Petal Of Rose

{Hara}\ Prima d ora, tutte le mie azioni.. erano insignificanti. Per la libertà…potrei distruggere anche le mie illusioni. Cosa ho fatto ... non lo dirò …altrimenti non ci sarebbe nessuna storia.
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-Il mio nome è Hara ho 16 anni…
La mia famiglia era una delle più grandi famiglie aristocratiche.
Mia madre un architetto e mio padre padrone di un grande azienda, entrambi manipolati dalla famiglia.
Io sono andata via, mi hanno diseredata e adesso vivo con Yumi.
Non ho ricordi molto positivi della mia infanzia, l unica cosa che mi rendeva felice è una figura maschile di un bambino un anno più grande di me.
Nel giardino di quella casa, trovai giocare un bambino.
Quando si accorse di me, mi sorrise…
Non potrò dimenticare quel sorriso, era in grado di ricostruire ciò che era distrutto.
Divenne in poco tempo l unica persona cui mi faceva capire i significati di ogni azione che facevo, l unica persona di cui mi fidavo.
L estate dei miei 11 anni, quel bambino di nome Kei spari e l unica cosa che mi ricorda lui sono le rose.
Ogni volta che giocavamo, un soffio di vento era in grado di portare dei petali di rose.
Diventò difficile vivere con i miei…quel ragazzo, era l unica cosa che mi spingeva a tener duro e resistere, per cui l anno scorso presi insieme a Yumi (mia amica di infanzia) un appartamento a pochi passi da scuola.
Ho iniziato una nuova vita, molti mi conoscono e molte dicerie ci sono su di me su come per esempio non fossi in grado di ottenere il patrimonio della mia famiglia, su come non ero in grado di essere loro erede e su come fossi diversa.
Quella diversità…quella stereopaticità quegli elementi opposti apparivano sempre ai miei occhi come fosse una punizione.
Andando a scuola…ero travolta dai pensieri…
Quella mattina era diversa dalle altre,il vento soffiava più forte…
Yumi era accanto a me.
Yumi: “ Hara a cosa pensi”
Io: “ nulla, stamattina il vento è diverso!”
Yumi: “mah…certo che sei strana”
Camminavo, affinché…il mio fiocco che avevo al collo non volò…
senza quel fiocco non potevo vivere..
Cosi dal passo normale, velocizzai.. sempre più.. quando…
… avanti a me ci fu un ombra…
“non è possibile”
K-kei.
“Kei e chi sarebbe”
io: “ scusami sono mortificata, ti ho confuso con qualcun altro”
cosi yumi sussurrò: “ Hara…non poteva essere possibile che sarebbe tornato.”
Quel ragazzo che somigliava tanto a Kei mi restituì il fiocco.
Era la prima volta che lo vedevo.. e.. inoltre aveva la stessa uniforme della mia scuola.
Cosi, arrivammo a scuola in ritardo…
Entrò la professoressa di filosofia e letteratura, dicendo:
“ Prima di cominciare, ci sarà una nuovo elemento a partire da oggi,….Shein puoi entrare”
“E-era quel ragazzo di prima…”
sedeva dietro me … eravamo posti vicino la finestra…
Quel giorno sconvolse tutta la storia della mia vita.
Dopo la lezioni mi avvicinai per ringraziarlo una seconda volta…
Ma…subito dopo piombò Yumi:
“Hara ecco i biscotti con la salsa di soia che ti piacciono tanto”
I miei occhi iniziarono a brillare ed un sorriso venne come disegnato.
Shain: “ sono meglio i biscotti con il curry -.-“
Cosi ci fu una piccola discussione per dei biscotti…
La prof. venne e come punizione, non solo ci nominò rappresentanti di classe ma quel pomeriggio avremmo dovuto pulire tutta la classe.
Subito dopo le lezioni cominciammo a pulire la classe dopo aver finito stanchi e stramorti…ci sedemmo vicino la finestra.
Shain: “ scusa se te lo chiedo, ma potrei sapere chi è questo Kei”
Io: “ … “
Shain: “ il tuo ragazzo per caso “
Io: “ ma cosa dici … K-kei era la persona cui mi fidavo più al mondo… da piccola facevo parte di una famiglia aristocratica .. qui vi erano regole, regole e solo regole.
Non potevo scegliere cosa fare, poiché tutto aveva un ordine ben preciso.
Conobbi Kei quando avevo 5 anni e come lo conobbi improvvisamente un giorno d estate, cosi parti.
Non potevo più vivere senza libertà, cosi decisi di andarmene e mi diseredarono.
Shain: “ può non sembrare,ma, hai un carattere molto forte.”
Io: “ già forse anche troppo…”
Quella sera mi riaccompagnò a casa…e infine ci salutammo.
Sinceramente non sapevo cosa ancora mi attendesse.
Quel mondo…quella monotonia forse un giorno sarebbe svanita e insieme quelle stesse illusioni distrutte.

{Hara}\\ Quando meno te lo aspetti sei in grado di sentirti sola… ma non ti accorgi che la persona che aspetti potrebbe essere più vicino di quanto immagini.

Quella mattina, mi alzai sorridente… non conosco il motivo di ciò.
Come il solito con Yumi mi preparai in fretta e andai a scuola.
E iniziata la Primavera…
“… dovrei essere felice …”
“… perché non lo sono? …”
“… perché? …”
Già cominciavo a farmi domande, cosi tante ,che senza accorgermene arrivai a scuola in un attimo.
Davanti al cancello mi ritrovai Shain che mi stuzzicò dandomi la cartella in testa.
“ Ma sei matto!? … tu cosi la uccidi la gente “
Shain: “ e sarebbe anche ora che morissi ù.u “
io: “ ma se mi conosci solo da un giorno “
Shain: “ comunque sia buongiorno “
Era incredibile, era in grado di svuotare la mente in pochi secondi.
Mi chiedo se sia quel filo invisibile…
Arrivammo in classe.
Come al solito non stavo ad ascoltare la lezione, ma, mi limitavo a guardare fuori dalla finestra..
Finite le lezioni.. yumi disse che aveva corso di recupero per storia dell’ arte quindi non avrebbe potuto avviarsi con me a casa.
Shain: “ se vuoi ti accompagno.. tanto abito da quelle parti.. “
io: “ d’accordo”
Mentre camminavamo incrociammo un ragazzo che si fermò e disse ai suoi amici:
“Guardate c è colei che non è stata degna di portare avanti il nome della sua famiglia.”
Abbassai lo sguardo e rimasi in silenzio.
Quel silenzio, volevo tanto ripagasse tutte quelle parole.
Shain: “ perché stai in silenzio!!?”
io: “ lascia perdere non ne vale la pena”

“Ehi tu , scappi davanti a tutto?? come hai fatto con la tua famiglia. Sei proprio diversa da tutti.”
In quel momento, Shain si girò di scatto e iniziò a prendere a pugni quel ragazzo.
Dovetti fermarlo altrimenti continuando lo avrebbe ucciso a sangue…
Era la prima volta dopo anni che qualcuno mi difendesse.
Presi Shain e lo portai a casa … il minimo che potessi fare era disinfettare quelle ferite.
“Grazie”
Shain: “ Siccome era rimasta in silenzio, ho pensato di agire al posto tuo”
“ Sbagli a rimanere impassibile”
io: “lo so”
Lo feci sedere sul divano e presi il disinfettante e alcuni cerotti.
Aveva una ferita, sul lato destro delle labbra.
Presi l ovatta e iniziai a disinfettare e pensai:
“sono troppo vicina e come la scema mi sto anche agitando.”
Disinfettavo…quando…
prese la mia mano, mi fermò e mi baciò di colpo.
“ Ma sei matto ! “
Shain: “ Questo ti serva di lezione”
“Era per dirti, che come hai reagito con me in questo modo, cosi devi fare con gli altri ,quando ti dicono cose tipo quelle di prima.”
“ Non puoi andare avanti continuando ad ignorare ciò che ti accade intorno.”
io: “ hai ragione”
Quella sera fini cosi e shain tornò a casa.
Le persone che ci sono nella tua vita, vanno e vengono, inoltre, sono tutte diverse.
Quando inizialmente mi dicesti quella frase la prima volta non capii,ma, quando quel filo invisibile si stava per spezzare…allora ho capito che dovevo svegliarmi.

{Hara}\\ Forse quello stesso destino ha voluto essere egoista con me…
Ciò che amavo di più, lo stavo perdendo dalle mani….

Quel bacio mi era rimasto impresso, era …come…come indelebile quell inchiostro ..impermeabile non se ne veniva più.
Sentivo che con Shain mi stavo avvicinando di più…
Quel giorno … nonostante tutto il vento come sempre era dalla mia parte, sentivo calore…
Arrivata a scuola trovai Shain come suo solito, aspettarmi davanti al cancello…come nulla fosse successo…sorrideva…
E ero l unica che nascondeva ciò che provava dietro quella maschera sul viso,recitavo , come in uno spettacolo teatrale riuscivo a recitare la mia parte di comparsa…sapevo che quella maschera non avrebbe resistito.
Con Shain sarei stata in grado di togliere quella maschera,molto probabilmente…un giorno.
Durante le lezioni ero pensierosa, mi limitavo a guardare dalla finestra i ciliegi in fioritura…ogni petalo che cadeva ricordava flebili illusioni che pensavo di aver scordato.
Shain: “ che ti succede?”
io: “ n-nulla sto come al solito”
Shain: “non è vero.. troppo silenziosa”
Non so perché ma era in grado di capirmi…
Dopo le lezioni andai sulla terrazza in modo tale che potessi riflettere.
Dietro di me un ombra…
Io: “ ma certo che sono perseguitata “
Shain: “ se questa la chiami perseguitazione…”
Io: “ potrei denunciarti per molestie”
Shain: “dovresti stare attenta a ciò che dici , ti posso far vedere tranquillamente le vere molestie”
Poggiandomi vicino al muro..
Io: “ non ce ne bisogno”
Shain: “ per questa volta lascerò stare, comunque sia vieni con me voglio portarti in giro”
Quel pomeriggio mi portò per la città.. quel gesto lo apprezzai più di qualsiasi altra cosa…
Shain: “hai mai visto qualcosa di inestimabile?”
io: “ solo una volta”
Shain: “ sei sicura che fosse inestimabile?”
io:” penso di si”
Shain: “chiudi gli occhi”
Per la seconda volta in vita mia mi fidai di qualcuno.. chiusi gli occhi.. e … sinceramente ancora adesso non rimpiango di averli chiusi ed essermi fidata..
Quando aprii gli occhi, vidi la sera…illuminata unicamente dalla luna e le stelle.
I petali di ciliegio erano leggermente trasportati dal vento anche se con decisione non avevano una direzione ben precisa.
Quello show…quell opera teatrale si era conclusa … avevo trovato chi mi avrebbe permesso di togliere quella maschera.
Di colpo…come se tutto già programmato cominciò a piovere…, iniziammo a camminare sempre più velocemente.
Sinceramente la città diventava sempre più deserta.
Nella pioggia … sentii prendermi il braccio… e tirarmi…
…delle braccia mi avvolsero…
“Hara…”
“E un sogno…n-non è possibile”
Quel filo invisibile stava diventando visibile… cercando di legare quel destino.
Mi girai…e vidi il viso di Kei.
Iniziai a piangere, senza esitare lo abbracciai con tutta la mia forza…
Non capii più niente…
Shain…se ne andò lentamente sotto la pioggia scrosciante…
non mi accorsi di ciò che avevo fatto.
Quella pioggia continuava a scendere senza esitare… il vento in quel momento non ci fu ad ascoltarmi… quei passi che si erano allontanati da me in realtà avevano ricreato un vuoto.

{Hara}\ Senza rendermene conto, ero riuscita a chiudermi dentro il buio totale, quel buio non aspettava altro che le mie mosse.
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kei:"Non aspettavo altro che questo momento"
Mi girai per vedere Shein...ma...se n'era andato solo sotto la pioggia.
..Rimasi in silenzio..
kei mi prese e mi coricò sulle mie spalle.
Mentre camminavamo, si vedeva il fiume...poggiai la testa sulla sua spalla e cominciai a piangere in silenzio,cossichè non si accorgesse di nulla.
Arrivammo a casa..
Ero stanchissima, gli occhi non si mantenevano aperti.
Kei suonò alla porta.
Yumi aprii subito convinta che fossi io..
"k-ei"
"shh dorme, dov'è la sua stanza?"
Mi portò in camera e mi poggiò letamente sul letto.
La mattina come aprii, gli occhi trovai Kei di fianco a me con la sua mano poggiata sul collo.
ora come potete immaginare sarei stata a dormire di nuovo tranquillamente ma purtroppo non fucosì eheh ^^"
Gridai e con uno spintone buttai giù dal letto kei.
Kei: "Io dico che non sei normale"
io:" Ma senti chi parla ù.u"
Kei: " non sei cambiata per niente!"
io (con un giornale in mano pronta ad ucciderlo): " Dovrei offendermi?"
Kei:"n-no scherzavo"
Di colpo, si avvicinò e odorò i miei capelli.
"hanno lo stesso odore di quel giardino"
Rimasi incantata da quelle parole, tornarono in mente bei ricordi, che non sarebbero mai stati cancellati.
bussò Yumi dicendo:
"E' tutta la notte che state lì, non vi basta? dovremmo andare a scuola -.-"
Kei aprii la porta: "Ci siamo divertiti al massimo,non so se ci siamo intesi"
Gli diedi una giornalata sulla testa.
Yumi:" Ma poverino!"
Io: " tanto se dovevo buttarlo il giornale, lo ho usato per bene (facendo una linguaccia a Kei)"
Così ci avviammo a scuola.
Ancora una volta ero riuscita a nascondere le mie emozioni.
Non sarei stata in grado di guardare in faccia shein..

Quel mio egoismo era fragile allo stesso tempo.
Non so se sarei stata in grado di riprendere quella fiducia.