere tutto il capitolo 4. :z2i.gif:
    Che dire, sono super emozionata, il mio cuore è ancora scalpitante.
    È stato molto tutto molto coinvolgente dalla rivelazione di Kuon al momento d'amore. :jh7.gif: Davvero molto bello, brava! :ct6.gif: <3
     
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    CITAZIONE (XxNoemixX @ 8/6/2021, 15:51) 
    Ho appena finito di leggere tutto il capitolo 4. :z2i.gif:
    Che dire, sono super emozionata, il mio cuore è ancora scalpitante.
    È stato molto tutto molto coinvolgente dalla rivelazione di Kuon al momento d'amore. :jh7.gif: Davvero molto bello, brava! :ct6.gif: <3

    Ohhhhhh dici davvero??? Grazie!!! ❤️❤️❤️ Mi ha impegnato parecchio scriverlo; c'era sempre qualcosa che mi sembrava stonato quindi l'ho revisionato un sacco di volte per arrivare alla versione definitiva! Anche per questo ci ho messo tanto a pubblicare perché è un capitolo importante e volevo che riuscisse a trasmettere molte emozioni!!! 🥰🥰🥰 Sono contenta che ti sia piaciuto! Grazie mille per aver letto!!! 😘❤️
     
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    CITAZIONE (*_Risa_* @ 8/6/2021, 18:18) 
    CITAZIONE (XxNoemixX @ 8/6/2021, 15:51) 
    Ho appena finito di leggere tutto il capitolo 4. :z2i.gif:
    Che dire, sono super emozionata, il mio cuore è ancora scalpitante.
    È stato molto tutto molto coinvolgente dalla rivelazione di Kuon al momento d'amore. :jh7.gif: Davvero molto bello, brava! :ct6.gif: <3

    Ohhhhhh dici davvero??? Grazie!!! ❤️❤️❤️ Mi ha impegnato parecchio scriverlo; c'era sempre qualcosa che mi sembrava stonato quindi l'ho revisionato un sacco di volte per arrivare alla versione definitiva! Anche per questo ci ho messo tanto a pubblicare perché è un capitolo importante e volevo che riuscisse a trasmettere molte emozioni!!! 🥰🥰🥰 Sono contenta che ti sia piaciuto! Grazie mille per aver letto!!! 😘❤️

    Sì mi è piaciuto tantissimo! :ct6.gif: <3 Vorrei che succedesse davvero una cosa del genere nel manga, grazie a te per aver condiviso con noi questo racconto! :ct6.gif: :859i.gif:
     
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    Oooh Risa un'altro capolavoro ci hai donato :ct6.gif: , ma che meraviglia hai creato anche con quest'ultimo capitolo. Mi sono agitata quanto loro, la rivelazione di Kuon e soprattutto la reazione di Kyoko è quella che ho più timore, ma qui hai saputo ben raccontare/ gestire e risolvere la rabbia e delusione, attraverso le parole di Ren/Kuon e far riflettere Kyoko sul perché finora non è riuscito a confessarle la verità. Muoio mi sto sciogliendo per l'emozione e poi c'è il dopo 🔥🔥🔥😍😍 che chissà se la Sensei c'è lo mostrerà :YAh: :jh7.gif:, ma parte finale con la frase di Yashiro😂😂😂, lì morta dalle risate. Grazie per questa nuova perla che ci hai regalato :qVi4nd4:
     
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    Risa stavo aspettando questo capitolo con ansia :jh7.gif: STUPENDO ho immaginato tutta la scena come fosse disegnata, e questo grazie alla descrizione minuziosa e ben dettagliata che ci hai regalato :qVi4nd4:
    Il mio cuoricino sta scalpitando dopo questo capitolo 3_3
    Le parti con Yashiro come sempre impeccabili, riesci a trasmettere sia la simpatia che la serietà, caratteristiche tipiche del personaggio.
    Brava, brava, brava…. Aspetterò con ansia l’ultimo, anche se, già so mi mancherà questa fun fiction :sjy.gif:
     
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    Oooh Risa un'altro capolavoro ci hai donato :ct6.gif: , ma che meraviglia hai creato anche con quest'ultimo capitolo. Mi sono agitata quanto loro, la rivelazione di Kuon e soprattutto la reazione di Kyoko è quella che ho più timore, ma qui hai saputo ben raccontare/ gestire e risolvere la rabbia e delusione, attraverso le parole di Ren/Kuon e far riflettere Kyoko sul perché finora non è riuscito a confessarle la verità. Muoio mi sto sciogliendo per l'emozione e poi c'è il dopo 🔥🔥🔥😍😍 che chissà se la Sensei c'è lo mostrerà :YAh: :jh7.gif:, ma parte finale con la frase di Yashiro😂😂😂, lì morta dalle risate. Grazie per questa nuova perla che ci hai regalato :qVi4nd4:

    Grazie!!!! ❤️❤️❤️ Sono davvero contenta che ti sia piaciuto! Ho sempre pensato che la scoperta dell'identità di Corn possa essere una delle parti più ostiche del manga perché potrebbe davvero sconvolgere Kyoko. Sono davvero convinta che possa essere più un problema questa scoperta che tutto il resto e non vedo l'ora di vedere come verrà trattato nel manga! Davvero grazie mille per aver letto!!!
     
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    CITAZIONE (Ikab3 @ 9/6/2021, 17:53) 
    Risa stavo aspettando questo capitolo con ansia :jh7.gif: STUPENDO ho immaginato tutta la scena come fosse disegnata, e questo grazie alla descrizione minuziosa e ben dettagliata che ci hai regalato :qVi4nd4:
    Il mio cuoricino sta scalpitando dopo questo capitolo 3_3
    Le parti con Yashiro come sempre impeccabili, riesci a trasmettere sia la simpatia che la serietà, caratteristiche tipiche del personaggio.
    Brava, brava, brava…. Aspetterò con ansia l’ultimo, anche se, già so mi mancherà questa fun fiction :sjy.gif:

    Davvero, davvero grazie! Sono stra felice che ti sia piaciuto!!! ❤️❤️❤️😍😍😍
    E sono contenta di essere riuscita a trasmettere tutte le varie emozioni durante la lettura! Tutto è venuto fuori dalla mia fantasia ma non vedo l'ora che si arrivi al dunque anche nel manga! 🤩🤩🤩 Comunque ribadisco che adoro scrivere le parti di Yashiro 🤣🤣🤣
     
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    CITAZIONE (*_Risa_* @ 9/6/2021, 22:59) 
    CITAZIONE (Ikab3 @ 9/6/2021, 17:53) 
    Risa stavo aspettando questo capitolo con ansia :jh7.gif: STUPENDO ho immaginato tutta la scena come fosse disegnata, e questo grazie alla descrizione minuziosa e ben dettagliata che ci hai regalato :qVi4nd4:
    Il mio cuoricino sta scalpitando dopo questo capitolo 3_3
    Le parti con Yashiro come sempre impeccabili, riesci a trasmettere sia la simpatia che la serietà, caratteristiche tipiche del personaggio.
    Brava, brava, brava…. Aspetterò con ansia l’ultimo, anche se, già so mi mancherà questa fun fiction :sjy.gif:

    Davvero, davvero grazie! Sono stra felice che ti sia piaciuto!!! ❤️❤️❤️😍😍😍
    E sono contenta di essere riuscita a trasmettere tutte le varie emozioni durante la lettura! Tutto è venuto fuori dalla mia fantasia ma non vedo l'ora che si arrivi al dunque anche nel manga! 🤩🤩🤩 Comunque ribadisco che adoro scrivere le parti di Yashiro 🤣🤣🤣

    Siamo tutte scalpitanti aspettando che la sensei arriva al punto cruciale… ma tu ci hai dato un’ottima alternativa, per cui davvero GRAZIE ❤️
     
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37 replies since 4/5/2021, 17:12   881 views
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