Staro sempre con te

Naruto - SasuNaru Yaoi - OCC - Lemon - AU

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    Spero sia i vostro GRADIEMNTO, questa ff avra molti e dico molti cap

    - Capitolo 1° -

    Sbadigliando per la stanchezza e la mancanza di sonno, un biondino di circa 16 anni con grandi occhi azzurro cielo si di reggeva verso la sua scuola. Non sopportava più quella vita ed era così perso nei suoi pensieri che non si accorse che qualcuno lo stava chiamando a gran voce.

    - Naru, Naru, NARUTO… -

    Sentendo urlare il suo nome ritornò in se, mise uno dei suoi sorrisi falsi e disse.

    - Ciao Shika, ma che ti urli? Mica sono sordo! -

    - Ma se sono più di cinque minuti che ti chiamo, cos’è successo? Sei andato dal medico? Sei peggiorato? -

    - No, calmo, va tutto bene, sono solo un pò stanco, tutto qui -

    Shikamaru Nara, da sempre il migliore amico di Naruto e l’unico a sapere delle sue condizioni.

    - Naru scusa se ieri non sono venuto… -

    - Non preoccuparti Shika, com’è andata con Ino? -

    Shikamaru con un’aria annoiata rispose.

    - Bene, bene -

    - E lo dici in quel modo e se ti sentisse… Ooh ciao Ino! -

    Shikamaru, sentendo il nome della sua ragazza, si girò di scatto spaventato (povero il mio amore), ma quando vide che non c’era nessuno si girò verso Naruto con aria leggermente arrabbiata e gli disse.

    - Ah-ah-ah molto divertente!!! -

    Naruto tra una risata e l’altra disse.

    - Ahah-ahah… dovevi vedere… ahah-ahaha… la faccia che hai fatto… ahah-ahah Shika -

    Shikamaru sospirando annoiato disse.

    - Su, su, andiamo o faremo tardi -

    - Ok, ok -

    Con Naruto che ancora rideva si diressero verso scuola.

    Una volta arrivati davanti all’entrata della scuola, Shikamaru e Naruto, videro un folto gruppo di ragazze e ragazzi. Incuriositi si avvicinarono per capire il perché e quando videro una chioma rosso fuoco capirono subito, erano i quattro fighi della scuola, Sai Akamura (emh è il primo cognome che mi è venuto) 17 anni, capelli scuri, occhi altrettanto scuri inespressivi e con sempre un sorriso falso sul viso; Neji Hyuuga, 18 anni, capelli castani lunghissimi e occhi chiarissimi, lui farneticava sempre qualcosa sul destino (scusate, ma che 2 p***e); Sabaku no Gaara , 17 anni, capelli rosso fuoco, occhi di un verde spettacolare, segnati sempre da una matita nera per metterli in risalto e uno strano tatuaggio sulla fronte, lui e Naruto avevano uno strano rapporto… da quando il biondino due anni prima lo aveva salvato da una banda di delinquenti/assassini, avevano instaurato una sorta di rispetto reciproco; l’ultimo, ma non meno importante, Sasuke Uchiha, il capo, 16 anni, era il più bello di tutto il gruppo, capelli neri e occhi dello stesso colore che non facevano trasparire nessuna emozione, molto simile al cugino Sai, ma aveva qualcosa in più che non si poteva descrivere.

    Naruto vedendoli, cercò di allontanarsi velocemente senza farsi notare e per un istante credete di avercela fatta, ma improvvisamente Sai gli si parò davanti e Neji lo strattonò per un braccio dicendogli.

    - Dove credi di scappare Uzumaki? -

    - Lasciami, Hyuuga -

    Disse Naruto, strattonando il braccio con la poca forza che aveva per liberarsi, ma fu inutile, l’unico risultato fu di fargli venire un gran giramento di testa, che per poco non lo fece cadere sullo Hyuuga, ma fu prontamente preso da Gaara che gli chiese preoccupato.

    - Tutto bene Naruto? -

    Naruto, ripresosi, gli rispose con un sorriso rassicurante.

    - Si, grazie Gaara, non preoccuparti, capita spesso -

    Gaara divenne leggermente rosso e aiutò Naruto ad alzarsi.

    Shikamaru che aveva visto tutta la scena, si precipitò da Naruto spintonando Sai e Neji, e gli chiese preoccupatissimo.

    - Naru come stai? Che hai? -

    - Sto bene Shika, non ho niente -

    - No, no, devo portarti subito in infermeria, anzi, direttamente in ospedale… il dottore ha det… -

    Ma non finì la frase, che venne bloccato da Naruto, che gli disse.

    - Shika sto benissimo, è stato solo un giramento di testa per lo scatto, su calmati -

    Shikamaru titubante annuì, poi fece andare avanti Naruto verso l’entrata della scuola e quando secondo lui fu abbastanza lontano per non sentirlo, si girò e disse.

    - E’ facile quando si è in due contro uno è? -

    Girandosi verso Sasuke disse.

    - C’e da essene fieri devo dire di avere questi due nella tua banda, complimenti -

    Poi si girò verso Gaara e gli disse.

    - Grazie Gaara, per averlo aiutato.

    Dicendo questo raggiunse Naruto all’entrata della scuola.

    Neji furioso disse.

    -Tsz, chi si crede di essere quel Nara? (un gran figo *çç*) Come osa dire che siamo dei bulli?!-

    Gaara intervenne dicendo.

    - Bè, quello che avete fatto è da bulli non credi? -

    - ??? -

    - Lo avete attaccato in due mi pare -

    - Tsz -

    - A proposito, come mai così preoccupato per l’Uzumaki? -

    Chiese curioso Sai.

    - E perché dovrei risponderti? -

    Disse con voce in coloro Gaara.

    - Perché anch’io sono curioso di sapere il perché di tanta preoccupazione per quel inutile dobe -

    Disse Sasuke, a quel punto Gaara lo guardò dritto negli occhi per qualche secondo e poi rispose.

    - Circa due anni fa, fui attaccato da dei bulli molto pericolosi, si facevano chiamare Akatsuki, (hehehe non potevo non metterceli) erano in cinque contro di me, e lui vedendomi in difficoltà senza sapere niente di me, mi aiutò… se non fosse stato per lui sicuramente mi avrebbero ucciso, da allora ha il mio rispetto -

    I tre annuirono, poi Sai disse in modo malizioso.

    - Mmmm… oltre ad avere un bel sederino è anche coraggioso, il nostro Naru-chan, mi divertirò molto con lui -

    E dopo la frese di Sai si diressero tutti verso l’entrata della scuola.

    Continua...
     
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  2. @ellis@
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    davvero carinissima, poi io adoro le fanfiction su naruto e company, e poi questa ha anke un' ambientazione scolastica, le mie preferite, ti faccio i miei coplimenti e spero continuerai presto :D
     
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    - Capitolo 2° -

    Naruto e Shilkamaru arrivarono in classe lentamente; Naruto aveva ancora alcuni piccoli giramenti di testa e cercò inutilmente di non farli notare al suo amico, ma Shikamaru da attento osservatore qual’era lo notò e gli disse.

    - Naru, forse è meglio andare in infermeria -

    - No, Shika sto benissimo -

    - Allora perché ti tieni così saldamente al mio braccio ? -

    - Ma solo perché ti voglio bene -

    Disse con un sorriso stanco Naruto. Shikamaru sospirò e lentamente lo accompagnò al suo banco; i due ragazzi non si accorsero di due occhi scuri, e apparentemente inespressivi, che avevano seguito tutta la scena.

    Le lezioni seguirono abbastanza tranquillamente.

    Arrivata la pausa pranzo, Shikamaru decise che avrebbe portato Naruto in infermeria e non avrebbe accettato nessun no dal bel biondino. Naruto accettò e sospirando disse.

    - Ok, un pò di riposo non potrà farmi che bene, però prima devo andare in bagno -

    - Ok, io ti aspetto fuori -

    Naruto annuì e si diresse in bagno; lì si sciacquò la faccia per rinfrescarsi e notò che era più pallido del solito, tra se disse “scusami Shika per farti preoccupare tanto”… in quel momento da uno dei bagni uscì Sai che appena vide il biondino fece un sorriso malizioso, per poi dire.

    - Oh, guarda chi abbiamo qui, il caro Naru-Chan -

    - Non mi pare che siamo così intimi, anzi, non siamo proprio amici, per cui non chiamarmi Naru-Chan e torna dalla tua banda di bulli -

    Disse Naruto, Sai con finta voce ferita disse.

    - Oh, così mi spezzi il cuore Naru-Chan -

    - Chi se ne frega, ora lasciami in pace -

    E dicendo questo Naruto si diresse verso l’uscita del bagno, ma venne bloccato da Sai, che lo bloccò contro un muro e gli sussurrò.

    - Fai il duro è, ma non mi scapperai, mi piace troppo il tuo sederino -

    Detto questo Sai cominciò a leccargli il collo, per poi lasciargli un enorme succhiotto, Naruto cominciò a divincolarsi, ma con la poca forza che aveva era inutile. Sai venne interrotto da un leggero tossire e si girò dicendo.

    - Ma chi è che… -

    Ma s’interruppe appena vide Sasuke appoggiato sulla porta dell’entrata del bagno, con le braccia incrociate su petto.

    - Oh, sei tu Sasuke, che vuoi? -

    - Sbrigati -

    - Uff, sempre a rovinarmi il divertimento tu -

    E dicendo questo Sai si stacco da Naruto, ma non prima di dire.

    - Ci vediamo presto Naru-Chan -

    Naruto ribatté.

    - Tsz, nei tuoi sogni, torna dal tuo padrone -

    Sai fece finta di niente, mentre Sasuke a quella risposta fece un piccolo sorriso impercettibile, ma che fu notato da Naruto, che prima di oltrepassarli gli chiese.

    - Che hai da sorridere Uchiha ? -

    Ma ovviamente non ricevette risposta, Naruto uscì dal bagno, lasciando soli Sai e Sasuke.

    - Uff… Sasuke, sei arrivato sul più bello, stavo quasi per… -

    - Tu non lo toccherai più, chiaro ?! -

    - E perché ? -

    - Quel dobe mi attira, sarà divertente divertirsi con lui -

    - Uff, ma lo avevo visto prima io -

    Sasuke gli lanciò uno sguardo che non ammetteva repliche e uscì anche lui dal bagno seguito da Sai.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    Una volta arrivati in infermeria, Shikamaru fece stendere Naruto su un lettino, poi prese il leggero lenzuolo e lo coprì, ma notò una strana macchia sul collo, allora gli sbottonò il coletto della camicia e vide un grosso livido rosso e capì subito cosa fosse, così chiese a Naruto.

    - Naru chi e quando te l’anno fatto quello ? -

    - ??? -

    - Naru, hai un succhiotto sul collo, è impossibile non vederlo -

    - ………… -

    - Su Naru parla -

    - Sai -

    Shikamaru scatto furioso, dicendo.

    - Ma io quello schifoso lo uccido, ma come ha osato solo guardarti, io…. -

    Naruto lo bloccò, dicendogli.

    - Calmati Shika, non è successo niente, è stata colpa mia, non sono stato attento… pensa è stato l’Uchiha a fermarlo -

    Shikamaru non sapeva cosa pensare e gli chiese.

    - E come mai ? -

    - Non lo so, ma francamente ora come ora non m’interessa, sono troppo stanco Shika -

    - Su riposa -

    - Shika, posso chiederti un favore ? -

    - Certo, dimmi -

    - Faresti fare una giustificazione dall’infermiera della scuola per farmi uscire ora, sono troppo stanco e prima della terapia di oggi vorrei riposare -

    - Ok, me ne farò fare una pure io, così ti accompagno a casa -

    - Non preoccuparti, posso andare anche da solo -

    - No, mio caro, non oggi e no in questo stato -

    Dicendo questo Shikamaru si diresse dall’infermiera, che conoscendo le condizioni del biondino, firmò immediatamente i due permessi, poi Shikamaru andò in classe, diede i due permessi al professore e prese la sua borsa e quella di Naruto, ma venne bloccato da una voce fredda che gli chiese.

    - Nara dove porti la borsa di quell’inutile dobe ? -

    - Visto che è un “inutile dobe” non sono affaracci tuoi, non credi Uchiha !!! -

    E dicendo questo se ne andò, Sasuke non capiva il motivo del suo grande interesse per “quell’inutile dobe” . (hehehe io lo so il perché… vecchio porcone)

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    I giorni passarono e Sai, come ordinato da Sasuke, lasciò stare Naruto. Sasuke dal canto suo non riusciva a staccare lo sguardo da lui e lo stuzzicava in ogni modo possibile chiamandolo sempre stupido dobe o inutile dobe; gli piacevano le sue espressioni, ogni volta diverse, ma si accorse anche del suo strano pallore e del fatto che era dimagrito parecchio, ma non ci dette tropo peso, infondo “a me non importava di quell’inutile e fastidioso dobe” continuava a ripetersi.

    Un giorno come gli altri, Naruto dopo l’ennesima terapia era di ritorno a casa; quel giorno era stato peggio del solito e stava malissimo, si maledì per non aver fatto venire Shikamaru come gli aveva chiesto. Aveva deciso di andare al parco per riposarsi su una panchina e poi chiamare Shikamaru con il cellulare e farsi venire a prendere, ma dopo pochi passi cadde svenuto.

    Sasuke girava annoiato per le strade, era irritato con Sai, che insisteva a lamentarsi del fatto, che era stato costretto a lasciar perdere il biondino e continuava a chiederne il motivo a Sasuke. La cosa che lo irritava di più però, era che nemmeno lui ne sapeva il motivo.
    Girato un vicolo vide Naruto, stava per dargli come al solito “dell’inutile dobe” quando lo vide svenire, senza pensarci troppo si fiondò su di lui, lo prese delicatamente tra le braccia scuotendolo leggermente e chiamandolo, ma non ricevette risposta. A quel punto cominciò a chiamarlo più forte, a scuoterlo con più forza, ma niente; provò persino a buttargli un pò d’acqua fredda in viso, ma Naruto non accennava ad aprire gli occhi, allora decise che visto che si trovavano vicino casa sua lo avrebbe poetato li per farlo riprendere.

    Arrivato a casa Sasuke chiese aiuto a suo fratello Itachi, che vedendo Naruto svenuto gli chiese.

    - Sasu, ma cosa è successo ? -

    - Non lo so, è svenuto per strada, non sapevo cosa fare e lo portato da noi, va bene vero? -

    - Si, si certo, mamma e papà ancora non sono arrivati, lo sai le solite riunioni in ospedale -

    - Si, ok, ma cosa facciamo con lui -

    - Portalo nella stanza degli ospiti e stendilo sul letto, ok ? -

    - Ok -

    E dicendo questo lo portò dove aveva detto Itachi, che entrò nella stanza pochi minuti dopo con una ciotola d’acqua fredda e una pezza che diede a Sasuke.

    - ??? -

    - Non vedi che il tuo amico è pallido, passagli la pazze bagnata sul viso e sul torace, dovrebbe sentirsi meglio così -

    Sasuke annuì, tolse la maglia come gli aveva detto il fratello e rimase per un minuto a osservare il fisico di Naruto; non ricordava che fosse così magro, notò pure dei strani lividi sulle braccia sembravano delle punture di aghi e gli venne una strana teoria, che fu detta ad alta voce da Itachi.

    - Credo che il tuo amico si droghi Sasu… è pallido, molto magro e tutti questi lividi… -

    - Non è mio amico -

    - E allora perché lo hai portato qui ? -

    - Non lo so -

    - Ok, ora lasciamolo riposare, quando si sveglierà gli chiederemo delle spiegazioni -

    E dicendo questo Itachi si diresse verso la porta, ma notò che suo fratello non lo seguì, non disse niente e silenziosamente uscì dalla stanza con un sorriso sulle labbra.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Naruto si riprese dopo circa un’ora, aprì lentamente gli occhi e con fatica si tirò su, cominciò a guardarsi intorno, ma non riconobbe la stanza, poi improvvisamente sentì la porta aprirsi e vide Sasuke entrare tranquillamente.

    - Uchiha ? Che ci fai qui? -

    - Dobe!!! Sei a casa mia -

    - Cosa?! E come ci sono arrivato?! -

    Solo in quel momento si accorse che era a petto nudo, e istintivamente si coprì con il lenzuolo, chiedendogli.

    - Perché non ho la maglietta ? Che cosa mi hai fatto? Oltre che bullo, sei pure un manico! -

    Sasuke furioso gli disse.

    - Calmati dobe, ti ho visto svenire per strada e ti ho portato qui per farti riprendere… non ti ho fatto nulla, ti ho tolto la maglietta per passarti una pezza bagnata per farti riprendere, tsz -

    - Si, ma allora ammetti che sei un bullo maniaco è !!! -

    - Zitto dobe !!! -

    - No, zitto tu teme!!! -

    - Dovresti essermi riconoscente sai -

    - E perché? -

    - Mi pare che Sai non ti dia più fastidio -

    - E con questo? -

    - Devi ringraziare solo me per questo -

    - E chi te l’ha chiesto? So badare a me stesso -

    E dicendo questo si alzò e cominciò a cercare la sua maglietta, una volta trovata se la mise e si diresse verso la porta, quando venne bloccato da Susuke che gli chiese.

    - Da quanto ti droghi? -

    - ??? -

    - Quelli che hai sulle braccia sono lividi di siringhe -

    Naruto sbarrò gli occhi e istintivamente portò le braccia dietro alla schiena e poi disse.

    - Non sono cazzi tuoi Uchiha -

    - E poi sarei io il bullo è -

    - Certo che sei tu, non sono mica io che maltratto chiunque non credo sia degno di starmi vicino -

    - ……… -

    - Non sai cosa rispondere quando ti si dice la verità è? Ed ora lasciami che vado “dai miei amici drogati” -

    Detto questo uscì di corsa, sbattendo la porta.


    Continuaaaa.................

     
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  4. Lavi-chan
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    wow questa FF mi sta davvero appassionando...mi piace il genere e poi con i personaggi di Naruto è davvero forte...sei brava a scrivere complimenti!!!
    non vedo l'ora di leggere il continuato...
     
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    - Capitolo 3° -

    Itachi entrò e salutò il fratello dicendogli.

    - Mh… ciao “bulletto” -

    - Che vuoi -

    - Oh, niente, ma non immaginavo che fossi un bullo e che avessi addirittura una tua banda -

    - Non sono affari tuoi -

    - Ma, chissà, pensandoci bene però qui vengono solo Sai, Neji e Gaara… no non mi dire che loro sono -

    - Tsz… come sei noioso -

    - Ahah-ahah… Sasu, ahah-ahah tu e Sai… ahah-ahah in una banda di bulli… ahah-ahahah -

    - Bè, che ce da ridere? -

    - Se non mi sbaglio voi non vi sopportate -

    - Infatti è così, ma a Neji piace -

    - Mmmm… ora è tutto più chiaro -

    Sasuke scocciato di quella conversazione, per lui inutile, cercò di mandare via il fratello, ma Itachi si fermò sulla porta dicendogli.

    - Sai Sasu, ora che ripenso bene al tuo “amico”… non penso che si droghi, era troppo sveglio per un drogato -

    E dicendo questo se ne andò, lasciando Sasuke perplesso.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    I giorni seguenti, Naruto evitò in tutti i modi qualsiasi contatto con Sasuke, preferiva che Sasuke lo credesse un drogato piuttosto che sapesse la verità; non avrebbe retto qualcun’altro che lo guardasse con pietà come già facevano i professori e le infermiere dell’ospedale.

    Sasuke aveva notato che il biondino lo stava evitando in tutti i modi ed era sicuro che Naruto lo odiasse… non capiva perché, ma questa cosa gli dava molto fastidio. Come se non bastasse, le battutine di Sai sul bel biondino non aiutavano a migliorare le cose, insomma ne aveva piene le scatole di sentire cose del tipo “Su Sasuke, fammelo provare solo una volta, poi giuro che non lo toccherò più - Uh ha un sederino da prendere a morsi - Lo farei urlare fino a chiedere pietà”. Sasuke stava perdendo seriamente la pazienza, non sopportava più le battute oscene su Naruto, che in qualche modo, aveva catturato la sua attenzione… con questi pensieri girava per la scuola diretto in bagno.
    Quando entrò però sentì degli strani rumori provenire da uno dei bagni che sembravano quasi conati di vomito, aspettò qualche secondo e poi li risentì, stava per aprire la porta per vedere chi fosse, quando sentì una voce conosciuta dire.

    - Naru, va meglio ora? -

    - Un po’ di Shika -

    Sasuke riconoscendoli si fiondò nel bagno vicino e si chiuse dentro senza far rumore, poi sentì Shikamaru e Naruto uscire dal bagno.

    - Naru sciacquati il viso con un po’ d’acqua fredda -

    - Ok -

    Una volta sciacquato il viso Naruto disse.

    - Cavolo, stanno di nuovo cascando, devo di nuovo tagliarli uffa -

    Sasuke non capì di cosa parlassero, ma Shikamaru lo illuminò subito.

    - Se vuoi i capelli te li taglio come l’altra volta, ma il dottore non aveva detto che questa volta non sarebbero caduti? -

    - Esattamente, ha detto “Signor Uzumaki non si preoccupi questa volta la terapia sarà leggerissima, non avrà nessun fastidio e non le cadranno i capelli”, ma a quanto pare non è così leggera come diceva lui hehe -

    Rise Naruto, per sdrammatizzare quella situazione.

    Sasuke non ci stava capendo niente, dottori, terapie, cadute di capelli, ma che stava succedendo?

    - Senti Naru, oggi non ti posso accompagnare, devo uscire con Ino -

    Disse, con sguardo colpevole, Shikamaru.

    - Non preoccuparti Shika -

    - Però se lo dicessi a Ino forse… -

    - NO, no Shika, lo sai che non voglio che nessuno lo sappia -

    - Si, scusami, allora passo da te verso le 21 e mi fermo a dormire -

    - Non preoccuparti ce la faccio anche da solo -

    - Naru, non prendermi per culo, ogni volta è peggio, credi che non me ne sia accorto? Mi raccomando, se ti senti male come l’altra volta chiamami subito, non c’è sempre l’Uchiha ad aiutarti -

    Sasuke sentendo il suo nome drizzò bene le orecchie, per sentire meglio.

    - Lo so Shika, non lo nemmeno ringraziato, ma avevo troppa paura delle sue domande… mi conosci -

    Shikamaru annuì, dopo alcuni minuti uscirono dal bagno, non sapendo che Sasuke aveva sentito il loro discorso.

    Sasuke alle ultime parole di Naruto era rimasto paralizzato, lui non lo odiava e si sentiva in colpa perché non l’aveva ringraziato per averlo soccorso. Prese una decisione… avrebbe scoperto cosa aveva il biondino, ormai era chiaro che non aveva problemi con la droga.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Alla fine delle lezioni, Sasuke si sbrigò a riporre tutte le sue cose nello zaino e si fiondò fuori, si nascose per non farsi vedere dal biondino e aspettò con impazienza che Naruto uscisse. Dopo circa dieci minuti lo vide oltrepassare i cancelli della scuola, e senza farsi vedere lo seguì; notò che era dimagrito ancora di più, ma che come diceva Sai, aveva un sedere da urlo, pensò, per poi scuotere la testa per cacciare quei pensieri “ora non è il momento Sasuke”.

    Continuò a seguirlo fino all’ospedale e quando Sasuke vide di quale ospedale si trattasse sbarrò gli occhi… era il Konoha Hospital (em scusate non mi è venuto di meglio), dove lavoravano i suoi genitori. Sperò di non incontrare nessuno che lo conoscesse o sarebbe stato scoperto, e per sua fortuna fu così, vide Naruto sedersi nella sala d’aspetto e chiacchierare con vari pazienti che arano li.

    Sasuke notò come sembrasse naturale per Naruto trovarsi lì, questa cosa lo intristì molto e si ritrovò a domandarsi “chissà da quanto tempo viene qui”; i suoi pensieri furono interrotti dalla voce dell’infermiera che disse dolcemente.

    - Naruto, tocca a te, ma come mai oggi sei solo? Dov’è il tuo amico, quello che ha sempre l’aria annoiata? -

    Naruto ridendo disse.

    - Hehe oggi sono solo, Shikamaru era occupato, un impegno inderogabile, non so se mi spiego -

    Dicendo queste ultime parole fece l’occhiolino all’infermiera che ridendo anche lei disse.

    - Ahahaha… si, si capisco. Su ora andiamo la Dottoressa Tsunade ti sta aspettando -

    - Ok, sono contento di aver cambiato dottore, lei mi piace di più, il Dottor Kabuto non so, metteva i brividi -

    - Lo so, lo so, ma lo sai che non sei il primo che lo dice -

    Tra un sorriso e l’altro entrarono nella stanza.

    Sasuke si annotò mentalmente il nome del dottore e aspettò l’uscita di Naruto, che avvenne dopo circa un’ora, quando lo vide, più pallido e stanco di quando era entrato si sentì stringere il cuore in una morsa e per un attimo avrebbe voluto andare da lui per aiutarlo, ma si bloccò immediatamente.Si chiese come mai aveva provato quella strana sensazione e tornò in se solo sentendo l’infermiera dire.

    - Naruto, sei sicuro di stare bene, oggi sei più pallido del solito -

    - Non si preoccupi, devo solo sciacquarmi il viso con un po’ di acqua fredda e passa tutto -

    E dicendo questo Naruto si avviò verso il bagno. Sasuke sbarrò gli occhi vedendo che stava andando proprio nella sua direzione, si guardò intorno per cercare una via per scappare, ma notò che nella sua direzione l’unico modo per scappare era proprio nascondersi nel bagno. Sbuffando ci entrò e si nascose dentro uno, mentre circa trenta secondi dopo entrò Naruto, che si precipitò subito nel gabinetto accanto vomitando anche l’anima… Sasuke sentendo tutto, sentì un’altra volta quella strana sensazione all’altezza del cuore, ma fece finta di niente.

    Dopo diversi minuti sentì Naruto uscire dal bagno e dirigersi ai lavandini, lo sentì aprire l’acqua e dai rumori capì che si stava sciacquando la faccia. Quando Naruto uscì dal bagno, aspettò una decina di minuti e lo seguì, mettendo prima la testa fuori per vedere se c’era traccia del biondino; non vedendolo uscì allo scoperto e si sedette su una delle sedie dove si era seduto un’ora prima Naruto.

    Improvvisamente vide l’infermiera con cui Naruto stava parlando, allora gli venne una brillante idea, si avvicinò all’infermiera con aria affannata “chiaramente finta” e gli chiese.

    - Coff mi… mi scusi… coff coff, Naruto Uzumaki… coff è già andato via… coff ? -

    L’infermiera lo guardò per alcuni secondi e poi rispose.

    - Si, mi dispiace, è andato via da circa dieci minuti -

    - Grazie, ma come stava?! -

    - Scusi ma lei chi è? Perché mi fa tutte queste domande sul piccolo Naru-Chan? -

    - Oh, mi scusi, io sono………il suo ragazzo -

    - Oh, il piccolo Naru-Chan non mi ha detto nulla -

    Disse l’infermiera, pensierosa e insospettita, ma Sasuke rispose prontamente.

    - Bè, lei conosce Naru, è molto timido -

    - Si, si questo è vero -

    - E poi sa, stiamo insieme da poco -

    - Capisco, ma mi dispiace è già andato via -

    - Grazie, ma posso farle una domanda? -

    - Si, certo, dimmi pure caro -

    - So che Naru sta male, ma non vuole dirmi di preciso cos’abbia, io sono preoccupatissimo, non è che lei per caso potrebbe… -

    - Mi dispiace, ma non ci è consentito parlare dei malati, sopratutti quelli gravi come il piccolo Naru-Chan -

    - GRAVI?! -

    - Si, ho parlato troppo -

    Sasuke sentendo la parola “grave” cercò di insistere, ma l’infermiera non gli disse più nulla, a quel punto sospirando la ringraziò e fece per andarsene; quando sentì la dottoressa che aveva visto poco più di un’ora prima Naruto, parlare con un’infermiera.

    - Dottoressa Tsunade, come sta Naru-Chan? -

    - Non bene Shizune, con la terapia non migliora. Il tumore si sta estendendo come vedi, e la cosa peggiore è che se anche lo operassimo gli servirebbe qualcuno ad aiutarlo, ma come sai bene anche tu, lui è solo -

    Sasuke come in trans si allontanò, non poteva credere alle sue orecchie, quell’inutile dobe aveva un tumore e con tutti, ma soprattutto con lui faceva finta di niente.

    Perso nei suoi pensieri non si accorse di essere arrivato a casa, lentamente entrò e si sedette sul divano.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Itachi sentì la porta chiudersi ed aspettò che il fratello salisse per lamentarsi anche quel giorno dell’inutile dobe, che non se lo era filato nemmeno di striscio, ma dopo dieci minuti di Sasuke nessuna traccia, così pensò che si fosse fermato prima in bagno.

    Dopo una mezzora buona di Sasuke nessuna traccia ed Itachi cominciò a preoccuparsi seriamente e decise di andare a cercarlo; Si fermò prima in camera sua, ma niente, in bagno idem, scese al piano inferiore e vedendo tutto spento fece per ritornare su, ma sentì uno strusciamento di vesti provenire dal salone e andò a vedere. Lì trovo Sasuke, seduto sul divano ancora con la giacca in dosso; aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa tra le mani e mormorava qualcosa che Itachi non riuscì a capire immediatamente, così gli si avvicinò lentamente chiamandolo, ma non ricevette nessuna risposta, allora gli appoggiò una mano sulla spalla e lo scuotè leggermente.

    Sasuke a quel tocco sobbalzò leggermente e alzò il volto per vedere chi era… vedendo Itachi senza pensare disse.

    - E’ malato -

    - Cosa? -

    - Naruto… Naruto è malato -

    - Cosa? Ma tu come fai… -

    - Oggi a scuola ho sentito lui e il suo amico che ne parlavano, curioso l’ho seguito in ospedale e li l’ho scoperto -

    - Scusa, ma come hai fatto, lo sai che sia i dottori che infermieri non possono parlare sei pazienti -

    Sasuke gli raccontò tutto quello che aveva fatto e sentito, l’unica cosa che Itachi in quel momento riuscì a dire fu.

    - Ti sei spacciato per il suo ragazzo? -

    - Dopo tutto quello che ti ho detto, solo a questo pensi -

    - Si, si scusa, cosa intendi fare ora che sai? -

    - Non lo so proprio, la sua paura è che la gente lo guardi con pietà, perciò, credo che continuerò a trattarlo come prima, ma allo stesso tempo tenterò di avvicinarmi a lui -

    - Ne sei sicuro Sasu? -

    - Che intendi dire? -

    - Che lui non è un giocattolo… non è una o uno dei tuoi “amichetti “di una notte, che quando ti sei stufato li butti via… se devi avvicinarti a lui, per poi buttarlo via quando ti annoia, meglio che lo lasci stare, a lui serve qualcuno che si occupi di lui e io non credo che tu sia adatto Sasu -

    Sasuke non seppe cosa dire, abbassò la testa sussurrandogli un “grazie” e andò nella sua camera.


    Continuaa......
     
    .
  6. o_X_Haine_X_o
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    waaa ma è prOpriO bella!**
    scrivi mOltO bene!
    e pOi SasuNaru è la mia cOppia preferita!
     
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    Sono felice che ti sia piaciuta XDDD, grazie per i complimenti, anche io amore Sasu e Naru come coppia

    - Capitolo 4° -


    Il giorno seguente, Sasuke arrivò a scuola prestissimo, aveva dormito poco, quasi niente pensando al discorso di suo fratello della sera precedente; non sapeva come comportarsi con il bel biondino, non voleva dirgli che sapeva, ma in qualche modo voleva essergli vicino senza farglielo accorgere, così, nel caso le parole del fratello fossero state vere, Naruto non ne avrebbe sofferto più di quanto già non facesse. Poggiò la testa sul tavolo sospirando, chi l’avrebbe visto in quel momento avrebbe potuto pensare che si fosse addormentato sul tavolo, e fu proprio quello che avvenne pochi minuti dopo.

    Naruto e Shikamaro entrarono nella classe ridendo, quando improvvisamente Shikamaru si fermò dicendo.

    - Naru, oggi non siamo i prima a quanto pare -

    Naruto si guardò intorno, poi vide Sasuke con le braccia conserte, la testa poggiata su di loro e con gli occhi chiusi.

    - Oh, l’Uchiha -

    Sasuke, sentendo pronunciare il suo nome in quel modo quasi infastidito, sentì come una piccola stretta al petto.

    - Naru, su piantala -

    - Di fare cosa Shika? -

    - Di fingere con me -

    - ??? -

    - Lo so che ti piace l’Uchiha -

    - >///< Ma… ma cosa dici Shika!!! -

    - Cosa credi, che non ti abbia visto come lo guardi quando lui è circondato da tutte quelle galline e quei polletti? -

    - Scusa e come lo guarderei di grazia? -

    Sbuffando Shikamaru disse.

    - Naru sei geloso fradicio -

    - >///< Ma… ma cosa d… dici, io geloso di… -

    - Bè, allora se… che ne so, lui si mettesse con Sakura a te non ti interesserebbe, giusto? -

    - Non osare dire una cosa del genere chiaro!!! -

    - Ahah-ahah... meno male ahah-ahah… che non eri geloso è ahah-ahah!!! -

    Naruto, tappandogli subito la bocca, si girò di scatto verso Sasuke e poi verso Shikamaru con occhi spaventati.

    - S… secondo te è s… sveglio? -

    - No, Naru se fosse stato sveglio ti avrebbe subito dato dell’inutile dobe -

    Naruto sospirando in modo triste disse.

    - Già, è vero. Io sono solo l’inutile dobe, ma è meglio così, non voglio la sua pietà -

    - Ma sei sicuro che ti tratterebbe con pietà Naru? -

    - E perché non dovrebbe?! Lui non mi sopporta e lo dimostra apertamente, ma la cosa peggiore è che non so nemmeno il perché -

    Shikamaru non sapendo cosa dire, gli mise una mano sulla testa, spettinandogli i capelli e poi disse.

    - Il taglio di capelli è venuto abbastanza bene Naru -

    - Forse era meglio farli ancora più corti… la Dottoressa Tsunade ha detto che ora la terapia è più forte e potresti perdere addirittura ciocche intere -

    - Bè, se succederà ti raserò a zero e diremo in giro che vuoi lanciare una nuova moda -

    - Ma solo se lo farai anche tu -

    - Meglio la morte, non osare avvicinarti alla mia testa, chiaro? -

    E i due scoppiarono a ridere, per poi uscire dalla classe.

    Sasuke, quando sentì i loro passi sparire, alzò la testa con occhi sbarrati ripensando a tutto il discorso appena sentito. Non poteva crederci… lui piaceva al biondino, e da quando? Come aveva fatto a non accorgersene? Ma si diede mentalmente dello stupido, lui fino alla confessione di Gaara lo usava solo come passatempo a scuola, qualcuno da deridere e basta… “che idiota che sono”, si ritrovò a pensare (io sono d’accordissimo U_U). Ora aveva preso una decisione, si sarebbe avvicinato a lui in qualunque modo possibile… voleva sapere tutto di lui, della sua malattia, della sua vita, “e quello che un Uchiha vuole, un Uchiha ottiene” si disse.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Passarono altri giorni e Sasuke provò in tutti i modi ad avvicinarsi a Naruto, ma l’unico risultato che ottenne, fu quello di spaventarlo e beccarsi una strillata da Gaara che gli disse.

    - Uchiha lascia stare Naruto, lui non è uno dei tuoi giocattoli chiaro!!! -

    Sasuke non dette peso alle parole di Gaara, per lui Naruto non era un giocattolo, ma ancora non capiva cosa provasse per il biondino e la cosa più frustante era che non riusciva a avvicinarlo; lo seguiva spesso in bagno nascondendosi nel bagno accanto, sentendolo dare di stomaco quel poco che gli vedeva mangiare a pranzo.

    Un giorno non resistette più, e dopo averlo sentito di nuovo dare di stomaco, uscì dal bagno appoggiandosi al lavandino con le braccia incrociate sul petto e uno sguardo freddissimo sul volto.

    Naruto uscì lentamente dal bagno sorreggendosi sulla porta, quando si senti dire.

    - Ciao dobe -

    Sentendo quella voce inespressiva, sobbalzò sbarrando gli occhi e alzò leggermente il volto, incrociando gli occhi inespressivi di Sasuke e balbettando disse.

    - Sa… Sasuke da quanto s… sei qui? -

    - Dall’inizio dobe -

    - Io non cap… capisco, inizio di cosa?! -

    Disse Naruto, avvicinandosi al lavandino accanto a Sasuke, per sciacquarsi la faccia, mentre Sasuke disse.

    - Uzumaki io so tutto -

    Naruto si bloccò con le mani sotto l’acqua, girò la testa verso Sasuke e disse.

    - T… tutto, tutto cosa, Uchiha?! -

    - Della tua malattia -

    - E cosa vuoi da me ora, è? -

    Sasuke non sapeva cosa rispondere, sapeva che doveva dirgli la verità, cioè che voleva stargli vicino in qualsiasi modo, che quando gli stava vicino sentiva uno strano calore al cuore, ma continuò a stare zitto. Non sapeva cosa fare, poi sentì Naruto sospirare e dire.

    - Bene, visto che sai tutto fammi un favore -

    - ??? -

    - Lasciami in pace, non ho ne la forza ne la voglia dei tuoi giochetti -

    E dicendo questo, Naruto uscì dal bagno.

    Sasuke rimase immobile per alcuni minuti come in trans e quando tornò in se si disse.

    - Complimenti Sasuke Uchiha, sei un vero idiota -

    Uscì anche lui dal bagno e andò in cerca di Naruto, ma non lo trovò da nessuna parte, poi lo vide in corridoio con la borsa in mano; affrettò il passo per raggiungerlo, ma venne bloccato da Shikamaru che gli disse.

    - Uchiha stai lontano da lui -

    - Tsz, quello che faccio non sono affari tuoi Nara -

    - Se quello che fai è dare fastidio a Naru, allora si, sono affari miei e se non mi sbaglio ti ha chiesto di lasciarlo in pace -

    Sasuke non sapeva cosa rispondere e rimase zitto, Shikamaru lo mollò, raggiunse Naruto e insieme se ne andarono.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Da quel giorno in bagno erano passate due settimane, ma Sasuke testardo com’era non aveva intenzione di stare lontano da Naruto. Cercò in tutti i modi di avvicinarlo, lo seguiva anche i giorni di terapia in ospedale e lo riaccompagnava a casa “anche se c’era Shikamaru con lui”.

    Naruto si sentiva frustato, era contento delle attenzioni dell’Uchiha, ma credeva che gliele rivolgesse solo per pietà e questo lo spingeva ad allontanarlo. Una sera, dopo l’ennesima seduta di terapia, stanco e nervoso per quella presenza sbotto.

    - LA PIANTI DI SEGUIRMI UCHIHA? -

    Sasuke rispose semplicemente.

    - No -

    - Agrr… tu mi farai impazzire -

    - ……… -

    - Visto che questa sera sono solo… ti va di salire? Ti offro la cena, sempre se non hai niente di meglio da fare -

    Disse Naruto, ma Sasuke con troppo foga e con voce freddissima disse.

    - Ho di meglio da fare, che passare la serata con un’inutile dobe come te -

    Sasuke si pentì immediatamente delle sue parole, sperando che Naruto non se la fosse presa, alzò lo sguardo per vedere la reazione del biondino e quando vide quegli occhi color del cielo profondamente feriti, si diede dell’idiota.

    - SEI UNO STRONZO UCHIHA -

    Gli urlò Naruto, furioso e ferito, prima di girarsi di scatto e dirigersi verso la porta di casa sua. Si apprestò ad aprire, ma venne bloccato per un braccio da Sasuke, che gli disse.

    - Scusami, non volevo risponderti in quel modo -

    - E allora perché l’hai fatto? -

    - Io… io no lo so, ma… ma mi dispiace, davvero -

    - E perché dovrei crederti -

    - Non lo so, ma mi dispiace veramente -

    Dicendo questo Sasuke si avviò verso il cancello per uscire, ma venne fermato dalla voce di Naruto, che gli disse.

    - Allora teme, vuoi cenare con me? -

    - Si -

    - Ok, allora andiamo, ma non aspettarti niente di spettacolare -

    - Da un dobe come te cosa ci si può… -

    Ma si bloccò immediatamente… stava per dire un’altra cattiveria. Non riusciva a capire perché si comportasse in quel modo; stare così vicino al biondino lo innervosiva, ma lo rendeva felice, si sentiva come a casa e per lui era strano, visto che non si sentiva così nemmeno a casa sua.

    - Scusa Naruto -

    - Va bene Teme, per questa volta sorvolo -

    Naruto aprì lentamente la porta e poi disse.

    - Scusa per il disordine… ma… i miei sono fuori per lavoro -

    Sasuke annui

    - Ok, non preoccuparti -

    - Allora, come vedi questo è il salotto con l’angolo cottura, lì a destra c’e il bagno e a sinistra la camera da letto -

    “Non è possibile che Naruto viva in un posto simile” si ritrovò a pensare Sasuke, ma dal suo sguardo inespressivo, “fortunatamente”, Naruto non capì cosa stesse pensando il moro.

    - Mi dispiace teme, ho solo del Ramen liofilizzato -

    Disse Naruto, diventando leggermente rosso, Sasuke vedendolo così in imbarazzo rispose.

    - Ve benissimo Dobe -

    - Ok, ci vorranno appena dieci minuti -

    - Va bene -

    - Che facciamo intanto teme -

    - Bè, potresti dirmi cos’hai -

    Sasuke non voleva essere così diretto, ma voleva sapere cosa avesse precisamente Naruto.

    Naruto a questa domanda sobbalzò, dicendogli.

    - M…ma non lo sapevi già? -

    - So che sei malato, ma non so di preciso cos’hai -

    Naruto rimase per qualche minuto zitto, e poi disse.

    - Allora è per questo che mi stai sempre attaccato -

    - ??? -

    - Solo per sapere che ho, solo per divertirti alle mie spalle -

    - No, non è così Naru -

    - Esci da casa mia -

    - Naruto non è così, fammi spiegare per fav... -

    - TI HO DETTO ESCI DA CASA MIA, QUELLO CHE HO SONO CAZZI MIEI, NON TI DARO’ UN ALTRO MOTIVO PER DIVERTIRTI ALLE MIE SPALLE.

    Senza che se ne accorgesse, delle perle trasparenti cominciarono a uscire dai suoi occhi, Sasuke vedendo quelle lacrime, sentì come uno strappo all’altezza del cuore… non voleva questo. Come poteva pensare che avrebbe fatto una cosa del genere, era questa l’impressione che gli aveva dato?

    - Naruto non piangere, fammi spiegare -

    - Per favore, lasciami in pace, vattene -

    Sasuke non potè fare altro che fare quello che gli stava chiedendo Naruto. Lentamente uscì dalla casa del biondino richiudendosi la porta alle spalle e appoggiandocisi sopra, da lì sentiva i piccoli singhiozzi di Naruto, si maledì ancora una volta per essere stato così incosciente da chiedere una cosa del genere e se ne andò.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Naruto si sdraiò sul divano e pianse per circa un’ora, fino ad addormentarsi per la stanchezza. Venne svegliato circa un’ora e mezza dopo da Shikamaru che scuotendolo leggermente lo chiamava allarmato.

    - Naru, Naru svegliati, che hai? Naru -

    - Si, Shika, sono sveglio -

    - Naru mi hai spaventato, sono circa… ma tu hai pianto, cosa è successo? -

    - Niente Shika, non preoccuparti, sono stato solo un’idiota, tutto qui -

    - Cosa e successo? Perché in cucina ci sono due piatti di Ramen?-

    - ………… -

    - E’ stata quella persona a farti piangere vero -

    - No, è stata solo colpa mia, che ho voluto vedere qualcosa che non c’era -

    - Naruto parla, sai che non ti lascerò in pace finchè non mi dirai tutto -

    Naruto, sospirando tristemente, gli raccontò tutto quello che era successo quella sera e Shikamaru alla fine del racconto disse.

    - Ma sei sicuro che volesse solo prendersi gioco di te? -

    - E cos’altro potrebbe volere da me, siamo in classe insieme da anni Shika, e non mi ha mai degnato di uno sguardo, e ora improvvisamente vuole sapere cos’ho. Tu cosa penseresti al mio posto è? -

    - Bè, non hai tutti i torti -

    Disse pensieroso Shikamaru.

    - Per adesso lasciamo perdere questa storia, non hai mangiato, vero? -

    - No -

    - Vuoi che ti preparo qualcosa -

    - No grazie, ho mal di stomaco e sono stanco, ora vado a letto, senti Shika… -

    - Si, dimmi -

    - Non è che rimarresti qui a dormire stasera -

    Chiese Naruto rosso in viso, Shikamaru sorrise e rispose.

    - Sei proprio un bambino viziato sai -

    - Si, lo so -

    Gli rispose Naruto sorridendo.


    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Il giorno seguente, essendo domenica non c’era scuola, quindi si svegliarono tardi, fecero colazione e uscirono, decisero di passare la giornata al parco.

    Shikamaru fermò Naruto per dirgli.

    - Naru devo telefonare a casa per avvertire che rientro nel pomeriggio, tu in tanto vai avanti -

    - Ok, mi prendo un gelato, lo vuoi anche tu? -

    - Naru, ma è mattina? -

    - Lo so, ma è una delle poche cose che non mi da fastidio allo stomaco -

    Disse Naruto con occhi da cucciolo a cui Shikamaru non riusciva a resistere.

    - Ok, per me alla fragola -

    - Va bene, ma sbrigati -

    - Ok -

    Naruto si avviò e Shikamaru andò a fare la telefonata com’aveva detto al suo amico, quando riagganciò ne fece un’altra alla sua ragazza, chiedendogli un favore.

    - Ino sono io -

    - Si, si, Naru ora sta meglio, mi potresti fare un favore? -

    - Potresti chiamarlo e dirgli di venire al parco verso le 16.30 -

    - Bè, digli che devo parlargli di Naru, verrà sicuramente -

    - Si, anch’io ti amo, ci vediamo stasera -

    Riagganciò e si diresse dal suo amico, non accorgendosi che qualcuno stava ascoltando la sua conversazione.

    Naruto e Shikamaru passarono un piacevole pomeriggio, fecero una passeggiata al parco, andarono in sala giochi e pranzarono in un carinissimo chiosco di Ramen, perché Naruto disse.

    - Bè, l’altra cosa che non mi da fastidio allo stomaco è il Ramen -

    E Shikamaru sorridendo lo seguì.

    Quando mancava poco più di quindici minuti per il suo appuntamento, disse.

    - Naru ora io devo andare -

    - Si, anch’io, sono un pò stanco -

    - Ci vediamo domani mattina a scuola Shika -

    - Ok -

    - Ah, un’altra cosa Shika -

    - Si, dimmi Naru -

    - Grazie, per la bella giornata -

    E dicendo questo corse verso casa

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Shikamaru sorridendo si diresse verso il luogo dell’appuntamento, trovando lì la persona che doveva incontrare; gli si avvicinò e disse.

    - Allora Uchiha, cosa vuoi? Perché mi ha cercato? -

    - Volevo parlarti di Naruto -

    - Per te Uzumaki -

    - ………… -

    - Cosa ti aspetti dopo quello che è successo ieri sera è, quando sono andato da lui era a pezzi, ma ti diverti tanto a prenderti gioco i lui? -

    - NO! Non è come pensate, io non so… -

    - Cosa non sai è? -

    - Non capisco perché, ma so solo che quando sono con lui mi sento felice, sento uno strano calore all’altezza del cuore e quando ieri sera l’ho visto piangere per colpa mia, ho sentito una fitta dolorosissima all’altezza del cuore… io non voglio prendermi gioco di lui, voglio solo sapere di più per aiutarlo -

    - E di grazie, come sei venuto a sapere della sua malattia -

    Sasuke non seppe cosa rispondere, di certo non poteva dirgli che lo aveva seguito fino in ospedale per pura curiosità, ma improvvisamente gli venne un’idea.

    - Ero a trovare i miei in ospedale, loro lavorano lì, e per caso ho visto Naru… Uzumaki uscire da una stanza -

    - E con questo? Poteva essere lì per una qualsiasi visita qualunque -

    - Bè, sulla porta cera scritto che tipo di terapia si faceva lì, quindi… -

    Shikamaru annuì.

    - Mmmm… capisco, ma non so se posso fidarmi di te, lui già ha sofferto e sta soffrendo molto, un’altra delusione non la reggerebbe -

    - Io… io non so cosa dirti, non posso rassicurarti niente per il futuro, ma so che ora voglio essergli vicino e aiutarlo -

    Shikamaru ci pensò su per un attimo e poi disse.

    - Sembri sincero, voglio fidarmi di te, ma se lo farai soffrire in qualsiasi modo giuro che te la farò pagare -

    - Hai la mia parola che non succederà -

    - Cosa ti ha detto Naruto ieri sera su i suoi genitori? -

    - Che sono fuori per lavoro -

    Shikamaru sospirando disse.

    - Ancora usa questa scusa, incredibile!!! -

    - Ancora? -

    Chiese Sasuke e Shikamaru rispose.

    - Si… io e Naru ci conosciamo da una vita, ma come hai visto è molto riservato -

    - Già -

    - Io ero un assiduo frequentatore di casa Uzumaki, Kushina e Minato era forti, non so come altro descrivere i suoi genitori, ma circa quattro anni fa… successe qualcosa che cambiò profondamente Naru -

    - In che senso? -

    - Non ricordo bene, in quel periodo ci eravamo distaccati un po’ -

    - Come mai? -

    - Colpa mia. A me già piaceva Ino e vedendolo sempre insieme a lei, credetti che uscivano insieme, invece era stato tutto un malinteso… bè lasciamo perdere questa storia -

    - Ok, continua -

    - Ricordo che Naru fu assente da scuola da scuola per circa due settimane, ma tu non te lo ricordi? Siamo sempre stati in classe insieme… -

    - …………………….No, non m’interessavo molto a lui………e di questo me ne vergogno… -

    - Bè, quando tornò era cambiato… era schivo, sempre triste, ogni occasione era buona per fare a botte. Non ricordo come mi ritrovai a passare dalle parti di casa sua, sai prima non viveva in quel buco dov’è ora, aveva una casa bellissima -

    - Continua -

    - Era tanto che non vedevo i signori Uzumaki e decisi di andarli a trovare. Mi aprì Naru che vedendomi sbarrò gli occhi e mi chiese balbettando cosa ci facevo lì. Io risposi che passavo per caso, e che mi era venuta voglia di salutare i suoi, lui farfugliò qualcosa del tipo che erano fuori per lavoro e che sarebbero tornati la settimana prossima, a quel punto lo salutai e me ne andai. Però il suo comportamento non accennava a cambiare… sempre schivo e attacca brighe, così un giorno dissi ad alta voce, con un disprezzo, ciò che non pensavo “Che era un’idiota in cerca di attenzioni”, ricordo ancora bene lo schiaffone che Ino mi mollò -

    Shika si fermò un minuto massaggiandosi la guancia, come se avesse appena ricevuto quello schiaffo, poi continuò.

    - Ino furiosa mi disse “MA CHE RAZZA DI AMICO SEI, LUI ORA HA BISOGNO DI UN AMICO CON CUI SFOGARSI E TU STAI QUI A DIRE QUESTE CAZZATE”. Io gli chiesi di che stava parlando e lei mi rispose “Ma non ti sei chiesto il perché del suo cambiamento?”. Io risposi semplicemente di no… come sono stato idiota a ripensarci ora, era evidente il suo cambiamento, ma io geloso com’ero non me n’ero accorto.

    - …Non sei l’unico… -

    - Ma è diverso, voi non eravate amici, non eravate praticamente cresciuti insieme, io invece… -

    - ……… -

    - Bè, venni a sapere così da Ino tutto la verità su di loro, cioè che lei gli dava semplicemente ripetizioni di matematica e in cambio lui gli dava notizie su di me e poi… mi parlò dell’incidente che aveva avuto con i suoi genitori quasi un mese prima. I suoi genitori ne erano rimasti uccisi e lui ne era uscito illeso, grazie alla madre che lo aveva protetto con il suo corpo; le uniche ferite che ha riportato Naru sono quelle cicatrici a forma di baffetti sulle guance… mi sentii una merda totale… non mi ero accorto di niente. Andai immediatamente da lui e gli richiesi dove fossero i suoi genitori, lui riusò quella scusa e io lo sbattei al muro dicendogli che sapevo tutto, e chiedendogli perché non era venuto da me. Lui scoppiò a piangere, chiedendomi di perdonarlo per qualsiasi cosa mi avesse fatto per farmi allontanare, io lo strinsi e gli dissi che non era colpa sua, che avevo frainteso tutto -

    Sasuke non sapeva cosa dire, non immaginava una tale sofferenza nella vita di quel biondino sempre sorridente, ma esortò Shikamaru a continuare.

    - C…continua… -

    - Gli assistenti sociali lo dettero in affidamento ai nonni paterni che morirono dopo circa un anno (cazzo che sfiga), allora gli dissero che se avesse dimostrato loro che riusciva a sopravvivere da solo lo avrebbero lasciato stare, e lui lo fece.

    - ??? -

    - Vendette la casa dei suoi genitori, affittò quel buco dove vive e si trovò un lavoretto, e per un pò andò tutto bene… fino a che… -

    - Il tumore -

    - Già proprio quello. L’hanno scoperto circa un anno e mezzo fa… era andato per fare un semplice controllo e invece… da allora è sotto chemio, ora che sai, cosa vuoi fare? -

    - Voglio stargli vicino, aiutarlo, sostenerlo -

    Shikamaru già aveva capito il motivo, ma doveva farlo ammettere anche a Sasuke, così gli chiese.

    - E perché vorresti fare tutte questo per qualcuno che hai sempre maltrattato? -

    - Io… io non lo so… per i motivi che ti ho detto prima -

    - E quali… che quando sei con lui ti senti felice e a casa? Che senti uno strano calore all’altezza del cuore e quando lo ferisci senti una fitta dolorosissima all’altezza del cuore? -

    - Si -

    - Uchiha… questo è amore -

    - Ne sei sicuro? -

    - Si, sicurissimo -

    - ………… -

    - Ma a quanto pare tu no, allora è meglio che non ti avvicini a lui, ne soffrirebbe solo, fa finta che non ti abbia detto niente e lascialo in pace -

    - NO, NON POSSO -

    Urlò con tutta la voce e la disperazione che aveva.

    - Io, io mi prenderò cura di lui, non lo abbandonerò mai -

    - Bene è questa la risposta che volevo, ora sarà dura farlo ammettere anche a Naru -

    - Perché tu pensi che lui mi… -

    - Si, Uchiha, una volta me l’ha confessato sai, ma successe prima che tu cominciassi a maltrattarlo insieme alla tua banda, dopo non ha più parlato di te -

    - ………… -

    - Non preoccuparti, dagli tempo di conoscerti e soprattutto… -

    - Soprattutto? -

    - Non dire a nessuno del suo passato e della sua malattia, lui non sopporterebbe di essere guardato… -

    - Con pietà, si lo so -

    Finì la frase Sasuke, si salutarono e se ne andarono, non sapendo che qualcuno aveva sentito tutta la loro conversazione e che grazie a quel discorso, aveva finalmente trovato un modo per dividere il biondino dal moretto, facendoglielo odiare.

    - Finalmente, Sasuke-Kun sarai mio -


    Continuaaaa........
     
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  8. o_X_Haine_X_o
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    nuooooo ma finisce sul più bellO!
    nOn sO perchè ma hO il presentimentO di sapere ki è la persOna k ha OrigliatO la cOnversaziOne fra Shika e Saskè >.>
    capitOlO mOltO entusiasmante davverO! l'unica cOsa k nOn mi piace tantO è lO ShikaIno o.O
     
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    troppo bellaaa...... voglio il seguito.... complimenti alla scrittrice
     
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  10. princess of vampire
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    waaa davvero una ff meravigliosa!! :YAh: :love: ....aspetto cn anzia il seguito!!
     
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  11. estrela
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    complimenti è bellissima
     
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    Ajisai
    Non ci posso credere!!! SasuNaru i miei cuccioli!!!! Adoro Naru Uke, è così carino!!
    Comunque Akane83 semplicemente adoro la tua storia, complimentissimi!!!! Adesso che il racconto è entrato nel vivo, ed è sbucato all'improvviso un personaggio sospetto <_< con l'intento di allontanare Naru da Sasu....non sto nella pelle!!!!....voglio leggere il seguito!!! Aspetterò con ANSIAAAAA!!!! Ti stimo tantissimo.... :adora:

    Ps.Mi sono scaraventata a terra dalle risate leggendo i tuoi commenti mentre scrivi, soprattutto questo!:
    CITAZIONE
    Gli assistenti sociali lo dettero in affidamento ai nonni paterni che morirono dopo circa un anno (cazzo che sfiga)

    Hahahaha troppo forte!!!

    Ti metterò in firma come la mia scrittrice SasuNaru preferita! :)
     
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    Chiedoooooooooooooo perdonooooooooooooooo :lacrime: dire che sono in ritardo è una enorme bugia :AHAH: :AHAH: per farmi perdonare aggirnero con 3 capitoli :timido: (grazie Nana 92 ^_^)

    - Capitolo 5° -


    Sasuke si dirigeva verso scuola… ora che aveva capito che amava Naruto, se lo sarebbe preso.

    Arrivò prestissimo per parlare con il biondino in santa pace e dopo circa un’ora, i suoi compagni cominciarono ad arrivare in classe, ma del biondino nessuna traccia. Passò la prima ora, ma niente e così quelle successive; alla pausa pranzo era preoccupatissimo, Naruto era assente e anche Shikamaru, si diresse vero la classe accanto e quando vide la persona che cercava le si avvicinò.

    - Hey ,tu -

    - Uchiha potresti anche salutare prima sai -

    - Si, si, buongiorno Yamanaka -

    - Meglio Uchiha, bè cosa vuoi? -

    - Sai come mai Uzumaki e Nara non sono venuti? -

    Lei con sguardo sospettoso gli chiese.

    - Anche se fosse? Cosa vuoi da loro? Se non sbaglio tu non sopporti Naru -

    - Non sono affari tuoi -

    - Invece si, Naru è mio amico e… -

    Sasuke la bloccò, dicendogli, in modo che nessun’altro sentisse.

    - So tutto su Uzumaki -

    - In… in che senso? -

    - Del suo passato e della sua malattia, e no, non voglio prendermi gioco di lui, anche perchè il tuo ragazzo è stato chiaro ieri, se faccio soffrire Naruto me la farà pagare -

    Ino sorrise dicendo.

    - Classico di Shika, guai a chi gli tocca il suo Naru -

    Sasuke spazientito disse.

    - Allora, sai come mai non sono venuti? -

    - Te lo dirò, visto che Shika si è fidato -

    - ………… -

    - Ieri sera Naru non si è sentito molto bene… -

    - O_O COSA? -

    Urlò Sasuke, in modo così forte che fece girare tutta la classe, compresa una ragazza dai capelli rosa (sta cozza). Ino gli tappò la bocca con una mano e lo trascinò fuori, dicendogli.

    - Ma sei impazzito per caso?! -

    - Si, si, scusa, allora che ha Uzumaki? -

    - Shika non è stato molto chiaro, però mi ha detto che non è molto grave, deve stare solo a riposo alcuni giorni -

    - Ma, ne sei sicura? -

    - Certo, chi pensi si sia preso cura di lui fino ad ora, è? -

    Chiese, spazientita, Ino. Lui annuì, la ringrazziò e se ne andò, lasciando la ragazza con un sorriso sulle labbra.

    - Finalmente anche Naru avrà un po’ di felicità -

    Da dietro la porta, sempre la ragazza dai capelli rosa, aveva sentito tutto il discorso e pensò “devo agire immediatamente”.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    Sasuke rientrò in classe e aspettò con impazienza la fine delle lezioni, aveva deciso che si sarebbe preso cura di Naruto e aveva intenzione di incominciare subito.

    Finite le lezioni si precipitò a casa del biondino, cominciò a suonare alla porta e a bussare come un matto, ma non ottenne nessuna risposta; sconsolato decise di andarsene per tornare più tardi o il giorno dopo, ma sul cancello incontrò Shikamaru che gli chiese.

    - Uchiha? Che ci fai qui? -

    Sasuke, senza rispondere, si fiondo su di lui scuotendolo per le spalle e chiedergli.

    - Che ha Nar…Uzumaki, come mai oggi non è venuto? -

    Shikamaru sorrise, per tutta quella preoccupazione, “ho fatto bene a fidarmi di lui” pensò. Lo spostò da se e gli disse di seguirlo nell’appartamento del biondino, una volta entrati Shikamaru gli indicò la camera da letto, Sasuke ci si precipitò e quello che vide lo lasciò sconvolto; Naruto era addormentato nel letto, più pallido del solito e con un flebo attaccato al braccio, balbettando chiese.

    - C… che h… ha? -

    - Non preoccuparti Uchiha, non è niente di grave. Succede quando la terapia è più forte del solito e lui, non riuscendo ne a mangiare ne a bere, visto che rigetta quasi sempre tutto, ha mancanza di liquidi; quelle servono per tirarlo un po’ su, ma questa volta ne serviranno di più, la terapia è diventata più forte e al suo corpo ci vorrà un pò di più per recuperare -

    Shikamaru indicò varie boccette sul tavolo nel salone. Sasuke annuì e gli chiese.

    - In quanti giorni le deve fare quelle? -

    - No, forse non hai capito, quelle sono solo quelle di oggi! -

    - COSA!!! -

    - Shh… non urlare che sono appena riuscito a farlo addormentare. Su andiamo di la -

    Sasuke, senza pensarci, disse.

    - Potrei rimanere io a prendermi cura di lui? -

    - Ne sei sicuro? Non è facile? -

    - Si, ne sono sicuro. Devi solo dirmi cosa fare, ci penserò io a l’Uzumaki -

    Shikamaru annuì, gli spiegò quello che doveva fare e prima di lasciarli, gli disse.

    - Ah, Uchiha… -

    - Si -

    - Ora puoi chiamarlo anche Naruto -

    E dicendo questo se ne andò.

    Sasuke rientrò e si mise su una sedia vicino al letto di Naruto, quando lo vide tremare leggermente, senza pensare, si sdraiò accanto a lui abbracciandolo per riscaldarlo. Dopo alcuni minuti notò che i suoi tremori si erano calmati, e rilassandosi si addormentò così, abbracciato al suo Naruto.

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Naruto si svegliò lentamente, si sentiva al caldo, al sicuro, così lentamente aprì gli occhi e incrociò uno paio di occhi scuri che riconobbe immediatamente.

    - Ciao teme -

    L’altro gli rispose in modo dolcissimo.

    - Ciao dobe -

    Naruto solo in quel momento capì tutto, spalancò gli occhi cacciando un urlo potentissimo, che fece cadere dal letto Sasuke.

    - Hai, ma che succede dobe? -

    Chiese Sasuke massaggiandosi il sedere.

    - Che succede, che succede, CHE SUCCEDE MI CHIEDI ?! -

    - Si, che succede? -

    - BE’, SUCCEDE CHE UN TEME MANIACO STAVA DORMENDO SOPRA DI ME, ECCO CHE SUCCEDE!!!!!! -

    - Tsz, e io che volevo solo riscaldarti, bel ringraziamento!!! -

    Sasuke si alzò dal letto e andò in salotto, mentre Naruto sentendosi uno stronzo per come l’aveva trattato e ricordando la sensazione che aveva provato quando si era svegliato, cercò di alzarsi e andargli dietro per chiedergli scusa, ma avendo ancora poche forze, non fece neanche due passi che cadde rumorosamente sul pavimento.

    Sasuke, sentendo un tonfo provenire dalla camera da letto, ci si precipitò. Appena vide Naruto a terra lo prese immediatamente in braccio, lo distese sul letto e fece per andarsene, ma si sentì tirare per il bordo della maglietta, e poi sentì Naruto dire.

    - Scusa e grazie… Sasuke -

    Sasuke sussultò… quella era la prima volta che Naruto lo chiamava Sasuke e non teme o Uchiha. Sasuke si girò, gli si avvicinò e li disse.

    - Di niente Naruto -

    E gli diede un casto bacio sulle labbra.

    Naruto, sentendo la bocca di Sasuke sulla sua, sbarrò i suoi bellissimi occhi azzurri, e una volta che Sasuke si fu allontanato, gli chiese con lo sguardo, perché era sicuro che se avesse aperto bocca la sua voce avrebbe sicuramente tremato dall’emozione, il perché di quel bacio.


    Sasuke, riavvicinandosi a lui, gli sussurrò sulle labbra.

    - Semplice, perché mi piaci Naruto -

    E si ributtò sulle labbra del biondino, che per la sorpresa di quella confessione, le aveva dischiuse leggermente. Sasuke approfittò di quell’attimo di smarrimento per infilarci la lingua, dando il via a un bacio dolce ma passionale. Naruto capendo cosa stava accadendo cercò di staccarlo da sé, mettendogli le mani sul petto per spingerlo via, ma con la poca forse cha aveva fu tutto inutile; ci volle poco che cedette rispondendo al bacio con la stessa passione del moretto sopra di lui. Quando si staccarono per la mancanza d’ossigeno, Naruto riuscì a spintonarlo via e girandosi di spalle disse.

    - Pe… perché lo hai fatto, è? Ti div… diverti a prendermi t… tanto in giro?! -

    Sasuke non capiva cosa fosse successo, aveva risposto al bacio, si inizialmente aveva cercato di allontanarlo, ma poi aveva risposto al suo bacio.

    - Naruto, ma cosa di… -

    Ma si bloccò e vedendo il biondino tremare, gli si avvicinò lentamente chiedendogli.

    - Naruto hai freddo? -

    - N… non… non avvicinarti!!! -

    Sasuke si bloccò e sentì un piccolo singhiozzo provenire da Naruto, allora lo girò lentamente e quello che vide gli blocco il respiro… Naruto stava piangendo.

    - Naruto perché piangi? -

    - P… perché lo hai fatto? -

    - Te l’ho detto, tu mi piaci -

    - E… e perché do… dovrei crederti? -

    - ……… -

    - Vedi, non sai nemmeno tu cosa rispondere -

    Sasuke lo abbracciò di slancio e Naruto disse.

    - Ti prego… lasciami. Non ho la forza per i tuoi giochetti -

    - Io non sto giocando, tu mi piaci veramente Naruto -

    - E da quando? Da quando hai scoperto che sono malato, giusto?! Questa è pietà e io non la voglio, soprattutto da te -

    Finì la frase in un sussurro.

    - C… cosa significa, soprattutto da me? -

    - N… niete, mollami e vattene -

    - No -

    - Cosa significa no? -

    - Che io non ti lascio, non ti lascerò mai… io ti amo Naruto -

    Naruto sgranò gli occhi e balbettando chiese.

    - C… cosa, cosa h… hai detto s… scu.. sa? -

    - Ti amo -

    - NO, NO… QUESTA E’ UN’ALTRA BUGIA PER PRENDERTI GIOCO DI ME -

    - NO, NARUTO TI AMO, TI AMO DA MORIRE, CREDIMI -

    Naruto scoppiò a piangere, e stringendosi al petto di Sasuke, iniziò a ripetere come un mantra.

    - Anch’io, anch’io ti amo Sasuke -

    Sasuke lo strinse forte a sé, cullandolo per farlo calmare e dopo mezzora, quando si fu calmato, gli chiese.

    - Da quanto Naruto? -

    - Cosa? Non capisco? -

    - Da quanto provi questo per me? -

    Naruto nascondendosi di più contro il suo petto, sussurrò.

    - D… da sempre -

    Sasuke sbarrò gli occhi, non poteva credere a quello che aveva sentito… Naruto lo aveva sempre amato e lui come un’idiota, come uno vero stronzo, non solo non se n’era accorto, ma lo aveva maltrattato solo per divertimento, mentre il suo angelo biondo dagli occhi azzurri soffriva per i suoi genitori, per la sua malattia e per colpa sua. Si maledì per tutti i suoi errori e si ripromise che avrebbe rimediato a tutte le sue mancanze; gli tirò su il viso delicatamente, e con dolci baci gli asciugò il volto dalle lacrime,per poi sussurrargli.

    - Perdonami, perdonami, perdonami per essere stato così cieco da non accorgermene prima -

    Naruto si strinse di più a lui, si fece coccolare e baciare da quelle labbra dolci e gentili. Non si accorse che erano finiti sdraiati sul letto, e che Sasuke gli aveva messo le mani sotto la maglietta, cominciando ad accarezzargli lo stomaco. Quando sentì quelle mani su di lui si irrigidì un po’, ma lo lasciò fare.

    Sasuke, non notando nessuna resistenza da parte del biondo, provò a infilare una mano dentro i pantaloni, ma appena sentì il corpo sotto di lui tremare, si bloccò immediatamente, si alzò e gli guardò il viso: Naruto aveva gli occhi serrati e si stringeva il labbro inferiore tra i denti, per non far uscire nessun suono.

    Sasuke per l’ennesima volta si diede dello stupido, avevano appena scoperto che erano innamorati e lui già gli saltava a dosso come un maniaco.

    - Naruto, scusami non volevo spaventarti -

    - N… non preoccuparti, il fatte è che io… non l’ho mai fatto -

    - Scusa Naruto potresti alzare la voce, non ho capito -

    - Io…io non l’ho mai fatto >///< -

    - V… vuoi dire con ne… nessuno? Nemmeno con una ragazza? -

    - Certo che no. Io sono gay, come faccio a farlo con una ragazza, me lo spieghi? E poi voglio farlo solo con la persona che amo, è sbagliato secondo te? -

    Disse Naruto imbronciato, mentre Sasuke, posandogli un dolce bacio sulla guancia, gli disse.

    - No, che non lo è Naruto -

    Sasuke si sdraiò al suo fianco abbracciandolo. Lo coccolò fino a che il biondino non si addormentò, poi lentamente si staccò da lui, si alzò e guardò lo schema che gli aveva fatto Shikamaru; mise il nuovo flebo a Naruto e andò in salotto, li prese il cellulare e chiamò casa.

    - (Pronto casa Uchiha chi parla?) -

    - Ita, sono io Sasu -

    - (Oh, ciao Sasu, ma dove sei?) -

    - Sono a casa di Naruto -

    - (Ooohhhh, sei dal bel biondino è!!!!) -

    - Smettila di sfottere, devo parlarti seriamente -

    - (Ok, scusa Sasu. Dimmi pure) -

    - Ti ricordi il discorso che avevamo fatto su Naruto, la sua malattia e tutto il resto? -

    - (Si, certo) -

    - Bè, ho deciso che mi prenderò cura di lui -

    - ( O_O COSA? Ma sei sicuro Sasu? Non sarà facile, sei sicuro che non sia un tuo…) -

    Itachi venne interrotto da Sasuke, che disse.

    - Si, sono sicurissimo Ita e non è un capriccio, ho capito che lo amo e voglio stargli vicino… sempre -

    Itachi rimase per un attimo spiazzato alla confessione del fratello, ma poi disse.

    - (Va bene Sasu, per qualsiasi cosa hai il mio appoggio lo sai) -

    - Si, lo so Ita… grazie. Senti volevo chiederti due favori -

    - (Ecco lo sapevo già cominci ahah.ahaha… su su scherzo, dimmi pure) -

    - Bè, potresti avvertire tu mamma e papà della situazione e che per un po’ non andrò a scuola? -

    - (Scuola?) -

    - Si, Naruto non sta molto bene e deve rimane a casa -

    - ( Bè, non possono pensarci i suoi parenti?) -

    - Come ti ho detto i suoi sono morti, ricordi -

    - ( Si, ma non ha altri parenti?) -

    - Che io sappia no. Vive qui da solo, e devi vedere che buco che è questo appartamento -

    - (Mh, capisco. L’altro favore?) -

    - Se domani puoi passare a portarmi una borsa con dei vestiti puliti -

    - (Ok, dammi solo l’indirizzo) -

    Sasuke diede l’indirizzo di casa a Itachi e poi lo salutò dandogli appuntamento al giorno successivo, poi riagganciò e tornò in camera da Naruto, che non si era accorto di niente; si distese al suo fianco, e appena finito anche l’ultima boccetta, si addormentò abbracciato al suo angelo.




    - Capitolo 6° -



    Naruto venne svegliato dal continuo suonare del campanello, stancamente si alzò ed andò ad aprire ritrovandosi davanti un ragazzo molto simili a Sasuke.

    - Ciao Naruto!!! -

    Naruto balbettando rispose.

    - C…ciao, ma t…tu chi s…sei? -



    - Oh, scusami è vero, non ci siamo mai “incrociati”. Io sono Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke, piacere di conoscerti -

    - P…piace m…mio -

    - Sasu è in casa? -

    Solo in quel momento Naruto si accorse che al suo risveglio non aveva trovato Sasuke.

    - N…no -

    - Ma come, mi ha detto di passare a quest’ora con la sua roba e poi non c’è?! -

    Naruto notò solo dopo quella frase che Itachi aveva un borsone in mano e pareva pure molto pesante, così si portò una mano dietro alla testa e con fare imbarazzato disse.

    - Su Itachi accomodati, deve essere pesante quel borsone! -

    - Oh, grazie Naru-Chan -

    - Puoi appoggiarlo lì sul tavolo -

    - Ok! -

    Itachi entrò e mise il borsone dove gli aveva detto Naruto, poi dette una rapida occhiata all’appartamento del biondino “Sasu aveva ragione, è proprio un buco” si ritrovò a pensare, ma i suoi pensieri vennero interrotti da Naruto che gli chiese.

    - Vuoi un pò di tè? -

    - Oh, si, si grazie -

    Naruto lo fece accomodare sul divano.

    Dopo circa dieci minuti erano seduti tutti e due sul divano a sorseggiare un tè caldo.

    - Allora Itachi, come mai sei qui? -

    - Ma come, Sasu non ti ha detto niente? -

    Naruto scosse la testa e Itachi sbuffando disse.

    - Sempre il solito testone, deve fare sempre di testa propria -

    - Ma cosa succede? E perché hai portato quel borsone? -

    Chiese Nasuto, indicando il borsone sul tavolo.

    - Ma beh Sasu ha deciso che si trasferirà qui da te per un pò -

    Naruto sgranò gli occhi, Itachi vedendo l’espressione sulla faccia del biondo sorrise dicendogli.

    - Beh lo conosci, no? Quando si mette in testa una cosa… -

    - S…si, lo s…so ma io… -

    Non finì la frase che sentì la porta aprirsi, Itachi e Naruto si girarono verso di essa e videro Sasuke con tre buste della spesa in mano. Itachi sorridendo disse.

    - Oh, ciao fratellino -

    - Invece di fare quella faccia da ebete aiutami! Ce ne sono altre tre qui fuori -

    - Ok, ok! -

    Itachi si alzò e andò ad aiutare Sasuke, mentre Naruto non ci stava capendo più niente. Itachi, il borsone, il trasferimento di Sasuke, le buste, ritornò in se quando sentì Sasuke domandargli qualcosa scuotendo un pacco di cereali che teneva in mano.

    - Ehi dobe, dove vanno questi? -

    Naruto gli indicò una mensola vicino al frigorifero e poi gli chiese indicando le buste.

    - Ma cosa è sta roba? -

    - Beh la spesa dobe, tu in casa non avevi niente e per rimetterti in forze hai bisogno di cibo “sano” e non di quella porcheria precotta -

    - COME OSI CHIAMARE IL MIO AMATO RAMEN PRECOTTO PORCHERIA!!! -

    - Beh se fosse quello vero potrebbe andare, ma quello li fa schifo! -

    Naruto abbassando lo sguardo disse.

    - Quello “vero” costa troppo e tra le medicine e le altre spese non posso, cioè non possiamo permettercelo -

    Sasuke si sentì uno stupido, non aveva pensato prima di parlare.

    - Scusami io… io non volevo offenderti -

    - No…non preoccuparti -

    Nella stanza l’atmosfera si fece tesa, così Naruto per smorzare quella tensione disse allegramente.

    - Visto che hai fatto la spesa vi preparo qualcosa per pranzo, ok? -

    - Ma che dici dobe, se sono solo le… oh cavolo sono già le 12.30! -

    - Certo Sasu, non ti ricordi che dovevamo vederci verso mezzogiorno? -

    - Si, è vero! allora le hai portate le mie cose? -

    - Certo, sono nel borsone che è sul quel tavolo -

    Itachi indicò il tavolo dove aveva poggiato il borsone e Naruto in quel momento ricordò le parole di Itachi ed esclamò.

    - Scusa teme, ma chi a deciso dice puoi rimanere qui, eh?! -

    Sasuke rispose semplicemente.

    - Io!!! -

    - Grr brutto teme! Che risposta è? -

    - Beh la semplice risposta alla tua domanda mi pare -

    - Non puoi rimanere! -

    - E perché di grazia? -

    - Beh…perché…perché…domani torneranno i miei genitori perciò… -

    - Nasuto… Nara mi ha raccontato tutto -

    Naruto sgranò gli occhi a quelle parole e riuscì solo a balbettare.

    - C…cosa ti a..avrebbe de…detto Shika? -

    - Tutto, dei tuoi genitori, della tua casa e della tua malattia… -

    - No…non è possibile! Shika non può averti detto tutto -

    - Invece lo ha fatto! -

    Replicò Sasuke con voce dura e fredda, ma si pentì immediatamente di aver usato quel tono vedendo un lampo di dolore negli occhi del bel biondino e si maledisse per questo, mentre dal canto suo Naruto si sentiva violato, l’unica persona di cui si fidava, che considerava come un fratello lo aveva tradito.

    - E…e prechè lo a…avrebbe fatto? -

    Chiese con voce tremante Naruto, allora Sasuke avvicinandosi lentamente gli disse.

    - Perché gli ho detto cosa provo per te e lui si è fidato di me e poi…? -

    - Beh…mi a minacciato che me la farà pagare se ti faccio soffrire -

    - E…e allora perché hai usato quel tono così duro e freddo prima ?! -

    Sasuke avvicinandosi ancora gli sussurrò in un orecchio.

    - Scusami non volevo, non lo farò più… lo giuro!!! -

    Naruto annuì dandogli un delicato bacio sulla guancia, ma a Sasuke però quel semplice contatto non bastò, così prese il suo viso tra le mani e cominciò a stuzzicare con dei piccoli baci le sue labbra, per poi chiedergli l’ingresso con la sua lingua, cosa che Naruto fece più che volentieri. Il bacio fu da subito pieno di passione, ma anche pieno d’amore, un amore che Sasuke non credeva che avrebbe mai potuto provare e quando entrambi furono a corto di fiato si staccarono guardandosi dolcemente negli occhi.

    - Emm scusate, ma io sono ancora qui! -

    Disse un divertito e anche un pò imbarazzato Itachi. Naruto ricordandosi che non erano soli si girò di scatto verso Itachi, rosso come un peperone e farfugliò qualche parola di scusa per poi correre in bagno. Sasuke con un sopraciglio alzato disse al fratello.

    - Ma non potevi startene zitto, eh?-

    - E perché scusa, è così carino vederlo imbarazzato! -

    - Si questo è vero… cosa hai detto prego?! CARINO?! TU NON LO DEVI NEMMENO GUARDA CHIARO!!! -

    - Su, su calmati Sasu, lo so!!! E’ solo che con quegli occhi da cucciolo non gli si può resistere-

    - Che razza di fratello che ho! -

    - Senti Sasuke, ho parlato con mamma e papà e per loro va benissimo che tu rimanga qui -

    - Mh bene-

    - E hanno detto che questa Dottoressa Tsunade è molto brava, Naruto è in buone mani! -

    - Grazie -

    Naruto ripresosi dall’imbarazzo uscì dal bagno e disse.

    - Beh è quasi ora di pranzo e visto che il teme ha fatto la spesa per un esercito, ti andrebbe di rimare a pranzo qui Itachi? -

    I fratelli Uchiha contemporaneamente dissero.

    - SI - NO -

    Itachi guardò Sasuke e con sguardo da cane bastonato disse.

    - E su Sasu, voglio stare un pò con Naru-Chan -

    Naruto sentendosi chiamare cosi arrossì e Sasuke vedendo la sua reazione gli disse.

    - Tsz… dobe non devi arrossire! -

    - Teme quello che faccio sono affari miei -

    Itachi sbattendo le mani divertito come un bambino disse.

    - Oh che bello, sembrate proprio una coppietta sposata -

    A quella frase arrossirono entrambi come un peperone e Naruto per evitare altre battute del genere si fiondò in cucina per finire di sistemare la spesa.

    - Naru-Chan aspetta che ti aiuto a metterla a posto… -

    - No, non serve e poi tu sei un ospite, siediti sul divano -

    - Ok! -

    - Teme tu invece mi aiuterai a preparare il pranzo -

    - Emm veramente io… -

    - Che succede? -

    Itachi scoppio a ridere e disse.

    - Hehehehe Naru-Chan, il nostro Sasuke non sa fare niente in cucina, mi ricordo di una volta che voleva fare delle frittelle per colazione e abbiamo trovato l’impasto attacco anche sul soffitto -

    Sasuke imbarazzato al massimo disse.

    - Taci, fratello degenere -

    Naruto sorrise e disse.

    - Beh vorrà dire che farò tutto da solo, ma poi non lamentatevi chiaro?! -

    I due fratelli risposero in coro.

    - Ok! -

    Dopo circa una mezzoretta il pranzo fu pronto.

    - Beh, il pranzo è servito! -

    Itachi sorridendo disse.

    - Che cosa ci hai preparato di buono… -

    - Cose semplici, omelet ai funghi, Tonijru (zuppa di miso con carne di maiale e verdure) e un insalata e dei pomodori conditi -

    - E tu in solo mezzora hai preparato tutto questo?! -

    Chiese stupito Itachi e Naruto arrossendo leggermente disse.

    - …Beh sono cose semplici da fare…ma non so se ha te piacciono i pomodori -

    - Beh non mi dispiacciono, ma Sasu li adora! -

    - Si, questo lo so! -

    - Sasuke sentendo l’affermazione di Naruto sobbalzò leggermente per poi girarsi verso di lui con faccia stupita, Naruto accortosi di ciò che aveva appena detto cercò rifugio nel piccolo cucinotto -

    - Su Naru-Chan vieni qui! -

    - S…si, si arrivo subito, sto prendendo da bere -

    Pranzarono tranquillamente, Sasuke e Itachi mangiarono di gusto, mentre Naruto toccò appena cibo.

    - Naru-Chan hai mangiato pochissimo! -

    - …Non ho molto appetito… -

    - Ma come, dopo tutto quello che hai preparato… -

    Naruto non sapeva cosa dire, non poteva dirgli che la maggior parte delle volte quello che mangiava lo rigettava, Sasuke capendo zitti Itachi con un sguardo e poi disse.

    - Beh ora devi andare VERO ITACHI? -

    - ?!?!?! -

    - Si, non avevi quell’appuntamento? -

    - Oh si, si, mi ero dimenticato! Beh è stato un piacere rivederti naru-Chan -

    - ??? rivedermi??? -

    - Un giorno ti spiegherò… Sasu su accompagnami al cancello -

    - Arrivo -

    Sasuke capì immediatamente che il fratello voleva delle spiegazioni, così appena arrivati al cancello Sasu disse.

    - Già te l’avevo detto che di solito rigetta tutto quello che mangia, non ricordi? -

    - Si scusa, è solo che mi sembra così magro -

    - Non sembra, lo è! -

    Disse Sasuke con aria preoccupata.

    - Sasu sei sicuro di quello che stai facendo, non sarà una passeggiata e se per te questo è un gioco non dovresti… -

    Itachi si zittì immediatamente vedendo lo sguardi furioso del fratello.

    - Ti ho già detto che non è un gioco, IO LO AMO!!! -

    - Ok, ci sentiamo presto Sasu, ciao-

    - Ciao -

    Sasuke rientrò in casa borbottando qualcosa contro il fratello e notò che il tavolo era rimasto come lo aveva lascito quando era uscito.

    - Dobe, potevi almeno sparecchiare -

    Non ebbe nessuna risposta.

    - Ehi dobe ma dove… -

    Sentì degli strani rumori provenire dal bagno, così si avvicino per sentire meglio e riconobbe immediatamente quel rumore.

    - Naruto tutto bene? -

    Non ricevendo risposta provò ad aprire la porta, ma la trovò chiusa a chiave, allora cominciò a bussare come un pazzo.

    - DOBE APRI! -

    - ……… -

    - SU DOBE APRI SUBITO! -

    - ……… -

    - SE NON APRI BUTTO GIU’ LA… -

    La porta venne improvvisamente aperta da Naruto che pallido disse.

    - Che vuoi teme? -

    Sasuke vedendo Naruto più bianco del solito si preoccupò ancora di più, cercò di prenderlo in braccio per portarlo a letto, ma Naruto lo scosto bruscamente dicendogli.

    - Che credi di fare, eh? -

    - Portarti in camera -

    - So camminare! -

    - Ma se non ti regi in… -

    Sasuke si blocco immediatamente vedendo negli occhi di Naruto un lampo di rabbia e dolore forse.

    - Posso farcela benissimo da solo, come ho fatto fino ad oggi e ora lasciami in pace! -

    Dicendo questo Naruto si chiuse in camera, Sasuke lo seguì e lì trovò Naruto con la testa sotto i cuscini.

    - Nasuto, ma che cosa è successo? -

    - Io…io ce la faccio da solo! -

    - Si, questo lo so! Ma perché prima -

    - Io ce la faccio da solo! -

    - Beh questo lo abbiamo capito mi pare -

    - No, tu non capisci, io devo farcela da solo, tanto anche tu mi lascerai come gli altri… non posso contare su nessuno -

    - Ma che dici dobe -

    - Ma dai, se fino a un mese fa mi guardavi solo per sfottermi -

    - ……… -

    - Vedi che non neghi neanche -

    - Naruto te lo detto ieri sera, ti amo e non ti sto prendendo in giro e non voglio lasciarti solo -

    - Come posso crederti, tutti mi lasciano -

    - Io non sono tutti io sono Sasuke Uchiha e … -

    Naruto sentendo quel tono risoluto scoppiò a ridere, Sasuke non capiva il motivo di quella risata, ma sapeva solo che gli piaceva vederlo ridere, gli si avvicinò e lo baciò delicatamente sulle labbra per poi dirgli.

    - Promettimelo! -

    - ??? -

    - Che riderai sempre per me -

    Naruto rossissimo rispose con un flebile.

    - Te lo prometto -

    - E ora usiamo queste labbra per fare qualcosa di più divertente -

    - Ma cosa stai… -

    Naruto non riuscì a finire la frase che le sue labbra furono ricoperte da quelle di Sasuke in un dolce bacio. Naruto si rilasso immediatamente, Sasuke fece sdraiare sul letto e gli si mise sopra ricominciando a baciarlo, poi lentamente mise le masi sotto la maglia del pigiama del biondino, che sentendo quell’intrusione si irrigidì leggermente e sussurrò.

    - Sasuke io non… -

    - Shh calmati, non farò niente che tu non voglia, devi solo fidarti di me -

    - ……… -

    - Ti fidi vero? -

    - S…si voglio fidarmi! -

    - Allora lasciami fare, ok? -

    Naruto annuì e si rilassò sul materasso, mentre Sasuke delicatamente gli slacciò la camicia del pigiama e cominciò a lasciargli dei piccoli baci sul collo mordendolo di tanto in tanto. Naruto non riuscì a trattenere un piccolo gemito di piacere che fece sorridere Sasuke, che scese lentamente sul capezzolo destro cominciandolo a stuzzicare con la lingua, succhiandolo di tanto in tanto, così Naruto non riuscì più a trattenersi e per non far sentire i suoi gemiti, che oramai uscivano incontrollati dalle sue labbra, se le tappò con le mani.

    Sasuke si stranì non sentendo più nessun rumore provenire dal suo Naruto, allora alzò lo sguardo e quello che vide lo fece sorridere.

    - Perché hai la bocca tappata? -

    Gli chiese divertito, Naruto rosso in viso sia dalla vergogna che dalla leggera eccitazione gli risposte.

    - Escono degli strani mugolii dalle mie labbra -

    Sasuke risalì il suo corpo, gli diede in bacio a stampo sulla bocca e poi gli sussurrò.

    - Non sono strani rumori Naru, sono gemiti di piace, quel piace che io ti sto dando -

    - >///< -

    - Su non arrossire così, sai adoro i tuoi gemiti -

    - D…davvero? -

    - Si piccolo, significano che ti piace quello che ti sto facendo, ora posso continuare, vero?-

    - S…si -

    Sasuke scese sull’altro capezzolo e cominciò a stuzzicarlo con la lingua, con una mano cominciò a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare al bordo dei pantaloni del pigiama, la inserì dentro e cominciò ad accarezzare l’erezione del biondino.

    Naruto sentendosi accarezzare proprio lì alzò improvvisamente la testa di scatto e incrociò gli occhi di Sasuke che gli dicevano soltanto.

    - Fidati di me -

    Lui annuì e si ridiscese.

    Sasuke tornò sulle sue labbra coinvolgendolo in bacio passionale, che tolse il respiro ad entrambi. Intanto con le mani aveva abbassato sia pantaloni che i boxer ed ora l’erezione di Naruto sfregava sulla sua facendoli gemere di piacere nel bacio, finchè non si staccarono e Sasuke disse.

    - Ora rilassati e fai fare tutto a me, ok? -

    - Va bene! -

    Finì di spogliare Naruto lasciandolo solamente con la camicia del pigiama slacciata, poi si mise le sue gambe sulla schiena e cominciò a baciargli lo stomaco sul quale notò solo in quel momento, che c’era disegnato uno strano tatuaggio a forma di spirale, ma in quel momento non aveva voglia di chiedergli spiegazione, voleva solo farlo godere. (mazza che porca che so >///<) Cominciò a baciare e leccare intorno all’ombelico scendendo piano piano sulla punta del membro eretto del biondino, poi diede un bacio sulla punta facendo tremare d’eccitazione Naruto.

    Cominciò a leccarlo per tutta la sua lunghezza, mordendolo delicatamente ogni tanto, poi ritornò sulla punta e cominciò a succhiarla avidamente per poi prenderlo tutto in bocca, con le mani intanto si slacciò i pantaloni tirando fuori il suo pene eccitato cominciando a massaggiare lentamente con una mano.

    Sasuke si staccò dal membro eccitato di Nasuto, che sentendolo allontanarsi da lui mugolo di frustrazione.

    - Allora ti piace? -

    - Mmmm… si! -

    - E ne vuoi ancora? -

    - Mmm… mmm… si! -

    - Mm… bene allora girati, mettiti a carponi sul letto -

    Naruto fece come gli era stato detto un po’ titubante, mentre Sasuke gli si avvicinò, con le mani gli allargo le natiche e con la lingua cominciò a stuzzicargli la piccola apertura. Naruto si girò di scatto chiedendogli.

    - C…cosa stai f…facendo? -

    - Ti sto baciando, non è ovvio? -

    - S…se lo dici tu -

    Naruto poggio la fronte sul materasso, nascondendo il viso per la vergogna, mentre Sasuke, sorridendo e leccandosi le labbra, (da vero maniaco U_U) cominciò a leccare il contorno della piccola apertura, per poi penetrarla delicatamente di tanto in tanto.

    Naruto sobbalzò leggermente, ma non si ritrasse.

    Sasuke riportò una mano sul suo membro eccitato e l’altra su quello di Naruto e cominciò a pompare alla stessa velocità con cui penetrava il biondino con la sua lingua. Naruto a quel doppio stimolo non resistette e inconsciamente cominciò a spingere il bacio verso quella lingua che gli stava dando un enorme piacere.

    - Ahhhahh Saaa…hhsukeeee siiii -

    Sasuke sentendo invocare il suo nome da quella voce piena di godimento si eccitò ancora di più e quando sentì che entrambi erano quasi al limite, si stacco da Nasuto, lo fece girare e lo fece distendere con la schiena sul materasso, poi si inginocchiò tra le sue gambe. Prima di continuare il suo lavoro si fermò un istante ad osservare Naruto, il suo Naruto, con le guance arrossate dall’eccitazione e il respiro accelerato per lo stesso motivo… Sasuke pensò “bellissimo e sei mio” e senza accorgersene lo disse anche ad alta voce.

    - Bellissimo e sei mio! -

    - No, ti sbagli! -

    Gli disse Naruto seriamente.

    - Che cosa significa “ no, ti sbagli “ eh? -

    Chiese Sasuke alterato.

    - Forse non sei mio? -

    Naruto ridendo ed avvicinandosi al suo viso gli disse.

    - Certo che sono tuo, ma sei tu quello bellissimo, non io -

    E dicendo questo gli diede un bacio con tutta l’amore e la passione che aveva. Una volta staccati, Sasuke lo fece distendere sul letto, ma prima di prendere il membro del biondino in bocca disse.

    - No, ti sbagli! Tu sei bellissimo! -

    Naruto non riuscì a replicare, perché Sasuke contemporaneamente lo penetro con due dita e prese il suo membro in bocca, cosa che fece urlare Naruto di godimento. Sasuke si portò la mano libera sul suo sesso dolorosamente duro e comincio a pompare con forza, Non ci volle molto che entrambi raggiunsero l’orgasmo, Naruto nella bocca di Sasuke e Sasuke nella propria mano.

    Sasuke si tirò su e di sdraiò vicino a Naruto per poi abbracciarlo, notò che Naruto teneva il viso nascosto nel suo petto e tremava leggermente, così preoccupato gli chiese.

    - Che ce Naruto, stai male? -

    - No e che… -

    - Naruto parla più forte, non ti sento -

    - Sono venuto nella tua bocca -

    - Naruto alza la voce -

    - SONO VENUTO NELLA TUA BOCCA -

    Naruto dopo quella frase si tappò la bocca con le mani, per poi nascondersi sotto le coperte, Sasuke ridendo gli disse

    - Ahahaha che c’è, sdesso ti vergogni, ormai lo hai fatto mi pare -

    - Scusami io… -

    - Non preoccuparti piccolo, sono io che lo volevo -

    - M..ma non ti ha fatto schifo?! -

    - Come potrebbe mai essendo una parte di te?! -

    Naruto divenne tutto rossa e fece uno di quei sorrise che Sasuke tanto amava, si strinse a lui e lentamente si addormentarono.





    - Capitolo 7° -


    Itachi camminava pensieroso per strada, non sapeva perché, ma quel biondino già lo aveva visto, la stessa impressione quella volta che lo aveva visto di sfuggita a casa sua e perso in questi pensieri non si accorse della persona contro cui andò a sbattere.

    - Oh mi scus… Gaara?! -

    - Uchiha! -

    - Ma come sei formale, con quello che c’è tra noi, puoi chiamarmi anche Itachi -

    - Tsz! -

    - Ma dove stavi andando tanto di fretta bel rossino, eh? -

    - Da Naru…Uzumaki, ho saputo che non sta molto bene e vivendo solo ho pensato che forse gli serviva qualcuno… -

    - E tu come fai a saperlo? -

    - Di cosa? -

    - Beh che Naru-Chan sta male e vive solo?! -

    - Già sapevo entrambe le cose, ma… -

    - Ma cosa? -

    - A scuola sono cominciate a girare delle voci su di lui -

    - ??? -

    - Non posso parlartene, lui non vorrebbe conoscendolo -

    - Gaara io già so tutto, quindi… -

    - ??? -

    - Sasuke… beh è una lunga storia, ma quali sono queste voci? -

    - Della sua malattia, che vive solo e lavora per mantenersi -

    - Cazzo! -

    - Lo so -

    - Dobbiamo avvertire immediatamente Sasu -

    - E che centra lui ora -

    - Come non lo sai? Ma non sei nella sua banda di “bulli”? -

    - Tsz, giriamo solo insieme -

    - Beh Sasuke e Naruto a quanto pare stanno insieme -

    - O_O -

    - Già a quanto pare il mio fratellino si è accorto di amare quel bel biondino, se solo lo avessi visto prima io… -

    Gaara sentendo quella battuta gli venne voglia di prendere a calci il bel moretto, e pensò “ma come può essere così cieco da non vedere che io…”, poi i suoi pensieri furono interrotti da Itachi.

    - Beh prima o poi mi ricorderò di lui, ora torniamo a noi, visto che il bel Naru-Chan è occupato, che ne dici di divertirci un po’, eh? -

    Preso alla sprovvista Gaara non seppe cosa dire e Itachi ne approfittò per coinvolgerlo in baco pieno di passione, poi una volta staccati per mancanza di fiato Gaara disse.

    - Anf… andiamo da me, anf… non c’è nessuno a casa mia! -

    - Mmm ti ci vuole poco per eccitarti… eh bel rossino? -

    Gaara fece finta di niente e si incamminò verso il proprio appartamento, ma avrebbe voluto rispondergli “sei solo tu a farmi quest’effetto, stupido”. Ci misero poco ad arrivare.

    Appena chiusa la porta Itachi sbattè il rossino contro di essa e senza pensarci su troppo cominciò a spogliarlo.

    - Itachi, calmati! -

    - No, ti voglio troppo -

    - Andiamo almeno in camera -

    - No, ti voglio qui, adesso! -

    Gaara non riuscì a resistere a quella richiesta detta con quella voce roca e eccitata, così si lasciò denudare completamente.

    - Sei bellissimo! -

    Disse Itachi prima di buttarsi sulle sue labbra per baciarle con foga, mentre portava le mani sui fianchi di Gaara per avvicinare di più i loro inguini e farli strusciare tra loro.

    - Anf … perché io sono, anf… nudo e tu invece sei ancora vestito anf -

    Chiese Gaara tra un bacio e l’altro.

    - Rimedio subito -

    Detto questo Itachi si spogliò davanti al rossino, che vedendo quel fisico ben modellato si eccitò ancora di più.

    - Ita, sbrigati! -

    - Finito, oggi sei audace, eh? -

    Dicendo questo lo fece girare facendo aderire il suo petto alla porta di casa, si inginocchio dietro il rossino, con le mani gli allargò le natiche e sussurrò.

    - Il mio accesso al paradiso!!! -

    Cominciò a stuzzicare con la lingua la piccola apertura e Gaara sentendo quel piccolo muscolo caldo stuzzicarlo in quel modo, cominciò a mugolare per il piacere, poi quando il più grande pensò che la piccola apertura fosse ben lubrificata, ci infilò un dito muovendolo lentamente avanti e indietro. La preparazione proseguì e le dita da una divennero due e poi tre, ma improvvisamente venne bloccato da Gaara che disse.

    - Basta così, ti prego prendimi! -

    Itachi si alzò, lo fece girare e lo risbattè contro la porta per poi baciarlo appassionatamente. Gaara portò le sue braccia intorno al collo di Itachi e facendo leva su quelle si tirò su portando le sue gambe sui fianchi del moretto, a cui l’idea di prenderlo in quella posizione non gli dispiaceva per niente.

    - Gaara… sto entrando! -

    Gli sussurrò in un orecchio, prima di entrare lentamente in lui.

    - Ahhha…mmm…siiiiiiii -

    Itachi cominciò a muoversi lentamente dentro quel corpo caldo, che ogni volta riusciva a mandarlo in estasi, mentre Gaara si spingeva contro di lui chiedendogli di più, cosa che Itachi fece ben volentieri. Improvvisamente Itachi si bloccò e uscì da lui, Gaara non capendone il motivo chiese.

    - Che c’è? -

    - Cambiamo posizione -

    Itachi fece girare Gaara verso la porta, gli fece poggiare le braccia contro di essa e portò una mano sul membro dolorosamente eccitato del rossino cominciando a masturbarlo con foga.

    - Ahhhaa…sii…Itaaaaaa…hhhaaachi -

    Sentendo urlare il suo nome in quel modo non resistette e rientrò in un colpo solo dentro Gaara, che sentendo quel sesso duro entrare dentro di se con quella potenza, venne invocando il nome del bel moretto.

    A Itachi non gli ci volle molte per raggiungere l’orgasmo, sentendosi stringere in quel modo dal corpo del rossino, così dopo pochi affondi venne anche lui.

    Scivolarono a terra, stanchi ma appagati, poi una volta ripreso fiato Itachi si alzò, prese in braccio il più piccolo e lo portò sul letto adagiandocelo delicatamente, ma quando fece per andarsene venne bloccato per un polso da Gaara che disse.

    - Resta qui stanotte, non voglio…stare solo oggi -

    Itachi gli sorrise dolcemente, gli diede un dolce bacio sulla fronte e poi disse.

    - Mi dispiace, ma devo andare -

    - ??? -

    - Ho un appuntamento con… -

    Itachi non finì la frase che Gaara disse tristemente.

    - Deidara -

    - Si -

    A Itachi parve di vedere un lampo di dolore negli occhi del rossino quando lui aveva risposto, ma si disse che non era possibile, “è solo sesso, avevamo deciso così” continuava a ripetersi, ma neanche lui ne era convinto. Si fece una doccia veloce e si rivestì, ma prima di andarsene si avvicinò a Gaara per salutarlo, credendo che si fosse addormentato gli diede un dolce bacio sulle labbra, e poi gli sussurrò.

    - Ci vediamo presto piccolo -

    E se ne andò chiudendo la porta piano per cercar di non far rumore per non svegliare Gaara, ma fu una cosa inutile, visto che il bel rossino era sveglio e appena sentì la porta chiudersi disse con le lacrime che gli rigavano il volto.

    - Si, ci vediamo presto -


    XXX

    Sasuke venne svegliato dal vibrare del cellulare, sbuffando si alzò senza svegliare Naruto, prese il telefono e andò in salone a rispondere.

    - Pronto! -

    - “Ciao Sasu” -

    - Che vuoi a quest’ora -

    - “Ma se sono appena le dieci di sera!!! Mmm hai fatto qualcosa che io farei con il bel biondino eh!!!!” -

    - Cosa vuoi? -

    - “Scusa, scusa, non ti facevo così geloso! Beh ho una cosa importante da dirti” -

    Disse Itachi diventando improvvisamente serio.

    - Cos’è successo? -

    - “Oggi a scuola non ti sei accorto di niente di strano?!” -

    - No, l’unica cosa strana era l’assenza del dobe -

    - “Come al solito noti solo quello che fa comodo a te” -

    - Cosa significa? -

    - “Ho saputo da fonte certa che qualcuno ha detto tutto sulla vita del piccolo Naru-chan” -

    Sasuke sgranò gli occhi.

    - I...in che senso scusa? -

    - “Nel senso che ora tutti sanno sia della sua malattia, sia del suo passato” -

    - Cazzo! -

    - “E’ la stessa reazione che ho avuto io alla notizia, cosa intendi fare ora?” -

    - In che senso scusa -

    - Voglio dire, come lo dirai a Naruto?” -

    - Semplice, non glielo dirò -

    - “Ma come…” -

    - Itachi se lo sapesse ne soffrirebbe troppo, devo scoprire chi ha parlato, prima del suo ritorno a scuola e fargliela pagare -

    - “Come sei esagerato Sasu” -

    - Non sono esagerato, nessuno deve far soffrire il mio Naruto, e questa cosa lo farà soffrire e pure molto! Beh ora ti lascio, Naruto potrebbe svegliarsi -

    - “Ok, ciao allora” -

    - Ciao, ah Itachi -

    - “Si” -

    - Grazie -

    Dicendo questo riagganciò il telefono, chiamò Shikamaru E gli raccontò tutto, poi riagganciò e ritornò in camera dove trovò Naruto seduto sul letto ancora nudo che si strofinava gli occhi assonnati mentre lo cercava. Vedendolo così a Sasuke gli parve ancora più indifeso e si ripromise che nessuno lo avrebbe ferito.

    - Che c’è piccolo? -

    - Non sentivo più il tuo calore e così mi sono svegliato, dov’eri? -

    - Al telefono, niente di importante -

    Naruto sorrise felice, poi diventò rosso improvvisamente e abbasso la testa.

    - Che succede Naru? -

    - No…è…che…io…mi…chiedevo…se… -

    - Si dimmi -

    - Ti andava di dormire abbracciati -

    - Alza la voce -

    - Ti andava di dormire abbracciati -

    - Naru parli troppo piano -

    - TI ANDREBBE DI DORMIRE ABBRACCIATI -

    Urlò Naruto tutto rosso in viso.

    - Ma certo piccolo, tutto quello che vuoi -

    - Grazie -

    Sasuke gli si sdraiò accanto, prese la leggera coperta, coprì entrambi e lo abbracciò.

    - Va bene così? Sei comodo? Hai freddo? -

    - Mai stato meglio e al caldo di ora Sasu -

    Sasuke gli diede un dolce bacio sulle labbra, e lentamente si addormentarono uno tra le braccia dell’altro.

    Nello stesso istante, in un altro quartiere di Konoha una ragazza dai capelli rosa andò a letto allegra pensando “finalmente tra poco Sasuke-kun sarai mio” .



    Continuaaaa.......


    Speroche anche questi tre capitolo siano di vosstro gradimento ^_^, ce4rcherò di aggirnare una volta alla settimana :Hi:
     
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    Grazie mille!!! Sei mitica!!! ^^
     
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    Ecco il nuovo capitolo ^_^



    - Capitolo 8° -


    Sasuke si svegliò lentamente, non capendo il motivo per cui sentisse così freddo da circa una mezzoretta, così si mise a sedere sul letto e solo in quel momento si accorse, che Naruto non era più al suo fianco. Dopo qualche minuto avvertì uno strano profumo... “Caffè e Ramen? No mi sarò sbagliato” pensò, poi si alzò in cerca del suo dobe e lo trovò in quella specie di cucina, indaffarato a fare chissà che.

    - Ehi dobe?! -

    Naruto sobbalzò e si girò di scatto.

    - M…ma sei già sveglio? -

    - Si -

    - Scusa, ho fatto troppo rumore, vero? -

    Disse Naruto, abbassando lo sguardo.

    - No, non mi sono svegliato per quello, tranquillo -

    - A no, allora per cosa? -

    - Semplice, non ti avevo più al mio fianco e sentivo la tua… ehi Naru perché piangi? Ho detto qualcosa di sbagliato? -

    - No, è solo che mi sento felice dopo così tanto tempo -

    Sasuke gli si avvicinò sorridendo, lo abbracciò e gli disse.

    - Sono felice anch’io -

    E così dicendo, con dei piccoli baci, gli asciugò le lacrime.

    - Allora cos’hai preparato di buono? -

    - RAMENNNNNNNNNNNNNNN -

    - C…cosa? O_O -

    Naruto vedendo l’espressione di Sasuke scoppiò a ridere.

    - Haha-haha… devi vedere haha-haha… che faccia hai fatto Sasu… haha-haha -

    - M…mi stavi prendendo in giro dobe? -

    - Io ma che dici, non lo farei mai -

    Disse Naruto continuando a ridere.

    - Per te ho fatto del caffè e del pane tostato, il ramen è per me! -

    - Dobe… ramen a colazione, pranzo, cena, ma mangi solo quello? -

    - E’ una delle poche cose che non mi fanno dare di stomaco -

    Disse Naruto abbassando il volto tristemente, mentre Sasuke si diede dell’imbecille ( E questa sarà la prima di tante, ma tante altre credetemi ), eppure ci aveva fatto anche caso che quando mangia il ramen non stava male.

    - Scusami Naru-

    - Non preoccuparti, ora facciamo colazione, che poi dobbiamo andare a scuo… -

    - NO!!! -

    Urlò improvvisamente Sasuke. “Non può andare scuola, prima devo scoprire chi ha messo quella voce in giro e fargliela paga…”, pensò, ma i suoi pensieri vennero interrotti da Naruto.

    - E perché? -

    - Beh… ancora non ti sei ripreso del tutto, Nara a detto che devi stare a casa una settimana, quindi.. -

    - Tsz, fosse per lui mi farebbe stare sempre o a casa o in ospedale -

    - Mmm sai non sarebbe una cattiva idea -

    - Ma siete scemi tutti e due? Ehi teme, ma che… perché ridi? -

    - Haha-haha… devi vedere haha-haha… che faccia buffa che hai -

    - Tsz!!! -

    Fecero colazione ridendo e scherzando, poi mentre Naruto ripuliva la cucina, Sasuke si andò a preparare per la scuola e dopo circa una mezzoretta fu pronto. Tornò nel “salotto” e vide Naruto disteso con gli occhi chiusi sul divano, così credendo che stesse dormendo, scrisse un bigliettino in cui lo avvertiva che sarebbe tornato verso pomeriggio inoltrato, e che avrebbe mandato qualcuno a fargli compagnia. Poi si avviò verso la porta senza fare il minimo rumore, ma prima che potesse uscire venne bloccato da una voce mezza assonnata.

    - Che fai…non mi saluti nemmeno? -

    - Stavi dormendo e quindi non volevo disturbarti -

    Naruto sentendo quella frase sorrise e disse.

    - Ma tu non mi disturbi mai -

    - Beh… se è così -

    Sasuke si avvicinò a lui con pochi passi e gli sussurro sulle labbra.

    - Attento a quello che dici Uzumaki, potresti pentirtene sai -

    E si buttò sulle sue labbra per coinvolgerlo in un bacio pieno di passione. Una volta che si furono staccati, per mancanza d’aria, Naruto cercò di parlare.

    - Anf…. io anf… non me ne anf… pentirò mai anf… credimi -

    Sasuke gli sorrise, si riavvicinò di nuovo e gli sussurrò in un orecchio.

    - Già mi manchi, sarà dura stare lontano da te fino a stasera -

    - ??? -

    - A dimenticavo, non te l’ho scritto in quel bigliettino, ma devo fare alcune commissioni per mia madre -

    - Ah…ok, allora a stasera -

    - Su, su non mettere il broncio, ti manderò qualcuno… -

    - Non mi serve una balia!-

    Disse Naruto, ma Sasuke sorridendo aggiunse.

    - Non è per te… è per far sentir sicuro me -

    Naruto sentendo quelle parole arrossì e fece un enorme sorriso felice, poi si scambiarono un altro bacio e Sasuke uscì.

    Una volta arrivato a scuola l’Uchiha si precipitò da Shikamaru, per parlare sul da farsi.

    - Beh dobbiamo chiedere in giro, questo è l’unico modo -

    - Tsz -

    - Lo so che non ti piace parlare con gli altri Uchiha, ma è l’unico modo per scoprire qualcosa -

    - Ok, ok -

    - E mi raccomando però… -

    - Cosa?-

    - Non essere sgarbato -

    - Si non sono scemo!-

    - Allora ci vediamo alla fine delle lezioni -

    - Va bene! A Nara, per caso hai visto Gaara? -

    - No, ma non è uno della tua banda scusa -

    - Uff, non siamo una banda, giriamo solamente insieme-

    - Si, quello che è… comunque di solito lui entra in seconda ora, perciò dovrai aspettare la pausa pranzo -

    - Mh, ci vediamo dopo -

    I due si separarono e cominciarono da subito a domandare, ma nessuno sapeva chi avesse sparso la voce e tutti dicevano “Io l’ho sentito da…”.

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    Le lezioni proseguirono con una lentezza indicibile per Sasuke… erano passate appena tre ore e già gli mancava da morire il suo Naruto. “Come farò fino a stasera?” si chiese e perso in questi pensieri non si accorse della campanella della pausa pranzo, finchè non venne richiamato alla realtà da una voce fastidiosa.

    - Ciao Sasuke-kun -

    - Oh… giorno Haruno -

    - Come mai così pensieroso? -

    - Mh… niente che possa interessarti -

    - Ma su Sasuke-kun, non essere così scortese, ma hai sentito le voci che girano su Uzumaki? -

    Chiesa la rosa in un ghigno.

    - Mh… tu sai chi le abbia messe in giro? -

    - No, mi dispiace, senti ti andrebbe di pranza… -

    - Scusami, ma sono molto impegnato, ci vediamo -

    Lei annuì e se ne andò sempre ghignando.


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    Gaara era seduto in terrazza con Neji e Sai, che parlavano del più e del meno, mentre Gaara ripensava ancora alla giornata precedente. Non sopportava più quel tipo di rapporto “Devo dirgli quello che provo, ma se così dovessi allontanarlo per sempre?”, era perso in questi pensieri quando si senti chiame.

    - Gaara. Gaara, Gaara… ehi, mi senti? -

    - Oh, scusa, che c’è Sasuke? -

    - Avrei un piacere da chiederti-

    - Dimmi -

    - Beh hai sentito delle voci su Naru… Uzumaki, giusto? -

    - Si -

    - Vorrei chiederti un favore -

    - Parla -

    - Come prima cosa, so che tu sei in confidenza con lui, mi piacerebbe che non gli dicessi nulla, almeno per adesso -

    - ??? -

    - Beh, è un po’ complicato da spiegare… -

    Disse Sasuke, diventando leggermente rosso, mentre Gaara vedendo quel leggero rossore, accennò a un sorriso e poi gli sussurrò.

    - State insieme ?-

    Lui già sapeva la risposta a questa domanda, ma voleva la conferma da Sasuke, che diventò serissimo e in tutta semplicità rispose.

    - Si-

    - ……….. -

    - Se hai qualcosa da ridire, dilla -

    - No, niente in contrario, anzi, ce ne hai messo di tempo, eh? -

    - C… cosa? -

    - Ma su dai, è da quando l’hai visto il primo anno, che non fai che tormentarlo -

    - Si, ma non tormentavo solo lui -

    - Vero, ma quando lui era nei paraggi per te esisteva solo lui -

    - ………… -

    - Hehe… su, allora qual’era il secondo favore che dovevi chiedermi? -

    - Se oggi pomeriggio potevi stare con Naruto al mio posto, io avrei delle cose da fare -

    - Vuoi cercare chi ha messo quella voce in giro, vero? -

    - Si, e voglio fargliela pagare -

    - Io credo che anche se Naruto venisse a conoscenza di tutto, non vorrebbe questo -

    - Lo so, ma io non sono come lui, chi lo fa soffrire deve pagare! -

    - Io sono daccordissimo con te… -

    Vennero interrotti da Sai, che mise un braccio intorno al collo di Sasuke e disse.

    - Allora “capo” che si dice di bello? -

    - Uno spostati, due non chiamarmi in quel modo! -

    Sai si spostò e con una risatina disse.

    - Ok, ma di cosa state parlando di bello? -

    - Di Naru…Uzumaki -

    - Mmm vero, il bel biondino oggi non c’è! Peccato, volevo dargli una palpatina, secondo voi se ci provo ci sta, mi sembra uno che con due moine… -

    Sasuke sentendo Sai parlare in quel modo del suo ragazzo, lo prese per il coletto e lo sbattè addosso alla rete, che circondava il terrazzo, e gli disse.

    - Non osare parlare del mio ragazzo in questo modo, chiaro? -

    Sai spalancò gli occhi e balbettando disse.

    - I…il tuo r…ragazzo? -

    - Si! -

    - E scusa da quando? -

    - Questi non sono cazzi tuoi, ma ti avverto se provi ancora a dire o fare qualsiasi cosa contro Naruto te la farò pagare -

    Sai deglutì un paio di volte a vuoto e annuì, poi intervenne Neji.

    - Su calmati Sasuke, Sai ha capito la lezione, vero? -

    - Si, si, capito, capito!!! -

    - Sasuke per oggi pomeriggio va bene, tanto non ho di meglio da fare -

    - Ok, grazie -

    - Oggi pomeriggio cosa? -

    Chiese Sai curioso, Sasuke non accennava a rispondere, allora Sai guardò Gaara che spazientito da quella situazione rispose.

    - Oggi pomeriggio starò con Naruto fino al suo ritorno -

    - Noooooooooooooooooooooooooooooo, voglio starci io con il bel biond… -

    Sai ammutolì vedendo lo sguardo assassino di Sasuke e si corresse.

    - Emm volevo dire, potrei stare io con Naru-Chan -

    - Tsz, nei tuoi sogni! -

    - E su Sasuke, giurò che non lo toccherò nemmeno con un dito!!! -

    - Lo so io con cosa lo toccheresti -

    Disse divertito Neji.

    - Ora basta! Tanto già volevo andare a trovarlo per parlargli di alcune cose, quindi per me va benissimo Sasuke-

    - Ok, ancora grazie -

    Dopo le ultime parole di Sasuke suonò la campanella, che decretava la fine delle lezioni, così si diressero tutti verso la porta, ma Sasuke prima di raggiungerla disse.

    - Vorrei chiedervi un favore. Neji, Sai se per caso, e dico CASO, incontraste Naruto, non ditegli niente delle voci che girano -

    Neji annuì, mentre Sai disse.

    - Ma perché, tanto non sono ve… -

    Ammutolì subito vedendo Sasuke abbassare lo sguardo tristemente e capendo tutto disse solamente.

    - Ok, capo -

    Disse Sai sorridendo.

    - La seconda cosa invece… se venite a sapere qualcosa su chi a messo questa voce in giro… -

    - Gliela faremo pagare -

    Disse Sai, ma Sasuke scosse la testa.

    - No, ditelo a me! Ci penserò io, nessuno deve ferire Naruto… nessuno!!! -

    E detto questo, si diressero ognuno nella propria classe.


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    Naruto, dopo che Sasuke era uscito per andare a scuola, aveva deciso di sistemare un pò la casa. “Infondo ora non vivo più da solo… già mi manca il teme” pensò, diventando tutto rosso, così senza accorgersene tra un pensiero e l’altro si fece ora di pranzo,

    - Chissà cosa sta facendo Sasuke… -

    Disse ad alta voce, ma improvvisamente sentì una voce rispondere.

    - Sicuramente starà facendo il bulletto, no? -

    Naruto sobbalzò allarmato, prese in mano la prima cosa che trovò, e si girò pronto per difendersi dallo sconosciuto, ma quando vide chi era sospirò dicendo.

    - Itachi sei tu, mi hai spaventato! -

    - Scusami, ma che ci fai con la scopa in mano? -

    Naruto tutto rosso se la nascose dietro la schiena e farfugliando disse.

    - I..io p..ensa..vo che fos…se un ma…nia…co e quindi… -

    - Haha-haha… un maniaco haha-haha -

    - Guarda che c’è poco da ridere -

    Disse Naruto agitando la scopa.

    - Scusa, scusa -

    Disse Itachi alzando le mani, e in quel momento Naruto notò che aveva due buste, così curioso gli chiese.

    - Che c’è li dentro? -

    - Il nostro pranzo! Volevo sdebitarmi del buon pranzetto che hai preparato ieri -

    - Ma non dovevi, per me è stato un piacere -

    Disse Naruto rosso in viso, Itachi sorrise a quella reazione e gli porse il pacchetto dicendogli.

    - Beh dalle mie fonti questo dovrebbe piacerti -

    Naruto non capì cosa stesse dicendo, allora aprì la busta e tirò fuori una scatola con sopra scritto “Ichikaru Ramen”, dopo aver spalancò gli occhi, alzò lo guardo verso Itachi .

    - Ma come sapevi… -

    - Sasu semplice -

    Naruto sorrise felice, allora anche il teme lo pensava.

    - Su sediamoci e pranziamo -

    - Ok! -

    Pranzarono tranquillamente tra una risata e l’altra, poi Itachi divenne serio e gli domandò.

    - Ti pesa questa situazione Naru-Chan? -

    - Che situazione? -

    Chiese Naruto, facendo finta di non capire di cosa stesse parlando.

    - Su Naruto, io non sono mio fratello, non devi fingere con me! Ti giuro che non gli dirò nulla -

    - Certo che mi pesa! Cazzo ho quasi 17 anni e non so se arriverò ai 20… se non fosse per Shika e Gaara, fino ad ora sarei stato sempre solo -

    Disse tristemente Naruto.

    - Ma ora c’è anche Sasuke -

    - Per questo ora ho ancora più paura! Io lo amo tanto, da troppo tempo… lo amo fin dal primo anno delle medie, ma lui non se n’è mai accorto. Itachi ho paura… ho paura che per lui io sia solo un capriccio. Si lo so, dice di amarmi e di non volermi lasciare, ma come posso credergli, se fino a un mese fa mi guardava solo per sfottermi e maltrattarmi. Io non so se… -

    Delle piccole lacrime cominciarono ad uscire dai suo occhi, mentre Itachi sentì il suo cuore stringersi e d’istinto lo abbracciò rassicurandolo.

    - Credimi, se Sasu dice che ti ama e non ti lascerà, è vero! Lui è sempre sicuro di quello che fa -

    Naruto annuì, si stacco da Itachi e sorrise sereno.

    - E tu invece, c’è qualcuno di speciale per te? -

    - ………… -

    - Beh su parla -

    - In verità… esco con due ragazzi e qualche avventura occasionale quando capita -

    - Lasciando perdere le avventure, che tipo di rapporto hai con questi due ragazzi? -

    - In che senso scusa -

    - Beh si insomma, che fate quando siete insieme? -

    - Sesso, tanto magnifico sesso!!! -

    - >///< -

    - Scusa Naru-Chan ti ho imbarazzato? -

    Naruto ancora rosso in volto disse.

    - Un pò -

    - Come sei dolce Naru -

    - Torniamo a te, cosa fate oltre al sesso? -

    - Niente, solo quello! -

    - Ma come… non provi nulla per loro? -

    - Uno è il mio ex… -

    - Su continua, dai! -

    - Siamo stati insieme circa cinque anni, io lo amavo moltissimo e credevo di essere l’unico per lui, ma a quanto sembra per lui non era così. Un giorno, non mi ricordo bene il motivo, andai a trovarlo e lo trovai a letto con un altro -

    - Mi dispiace tanto Itachi -

    - Non preoccuparti, ormai e passato! L’ho rincontrato circa un anno fa e da lì abbiamo incominciato questa specie di relazione -

    - Mh… e l’altro ragazzo? -

    - Non so bene com’è cominciata… una sera, ancora per il tradimento e la rottura con il mio ex, sono andato in un bar e devo aver bevuto troppo, fatto sta che la mattina dopo mi sono ritrovato a letto con lui -

    - Poi? -

    - Beh lo abbiamo rifatto da lucidi e visto che ci era piaciuto abbiamo deciso di incontrarci ogni tanto per rifarlo -

    - Oh -

    - Questa storia va avanti almeno da un anno e mezzo -

    - Scusa, ma tu non provi niente per loro due? -

    - Non saprei, non mi ci sono mai fermato a pensarci -

    - E se loro invece provassero qualcosa per te invece? -

    - Ne dubito -

    - ??? -

    - Il mio ex è quello che è, mentre l’altro non mi ha mai detto niente -

    - E se avesse paura di dirti che prova qualcosa, per paura che tu lo lasci, lo derideresti e cose del genere? Ci hai mai pensato? -

    - Sinceramente no! -

    - Non farei mai l’amore con qualcuno che non amo!!! -

    Disse Naruto pensieroso e Itachi per farlo arrossire gli disse.

    - Allora non verrai mai a letto con me, eh Naru-Chan? -

    - Ma, ma che cosa dici Itachi >///< -

    - Su stavo scherzando, e poi se solo ci provasi Sasu mi ucciderebbe di una morte lunga e dolorosa -

    Naruto scoppiò a ridere, poi improvvisamente il cellulare del più grande cominciò a squillare, così Itachi si scusò con Naruto e andò a rispondere, tornando dopo circa cinque minuti.

    - Devo andare, era uno dei mie due “amici” -

    - Quale? -

    - Il mio ex -

    - Ah, ok! -

    Naruto l’accompagnò alla porta ringraziandolo del pranzo e della compagnia.

    - Ma di niente naru-Chan, senti potrei chiederti un favore? -

    - Certo, dimmi pure -

    - Non dire a Sasu della battutina che ho fatto, potrebbe uccidermi! -

    - Haha non preoccuparti, sarà il nostro segreto! -

    Detto questo Itachi se ne andò.

    Scese in tutta fretta senza notare una figura al cancello e sobbalzò leggermente quando sentì chiamare il suo nome da una voce che conosceva bene.

    - Itachi?! -

    - Gaara, che ci fai qui? -

    - Tuo fratello mi ha chiesto di stare con Naruto oggi pomeriggio e tu? -

    - Stessa cosa -

    Itachi gli si avvicinò lentamente con uno sguardo famelico e malizioso. Non riusciva a capire perché non riusciva mai a saziare la voglia che aveva per il rossino… lo voleva sempre, in ogni momento della giornata. Gaara dal canto suo vedendo Itachi avvicinarsi verso di lui con quello sguardo cominciò a indietreggiare fino ad andare a sbattere contro il muro dietro di lui, Itachi gli si buttò addosso coinvolgendolo in un bacio mozzafiato. Una volta staccati per mancanza di fiato Gaara provò a dire.

    - Anf anf… Itachi, siamo anf… in mezzo alla anf… strada, potrebbero anf… vederci -

    Itachi non si curò delle parole del rossino e si ributto sulle sue labbra, per poi portare una mano sul suo inguine e cominciare ad accarezzare il membro del più piccolo, che a quelle attenzione stava cominciando a risvegliarsi.

    - Non m’importa se ci vedano e poi mi sembra che nemmeno a te dispiaccia, o sbaglio? -

    Disse accarezzando sempre più forte, ma vennero interrotti dal suonare di una macchina, così Itachi si girò per vedere chi fosse, per poi rigirarsi verso Gaara e dire.

    - Stasera a casa mia non ci disturberà nessuno, credimi! -

    - E chi ti dice che io ne abbia voglia, eh? -

    Disse Gaara, cercando di non far tremare la sua voce per l’eccitazione, mentre Itachi sorrise e gli disse.

    - Lui me lo dice! -

    E strinse un po’ più forte la leggera erezione di Gaara, che a quel contatto mugolò di piacere. Itachi si staccò da lui e si diresse verso la macchina, mentre Gaara invece si diresse verso il cancello.

    Una volta entrato in macchina Itachi disse.

    - Su, andiamo Deidara -

    - Ok, ma che ci facevi con quel'insulso rossino? -

    - Niente di che, l’ho incontrato per caso! -

    - Mi sembrava strano che uno come te perdesse tempo con uno feccia del genere -

    - Hai ragione -

    Rispose Itachi senza pensare veramente quello che aveva detto.

    Deidara sgommò e partì, mentre Itachi si girò per vedere se Gaara era ancora lì. Quello che vide lo lasciò scioccato… Gaara era immobile come una statua a fissarlo, con sguardo ferito e delle leggere lacrime che scendevano dai suoi occhi verdi smeraldo. Si diede immediatamente dell’imbecille... non capiva perché avesse dato quella risposta al biondo, ma si ripromise che si sarebbe fatto perdonare quella sera


    Continua................
     
    .
15 replies since 17/3/2009, 23:26   465 views
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