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.User deleted
visto che c'ero ho deciso di farvi leggere un'altra delle mie storie 
spero vi piaccia^^ intanto posto i primi due capitoli.. e commentate mi raccomando!!
CAPITOLO 1
NUOVA VITA
Direi che la casa, di per se è messa piuttosto bene, forse i mobili per i miei gusti sono un pò vecchi, e avrebbero di sicuro bisogno di una bella spolverata - alza un lenzuolo da sopra un mobile - ma la casa di per se è carina, forse un pò troppo grande per una persona sola, ma, ha il suo fascino.
Vivo da sola da quando avevo dodici anni, mia madre è morta durante un incidente stradale quando ne avevo sette, di mio padre non ho mai saputo niente, mio zio Arthur, si è preso cura di me, ma per lo più stavo sola... Una settimana fà, ho ricevuto una lettera: il testamento di mia nonna; mi informava che mi aveva lasciata una casa tutta per me, dicendo che era il suo dono per non essere stata troppo presente. Mio zio, aveva insistito dicendomi che non era una buona idea, ma io gli ho risposto che era tempo che me la cavassi con le mie sole forze. Quindi ho preso solo i miei vestiti, l'uniche cose che possiedo realmente, e in meno di una settimana mi sono trasferita. La casa dalla facciata, è di colore nero, direi che ha primo impatto è la tipica casa dell'orrore, ma dentro è completamente diversa! ogni camera ha un suo colore e un suo stile, si vede il tocco femminile di una donna, chissà come era il nonno... Mentre cammino, mi reco al piano superiore, cercando una stanza che possa fare al caso mio.. quando vedo.. dietro ad una tenda, una piccola porticina, di sicuro sarà alta una settantina di centimetri, se non di più, cerco di aprirla.. ma non ce la faccio.. è chiusa a chiave... - domani cercherò la chiave e vedremo di vedere cosa c'è dentro - pensai - sistemai la roba nei cassetti, e scesi giu in cucina; il frigo era vuoto - ovvio, chi lascerebbe del cibo dentro? e poi chi lo mangerebbe - pensai - quindi presi dei soldi e mi diressi fuori dalla casa. Nuova vita, nuova scuola e nuovi vicini. Detto questo, mi diressi alla casa accanto alla mia, insomma volevo presentarmi; suonai il campanello, dopo pochi secondi mi comparve alla porta una donna, doveva avere una trentacinquina d'anni, alta ma non troppo, capelli a caschetto biondi.. << Ciao, hai bisogno di qualcosa? >> mi squadrava, da capo a piedi, non aveva un aria amichevole, ma cercai di essere educata.. << salve, sono la nuova vicina, mi chamo Scarlett, e da adesso abiterò nella casa della mia defunta nonna.. lei era in buoni rapporti con lei? >> mi guardò con occhi sbigottiti.. di colpo nei suoi occhi comparve la paura << vattene via da lì! tua nonna era una strega! e tu da quello che vedo sei uguale a lei! non ti voglio vicino a casa mia! >> chiuse la porta, e mi lascio lì impalata come una scema - chissà che cosa era successo tra di loro - mi incamminai verso quella che doveva essere l'unica bottega del paese, questa volta però, prima che mi cacciano via come la mia vicina, non dico da dove vengo o meglio chi sono.
Uscita dal negozio, ed avere comprato un pò di cibo di prima necessità.. torno a casa, e impossibile! la porta di casa è aperta! eppure la avevo chiusa a chiave! non è che quella pazza della mia vicina è andata a controllare a casa mia? mica pensa che sotto il letto tenga la scopa per volare sopra casa sua e buttargli il malocchio?! oppure è un ladro? di sicuro non trovera niente qua, insomma cosa posso possedere io... aspetta.. io no, ma mia nonna forse.. allora Scar, calmiamoci, fai un grosso respiro e entra..in cucina e nella stanze al primo piano.. non c'è nessuno... proviamo a salire le scale... mi guardo attorno, ma non vedo nessuno.. bene devo avere perso qualche colpo.. di sicuro avevo lasciato la porta aperta!
Dopo avere mangiato e pulito i piatti, decido di andare a letto e di dedicarmi alla lettura, domani andrò alla nuova scuola, quindi spero di farmi degli amici, in quella vecchia, essendo una ragazza chiusa, stavo sempre da sola, quindi questa volta, voglio farmi degli amici. Mi addormento quasi subito, quando ad un certo punto sento un rumore che proviene al di fuori della mia camera, mi alzo di scatto, questa volta però non può essere quell'odiosa vicina, stavolta mi ricordo di avere chiuso la porta! quindi prendo l'unica arma che trovo a disposizione.. una ciabatta! mi avvicino dietro la porta, faccio un grosso respiro e... apro la porta! guardo a destra e sinistra! nessuno! guardo le scale e non c'è nessuno! sento un rumore da dietro! mi giro di scatto e oddio! la porticina è aperta! ma se avevo provato ad aprila quel pomeriggio ed era chiusa.. molto strano...
Mi avvicino per vedere cosa c'è dentro e... << ehi tu! si può sapere cosa ci fai a casa mia? >> c-cosa? dentro quella porticina in realtà c'era una stanza grandissima! e a sedere su un letto, un ragazzo! era bellissimo, di quelli che puoi trovare sono nei poster, o in televisione, doveva avere la mia stessa età, diciassette anni, ma cosa ci faceva lì dentro? << questa è casa mia! me la lasciata la nonna >> si alza dal letto e si avvicina a metà stanza, siamo vicini, il mio cuore inizia a sussultare << quindi tu saresti Scarlett! >> come faceva quel tipo a sapere di me? forse la nonna gliene aveva parlato... << visto che tu sai di me.. tu chi sei? >> sospira, forse non ha voglia di parlare molto di se, poi decide di parlarmi...<< io mi chiamo Colin, comunque adesso vai a letto >> quindi si chiama Colin, bene ma io voglio sapere di più non mi può mandare a letto, quindi rimango li a fissarlo, << anche se la casa è tua, questa stanza è mia, e tu non puoi farci niente, io e tua nonna avevamo già fatto un patto, quindi qui tu non puoi entrare >> non mi può mettere da parte in questo modo! questa casa adesso è mia e lui non può farci niente! << si, ma mia nonna è morta, quindi quello che avevi fatto con lei con me non conta! >> adesso mi sa che lo fatto arrabbiare, ha lo sguardo basso e irritato, forse avrei fatto bene a tenere la bocca chiusa e andarmene via.... sia avvicina ancora di più, l'unica cosa che ci divide è la porta, quella piccola porticina, quando ad un tratto pronuncia qualcosa e... mi rotrovo nel mio letto! è mattina e sono già le sette! ma è tardi! devo ancora preparami e fare la colazione! non voglio fare tardi il mio primo giorno di scuola.. quando ad un tratto mi ricordo tutto quello che era successo quella notte; mi dirigo verso quella porticina e.. chiusa! doveva essere stato tutto un sogno, quindi scendo giu e mi vado a preparare! spero che a scuola la situazione sia migliore!
FINE PRIMO CAPITOLO
CAPITOLO DUE
PRIMO GIORNO ALLA NUOVA SCUOLA
Finita di fare colazione, prendo la mia bici, e mi dirigo verso la scuola. Una volta parcheggiata la bicicletta, mi dirigo verso l'edificio, ovviamente piccolo paese piccolo liceo, quindi una nuova iscritta dovrebbe fare un pò di scalpore, molto bene, io che sono una persona chiusa e poco socievole soprattutto verso l'altro sesso, non mi può che andare più bene.
Prima cosa devo andare in segreteria a prendere i fogli per i corsi da seguire, appena varco la soglia mi trovo una signora di mezza età, molto robusta, capelli rossi e occhiali al seguito << benvenuta mia cara, te sei la nipote di Anne giusto? >> ok, il mio piano di non fare sapere a nessuno chi fossi realmente e dove abitassi è saltato, ma non ci sarebbe davvero niente da stupirsi, come ho detto prima piccolo paese: quindi la gente mormora e sapeva di già del mio arrivo; benissimo, adesso si che mi sentirò più a mio agio, << si, sono io.. >> mi guarda, si certo ma, in modo molto strano, chissa cosa starà pensando di me.. non è che anche lei pensa che io sa una strega giusto? << allora questi sono i corsi da seguire, qui c'è pure una mappa della scuola, spero ti troverai bene..e.. fai attenzione! >> ok, la prima parte mi poteva andare bene, ma attenzione di cosa? << ok, grazie...>> >> Susan, mi chiamo Susan, se c'è qualcosa, un dubbio, un chiarimento, vieni pure da me a parlarne, io sono disponibile >> cerco di sorriderle come per dirle che andava bene e me ne vado, ma qui in questa scuola, o meglio, in questa città, ci sarà una persona sana di mente?!
Allora prendiamo il foglio, prima ora.. vediamo... francese.. benissimo! dalla padella alla bracie! non potevo iniziare questa giornata così bene neanche se lo volessi.. odio il francese! per me è una lingua incompresibile! lo avevo iniziato nell'altro liceo perchè con tedesco mi ero detta che mi sembrava più difficile! ma mi ero completamente sbagliata! imparare le altre lingue è davvero una missione da mission impossible! Ok, un grande respiro, apri la porta, testa alta mi raccomando, sennò sembri una sfigata.. << salve, mi chiamo Scarlett >> mi sa che ho attirato troppa attenzione su di me, come se fossi una attrice o una cantante famosa, tutti si sono girati verso di me, ed hanno degli sguardi curiosi! neanche fossi chissà chi.. ah già.. giusto! la nonna! mi ero completamente scordata di lei! siamo nel ventunesimo secolo e credono ancora a maghe e fattucchiere?! << prenda posto signorina, io sono il professor Thompson, che inizia la lezione >> mi siedo sull'unico posto libero, cioè in fondo alla classe; la mia compagna di banco non mi degna neppure di uno sguardo, anzi cerca di stare il più lontano da me!
Tutta la mattinata e il pomeriggio è passato in questo modo, io mi presentavo, i miei compagni che mi guardavano curiosi, e cercavano di stare lontani da me! la mia idea di farmi degli amici è completamente saltata! ma bene, era proprio quello che volevo! quando vado a prendere la mia bici, mi si para davanti un ragazzo, alto, carino, capelli neri e arruffati << sei Scarlett, giusto? >> ti prego! anche lui no! non voglio essere lo zimbello di tutta la scuola, anche se già lo sono diventata; << si sono io, hai bisogno di qualcosa? >> sorride.. stranissimo! di solito gli altri ragazzi mi stavano alla larga neanche avessi la peste o la malaria! lui è diverso! ma allora qualcuno con un pò di cervello esiste! << io mi chiamo Nathan, abito vicino al tuo quartiere, mi dispiace molto per tua nonna >> che siano beate le sue parole! non solo quelle ma anche lui! questo ragazzo deve essere un tipo apposto << si, mi dispiace anche a me, ma non lo conosciuta molto in realtà>> sembra che della mia ultima affermazione sembra esserne molto contento! ma mia nonna doveva essere un tipo veramente strano, se tutta la cittadina sa di lei! << da quello che ho potuto vedere, i tuoi compagni di classe, ti stanno alla larga, comunque li devi lasciare perdere, sono solo stupidi cretini che credono a ciò che non possono spiegare con razionalità >> come al solito non ho capito quello che mi stà dicendo ma faccio finta di si << si, infatti... >> << che ne dici se domani, visto che è sabato.. ti acompagnassi a fare un giro della città? >> proposta molto allettante! certo che uscire con una persona appena conosciuta, forse dovrei rifiutare, insomma cosa so io di lui?! << bè ti ringrazio del gesto, ma.. >> << ok affare fatto! domani ti vengo a prendere a casa tua alle dieci di mattina! >> e si allontana via.. mi ha preceduta, altro che tipo apposto.. questo qui è ancora più strano degli altri!! tornata a casa, poso lo zaino in cucina e vado in camera mia a sdraiairmi sul letto; a pensarci bene, in questi due giorni sono successe veramente tante cose, sbadiglio, ho veramente sonno, ieri sera mi ero addormentata tardi, quindi ero veramente stanca, senza neanche farlo apposta mi addormento.
Un rumore mi sveglia, apro gli occhi e guardo l'orologio.. sono le due di notte! fantastico! ma neanche a casa mia posso stare tranquilla? scendo giu dal letto, ancora assonnata cammino a stentoni verso la porta, la apro e.. impossibile.. di nuovo! quella porticina è aperta! stavolta non credo di essermelo sognato, mi tirò pure uno schiaffo addosso! ahi! sisi non era un sogno, ma allora Colin esiste veramente! Mi incammino verso quella porticina e guardo al suo interno.. << non ti avevo detto di non venire più qui? >> è sempre lui, sdraiato sul suo letto, con quel suo atteggiamento strafottente, mi da sui nervi, << guarda che a casa mia posso girare tranquillamente dove voglio, non sono affari tuoi! >> si alza, e viene verso di me << mia cara, io ti stò solo avvertendo, ma te sei libera anche di entrare, di sicuro, sempre che tu sappia poi come uscirci! >> << quindi non puoi uscire di qui te? >> aah! ho parlato senza accorgermene! mi sono uscite le parole di bocca.. lui comunque sembra tranquillo.. << perchè.. tu sai come farmi uscire? >> questa volta era ansioso di sapere la risposta.. farlo uscire.. certo che si! basta che varca la porta che ci divide ed esce! cioè.. mi piare una cosa così ovvia! ma forse non è poi così semplice.. << direi di no.. >> mi sembrava l'unica risposta da dargli adesso sembrava irritato! scusami se non so come farti uscire - pensai - << adesso ti conviene andare a letto.. domani hai un appuntamento giusto? >> cosa? come diavolo faceva lui a saperlo?! si avvicina sempre di più a me, la porta è l'unico oggetto che ci divide, quando come l'altra sera, pronuncia delle strane parole.
Mi risveglio di colpo nel mio letto, e guardo di fretta l'orologio.. le nove e mezza! è tardissimo! scendo giu dal letto, mi prendo i vestiti e apro la porta di camera.. mi dirigo nel corridoio..chiusa! lo sospettavo! forse è aperta solo di notte! comunque è meglio sbrigarsi Nathan arriverà tra mezz'ora e devo ancora prepararmi.
FINE SECONDO CAPITOLO. -
Lee-chan .
User deleted
Allora, come storia mi incuriosisce molto...xD E sono davvero curiosissima di sapere come va avanti...^w^
Però devo dirti alcune cosucce...allora, stai attenta a non passare dal presente al passato o viceversa, tutta d'un tratto nella storia, altrimenti si perde il filo e si fa più fatica a capire quello che si sta leggendo.
Inoltre, prima di postare rileggi bene quello che scrivi, perchè ci sono parecchi errori che bloccano la lettura...^^''
Per il resto mi pare vada benissimo...
Aspetto il seguito...*çç*. -
ilovemanga .
User deleted
Kawaii!!!!a quando il prox cap.? .
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