I Can't Fly Without You

Original (yaoi)

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  1. jaorychan88
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    Titolo: I Can't Fly Without You
    Autore: Jaorychan88
    Avvisi: Yaoi - Lemon
    Rating: Rosso
    Capitoli: 1/?

    Note personali: Salve a tutti!! Questa storia mi è venuta in mente qualche giorno fa leggendo uno splendido libro, “Il male della felicità”. Per ora ho scritto solo il primo capitolo, ma ho già in testa quasi tutta la storia.

    ***

    Era una giornata finalmente calda, di inizio estate, quella che si apprestava a terminare per lasciar spazio a una serata tiepida, senza nuvole all’orizzonte.

    A pochi passi dal centro londinese, nella zona di Soho, un gruppo di ragazzi stava entrando in uno dei tanti pub presenti nella via, per iniziare a festeggiare. A vederli da lontano, la gente li avrebbe scambiati per una comitiva di amici, pronti a divertirsi il sabato sera. Ma per gli spettatori un po’ più attenti, quelli non erano dei semplici ragazzi, ma i giocatori della squadra appena divenuta campione d’Inghilterra, il Chelsea.

    Solo poche ore fa, la maggior parte della popolazione londinese era incollata ai propri televisori per assistere all’ultima partita di campionato, che avrebbe decretato la vincitrice della Premier. Ci furono attimi di tensione, azioni concitanti e urla di gioia e di dolore da parte dei tifosi fino all’agognato fischio finale, che fu accolto con un boato allo Stamford Bridge. Dopo anni di dominanza del Manchester Utd, finalmente il Chelsea poteva di nuovo alzare un trofeo davanti ai suoi sostenitori impazziti dall’euforia.

    Ora quegli stessi giocatori che avevano portato in trionfo la loro squadra e che erano stati acclamati per tutta la sera, si apprestavano a festeggiare la prestigiosa e meritata vittoria. Tra tutti c’era un ragazzo in particolare a cui andava il merito del successo, l’astro nascente del calcio Britannico, Matthew Lewis. All’età di tre anni aveva preso in mano per la prima volta un pallone e da allora non lo aveva più lasciato. Giorni interi passati ad allenarsi sotto la pioggia, nel fango, per rimanere comunque sempre una riserva e giocare costantemente solo con la Primavera. Poi c’era stato l’infortunio di Walker e lui era stato promosso in prima squadra. Ricorda ancora l’emozione per la sua prima partita da titolare, con la realizzazione di un gol e la successiva consacrazione. Dopo quella partita ce ne furono molte altre, sempre giocate ai massimi livelli, che permisero alla squadra di vincere il titolo.

    Ora Matt stava attraversando la soglia del locale e, appena entrato, un boato da parte di alcune fan che lo avevano riconosciuto, lo assalì. Fu subito circondato da una ventina di ragazze che si spingevano le une con le altre per poterlo anche solo sfiorare. Le più audaci riuscirono addirittura a strappargli un bacio. Quando riuscì finalmente ad allontanarsi, vide che i suoi compagni di squadra avevano già preso posto nei tavoli loro riservati. Una volta sedutosi fu preso bonariamente in giro da Anthony e Dean, i suoi due migliori amici, perchè attirava sempre l’attenzione delle ragazze. Ma Matt sorrise, facendo un’alzata di spalle, e concentrandosi sul suo drink. Si sentiva incredibilmente euforico quella sera. Finalmente tutti i suoi sogni si erano realizzati, non poteva chiedere di meglio dalla vita in quel momento. Chiese un altro bicchiere di liquore e scese in pista a ballare. Non fece caso alla gente intorno a lui che cercava di avvicinarlo, complice anche l’alcool che aveva in corpo. Mentre continuava a muoversi a ritmo di musica una ragazza iniziò a ballare in modo molto provocante accanto a lui. Certa di avere attirato la sua attenzione, gli sorrise e gli indicò un punto indefinito al di là della pista. Matt la seguì fino ai divanetti appartati ,senza pensare a cosa stesse facendo. Appena si fu seduto, fu letteralmente assalito dalla ragazza che iniziò a divorare di baci e morsi la sua gola. Quando scese con la mano a slacciargli la cintura dei pantaloni, Matt finalmente si svegliò dallo stato di torpore in cui era caduto, e l’allontanò in malo modo. La ragazza ci rimase dapprima malissimo, ma poi continuò da dove era stata interrotta con l’intenzione di eccitarlo. Quando però andò a tastare la sua erezione e si accorse, invece, che era perfettamente a riposo alzò lo sguardo versò di lui shockata.

    “Perché non ti sei eccitato?” Strillò inviperita. Mai aveva ricevuto un affronto tale, in vita sua.

    “Ehm, scusami, ma non sei esattamente il mio tipo” Gli rispose, cercando di scrollarsela di dosso.

    “Io non mi muovo da qui, invece. Ho deciso che voglio fare sesso con te e lo farò!”

    Matt iniziava a spazientirsi dall’insistenza della bionda ossigenata che aveva sulle ginocchia. Ma cosa gli era passato per la testa quando l’aveva seguita?

    “Senti ragazzina, mi stai scocciando. Mi dispiace rovinare il tuo ego, ma non verrò mai a letto con te. Neanche nei tuoi sogni!” e detto ciò si alzò, facendola cadere per terra.

    “Ma chi ti credi di essere!?” Urlò per sovrastare la musica assordante che usciva dalle casse “Non puoi rifiutarmi!!”

    Ma Matt già non la sentiva più, impegnato com’era a divincolarsi dalla gente scesa in pista per ballare.

    Quando tornò al suo tavolo Dean lo guardò interrogativamente.

    “Ma che succede? Hai una faccia…”

    “Lascia perdere. Non mi va di parlarne!”

    E mentre l’amico riprendeva ad elogiare le doti della squadra, lui continuava a ripetersi che accidenti gli fosse successo per appartarsi con quella sciacquetta. È vero, aveva bevuto molto e si voleva divertire, ma le donne non gli erano mai interessate. Certo, non poteva neanche permettersi di rimorchiare un bel ragazzo e starsene in disparte con lui… Purtroppo la fama a volte aveva i suoi svantaggi.

    Quando il sole iniziò a fare capolino tra i palazzi, decisero di lasciare il locale e andare a dormire. Salì sulla sua nuova moto e si avviò verso casa, una villetta nei pressi di Oxford Street. Fece meno rumore possibile attraversando la porta, per non svegliare i suoi familiari e si diresse nella sua camera. Una volta entrato si buttò sul suo letto a due piazze e si concesse un meritato riposo.

    La mattina dopo si svegliò con un mal di testa terribile e una leggere nausea. Appena raggiunta la cucina si accorse che erano quasi le due e che i suoi genitori stavano pranzando.

    “Ben alzato, amore!” Lo salutò sua madre “Vieni a mangiare qualcosa. Ho preparato anche per te”

    “No grazie, mamma, ma non ho molta fame!”

    “Come sono andati i festeggiamenti ieri sera?” Intervenne suo padre.

    “Molto bene padre. Sono stato in un pub con tutta la squadra e poi sono tornato a casa.”

    “Vedi di non esagerare in questi giorni che da luglio inizia il ritiro e dovrai essere in perfetta forma!”

    “Ma caro!” Lo interruppe la moglie” Nostro figlio ha appena vinto il campionato di calcio, lascialo festeggiare in pace!”

    Succedeva sempre così, ormai era abituato. Sua madre lo viziava da morire, permettendogli di fare qualsiasi cosa, mentre suo padre era stato sempre molto severo con lui. Era anche il suo procuratore e quindi pretendeva che desse sempre il massimo in ogni partita. A volte iniziava a stancarsi del comportamento brusco del genitore, che si manifestava specie in partite dove giocava male. Oramai aveva 19 anni e grazie al calcio aveva raggiunto un’indipendenza economica che la maggior parte dei suoi coetanei si sognavano di avere. Poteva benissimo andarsene di casa e tagliare ogni contatto con suo padre. Ma poi vedeva sua madre e ci ripensava. Se se ne fosse andato, sarebbe stata lei l’unica a soffrirne. Così come quando era stato arrestato per rissa e resistenza al pubblico ufficiale due mesi fa. Suo padre in quell’occasione gliene aveva dette di tutti i colori, facendolo sentire un verme, mentre sua madre aveva pianto tutto il tempo.

    La sigla del telegiornale lo distolse dai suoi pensieri e si disse che oggi era un giorno di festa e non era proprio il momento adatto per pensare a queste cose. Dopo le notizie sulla cronaca e sulla politica aprirono la pagina sportiva e celebrarono la vittoria del Chelsea, soffermandosi in particolar modo sulla bravura e sul talento di Matthew Lewis. Il giornalista, che era stato un ex calciatore, elogiò le qualità tecniche e fisiche di Matt, considerandolo la vera rivelazione del campionato di quest’anno. Dopo le notizie sportive passarono a presentare l’uscita di un nuovo film, che trattava l’amore di due uomini. A sentirlo Matt si irrigidì subito, sapendo come sarebbe andata a finire. Infatti mentre mandavano in onda le immagini del trailer, suo padre iniziò a commentare velenosamente:

    “Ma tu guarda che schifo! Fanno vedere queste cose anche al telegiornale delle due dove ci sono i bambini che guardano. Ma non si vergognano? Ora anche i film fanno fare a questi deviati!”

    Per Matt fu davvero troppo; senza dire niente se ne andò sbattendo la porta.
    “Ma che gli è preso?” Chiese sorpreso suo padre alla moglie.

    “Niente tesoro, tranquillo. Ancora si deve riprendere dalla giornata di ieri.” E mentre diceva queste parole scuoteva la testa guardando la porta chiusa con uno sguardo amareggiato.

    Nel frattempo, nella sua camera, Matt stava ripensando a quanto accaduto. Suo padre aveva una mentalità ristretta e odiava a morte gli omosessuali. Se avesse saputo che suo figlio lo era, probabilmente lo avrebbe ucciso o quanto meno cacciato di casa. Matt non aveva mai avuto il coraggio di uscire allo scoperto con i suoi genitori e men che meno ci pensava adesso, che era diventato famoso. Se si fosse scoperto sarebbe stato uno scandalo e probabilmente avrebbe dovuto anche abbandonare il mondo del pallone. Se da una parte aveva realizzato il suo sogno, diventando un calciatore, dall’altra aveva rinunciato alla sua vera natura. Infatti da quando era esploso, non aveva più messo piede in un locale gay ne intrattenuto rapporti con ragazzi per paura di essere scoperto. Per questo forse la sera precedente aveva seguito quella ragazza: volve cercare di essere come tutti i suoi compagni, voleva essere normale. Ma evidentemente la sua natura era un’altra. Quella notte aveva avuto un’ulteriore conferma che non avrebbe mai potuto fare niente di vagamente sessuale con una donna.

    Questa volta fu una chiamata di Dean che lo invitava ad uscire a interrompere il flusso dei suoi pensieri.

    Si fece una doccia e indossò velocemente un paio di jeans con una felpa. Prima di chiudere la porta si guardò allo specchio e sorrise compiaciuto. Anche con abiti sportivi era sempre un bel vedere. La sua statura sfiorava il metro e ottanta e aveva una muscolatura tornita e ben definita. I capelli biondi che gli incorniciavano il viso e un paio di occhi blu accattivanti, poi, completavano l’opera. Era stato sempre molto corteggiato, sia da uomini che da donne, e adesso che giocava nel Chelsea riceveva proposte indecenti ogni giorno. Le prime volte rimaneva shockato da alcune avance, ma oramai ci aveva fatto l’abitudine e la prendeva a ridere.

    Verso le quattro arrivò al luogo dell’appuntamento e scorse Dean accerchiato dai fan intento a firmare autografi. Quando anche l’amico lo vide gli andò incontro ed entrarono in un bar.

    “Allora campione come va?” Lo apostrofò Dean.

    “Io bene, ma potrei chiederti la stessa cosa.”

    “Ma io sono abituato a vincere. Ti ricordo, ragazzino, che stai parlando con chi ha vinto due Champions League di fila!” Rispose divertito.

    “Ma smettila! Quando le avresti vinte? Io non me lo ricordo, forse non ero ancora nato!”

    Ed insieme si misero a ridere, facendo battute e continuando a prendersi in giro.

    Matt si trovava benissimo con Dean, era quello con cui aveva legato di più insieme ad Anthony. Ogni tanto ci aveva anche fatto un pensierino, ma poi si era dovuto arrendere davanti alla sua inequivocabile eterosessualità. Non che gli avrebbe mai confessato il suo orientamento, ma ogni tanto era bello potersi illudere di avere qualche chance con i ragazzi che gli piacevano. Nascose un sorriso amaro dietro il bicchiere di birra e si diede mentalmente dell’idiota. Perché nei giorni più belli della sua vita continuava a farsi simili pensieri?

    Quando venne l’ora di cena si incontrarono con Tony e altri compagni di squadra e andarono nello stesso locale della sera precedente per continuare i festeggiamenti.

    La mattina dopo fu svegliato da alcuni rumori provenienti fuori la finestra. Si affacciò malvolentieri pronto a mandare a quel paese l’eventuale scocciatore, ma restò di sasso quando vide una folla di giornalisti assiepati davanti al cancello di casa sua. Chiamò subito Dean per sapere se fosse successo qualcosa ma l’amico gli rispose con una voce impastata dal sonno, segno che stesse ancora dormendo. Accese allora la televisione e dopo la notizia dell’arresto di un criminale per possesso di droga, il giornalista cominciò a parlare di lui:

    “E ora una notizia che oggi è stata riportata da tutti i principali quotidiani nazionali. L’asso del Chelsea, neo campione d’Inghilterra, Matthew Lewis, è stato denunciato per tentato stupro. La donna vittima dell’aggressione è Emily Foster, nipote del primo ministro inglese Carlton Foster. Stando alla versione della ragazza, il calciatore avrebbe tentato di violentarla in un noto pub di Soho la notte della vittoria della Premier. Secondo le prime ricostruzioni, Lewis quella sera era in compagnia di tutta la squadra, ma è stato visto allontanarsi con la ragazza e appartarsi per diverso tempo con lei. Ora si aspetta solo di sentire cosà replicherà il calciatore, non nuovo ai fatti di cronaca. Ricordiamo che due mesi fa fu arrestato per una rissa e poi rilasciato su cauzione…”

    Il giornalista stava continuando ad elencare tutte le sue bravate fatte in quegli ultimi mesi, ma Matt aveva smesso già da un pezzo di ascoltarlo. La sua mente era rimasta alle prime parole: accusato di tentato stupro? Ma siamo impazziti?! La televisione stava intanto mandando foto della ragazza in questione e, appena la vide, spalancò gli occhi riconoscendo la bionda che aveva rifiutato quella sera in discoteca.


    ***
    La Premier League, per chi non lo sapesse, è il campionato di calcio inglese, mentre lo Stamford Bridge è il nome dello stadio in cui gioca il Chelsea.

    Spero che questo primo capitolo sia piaciuto o vi abbia quanto meno incuriosito. Aspetto i vostri commenti! ;)
     
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  2. bokuragaita
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    Jaorychan88...nn si fà così...*me curiosa come una image *....a parte gli scherzi!!! scrivi molto bene e mi piace qst primo cappy!!! image Aspetto con ansia i prossimi!!!
     
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  3. jaorychan88
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    Grazie, sono contenta che ti piaccia!! Questa è la prima storia che scrivo in assoluto quindi non sono troppo convinta del risultato.
    Per quanto riguarda il prossimo capitolo, non dovrai aspettare molto, tempo un paio di giorni e sarà pronto! :sisi: Da lì si entrerà nel vivo della storia e verrà presentato un nuovo personaggio...
    Sperò ti piacerà e che continuerai a seguirla! :mki:
     
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    Hasu
    belllooooooooo .... nn vedo l'ora di sapere il seguito ......
     
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3 replies since 12/6/2009, 18:34   226 views
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