L'ombra della notte di Deborah Harkness

Il romanzo è quasi tutto ambientato nell'Europa del 1591 (il primo libro terminava con i due protagonisti che tornavano indietro nel tempo per scappare dalla Congregazione, che voleva Diana e i suoi poteri, e per trovarle un adeguato insegnante di stregoneria).
Anche stavolta le ambientazioni sono ben descritte. L'autrice accompagna praticamente per mano il lettore per le vie della Londra e della Praga del XVI secolo.
In molte occasioni Diana e Matthew incappano in personaggi storici realmente esistiti, come Christopher Marlowe, Shakespeare (che qui è descritto come un copione ), la regina Elisabetta I e l'imperatore Rodolfo II, e qui si sente che la Harkness è nel suo ambiente (è una storica e insegna storia europea e storia della scienza all'università). L'autrice riesce a renderli, vivi, reali, e ti fa rimpiangere di non aver letto questo libro alle superiori perché sarebbe stato maledettamente più facile ricordare nozioni e date del XVI se avessi avuto modo di “conoscerne” i protagonisti di “prima mano”.
Il rapporto tra Diana e Matthew si sviluppa ulteriormente, si approfondisce, a mano a mano che viene a galla l'oscuro passato del vampiro. Diana lo aiuterà a superare, uno a uno, i suoi demoni e a conoscerlo meglio.
Gli altri personaggi della serie sono quasi totalmente assenti. Il libro è suddiviso in 6 parti, ciascuna della quale termina con un capitolo ambientato al giorno d'oggi in cui si mostrano gli effetti sul presente del loro soggiorno nel 1591, ed è in questi che li ritroviamo. Pur con solo un capitolo o due a disposizione per loro, la Harkness riesce a sviluppare anche la loro linea narrativa e piazzerà anche un bel colpo di scena sul finale.
Come il primo libro della trilogia, anche questo è scritto in modo scorrevole, ed è pressoché privo di errori di grammatica/ortografia. Un'unica pecca da questo punto di vista, se di pecca si può parlare, è che spesso i personaggi parlano in latino, greco, occitano e francese, ma non sempre l'autrice traduce questi dialoghi e non sempre si riesce a stare al passo col discorso e si ha la sensazione di essersi persi un pezzo importante di dialogo. Debby, Google traduttore arriva solo fino a un certo punto!
Nonostante questo, ho trovato bellissimo questo libro – si è già capito che è la mia trilogia preferita? – scorrevole, ben scritto, i personaggi sempre più avvincenti e le ambientazioni intriganti. Consigliatissimissimo!