Noir théâtre

(Kuroshitsuji fan-fiction)

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  1. Veralya
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    Questa è la mia prima fan fiction, per cui potrebbe anche farvi schifo e lo credo bene XD
    Comunque volevo creare un personaggio nuovo , qualcuno che potesse avere un po a che fare con Ciel e che allo stesso tempo potesse...tenergli testa..non so se riuscirò nell'intento, voglio che sia una storia particolare non troppo lunga ma carina, ad ogni modo questo è il primo capitolo . Sono ben accetti ovviamente commenti e critiche ^-^



    Noir théâtre


     


    A prima Vista


     


    Sono rimasto incastrato nel mio destino. (Gabriele Lavia)


     


    Era sicuramente un pomeriggio noioso a casa Rosenberg .


    Emily, distrattamente sorseggiava un thè e pensava al suo prossimo incontro. Il suo maggiordomo gli aveva riferito che si trattava di un tipetto scaltro e molto misterioso, sul quale aveva fatto alcune ricerche, che gli aveva accuratamente consegnato, ma che lei, aveva anche ignorato.Non gli interessava affatto chi fosse questo tipo, voleva semplicemente concludere il prima possibile e continuare a svolgere i suoi passatempi preferiti. Gettò via velocemente le scartoffie sulla scrivania, si alzò con molta eleganza e si avvicinò alla libreria. Scorse i vari titoli e alla fine scelse “Romeo e Giulietta” , di nuovo.Si sdraiò sul divano e aprì il libro. Sulla prima,ingiallita, vecchia pagina c'era una firma. Emily adorava quella firma. Adorava la mano che l'aveva scritta, il braccio e tutta la persona. Fece scorrere il dito sulla pagina e poi iniziò a leggere..


    --


    7 Anni prima..


    Emily vagava per strada senza una meta precisa...a dire il vero non aveva mai una meta precisa. Semplicemente alloggiava qua e là ,a volte in un porto, altre in qualche fabbrica di Londra, ogni giorno la sua unica preoccupazione, il suo unico scopo di una vita, che non sapeva nemmeno da chi gli fosse stata donata, era sopravvivere. Si , solo questo. Non gli interessava quanto fosse sola al mondo , né se fosse abbandonata, sicuramente se qualcuno gli aveva dato la possibilità di vivere, allora lei doveva fare di tutto per preservarla, doveva lottare e ogni giorno saper apprezzare quel poco che gli era stato dato.

    Era sicura che fosse cosi, che in qualche modo non doveva lasciarsi andare, perchè il suo destino non era questo.

    Non ricordava nulla dei dieci anni trascorsi. Quasi nulla: solo che un giorno si era svegliata in un posto chiamato “orfanotrofio” , un posto ormai distrutto, si cui non rimaneva più nulla, da cui poi era scappata insieme ad altri bambini.

    Degli altri non aveva più notizie da tempo, un giorno avevano trovato lavoro in un circo, mentre lei si era diretta altrove. Da allora era rimasta sola.

    Fino ad un giorno in cui un sessantenne dall'aria buona l'aveva raccolta per strada, Gli aveva chiesto chi fosse, lei non aveva risposto. L'uomo l'aveva osservata per un po e poi gli aveva proposto un thè.

    Strano, pensò. Nessuno gli proponeva un thè. Chi poteva voler trascorrere del tempo insieme a una ragazzina trasandata come lei?

    Quel giorno, le cambiò la vita. Anzi,quell'uomo le cambiò la vita.


    --


     


    Emily sentì bussare. Era Edmund.

    Signorina,il nostro ospite è arrivato..”

    Grazie Edmund,prepara il thè e servi solo dei biscotti.”

    Certo, mia signora”

    Quando il conte Ciel Phantomhive varcò la soglia, Emily non si aspettava che fosse tanto piccolo.

    Era persino più piccolo di lei. Rimase vagamente colpita e si penti di non aver letto le informazioni che Edmund aveva raccolto per lei.

    Non importa” , si disse. Avrebbe fatto comunque un ottimo lavoro, come al solito,finché il padre non si sarebbe sentito meglio. Doveva farlo per lui.

    Allora Conte..finalmente ci conosciamo”

    "Miss Rosenberg...Grazie per avermi ricevuto. Io sono Ciel Phantomhive”

    Si accomodi prego , prima di cominciare , mi permetta di offrirle del thè e di fare due chiacchiere.”

    Emily non era del tutto convinta che il conte fosse quello , comunque decise che l'ospitalità e la conoscenza degli ospiti veniva prima di tutto , quindi si accomodò e cerco di instaurare una conversazione con il Conte.

    Cosa che non era affatto facile. Sembrava anche lui piuttosto annoiato,sembrava avere decisamente la testa altrove.

    Che ne dice se prima della cena , Signorina, non facessimo una partita a scacchi?”

    Scacchi? ..oh che gioco noioso , conte. Ammetto che non è dei miei preferiti..ma per la felicità del mio ospite, questo ed altro.”

    Chiamò il maggiordomo e fece portare una scacchiera.

    Edmund, prendi il violino..spero che un po di buona musica non le dispiaccia Conte”

    Si Signora..cosa preferisce che suoni?” - rispose Edmund.

    Sarabande, Edmund.”

    Le piace Händel , Conte?” - si rivolse a quel ragazzino che la guardava dall'alto in basso con uno sguardo impenetrabile.

    Si, abbastanza...” - rispose distratto,mentre muoveva i suoi scacchi.

    Ops....credo ,Conte, che abbia commesso un piccolo errore...vede anche se ha appena mangiato la mia Regina, in questo momento potrei con semplici mosse condurre il mio Re dal vostro..”

    Ne dubito,Miss,dimentica che ho ancora un'altra pedina...ho ancora un asso nella manica...”

    Sorrise,in un modo maledettamente diabolico e affascinante.

     
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  2. Veralya
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    Si alza il sipario


    Dopo la cena il conte Phantomhive e il suo maggiordomo si congedarono.

    La ringrazio per i suoi servigi , Lady Rosenberg...Sebastian,prepara la carrozza”

    Subito” - il suo maggiordomo si avviò verso la porta.

    Durante quella cena avevano parlato vagamente dell'attività dei Rosenberg.

    Emily aveva spiegato che la catena di orfanotrofi “Marshall” era stata fondatamolti anni prima e da allora si era sviluppata tantissimo, offrendo un'assistenza sempre migliore col tempo. Lei teneva molto che le attività continuassero di bene in meglio e l'offerta del conte la interessava parecchio. Una donazione da parte della ditta di giocattoli più famosa al momento,poteva essere solo un beneficio per i bambini del posto. Sicuramente doveva discuterne prima con il padre, ma era sicura che anche lui avrebbe accettato l'offerta.

    Allora , ci rivedremo presto credo. Buona notte”

    Ciel si alzò e il suo maggiordomo in un lampo gli fu accanto , gli porse il bastone e gli mise il mantello sulle spalle. Cosi se ne andarono.

    Emily chiamò Edmund nello studio subito dopo e gli chiese se il padre era sveglio.

    Si , Signorina suo padre è ancora sveglio , mi ha appena chiesto se poteva recarsi da lui prima di andare a dormire, voleva sapere come si era svolta la visita”.

    Emily assentì e si recò in camera di suo padre. Bussò e una voce stanca le disse di entrare.

    Buona sera padre..so che è vostro desiderio sapere come si sia concluso l'incontro.”

    Sir Rosenberg cerco di mettersi a sedere, sprecando solo le sue energie. Emily corse in suo aiuto e gli poggiò un paio di cuscini dietro la testa

    Mia cara bambina, mi dispiace che tu debba vedermi in queste condizioni, Purtroppo il medico non è ottimista circa la mia salute, per cui credo che questa stasera affronteremo alcuni argomenti,voglio darti tutte le informazioni tali che, tu in futuro possa muoverti da sola.”

    Emily si sedette accanto al letto con calma e guardò suo padre dritto negli occhi.


    --


    Il signorino e il suo maggiordomo viaggiavano verso casa finalmente.

    Ciel era decisamente stanco dalla giornata e non vedeva l'ora di poter tornare alla sua dimora e rilassarsi.

    Bocchan, potrei farvi una domanda?”

    Dimmi” - Ciel appoggiò il braccio al finestrino e fissò il suo maggiordomo.

    Come mai è andato di persona a far visita a LadyRosenberg?”

    La Regina mi ha chiesto di tenermi in ottimi rapporti con i Rosenberg. Sembra che tenga molto che alle loro attività”. Balenò sul suo viso uno scettico sorriso.

    Quindi anche loro recitano la parte dei cani da guardia...Bocchan?”

    Ciel voltò di scatto la testa a sentire quell'aggettivo, poi si rilassò e sorrise.

    No,sembra che i Rosenberg facciano altri servizi. Questo è quello che ho intenzione di scoprire. La Regina non mi ha detto perchè vuole che io conosca i Rosenberg ma solo che è di importanza fondamentale che io gli stia vicino.A quanto pare,secondo la Regina, il Visconte è parecchio malato e presto lascerà questa terra. Comunque ogni desiderio della Regina è un ordine e va realizzato”.




    Il giorno dopo Sebastian si recò nella camera del signorino: “Buoingiorno, Bocchan.”

    Che ore sono?” - si era appena svegliato ma gli sembrava di aver dormito parecchio.

    Le 8:30 Bocchan. Questo è il nuovo giornale,con la sua tazza di thè. La colazione è quasi pronta”.

    Sebastian vestì il signorino , poi si diresse nel soggiorno per la colazione. Dopo 15 minuti il signorino sedette a tavola e chiese quali erano gli impegni di giornata.

    Questa mattina avete lezione di francese con Monsieur Alexandre Blanc alle 10.00 , poi lezioni di violino con la governante Adams alle 11,00, infine avete un incontro con Lord Randall.alle 12,00. Poi il pranzo.”

    Il signorino finì la sua colazione ed andò a prepararsi per le lezioni.

    Alle 12 in punto Lord Randall si presentò alla porta. Il maggiordomo lo accompagnò allo studio e poco dopo servì del thè.

    Eccovi la ricompensa” - Lord Randall gli lanciò uno sguardo sprezzante.

    Il signorino da parte sua sorrise e prese la busta sulla scrivania.

    E qui ho un'altro comunicato da parte della Regina”

    Gli consegnò una busta bianca e poi si alzò .

    Lord Randall...quanta fretta..potrebbe concedermi un minuto? Ho bisogno di alcune informazioni.”

    E le vuole da me?” - rispose,Randall.

    Lord Randall, ho solo pensato di renderla più partecipe..potrei ottenere comunque le informazioni che voglio..”

    Tz..Arrivederci”

    Lord Randall uscì dalla stanza sbattendo la porta , mentre il signorino apriva la nuova lettera arrivata.

    Suonò il campanello e chiamò Sebastian.

    Credo che oggi avremo un bel da fare.. dobbiamo recarci in città, prepara la carrozza”.

    Dopo circa mezz'ora di viaggio arrivarono a un vecchio palazzo, dove al portone si trovava un uomo vestito di nero. Lasciò tranquillamente passare il signorino,degnandolo di una sola occhiata.

    Ciel e il suo maggiordomo entrarono in una stanza circolare con vari salotti, tavoli da biliardo e donne con uomini sedute ovunque. Al centro , Lau era accanto a sua sorella Ran Mao , come al solito a fumare.

    Conte! Che sorpresa...come mai qui? Non mi dica che sono di nuovo nei guai...questa volta non ho fatto nulla ...” -sorrise e imitò la faccia di uno innocente,ma ne uscì solo un espressione idiota.

    Che cosa sai dei Rosenberg?”

    Aaah..una storia crudele la loro..”

    Crudele? Ma di che stai parlando?”

    Ma come ? Non lo sa? ...nemmeno io”

    Ciel cominciava a perdere la pazienza: “Razza di idiota, quando la smetterai di fingere sempre di sapere? ..piuttosto,non hai mai sentito questo cognome?”

    No Conte, mai sentito nominare..”

    Stamattina è stato trovato un cadavere vicino al porto...proprio vicino alla tua nave..se sei coinvolto Lau, non credo che ti lascerò a lungo libero di fare quello che vuoi..”

    Conte , crede davvero che io sia cosi stupido? O forse devo trovarmi un 'altro lavoro? Comunque non centro niente con quell'omicidio, lo sa che faccio solo il mio lavoro senza interferire...ma..so qualcosa che potrebbe interessarla.” - sorrise sempre amabilmente.

    Parla”

    L'uomo si chiama Sowerbarry... Augustus Sowerbarry..”

    Questo lo so già,c'era scritto nella lettera della Regina..”

    E' un lontano parente...dello stesso Signor Sowerbarry che tempo fa vostro padre ha eliminato..” - adesso sorrideva di più.

    Mio padre? Perchè avrebbe eliminato questo tizio? “ - si stava infuriando.

    Questo non è affar mio conte, ma in quanto fedele cane da guardia credevo che sapesse certe cose..”

    Sta zitto. E cos'altro sai ?”

    Beh , quello che sa anche lei...che accanto al cadavere c'era un biglietto scritto con il sangue della vittima..e diceva..”

    Basta..so già questo...sta attento Lau”.

    E' una minaccia conte? Ma non temete, non le darò preoccupazioni” - disse in tono affettuoso.

    Ciel si voltò e uscì da quel palazzo insieme al suo maggiordomo.

    Credi che Lau sia coinvolto Sebastian?”

    No, Bocchan, non credo..”

    Accompagnami sulla scena del delitto,mentre io do un occhiata fai una ricerca sui Sowerbarry”

    Si, agli ordini”

    Si recarono al porto , sul luogo dove era stato ritrovato il morto c'erano dei poliziotti che cercavano di tenere a bada i curiosi, Ciel mirò dritto al punto: “Sono il Conte Phantomhive, Ciel Phantomihve. Chiedo di farmi passare, voglio solo dare un occhiata”

    I poliziotti si fecero da parte riluttanti . Dopo circa quindici minuti Sebastian era già di ritorno.

    Bocchan,eccomi qui. Seppure le notizie non sono moltissime , credo che rimarrà molto sorpreso..”

    Avanti , dimmi”

    La prima notizia è che questo signore non vive qui ma era solo in visita..erano anni che non si recava a Londra ..la seconda è che i Sowerbarry tempo fa possedevano un orfanotrofio..il primo da queste parti...e si chiamava Marshall.”

    Che cosa? Quindi...Sebastian!” - Ciel spalancò gli occhi e cercò conferma.

    Sebastian sorrise e assentì - “Vuole che l'accompagni direttamente da lei?”


     





    Nota: Bocchan=Signorino...mi piace dirlo in giapponese XD come dice Sebastian nell'anime, fa piu fico *-*
     
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  3. Veralya
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    Maschera


    7 Anni prima..


    Emily era seduta in una tavola calda e di fronte a lei quest'uomo anziano e dal volto pacifico le parlava. Le raccontava chi era e chi era stato, le parlava della sua bellissima casa e della servitù sempre gentile, delle visite in posti magnifici e tanto altro.


    Perchè le stava raccontando tutto questo? La prendeva in giro? Sapeva che lei non poteva permetterselo, e aveva deciso di divertirsi un po? Se era cosi, gli avrebbe fatto vedere molto presto con chi aveva a che fare. Si sarebbe alzata , gli avrebbe detto che era un pessimo gentiluomo e se ne sarebbe andata. Già allora Emily aveva un suo parere personale di orgolglio e nobiltà d'animo. Non avrebbe permesso oltre di prendersi gioco di lei. Mentre formulava tutti questi pensieri , Sir Rosenberg la guardò negli occhi.


    Sei identica a lei...a mia moglie..hai i suoi stessi occhi..Come ti chiami?, non mi hai detto nulla di te..”


    Non lo so...10 21 mi chiamano” - rispose freddamente Emily.


    Che brutto nome per una fanciulla!.. chi è che ti chiama cosi?”


    I miei amici...o meglio i miei ex amici..ormai non li vedo da mesi...l'unica cosa che mi è rimasta di me, è una targhetta con impresso questi numeri” - continuava a pensare che tra un po avrebbe perso la pazienza.


    Capisco..allora potresti chiamarti Emily..ti va? Mia moglie si chiamava cosi..”


    Questo svegliò Emily dai suoi pensieri per un attimo. Quell'uomo le era sembrato triste. Triste? Si può essere triste, per uno come lui, con tutto ciò che possiede?.


    Signore..perchè si chiamava?”


    Era sicuramente molto sveglia,pensò subito Sir Rosenberg.


    E' morta qualche anno fa..”


    Ah..mi dispiace..signore..”


     



     


    Emily stava viaggiando verso Londra in visita al Marshall. Era particolarmente legata a quei bambini, li aveva sempre sostenuti e non voleva che in nessun modo si sentissero soli come si era sentita lei anni prima. Aveva imparato moltissime cose per strada, ma la solitudine e il vuoto che gli appartenevano da anni non l'avevano ancora del tutto abbandonata, anche se l'incontro di sette anni prima l'aveva resa la persona più fortunata in quel momento. Le era stata dato un nome,una casa,una vita. Tutto ciò lo doveva solamente al padre, che l'aveva protetta e accompagnata nella crescita per tutti questi anni.


    Gli orfanotrofi erano solo una delle attività dei Rosenberg. L'altra più importante era la ricerca medica. Il Visconte possedeva un enorme complesso ospedaliero,metà del quale era solo ospedale, l'altra metà era pieno di medici emergenti che a quell'epoca lavoravano disperatamente per la ricerca. Lo stesso Visconte era stato un medico un tempo. Un medico brillante che era riuscito a guadagnarsi rispetto e fortuna, che aveva deciso di condividere per il bene degli altri.

    “Edmund..manca ancora molto? Vorrei fare una visita veloce e poi tornare al casato, devo incontrare qualcuno..”


    Mi perdoni mia Signora, ma è sicura che non sta lavorando troppo ultimamente? ,,. è stanca e sono giorni che non si prende un po' di riposo..”


    Non posso” - rispose Emily, vagamente seccata - “Il padre mi ha lasciato un compito, non voglio tirarmi indietro né prendermi una pausa”.


    Edmund di recente si preoccupava più del solito. Era strano che quel maggiordomo si fosse legato a lei cosi tanto al punto di trattarla come una figlia e non una padrona da servire. Edmund era stato preso come maggiordomo circa tre mesi dopo che il Visconte l'aveva adottata, e da allora non si era più mosso dal suo fianco. Inoltre inizialmente non sembrava molto bravo nel proprio lavoro , ma è migliorato tantissimo nel tempo , guadagnandosi la stima e il rispetto del Visconte, che ormai l'aveva praticamente affidata a lui.


    Arrivati al Marshall, Emily fece una breve visita ai ragazzi , che le raccontarono le recenti novità e i nuovi giocattoli arrivati all'orfanotrofio che li avevano resi più felici di qualunque altra cosa. I bambini adorano proprio tanto i giochi, pensò Emily. Lei non aveva mai avuto una grande predisposizione al gioco. Era un tipo solitario che preferiva passare il suo tempo tra libri e teatri. I giochi proprio non la interessavano. Anche se in alcuni , doveva ammettere che era brava.


    Una donna alta e corpulenta si avvicinò ad Emily con un'aria preoccupata.


    Lady Rosenberg devo parlarle con una certa urgenza” - azzardò la donna, che sapeva benissimo quando la Lady odiasse essere disturbata quando faceva visita ai suoi beniamini.


    Certo..mi dica..” - rispose Emily con tono calmo.


    Bene..ecco , è arrivato un signore oggi...cioè non era un signore..un bambino..insomma non so come spiegarle, ma sembrava che avesse una certa autorità..” - la donna non trovava le parole e sembrava imbarazzata.


    Emily aveva una vaga idea di chi potesse essere. Non mostrò impazienza comunque e lasciò finire la donna .


    Ecco mia Signora..diceva di essere il conte Phantomhive..quello della ditta di giocattoli..e non era una visita di cortesia. Insieme al suo maggiordomo ha visitato tutto l'orfanotrofio e poi è sparito di soppiatto. Non sembrava volere qualcosa di preciso ma ha detto che sarebbe venuto da lei a chiederle qualcosa di importante..”


    Emily aggrottò la fronte. Che cosa voleva quel ragazzino? Chi credeva di essere per fare irruzione cosi e ispezionare il suo orfanotrofio? .. Quindi cercava informazioni? Ma su cosa? Sul padre e lei? ..Si rese conto che non aveva detto niente e la donna la osservava preoccupata.


    Grazie per avermi informata .. terrò a mente..adesso devo proprio andare..arrivederci! E faccia visitare Justin! Ha una tosse orribile..”


    Uscì dal posto e inspirò profondamente.


    Primo, era meglio andare a casa e chiedere ad Edmund di recuperare le informazioni che lei stessa aveva cestinato.


    Secondo, aveva un appuntamento quindi sarebbe dovuta tornata lo stesso al casato.


    Terzo, aveva assolutamente bisogno di un bagno caldo.


    Mentre si accingeva a salire in carrozza , scorse dall'altro lato della strada un viso familiare...un moro , alto e snello , che camminava in fretta , con un aria elegante e affaccendata ..stava per urlare il suo nome, quando l'uomo salì su una carrozza e scomparve all'angolo.


    Le parole gli erano rimaste in gola..


    Mia signora si sente bene?” - Edmund attendeva e la scrutava come a leggerla nel pensiero - “ha visto qualcuno? Vuole che lo fermi?”


    Quell'uomo aveva un tempismo perfetto. Non solo, sospettava ormai che leggesse il pensiero.


    No , andiamo via, ho fretta..”



    Erano le 22,00 e Emily non si sentiva più stanca né aveva sonno. Edmund le aveva già detto due volte di andare a dormire. Lei,intanto, si era intrattenuta tra alcune scartoffie e poi aveva letto un libro.


    Aveva prenotato il teatro per il giorno dopo , voleva assolutamente vedere la nuova rappresentazione di Macbeth,dopo si sarebbe dedicata con calma al suo nuovo piano: scoprire quante più cose su Phantomhive e incastrarlo. Quel conte aveva un passato assolutamente oscuro e da quel poco che aveva scoperto sulla sua famiglia invece, tinto di sangue. Dato il suo ruolo nella società, Emily non dubitava che se stava cercando qualcosa da lei , sicuramente c'era un motivo ben preciso. Non era uno stupido, né uno che perde il suo tempo in cose futili. Qualunque cosa avesse in mente per mettersi a indagare su di lei , voleva scoprirlo. A qualsiasi costo. Si alzò,avvicinandosi alla finestra che dava sul giardino di rose rosse, il suo preferito, e pensò alla conversazione con il padre di giorni prima:


    Sicuramente bambina mia, ti sto lasciando un fardello enorme..ma ormai per me si avvicina il momento di andarmene. Ti ho affidata a Edmund e l'ho nominato tuo tutore. Ti aiuterà e ti starà vicino, ti prego di non essere testarda ma di chiedere qualsiasi tipo di aiuto a lui. Saprà come indicarti.”


    Quando anni fa ti ho ritrovata, ero convinta che tu fossi la reincarnazione esatta di mia moglie Emily..sai che credo in questo genere di cose e tutt'ora un pò lo penso ancora..ma ho capito poi , che siete completamente diverse. Tu sei una persona forte,con una personalità estremamente complicata e una sensibilità che solo chi ti conosce riesce a scorgere..non cambiare mai e imponi sempre te stessa, come hai fatto tutti questi anni, continua a lottare..”


    Emily sentì alcuni spari provenire da fuori. Sobbalzò e corse immediatamente giù per le scale, spalancò il grande portone e percorse il giardino a grandi passi , scorgendo Edmund a cavallo che correva verso di lei.


    Signorina! La prego rientri in casa! Non dovrebbe stare qui!”


    Emily era fuori di sé. Mai nessuno si era introdotto in quella residenza.


    Non osare darmi ordini! Chi era? L'avete preso?”


    Per niente Signorina, è stato molto abile! Non sappiamo chi sia , era vestito di nero,indossava anche una maschera che gli è caduta quando è andato via..” - Edmund gli porse la maschera,con uno sguardo perplesso.


    Emily la esaminò attentamente. Era una maschera estremamente semplice,l'unica caratteristica degna di nota era il fatto che metà era dipinta di bianco e metà di nero. Era di vetro e abbastanza pesante...come aveva fatto a indossare quella maschera? E perché non si era rotta cadendo? ..


    Probabilmente non gli è caduta..” - esclamò ad alta voce.


    Prego, Signorina?”


    Lascia perdere Edmund, le guardie sono di ritorno .. “


    Infatti era cosi , i due guardiani erano ritornati a mani vuote.


    Mia signora non siamo riusciti a prenderlo , una carrozza lo attendeva alla fine del bosco..non ha rubato nulla comunque, non crediamo sia nemmeno un ladro, era vestito fin troppo bene per essere qualcuno che volesse per caso introdursi..ma c'è un particolare che forse vorreste vedere..”


    Edmund interruppe la conversazione esclamando “La signorina deve andare a riposarsi adesso , non è il caso di farla allontanare dal casato a quest'ora..”


    Emily si voltò di nuovo e incenerì con lo sguardo il maggiordomo..


    Se non sbaglio , sono io la padrona al momento e sono in grado di decidere per me..portatemi a vedere questa cosa!”


    Balzò sul cavallo di Edmund intimandogli di restare lì dov'era e di non avvertire assolutamente il padre, che non aveva bisogno di altre strane preoccupazioni.


    Durante il tragitto Emily riflettè velocemente su chi poteva avergli tirato uno scherzo simile..e il primo pensiero andò a lui. Ma Lui non si sarebbe introdotto e poi sarebbe scappato,,.,non aveva senso , se voleva scoprire qualcosa su di lei non si sarebbe fatto vivo né avrebbe lasciato traccie...questo Emily lo sapeva.


    Arrivata all'inizio del bosco scese da cavallo ed esaminò il posto indicato dalla guardia.


    C'era un piccolo falò e una lettera che stava lentamente bruciando..poche parole riuscivano ancora a scorgersi:


    Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.


     


     

     
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    Ma è bellissima :*w*:
    per essere la tua prima FF devo dire che è davvero scritta bene e poi come l'hai impostata mi piace moltissimo!!
    Complimenti davvero e non vedo l'ora di leggere il seguito :flowh:
     
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    Hasu
    posso solo quotare quello detto da shion...
    complimenti per la ff
     
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4 replies since 2/3/2010, 22:59   90 views
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