Posts written by Caeles

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    When a Man Loves

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    an Tae Sang diviene un imprenditore di successo dopo essere riuscito a lasciare la malavita (lavorava come strozzino), nella quale si era fatalmente invischiato da ragazzino. Quando, sette anni prima, incontra Seo Mi Do, una giovane ragazza orgogliosa e sfacciata, qualcosa cambia e scatta in lui. La donna gli ricorda infatti il sé stesso ribelle di una volta, e alla fine decide di agevolare e aiutare perfino il padre di lei, che aveva un grosso debito nei confronti della sua "agenzia". Nel farlo si mette contro anche il suo "capo", finendo con il rischiare la sua stessa vita e quella della giovane. Si separano malamente, ma nessuno dei due si dimenticherà mai dell'altro. Quando, infatti, Tae Sang la rincontra sette anni dopo, il suo amore non si è ancora spento. Avendo ora una vita più agevolata e regolare, tenta in ogni modo di avvicinare Mi Do a sé.
    «In quel momento ho capito quanto fosse straziante un ricordo felice. Perché non posso tornare indietro, nemmeno se volessi.» ― Han Tae Sang

    › Titolo: When A Man Loves/When A Man's In Love/When A Man Falls In Love › Titolo originale: namjaga saranghal ttae › Anno: 2013 › Paese: Corea del Sud › Canale: MBC › Formato: TV › Genere: drammatico, romantico, commedia › Numero episodi: 20 › Voto: 3.08/5 › Fansub: Colorful Subs › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    an Tae Sang (Song Seung Heon) è un uomo di bell'aspetto, all'apparenza serio e distaccato. Nella sua vita ha dovuto sopportare molte difficoltà, dalla separazione del fratello all'abbandono della madre, per non parlare della vita da gangster che ha perseguito prima di diventare un uomo d'affari. Innamoratosi a prima vista di Mi Do, cerca in ogni modo di conquistarla e d'ottenere il suo affetto. Tae Sang nasconde un animo sensibile, tormentato e pieno d'amore da dare, peccato che - essendo molto impacciato in questioni di cuore - riesca ad esprimerlo con difficoltà e in modo sbagliato. Cresciuto in un ambiente violento e spietato, è come un adolescente innamorato, inesperto e incotrollabile. Per quanto sia premuroso, tende ad esprimere i suoi disappunti in modo aggressivo e quasi violento, spaventando spesso Seo Mi Do, che non capisce mai che tipo di uomo sia in realtà. Eppure, Tae Sang sa anche tornare sui suoi passi, in modo particolare se si tratta di un desiderio o una richiesta di Mi Do, dimostrando un carattere più malleabile di quanto non sembri. Un personaggio dalle notevoli sfaccettature, sia positive che cupe, casuate da una vita sofferta e da un'evidente carenza d'affetto familiare.

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    eo Mi Do (Sin Se Gyeong) è una giovane ragazza che non ha mai le idee chiare. Cerca con ogni mezzo di far capire a Tae Sang che non è il denaro ciò che conta davvero e che i sentimenti non si conquistano con un assegno in bianco. Apparentemente caduta ai suoi piedi, dopo numerosi corteggiamenti da parte di lui, sembra altrettanto invaghita di Lee Jae Hee, fratello minore del migliore amico di Tae Sang. Nel ragazzo, vede il tipico giovane spensierato, premuroso e gioviale, un amico fidato e un compagno di risate. Soltanto alla fine del drama riuscirà a togliere i piedi dalle due scarpe, cosa che, in effetti, ho odiato con tutta me stessa. Tae Sang era una certezza e una sicurezza unica, al contraio di Jae Hee, ancora troppo immaturo e spesso avventato. Comprendo bene che Mi Do poteva essersi fatta sviare dal senso di gratitudine provato nei confronti dell'uomo, ma da una cotta a un vero sentimento d'amore, ce ne corre. A ogni modo, il suo personaggio si basa su una serie di valori e di egoismi personali tipici della sua età, e l'inesperienza in fatto di relazioni ha fatto il resto.

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    ee Jae Hee (Yeon U Jin), il guastafeste, il rompi uova nel paniere, lo sbronzo della festa, lo scassa maroni a titolo gratuito. Ebbene sì, lo odiato con tutto il cuore, forse più del vero antagonista della serie che avrebbe potuto far fuori tutti quanti. Un giovane allegro, legatissimo al fratello (non di sangue) Lee Chang Hee. Appare quindi come un personaggio positivo, sempre allegro, ottimista, col sorriso perennemente stampato in faccia... tanto che alla fine ti domandi se si fa seriamente qualche canna. La cosa divertente è la sua mancanza di morale e il suo cambio repentino di carattere quasi alla fine del drama. Diventa un tipo cupo, arrabbiato col mondo, incapace di reagire a una dura realtà cadutagli in testa come un macigno. Apatico e depresso, muta atteggiamento, divenendo l'ombra di sé stesso tanto che inizia pensare che quelle canne se le facesse davvero. Vuole Mi Do, la vuole per sé, le prova di tutte, la liscia come una gatta dimostrando che lui l'ama davvero al contrario di Tae Sang. E invece, a mio avviso, dimostra solo un'infantilità astronomica, un sentimento d'amore malato e forzato. Insomma, per me è stata una vera palla al piede e una lagna infinita.

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    aek Seong Joo (Chae Jeong An) ecco a voi la seconda palla al piede. Direi che questa donna, intelligentissima quanto bellissima (e non scherzo), sa essere stronza quando serve ma anche dolce nei confronti delle persone che ama veramente. Per quanto all'inizio del drama sembri la classica approfittatrice, Seong Joo ha un carattere molto più complesso e sfaccettato di quanto si pensi. La donna è seriamente innamorata di Tae Sang e, sebbene sia dura come le capre e non capisca che lui non ci sta, continua ad appoggiarlo e a sostenerlo nel campo degli affari, come solo una vera fidanzata saprebbe fare. Odia ovviamente Mi Do e cerca sempre di ostacolarla, di metterla in cattiva luce o di farla vacillare, facendole credere che ha una relazione con Tae Sang (quando lui invece non la calcola manco di striscio). Mi ha sorpresa però la sua acidità nei confronti di Gu Yong Gap (il socio in affari del capo della vecchia gang di strozzini) che, innamorato perso della donna, tenta in ogni modo di conquistarla. Comprendo che se una persona non ti interessa fai di tutto per scoraggiarla (soprattutto se si tratta di un bastardo come quello), ma sono entrambi reduci da un amore non corrisposto, poteva essere meno aggressiva. In ogni caso, la donna è un personaggio carismatico e amorevole, per nulla infantile, il perfetto opposto della palla al piede numero 1 (vedi sopra).

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    ee Chang Hee (Kim Seong O) il fratello maggiore del bimbominchia di Lee Jae Hee, ma non ha legami di sangue con quest'ultimo. Quest'uomo si può considerare come il miglior amico di Tae Sang e - a causa della sua completa devozione - spesso finisce per causare dei veri macelli. Senza pensarci due volte, è disposto a macchiarsi le mani pur di togliere un peso dalle spalle dell'amico, di qualsiasi natura questo si tratti. Direi che questo suo smisurato affetto sia una vera e propria arma a doppio taglio, che lo renderanno spesso un personaggio ambiguo e difficile da capire. Non l'ho odiato in modo particolare, sebbene a volte avrei volentieri tirato una ciabatta sullo schermo per le cavolate che ogni tanto tirava fuori dal cilindro e a titolo gratuito.

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    u Yong Gap (Lee Chang Hun) il "cattivo" di turno è un uomo che non si fa troppi scrupoli, né in campo amoroso né in quello degli affari. Odia fortemente Tae Sang a causa del successo che è riuscito ad ottenere ma, soprattutto, per colpa di Seong Joo, di cui è perdutamente innamorato, ancor prima che questa incontrasse il nostro protagonista. Anche se all'apparenza è un uomo crudele, credo che la sfumatura di senso di abbandono che gli autori volevano imprimergli, si sia vista. Non l'ho amato, ma nemmeno odiato più di tanto, ritenendolo un personaggio che crede in quello che fa, senza falsità o maschere di sorta. Yong Gap è come appare, niente di più e niente di meno.

    Considerazioni personali

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    inceramente, dopo aver letto in giro vari commenti, non mi aspettavo poi troppo da questo drama. Ben felice di essermi ricreduta. Premetto che, essendo palesemente un drama pieno dei classici cliché accompagnati da eccessive coincidenze, potrebbe risultare non troppo gradito a chi cerca qualcosa di innovativo ed originale. Tutti gli episodi si basano su sentimenti d’amore e di fratellanza, sempre seguiti dai sogni personali dei protagonisti e perfino dei personaggi secondari. Inutile dire che tutto gira intorno al protagonista, Han Tae San, un uomo non privo di difetti ma con un gran cuore. Per quanto sembri inverosimile il fatto che sia cresciuto da solo, divenuto una specie di strozzino per poi arrivare al vertice come presidente di una grande compagnia, il suo personaggio è ben costruito. Si innamora a prima vista di Seo Mi Do, così, quasi per caso, attratto da quel suo carattere orgoglioso e sfacciato. In lei rivede la ribellione di quando era ancora un ragazzino che perse tutto, casa, famiglia, sogni. Ma Tae San non è un uomo privo di ombre, rimorsi ed egoismo. Innamoratosi di quella ragazza, vedendo probabilmente in lei l’ancora di redenzione e di salvezza che lo rendono più umano di quanto lui stesso si senta, finisce con l’aiutarla nel solo modo che conosce: dandole dei soldi. Passano sette anni da quando Mi Do lo intima a non farsi più vedere, spaventata dal loro ultimo incontro dove la ragazza e lui stesso hanno rischiato la vita a causa del boss degli strozzini di cui Tae San faceva parte, e l’uomo non l’ha ancora dimenticata. Ritrovata, cerca in ogni modo di avvicinarsi a lei, d’aiutarla, di tenerla al suo fianco giorno e notte. La sua pare quasi un’ossessione, in realtà è solo amore genuino, immaturo ma sincero. Seo Mi Do, finisce per farsi trascinare da lui, intenerita e attratta da quell’uomo che si sta scoprendo pian piano davanti ai suoi occhi. Riesce perfino a tenere testa a Baek Seong Joo, la donna innamorata e malsanamente ossessionata da Tae Sang. Ma l’arrivo di Lee Jae Hee cambia le cose, personalmente, credo che le incasini. Seo Mi Do vede nel ragazzo lo stereotipo di principe azzurro adatto alla sua giovane età (tra lei e Tae San ci corrono circa dodici anni di differenza), qualcuno che la sprona a seguire i suoi sogni e i suoi desideri a discapito di tutto. Obiettivamente parlando, questo suo pensiero è nobile ma un po’ azzardato. Preferisco un Tae San che pondera la situazione in modo razionale a un ragazzo che mi sprona a buttarmi in un buco nero senza prima ragionarci un attimo su. L’uomo infatti non vuole frenare Seo Mi Do, con cui ha ormai avviato una relazione quasi conseguenziale, ma teme per lei e per le possibili delusioni in cui potrebbe incappare. Sì, forse è eccessivamente protettivo, ma alla fine accetta la sua scelta e si propone perfino di aiutarla come può, lasciandola partire per l’esterno e attendendola in Corea pazientemente. Tae Sang è quindi un uomo che, per amore, capitola su tutto. Dopo i primi momenti di impatto che lo fanno soffrire, prende la strada per lui più impervia, e decide di far scegliere alla sua amata qualsiasi cosa voglia fare, perfino lasciarlo per andare da Jae Hee. Lo confesso, ho odiato questo personaggio troppo spensierato agli inizi, che finisce per crollare letteralmente quando la dura realtà della vita gli cade sulle spalle come un macigno. Jae Hee non ha spina dorsale, appena arrivano i momenti da affrontare a faccia aperta, si perde. Questo ragazzo è stato il vero e unico elemento di disturbo che ha separato una coppia così ben assortita come quella di Tae Sang e Mi Do. Sfacciato, egoista e rovina famiglie. Mi Do viene confusa da lui e dalle sue promesse di libertà, amore e indipendenza, finendo per chiedersi se la vita con Tae Sang non le stesse troppo stretta. Sebbene sapesse che l’uomo ha avuto una vita difficile, la ragazza non si fa troppi scrupoli a dargli false speranze per poi lasciarlo. Analizzando bene il suo personaggio, credo che Mi Do sia stata confusa dalla gratitudine che provava nei confronti di Tae San, quindi suppongo che il loro incontro sia avvenuto in un momento della sua vita letteralmente sbagliato. Tra i sensi di colpa e la gratitudine annessa alla compassione, Mi Do non sa più che pesci prendere, letteralmente. Solo anni dopo, alla fine del drama, ho avuto la sensazione che la ragazza capisca veramente - e finalmente - che cosa desideri e cosa provi per Tae Sang. Un finale piuttosto aperto ma che non concede nemmeno troppo spazio all’immaginazione. Avrei gradito qualcosa di più, in effetti, ma nel globale ritengo che il drama sia stato ben costruito, ho amato i personaggi e ne ho odiati altrettanti, felice di vedere che ognuno aveva i suoi pregi e i suoi difetti e che - il cavaliere dall’armatura lucente - non è sempre perfetto o privo di ombre come si crede.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles

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    Lista Schede Drama
    TV & Film

    L'utenza può inserire nuovi post nella sezione Drama (non nella sottosezione), purché il titolo scelto non sia già presente in lista. Vi invitiamo, cortesemente, di domandare sempre il permesso per postare il lavoro di altri gruppi ove richiesto, in modo da evitare spiacevoli richiami! Grazie per la collaborazione!

    Drama Coreani




    › *Number*




    › A

    › A





    Bad guy


    › B









    › C




    Damo

    › D





    › E




    Faith

    › F





    › G





    › H




    › I

    › I




    › J

    › J




    › K

    › K




    Lovers

    › L







    › M




    › N

    › N






    › O






    › P




    › Q

    › Q




    › R

    › R







    › S











    Triple

    › T





    › U




    › V

    › V







    › W




    › X

    › X




    › Y

    › Y




    › Z

    › Z


    Drama Cinesi













    Drama Giapponesi







    Anego



































    Drama Taiwanesi

















    Film Coreani







    Film Giapponesi







    Film Taiwanesi






    © codice DC Team


    Edited by Lady Comet‚ Nana - 28/6/2021, 20:13
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    Marry Him If You Dare

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    a Mi Rae è una trentenne che vive insieme al fratello maggiore in un piccolo appartamento. All'apparenza piuttosto vitale e soddisfatta della sua vita, in realtà prova un tremendo senso d'insoddisfazione e d'irrealizzazione personale. Dopo l'ennesima umiliazione al call center dove lavora, la ragazza fa un incontro molto strano che le cambierà drasticamente la vita. La donna che difatti le si parerà davanti, è la sé stessa futura. La Na Mi Rae del presente, non crederà inizialmente agli apparenti sproloqui di quella specie di ahjumma, reputandola una pazza scappata da qualche ospedale psichiatrico, ma una serie di eventi la costringeranno a ricredersi e ad ascoltare le parole della donna (lo sbaglio più grande che potesse mai fare). La presenza dell'ahjumma in quel passato, è causata da una serie di gravi perdite che Na Mi Rae subirà nel futuro. L'ovvio compito della Na Mi Rae futura è proprio quello di impedire il matrimonio della se stessa presente con Kim Shin, il suo futuro marito, per farla invece accasare con Park Sae Joo, futuro imprenditore mediatico di successo. Come ogni buon drama che si rispetti, non mancheranno le situazioni tragice e/o assurde, il tutto condito con quel pizzico di mistero.
    «Il destino è pur sempre destino. Incontrerai chi sei destinato a incontrare. È per questo che il destino, il fato e i legami, fanno paura.» ― Na Mi Rae

    › Titolo: Marry Him If You Dare/Mi Rae's Choice› Titolo originale: miraeui seontaek › Anno: 2013
    › Paese: Corea del Sud › Canale: KBS2 › Formato: TV › Genere: drammatico, romantico, fantastico
    › Numero episodi: 16 › Voto: 2.96/5 › Fansub: Colorful Subs › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    Mi Rae (Yun Eun Hye) (del presente/passato, conosciuta anche per essere la prima protagonista fissa del programma Ma come ti vesti?). La giovane ragazza con autostima sotto le scarpe e con dei capelli ORRIBILI. Lavora in un call center, dove deve perfino cantare per i clienti le canzoni più assurde. Mi chiedo ancora che genere di call center fosse, forse era meglio se andava alla Corrida, dilettanti allo sbaraglio, con Scotti :f5y.gif: In linea di massima, è il personaggio che ha avuto più cambiamenti durante la storia. Na Mi Rae all'inizio non ha speranze per il futuro né ambizioni. Ha molti sogni, come tutti, ma non ha mai il coraggio di fare quel passo in più per poter creare concretamente qualcosa. L'arrivo della sé stessa futura, sebbene le sconvolga tragicamente la vita, è quella spinta che le permette di cambiare poco a poco, rendendola più consapevole delle sue capacitàe e dei suoi stessi desideri. Na Mi Rae diviene così più forte e indipendente, trova la sua strada e la percorre fino alla fine, anche a costo di sacrificare l'amore. Per quanto abbia odiato vedere il suo atteggiamento con entambi i lead, speravo vivamente che scegliesse il Narcisista (vedi sotto). Sembrava davvero palese che il destino che li legava, fosse iscindibile a prescindere dalle diverse circostanze in cui la loro realazione era venuta a crearsi. Le cretinate della ahjumma hanno solo confuso le idee di entrambi, portandoli al distacco per PAURA DI QUALCOSA CHE NON ERA ANCORA ACCADUTA. :f5y.gif: Ritengo che qui Na Mi Rae (del presente) sia stata una codarda, così come il Narci, e che abbia scelto la via più facile per sé stessa (egoisticamente) piuttosto che la condivisione della vita con qualcuno. Direi che l'egosimo finale che ha dimostrato, me l'ha resa davvero odiosa. Comprendo lo scegliere qualcosa per sé stessa, ma almeno tronca di netto con entrambi i lead e non fare la battona quella che sta su due staffe tanto per.

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    a Mi Rae (Choe Myeong Gil) (futura/ahjumma). Inizio a credere che sia la reincarnazione del Sommo Demone Celeste :f5y.gif: Ogni cosa che tocca la distrugge. Nemmeno un gioco di guerra della play 3 farebbe tanta carneficina. Rispetto alla sua versione presente, l'ahjumma è una vera e propria materialista, sebbene tale supeficialità sia, in un certo senso, motivata dagli avvenimenti che ha dovuto affrontare. Ma in ogni caso... non potevi tornartene a casa prima? Tipo - Na Mi Rae passata, ti lascio 'sti fogli con gli avvenimenti futuri. Addio.- Ecco, sarebbe stata una cosa molto utile. Invece tocca ciucciarsela subirsela praticamente fino alla fine, anche quando sta talmente male, che potrebbe schiantare per uno spiffero d'aria calda. Vi avviso, all'inizio l'amerete, poi finirete con l'odiarla e, infine, desidererete la sua immediata dipartita. Senza contare che non ho visto uno sviluppo del suo personaggio, esosa è, esosa rimane. Non aggiungo altro per l'ahjumma, sarebbe solo uno spreco di parole e di tasti.

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    im Shin (Lee Dong Geon), il Narcisista (soprannominato anche Narci). Un uomo che fin da subito si fa notare per quel che è: narcisista, appunto. Il nostro caro Narci è effettivamente un bell'uomo, famoso, ricco, il classico tipo che qualsiasi donna sfigata di un drama, si vorrebbe accaparrare. Eppure, dietro quella maschera di perfezione, si nasconde un uomo spocchioso, altezzoso e superbo, il classico tipo che guarda tutti dall'alto in basso, manco fosse Zeus in persona. Credo che questo aspetto restio e distaccato, fosse solo una sorta di maschera sulla maschera per tenere alla larga sentimentalismi di sorta nell'ambito del lavoro, dato che, una volta innamoratosi della sciattona Na Mi Rae, il suo vero carattere dolce e protettivo viene fuori in tutta la sua bellezza. Confermo che però, anche lui, ha i suoi difetti, e ritengo che sia stato codardo almeno quanto la Mi Rae presente, anche se si è fatto da parte con molto più stile e con un'evidente dimostrazione d'indipendenza e responsabilità.

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    ark Se Joo (Jeong Yong Hwa) è il giovane ereditiero della compagnia televisiva dove lavora Na Mi Rae e che, grazie a un ricordo dell'ahjumma che le permette di modificare a proprio vantaggio gli avvenimenti, si innamora a prima vista della ragazza. Inizialmente, terrà nascosta la sua identità di nipote della somma Miranda (sua nonna a capo della compagnia), lavorando nel team di Mi Rae come semplice VJ (video journalist - colui che rielabora i materiali video del servizio/programma). Caratterialmente dolce e amabile, lo trovo a volte un po' eccessivo nelle sue manifestazione d'affetto, dato che ogni volta che tenta di fare qualcosa di carino per Mi Rae, riceve la solita batosta che lo porta a bere un bicchierino nel locale dove incontra sempre l'ochetta (vedi sotto). Insomma, non essere così masochista e smettila di provarci con salti mortali tripli. Per fortuna la sua costanza viene... come dire, mezzamente ripagata :f5y.gif: Ancora devo ben capire come sia riuscito a fidanzarsi con Mi Rae in quel modo così alla bum shakalaka, con un anellino e un abbracciatina dopo una decina di rifiuti. :f5y.gif:

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    eo Yoo Kyung (Han Chae A) l'ochetta, è la donna che, nella realtà dell'ahjumma, avrebbe dovuto sposare Park Se Joo. All'apparenza frivola e vamp, ha in realtà un carattere molto più complesso di quanto si supponga nelle prime battute del drama. Nasconde le sue debolezze e il suo scarso amor proprio dietro una maschera di perfezione e falsa autostima, che viene prontamente fatta cadere da Se Joo. Lo confesso, in molte occasioni ho pensato che fossero una coppia perfetta, una di quelle che si completano a vicenda i difetti. Lei, all'apparenza ostica, è invece molto sensibile e umana, e fa scoprire a Se Joo, spesso molto cinico in ambito lavorativo, che le persone vengono prima degli affari. Dal canto suo, il bell'oppa riesce a far comprendere a Yoo Kyeong che non deve mai abbassare la testa ai suoi superiori per poter lavorare e che anche lei è una persona che merita rispetto come tutti. In breve, entrambi ricevono dall'altro le mancanze caratteriali che li caratterizzano, e questi dettagli verrano ben evidenziati durante i loro sporadici incontri. Sottolineo che, però, la nostra ochetta sa anche essere un bel po' bastaredella. :sese:

    Considerazioni personali

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    l drama inizia con una carica incalzante e con un susseguirsi di avvenimenti che fanno ben sperare e che incollano lo spettatore davanti allo schermo. Sebbene negli ultimi anni i viaggi e salti nel tempo fossero diventati quasi una costante nei drama coreani (quando parte la moda non li ferma più nessuno), Marry Him If you Dare (che sarebbe qualcosa come Sposalo se hai il coraggio/Sposalo se osi) aveva una marcia in più in fatto di originalità. Non ci sono infatti viaggi temporali che comportano salti di secoli o milenni, né personaggi al di fuori del loro contesto storico (tipo una personaggio dei giorni nostri che finisce nell'era Joseon o viceversa), ma un semplice sbalzo di circa una ventina di anni indietro nel tempo. Direte voi, e cosa c'è di tanto innovativo? Il confronto tra la Na Mi Rae del futuro e quella del presente. Per non parlare del simpatico giochetto dei mondi paralleli. Su questo fronte, il drama è stato apprezzato dalla sottoscritta, peccato per tutte le altre pecche che - da circa mezzo drama in poi - hanno distrutto una serie di aspettative coccolate con cura fin dal primo episodio. La Na Mi Rae futura - la chiameremo ahjumma per comodità - dopo circa quattro o cinque episodi, inizia diventare un vero e proprio elemento di disturbo. Questa donna, per quanto intenda fare quel che fa sperando di cambiare il suo stesso futuro (cosa che poi non dovrebbe accadere dato che si trova in una realtà parallela), finisce per distruggere letteralmente la vita a tutti i personaggi, nessuno escluso. Perfino la Na Mi Rae del presente deve ritrovarsi con dilemmi e lotte interiori causati solo dai dubbi e dalle rivelazioni dell'ahjumma. La presenza di cotale donna è veramente inutile, mi chiedo perché la Na Mi Rae del presente non l'abbia rispedita a casa sua a calci non appena vista la mal parata. Sebbene all'inizio il drama dovesse ispirare la speranza o l'infallibilità del destino, le carte vengono in realtà rimischiate talmente tanto, che non è possibile fare manco mezza scopa. Per non parlare del comportamento di Na Mi Rae alla fine del drama, il suo atteggiamento che presume il voler stare su due staffe, così, perché tanto secondo il tuo destino, ti tocca o il Narcisista o l'altro. Della serie, vado a fare la mia vita, ottengo successo e poi, quando tornerò e avrò voglia, ricerco uno dei due e vediamo chi ci sta. La sua incapacità di scegliere una volta per tutte è snervante, perfino quel dubbio che non ti fa mai capire se sta con uno o con l'altro, alla fine ti scoccia. Ma parlando del finale che si dovrebbe riferire al futuro dell'ahjumma... la chiave e la scatola? No aspetta, fammi capire, siete in due mondi paralleli, come due rette parallele che non si incontreranno mai, e tu, Na Mi Rae del presente parallelo, lasci alla ahjumma del futuro di un'altra realtà, lo scrigno con dentro tesori della tua vita? Non puoi influenzare il suo futuro che rimane immutato, ma puoi spedirle tramite pony express futuristico le tue foto e roba simile? Coerenza portami via. In breve, Marry Him If You Dare è buon drama, con ottimi spunti e gag divertenti, oltre che a una piacevole ost e un fantastico cast. Peccato che verso la metà, perda di smalto e che gli ultimi due episodi siano ricchi di avvenimenti quasi da far vomitare. Il finale è rimasto attinente a quella scia strana e controversa che caratterizza il drama, ma mi aspettavo qualcosa di più da tutta la vicenda.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles



    Edited by Caeles - 11/4/2016, 19:57
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    Faith

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    hoe Yeong è il Capitano dei Wu Dal Chi (guardie reali) che hanno il compito di proteggere il re di Goryeo (l'attuale Corea). Il periodo storico in cui è, appunto, ambientato il drama, si aggira nei primi anni della dinastia Goryeo, periodo nel quale il Paese era sottomesso a Yuan (dinastia cinese), nazione più grande e potente, che considerava la futura Corea solo come una sorta di colonia da governare. Il Capitano dei Wu Dal Chi ha visto andare e venire molti re di Goryeo, e l'ennesimo sovrano messo sul trono da Yuan, è per lui solo il reggente di turno da dover proteggere per onore e per dovere. A causa di un attentato, voluto dalla stessa Yuan, nei confronti della regina di Goryeo, principessa di Yuan, Choe Yeong è costretto a varcare una porta spaziotemporale, apertasi misteriosamente dopo centinaia di anni, per andare a cercare nel Cielo, il famoso dottore Hwa Ta, conosciuto per essere un medico in grado di curare qualsiasi malattie e ferita. In realtà, sebbene l'uomo non ne sia a consoscenza, finisce catapultato nel futuro ai giorni nostri, nella città di Seoul. Qui troverà una donna, Eun Soo, dottoressa specializzata in chirurgia ma che ha scelto la professione di chirurgo estetico. Dopo averla messa alla prova in un modo per niente etico, Choe Young la trascina nel suo tempo per curare la regina. Inizialmente, la donna pensa di essere stata rapita da uno psicopatico, da qui il soprannome psycho, credendo di essere finita in un qualche set di un drama storico. Senza rendersene conto, dopo aver salvato la regina, Eun Soo diverrà una sorta di divinità scesa in terra, attirando le attenzioni di Gi Cheol, un uomo materialista assetato di potere e di conoscenza, che tiene Goryeo sotto il suo controllo. Inutile dire che l'azione e i colpi di scena non mancheranno, dato che tutto il drama è stato arricchito con poteri sovrannaturali da parte dei protagonisti, rendendo la vicenda meno scontata e più intrigante. Eun Soo si renderà conto che la sua presenza nel passato potrebbe mettere a repentaglio la storia che lei stessa conosce e, quando troverà dei manufatti provenienti dal suo tempo ma che sembrano essere a Goryeo da centinaia di anni, le cose inizieranno a complicarsi e il mistero ad infittirsi.
    «Se posso averti, io ti proteggerò per sempre. Per tutta la vita.» ― Choe Yeong

    › Titolo: Faith/The Great Doctor › Titolo originale: sinui › Anno: 2012 › Paese: Corea del Sud › Canale: SBS
    › Formato: TV › Genere: The Great Doctor › Numero episodi: 24 › Voto: 3.88/5
    › Fansub: DramaMania › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    C
    hoe Yeong (Lee Min Hoo) è un uomo apatico, definito dai suoi stessi sottoposti e/o conoscenti come un fantasma. Inizialmente era un ragazzo allegro e vitale, un giovane dotato del potere del fulmine e che, per questo, era entrato a far parte del gruppo della Luna Rossa, una sorta di organizzazione militare segreta agli ordini del re. Dopo una serie di tragici avvenimenti e lo scioglimento conseguenziale del gruppo che aveva iniziato a considerare come una famiglia, Choe Young cambia drasticamente, divenendo il capitano dei Wu Dal Chi, le guardie reali. Vive le giornate dormendo o combattendo, andando avanti per inerzia e non per voglia di vivere. I vari re che si susseguono uno dietro l'altro, son per lui solo sovrani da proteggere, regnanti che non ha mai scelto di servire. Quando il principe Gong Min, portato a Yuan dieci anni prima, diviene re, il capitano dei Wu Dal Chi è costretto a scortarlo a Goreyo sano e salvo. Durante questa trasferta, un attentato alla regina rischia seriamente di mettere a repentaglio la vita della donna, costringendolo ad andare nel Cielo a cercare un Hwa Ta o un suo discepolo. Dopo l'arrivo di Eun Soo, Choe Yeong cambierà poco a poco, ritrovando in lei un motivo valido per camminare su questa terra, scoprendo di voler servire quel re inizialmente snobbato. Divenuto in seguito perfino generale, quest'uomo dimostrerà nervi saldi, coraggio, sprezzo del pericolo e una dolcezza mascherata ma sempre presente. Il mutamento evidente del protagonista, dimostra quanto le avversità o le gioie della vita, riescano a cambiare l'animo delle persone.

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    un Soo (Kim Hui Seon), una donna dei giorni nostri, un chirurgo estetico che non riesce a trovare l'amore della sua vita. All'apparenza frivola e superficiale (confesso di averla inizialmente odiata), si scoprirà essere una persona dai nervi saldi, dal gran coraggio e dalla tempra invidiabile. Sebbene in principio rifiuti categoricamente di rimanere a Goryeo, a causa di una serie di vicissitudini e alla vicinanza di Choe Yeong, la donna inizia pian piano a desiderare di rimanere in quel tempo a lei sconosciuto. Ma la sua presenza causerà possibili influenze temporali, per non parlare dell'attenzione del regno che riuscirà a far ricadere su di lei, rendendola una preda agognata e perfino temuta. La vicinanza del capitano dei Wu Dal Chi, sarà la sua sola ancora di salvezza e, senza rendersene conto, finirà per riversare ogni sua attenzione e desiderio su di lui. Direi che per Eun Soo è stato facile appoggiarsi alla spalla di Choe Yeong, essendo un uomo retto e giusto che vuole rispettare la promessa di rimandarla a casa sana e salva. Ma l'iniziale e semplice rapporto di fiducia, muta in qualcos'altro, e la donna si ritrova a fantasticare e a mettere in dubbio la sua partenza. Nel suo tempo, non avrà più qualcuno che risponda alla sua domanda "dove sei?" con un veloce "sono qui", e l'idea della futura mancanza di Choe Yeong le fa provare un senso d'inquetudine e di vuoto. La quasi silenziosa presenza dell'uomo nella sua vita, diverrà per lei di vitale importanza, tanto da farla desistere dal suo desiderio di tornare a casa.

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    mabilmente chiamato nanetto dal team italiano dove ho avuto il piacere di seguire il drama, il re Go Min (Ryu Deok Hwan) è all'apparenza un ometto insulso. Ebbene, niente di più sbagliato. Sebbene all'inizio sia debole a causa delle numerosi pressioni di Yuan e dei politici di Goryeo assoggettati ad essa, il re non si fa scoraggiare e cerca in ogni modo di conquistare la fiducia del suo capitano e del suo popolo. Nonostante Choe Yeong venga definito come il suo cane da guardia, la fedeltà che quest'uomo dimostra al suo sovrano, consigliandolo e discutendo con lui in modo schietto e giusto, sarà una conferma per il re, l'evidente dedizione che il suo capitano dimostra al primo e solo regnante che abbia mai scelto. Go Min conquisterà così fiducia in sé stesso e imparerà a conoscere il significato della parola re e tutti gli oneri e i sacrifici che tale posizione comporta.

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    a regina No Guk (Park Se Yeong), principessa di Yuan, è sinceramente innamorata del suo consorte, sebbene all'inizio non riesca a dimostrare tale affetto in modo adeguato. Cercando di aiutare il re nelle sue lotte d'indipendenza da Yuan, la regina finisce inevitabilmente per causare contrasti e incomprensioni con il marito, che fraintende puntualmente gli atteggiamenti della donna. All'inizio il loro rapporto sarà burrascoso e sofferto, ma gli avvenimenti finiranno per avvicinarli e per chiarire gli intenti dell'uno e dell'altra, entrambi alla ricerca di un affetto incondizionato e di un supporto saldo e inscindibile. Donna retta e giusta, per amore sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa.

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    ll'apparenza un possibile second lead, il dottor Jang Bin (Lee Philip) non è niente del genere. Nonostante si noti un certo interesse da parte sua nei confronti di Eun Soo, diverrà per quest'ultima, un semplice maestro e un amico fidato. In ogni caso, il drama offre molti spunti che possano far suppore un qualche sentimento d'amore da parte sua, ma la sua consapevolezza e intelligenza, lo tengono lontano da Eun Soo, notando come il rapporto tra lei e il capitano si fortifichi di giorno in giorno. In un certo senso, Jang Bin è stato - come si dice di recente in giro - friendzonato, ma lui pare quasi non curarsene. Peccato davvero per l'infortunio dell'attore, che ha costretto lo sceneggiatore a nascondere nel miglior modo possibile il cambio - sicuramente repentino - di eventi.

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    ccolo qui, Gi Cheol (Yu O Seong), il cattivo della vicenda, l'uomo assetato di tutto e di più. Fratello dell'imperatrice Gi di Yuan, governa dietro le quinte ogni commercio o affare politico di Goryeo. Un uomo all'apparenza pantofolaio o pigro, è in realtà molto vanesio e dotato del potere del ghiaccio (o gelo? Insomma, congela tutto). Un uomo intelligente e arguto, con una finezza di riflessione al di sopra della norma, finirà per trovare in Eun Soo e Choe Yeong dei validi e ostici avversari. Per quanto possa essere infimo, ha in realtà dei valori che segue costantemente (sebbene un tantinello forzati e adeguati a seconda delle esigenze), come la ricerca di ogni tesoro presente sulla terra, ansioso di pienare il vuoto nel cuore che lo attanaglia. In un certo senso la sua non è una malattia fisica (sebbene il potere che possiede spesso gli si ritorca contro finendo per farlo tremare e congelare di freddo), ma psicologica. Il fatto che il suo dono possa accorciargli la vita, lo mette ancora più in ansia, rendendolo smanioso e incontrollabile. Eun Soo sarà per lui un giocattolo senza scadenza, e il fatto di volerla per sé per poter andare nel Cielo, lo costringerà a fare ben attenzione a non torcerle nemmeno un capello.

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    l gatto e la volpe, Cheon Eum Ja (Seong Hun) e Hwa Soo In (Sin Eun Jeong), sono due dei tirapiedi più importanti e potenti di Gi Cheol. Il giovane è in grado di fare ben due cose, ed entrambe le sue capacità sono legate al suo dono del controllo del suono. Possiede un udito finissimo, a dir poco sovrannaturale, e uccide la gente (spaccandogli i timpani e mandando in tilt il sistema nervoso) tramite il suono di un flauto che funge pure da spada. Confesso che devo capire come fa un flauto a essere pure spada, ma son dettagli, no? In fondo un drama resta pur sempre un drama. All'apparenza è un tipo tranquillo, morigerato, e disinteressato da tutto, tranne che dalla sua amata Soo In, che in genere non lo calcola manco di striscio. La donna è, infatti, una femme fatale in tutti i sensi. Dotata del potere del fuoco, nasconde la mano, che usa per sprigionare tale potere, avvolta da un guanto. Intelligente e spietata, è più forte di quanto sembri, darà molto filo da torcere a Choe Yeong e ai suoi Wu Dal Chi. Tralasciamo la morte un po' tirata via, ma come sempre torniamo al discorso un drama resta sempre un drama. Ritengo questa coppia letteralmente atipica, proprio come il gatto e la volpe, dove lei tira le fila e lui mite la segue come un agnellino. Se Gi Cheol non avesse tenuto a bada il carattere della donna, i due si sarebbero rivelati molto più infidi e micidiali di quanto non siano stati.

    Vi sono poi molti altri personaggi secondari, importantissimi i Wu Dal Chi di Choe Yeong, i suoi ragazzi, come li definisce lui. Anche se hanno un ruolo marginale, finirete con apprezzare ogni guerriero a cui è stato dato un ruolo più rilevante nella vicenda, finendo per considerarli come parte integrante e immancabile della storia. E per quanto riguarda la Dama Choe (Kim Mi Gyeong)? Altro importante personaggio, interpretato da un'attrice impeccabile. Vedrete anche altri antagonisti che non ho citato, tutti ben caratterizati e agguerriti. Scusate se non ho avuto tempo o voglia di citarli tutti, ma ve li godrete lo stesso durante la visione!


    Curiosita'

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    urante le riprese di Faith, l'attore Lee Philip (Jang Bin), ebbe un infortunio (pare una lesione ad un occhio) che lo costrinse a rinunciare alle riprese. Durante un comunicato stampa, l'attore espose il suo rammarico e dispiacere, soprattutto nei confronti dei telespettatori, dato che interruppe la serie all'improvviso, a un passo dalla conclusione del drama. Chi ha visto il drama avrà infatti notato la "sparizione" del personaggio piuttosto "arrabattata", sebbene non abbia intaccato particolarmente il filone della storia principale.

    I
    nizialmente, Lee Min Hoo non avrebbe dovuto partecipare al drama di Faith come protagonista. Per il ruolo di Choe Yeong era stato scelto un altro attore, piuttosto famoso e conosciuto nell'ambiente "doramesco", Kang Ji Hwan, che fu costretto a rinunciare a causa del servizio militare. Perfino la trama era impostata in modo diverso e dal trailer che venne rilasciato al tempo, sembrava avere un'impronta completamente differente. In questa versione il "great doctor" era proprio Choe Yeong, ed era sempre lui a viaggiare nel tempo tra passato e futuro, in un meccanismo che sembrava "resuscitarlo", a ogni ferita mortale causatagli in battaglia, tramite la morte di qualcun altro nel nostro presente. Aveva inoltre una sorta di potere che, unito alle capacità sovrannaturali degli altri due medici (Eun Soo e Jang Bin), curava malattie piuttosto gravi, in una sorta di operazione chirurgica molto analoga (seppur con metodi "magici") alle nostre. Come nel ruolo rivisto in seguito in Faith, Choe Young aveva il potere del fulmine. La versione originale sembrava, quindi, avere una visione della storia molto più epica, e perciò non mi è ancora del tutto chiaro il motivo che abbia spinto gli sceneggiatori a cambiare completamente la story-line. Vi lascio con il trailer della versione originale di "The Great Doctor".


    Considerazioni personali

    U
    nico, completo, intenso. In una parola? DIVINO. Un drama del genere ti capita raramente sotto mano, con un cast ineguagliabile, OST meravigliosa e una trama di fondo sempre ricca di colpi di scena e d'azione. Un drama pieno di valori e di sentimenti, di mistero e di intrighi, con personaggi che hanno uno spessore e un carisma unici. Il rapporto tra i protagonisti cresce e progredisce, per arrivare a una relazione intensa, carica di significato e piena di sentimento. Entrambi rappresentano l'ancora di salvezza dell'altro, separati andrebbero alla deriva, e alla fine del drama si "aspettano". L'originalità della gestione dei salti temporali ti lascia con il dubbio fino alla fine, la storia non è scontata né tantomeno palese. Il ritmo incalzante non ti permette di annoiarti, la completa assenza di tempi morti lo rende un drama fluido e ricco. Le pecche, sono accantonabili, allo spettatore non viene lasciato spazio per pensare troppo o per domandarsi qualcosa. Mi riferisco a qualche errore scenografico, qualche morto (suppongo stuntman) dei Wu Dal Chi che risorge misteriosamente, microfoni che appaiono dal nulla, voci fuori campo che andavano rimosse col montaggio, qualche esagerazione e incoerenza riguardo la forza dei Wu Dal Chi, spade in posti impensabili (mi riferisco al flauto citato sopra). Insomma, pecche di poco conto, che finisci per notare solo a una visione molto più approfondita. Faith non è, comunque, un drama che si basa solo su una storia d'amore e sul rapporto dei due protagonisti principali. Se mi chiedessero di definire tale drama con una parola sola, non dire né tempo, né amore che supera le barriere spazio-temporali, né azione. L'unica parola che ritengo rispecchi tutto Faith è la speranza. Il drama ne è letteralmente intriso : la speranza di riuscire a governare il regno come un buon re, la speranza di poter essere una regina che sappia amare e sostenere il proprio consorte, la speranza di vivere, la speranza di non doversi separare, la speranza di potersi rincontrare... Potrei continuare per ore. La speranza è l'ultima a morire, mai tal detto fu più vero. Non ho altro d'aggiungere, Faith rimarrà uno dei miei drama preferiti, dove perfino l'improvviso incidente di uno degli attori (nulla di grave, ma così il nostro bel dottorino non ha potuto continuare le riprese) non ha rovinato nulla della trama. Lo promuovo a pieni voti.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles



    Edited by Caeles - 11/4/2016, 19:56
  5. .
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    Empress Ki

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    a storia ruota intorno a Ki Seung Nyang, una donna nata a Goryeo e fuggita da Yuan dopo essere stata inviata, dal suo stesso Paese, come tributo in giovane età. Promettendo di vendicare la morte della madre, avvenuta durante la fuga per mano di uomini di Yuan, torna a Goryeo e vive come un uomo, imparando a combattere, sempre alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Fin dalle prime battute del drama, si capisce quanto l’intelligenza di questa donna sia acuta, di come il suo coraggio sia perfino superiore a quello di molti uomini, dimostrando quanto questa protagonista esca fuori dagli schemi comuni di donna debole e sottomessa. Una volta cresciuta, Nyang riesce, quasi per caso, a entrare nelle grazie del principe ereditario di Goryeo, Wang Yu, divenendo uno dei suoi sottoposti più fedeli e fidati. L’uomo è famoso per il suo evidente disprezzo nei confronti di Yuan, Paese al quale Goryeo è letteralmente sottomessa, quasi fosse una sua provincia. A causa della debolezza del regno, molti doni e molti tributi, vengono inviati a Yuan in periodi stabiliti, il tutto per evitare spargimenti di sangue che avrebbero messo Goryeo letteralmente in ginocchio, rendendola alla stregua di una colonia di Yuan. Una volta che Wang Yu diventa re, il suo comportamento rivoluzionario attira l’attenzione di Yuan, che cerca ogni mezzo pur di detronizzarlo. La storia si complica una volta che Ta Hwan, il fratello dell’imperatore succeduto al trono dopo la morte misteriosa del padre, viene esiliato nelle terre di Goryeo. Wang Yu non può sottrarsi a tale incombenza e scoprirà ben presto che il generale Baek An (Bayan) e il fido nipote Tal Tal, agli ordini del primo ministro El Temur, uomo assetato di gloria e potere, sono stati inviati come scorta per il principe solo per poterlo uccidere in terra di Goryeo. Se Ta Hwan fosse difatti morto in terra straniera - ovviamente facendo in modo che Yuan non venisse implicata nell’assassinio - Goryeo si sarebbe dovuta assumere la responsabilità della sua morte, e Wang Yu avrebbe rischiato molto più che la semplice detronizzazione. Sventato il primo tentativo di omicidio, Wang Yu decide di affidare la protezione del principe a Seung Nyang, certo della sua fedeltà e delle sue capacità di combattimento. Ta Hwan ha sempre vissuto una vita molto solitaria, in mezzo a giochi di potere e omicidi misteriosi avvenuti perfino nel palazzo reale, rendendolo timoroso di tutto, un vero e proprio codardo. La simpatia che proverà per Nyang, lo renderanno molto più felice e spensierato. Inutile dire che una serie di eventi tragici e complicati, porteranno Seung Nyang ad entrare a palazzo, il tutto per vendicare la sua famiglia. Il drama ruota quindi intorno a sentimenti di vendetta, di lotte per il potere, di amori contorti e a uno smisurato desiderio di rivincita e di rivalsa. Seun Nyang appare quindi come una sorte di angelo vendicatore, spietato ma giusto, misericordioso ma inarrestabile. Una donna che supera ogni avversità per amore e per giustizia, ma che - per ottenerla - dovrà perdere molto più di quanto lei stessa si immagini.
    «Le persone non creano il tradimento. Sono i tempi, a farlo.» ― Tal Tal

    › Titolo: Empress Ki/Empress Gi › Titolo originale: gi hwanghu › Anno: 2013 › Paese: Corea del Sud
    › Canale: MBC › Formato: TV › Genere: drammatico, storico, commedia, azione › Numero episodi: 51
    › Voto: 4.23/5 › Fansub: DSS - italian team › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    i Seung Nyang (Ha Ji Won), la protagonista, l’angelo vendicatore della notte, la donna in calzamaglia che combatte i cattivi a colpi di ragnatele (???). La sua vita è un vero tormento, una lotta alla sopravvivenza continua, un susseguirsi di amore e odio. Diciamocelo, l’attrice è fantastica, ma il suo personaggio ha molte falle. Entra a palazzo per vendicare la morte del suo amato e del figlio appena nato e, invece, finisce con l’innamorarsi sinceramente di Ta Hwan e comincia a desiderare di volerlo proteggere invece di ammazzarlo. Senza contare che era evidente che la donna teneva il piede su due staffe fin dal principio, inutile negare che, tra lei e il futuro imperatore, non ci fosse qualcosa di più che li stava lentamente avvicinando. Ma lei no, no, e ancora no, preferisce Wang Yu, ci fa un figlio e infine ne fa un altro con l’imperatore. D’accordo, direte voi, al cuor non si comanda, la vita ti porta a fare scelte diverse, si cambia etc. etc., ma la cosa mi è parsa così superficiale, che comprendevo il motivo per il quale il povero imperatore non si fidasse dei sentimenti che provava Nyang per lui. Perfino lo spettatore finisce per dubitare della bontà della protagonista dei confronti di Ta Hwan, quando pochi episodi prima desiderava la sua dipartita. In poche parole, Nyang è probabilmente il personaggio più carismatico e orgoglioso di tutto il drama.

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    T
    a Hwan (Ji Chang Wook), l’imperatore, lo sfigato che ha paura della sua stessa ombra, l’uomo che fa la cosa giusta solo dopo 50 puntate, è la macchietta di tutto il drama. Un uomo letteralmente debole, un imperatore costretto a subire le angherie di un primo ministro assetato di potere, un coniglio codardo che ricerca la sua forza nella donna che ama, aka Nyang. Altro da dire? No, non credo. Il nostro “Pea”, non ha spessore e, sebbene si veda un’evoluzione del suo personaggio in molte occasioni, ogni volta finisce con il "rimangiarsi tutto il maiale". Senza Nyang al suo fianco sarebbe solo l’ombra di se stesso, un uomo inutile che ha passato la vita a piangersi addosso. Da chiedersi se effettivamente sia il primo o il second lead.

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    ang Yu (Ju Jin Mo), il re di Goryeo, che viene detronizzato più e più volte, è un uomo giusto, coraggioso, che ama il suo Paese con tutto se stesso. Una volta innamoratosi di Nyang, inizierà per lui il declino. Yuan sarà una potenza troppo potente da sconfiggere, verrà umiliato più e più volte, ma ogni volta si rialzerà a testa alta e con un cipiglio invidiabile. Un uomo integerrimo, un personaggio con uno spessore e un carisma pari a quelli di Nyang, sa cosa significa la parola amore e quali sacrifici questo sentimento può comportare. Credo sia uno dei personaggi più riusciti, sebbene sia stato messo in ombra dalla nostra cara macchietta (vedi sopra).

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    l Temur (Jeon Guk Hwan), il primo ministro, il bastardone della serie, l'uomo assetato di potere che pur di gestire gli affari di Stato e vivere nel lusso, farebbe uccidere anche la sua stessa famiglia. Un personaggio facilmente detestabile, che quasi fino alla fine, tiene soggiogata a sé l'intera famiglia imperiale. Un uomo che negli anni ha ceduto al "lato oscuro" della forza, buttando al vento ideali e principi per seguire una strada irta di violenze e viscida di sangue *va là che poeta*.

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    anasili (Baek Jin Hui), la prima imperatrice (la prima di molte), sembra uscita da un manga dove le adolescenti di turno pestano i piedi a ogni desiderio infantile che trovano. Figlia del ministro El Temur, diviene imperatrice solo perché il povero Ta Hwan non riesce a dire di no (altrimenti sarebbe schiattato senza tanti preamboli, ecco). Dovrete sopportarla quasi fino alla fine, lei e la sua voce nasale, tanto che penserete che abbia un tappo in culo un perenne raffreddore. Una pazza psicopatica che sbraita tanto ma che in realtà ha il cervello grande quanto una nocciolina avariata. Perfino il criceto in prognosi riservata ha deciso di fare i bagagli. Odierete questa gatta morta, spocchiosa e puerile, più di chiunque altro.

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    due fratellastri, aka Dang Gi Se (Kim Jeong Hyeon) e Tap Ja Hae (Cha Do Jin). Guardateli, che facce innocenti, che treccine sfiziose sul volto nobile, gli manca solo un'aureola in capo... 'sti figli di buona donna. Devoti pargoli di El Temur, insomma, i fratelli della gatta morta, sono uno più bastardo dell'altro. Accecati anche loro dal desiderio di successo e di rivalsa, seguiranno le orme del padre in tutto e per tutto, ubbidendogli come fidi cagnolini. Finirete per odiare con tutto il cuore anche loro, ve l'assicuro.

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    aek An (Bayan) (Kim Yeong Ho) è un uomo inizialmente retto e giusto, ma che perderà la retta via andando avanti con la storia. Un uomo forte, un vero guerriero, orgoglioso del suo clan e della sua discendenza, un personaggio che darà molto a Nyang e che detererrà un ruolo fondamentale per tutta la vicenda. Mi sono sinceramente affezionata a quella sua scorza di guerriero fatto e finito, sempre così austero ma pronto a macchiarsi le mani di sangue per ciò in cui crede.

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    al Tal (Jin I Han), il personaggio che più di tutti ho adorato. Un uomo retto e giusto fino alla fine, che ama la sua terra e che ha il giudizio e le conoscenze necessarie per poterla governare a dovere. Fino alla fine rimarrà fedele al suo clan, ai suoi ideali di giustizia, ai suoi principi, divenendo una vera e propria guida perfino per Nyang. Devoto, fedele, intelligente e arguto, sebbene non abbia peli sulla lingua, ha sempre un comportamento cauto e morigerato. Uno dei personaggi meglio riusciti e con un carisma che vi stenderà seduta stante. Che, si è capito che mi so invaghita di questo uomo tenebroso e intrigante?

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    tre porcellini, aka Bang Shin Woo, l'eunuco (Lee Mun Sik), Choi Mu Gwan, la guardia reale (Gwon O Jung), e Jeom Bak Yi (Yun Yong Hyeon). Sono i fidi servi e sostenitori del re Wan Yu, nonché suoi lacché a tempo pieno. Sinceramente, mi sono rimasti un tantinello sulle scatole senza particolare motivo. Solo il povero eunuco era interessante, perché sembrava un vero trasformista in fatto di travestimenti, facendoti sganasciare dalle risate ogni volta che interpretava un ruolo diverso con quelle sue labbrucce da papero di strada (???).

    Vedrete molti altri personaggi, più o meno importanti, nel corso di tutto il drama!


    Considerazioni personali

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    l drama viene presentato come una storia d’effetto, tutt’altro che la solita novelletta per cuori deboli, promettendo tanto, ma dando molto poco. Tralasciando il solito cliché dove la protagonista si traveste da uomo pur di sopravvivere, la cosa ancora più scioccante è il fatto che, i due lead, non si rendano conto per un bel pezzo del suo vero sesso. O sono molto stupidi, o Nyang è talmente brutta che può passare perfino per un uomo. Ovviamente, opto per la prima ipotesi, data la bellezza evidente della protagonista. Altro dettaglio a dir poco incredibile, è come Dang Gi Se si renda subito conto - solo odorandola - che Nyang è una donna. Beh, gli animali riconoscono al volo l’odore di una femmina, no? Il cast è una vera meraviglia, così come la OST, struggente e incalzante. Per quanto si ispiri a fatti realmente accaduti, tutta la vicenda è stata allungata fin troppo. Cinquantuno episodi sono una cosa non lunga, di più, soprattutto per uno storico che ha una sequenza di avvenimenti incalzante... almeno all'inizio. Più il drama prosegue, più il tutto diventa tremendamente pesante e frustrante. Ci sono episodi in serie che sono una noia mortale, lenti e a dir poco triti e ritriti. E il finale? Sembra una presa in giro. Un drama di non so quante ore, finisce con l'ultimo quarto d'ora dove, una serie di avvenimenti importanti, vengono letteralmente citati e basta, scrivendo in sovrappressione - alcuni anni dopo - per ben due volte in meno di 5 minuti! Sinceramente? Pare quasi che non avessero più voglia di proseguire manco loro e hanno concluso il tutto in una sorta di "postilla". Deduco che, per quanto si sia ispirato alla vera storia dell'imperatrice Ki, di vero ci siano solo pochi dettagli, tra questi il finale. Di certo tutto l'arricchimento frustrante è stato aggiunto dagli sceneggiatori. Devo essere sincera, non c'è stata quasi mai commozione da parte mia per gli eventi più tragici del drama, la cosa che mi ha emozionato era la recitazione degli attori nei momenti di dolore, ma la storia in sé, non è riuscita a farmi affezionare veramente ai protagonisti e ad entrarci in empatia. Il solo personaggio che mi ha incuriosita e interessata, è quello di Tal Tal, l’unico che in tutta quella corruzione e lotta al potere, alla fine è riuscito a rimanere, non solo fedele al suo stesso clan, ma anche al suo Paese e ai suoi ideali di giustizia. Il fatto di vederlo sparire negli ultimi cinque minuti di drama in modo allusivo, ha soltanto dimostrato quanto la storia sia stata sviluppata male e senza basi salde. Ma parliamo del buco narrativo finale. Quando l’imperatore si rende conto che Maha era il figlio di Nyang e di Wan Yu, che fa? Ammazza tutti quelli che ne erano a conoscenza… o quasi. Tutti i fedeli serve del re di Goryeo conoscono il segreto, ma lui, furbescamente, ne lascia in vita due. Davvero bravo a fare le cose a metà, senza contare che son certissima che Wan Yu e i suoi sottoposti, non avrebbero mai rivelato un segreto del genere, soprattutto perché il povero bambino era già morto. Che genere di atto è mai stato quello? Per proteggere Nyang? Ma dove? Il vero atto d’amore lo dimostrerà solo dopo, quando incastra i suoi stessi traditori sacrificando sé stesso, il tutto per proteggere Nyang e il figlio Ayu. In linea di massima, il drama mi ha lasciato molto poco, e probabilmente, col senno di poi, non l’avrei mai visto. Come al solito è stato il cast favoloso a incastrarmi nella visione, così come quelle poche scene d’azione veramente emozionanti. Non consiglierei la visione di questo drama, ci sono molti altri storici più belli di questo, ma se cercate roba frustrante con amori contorti, vendetta e lotta al potere, il tutto condito con 3500 ore di strazi, lamenti, morti, imperatrici talmente esose da sembrare adolescenti in calore, pianti e autocommiserazione, vedetevelo con il contagocce, perché di certo finirete col volerlo concludere solo per disperazione. Per quanto mi riguarda, la prossima volta valuterò bene se vedermi o meno un drama così lungo con una trama così drastica.

    EDIT DEL 19/09/2014

    Il team italiano che si è occupato del progetto ha trovato i tagli fatti al finale striminzito del drama. Trovate tutto qui.
    Nel primo pezzo di video tagliato indicatoci, viene solo descritta più nei dettagli la nuova legge contro i tributi e il rifiuto dell'Imperatrice di far divenire Goryeo una colonia o provincia di Yuan. Decide così di aiutare Gong Min Wang ad ascendere al trono della sua città natale. Park Bul Hwa consiglia all'Imperatrice di tenere sotto controllo il futuro sovrano di Goryeo, sebbene lei sia inizialmente contraria. Le suggerisce allora di mettere come supervisore il fratello di lei (suppongo si tratti di Ki (GI) Cheol, visto nel drama Faith, ma mai nominato qui in Empress), certo che, essendo suo fratello, terrà sotto controllo la situazioen per amore della sorella. Il video prosegue nell'altro taglio, dove ripartiamo dall'annuncio della morte di Tal Tal. Non ci sono grandi aggiunte, riviviamo sempre la morte dell'Imperatore tra le braccia della consorte. Al contrario, il finale che ci era stato propinato nella versione rivisitata, mostrava un flashback a quando Nyang era sulla spiaggia con entrambi gli spasimanti. In questa versione, troviamo invece due voci fuori campo, quella dell'Imperatrice e del figlio Ayu, che chiede se la madre sia una cittadina di Yuan o di Goryeo. Vi riporto il dialogo tradotto:

    A: Madre, siete una cittadina di Goryeo o di Yuan?
    N: Perché me lo chiedete?
    A: La gente di Goryeo dice... che voi, madre, siete una cittadina di Yuan. Il popolo di Yuan invece, che siete una cittadina di Goryeo.
    N: Che io sia una cittadina di Yuan o di Goryeo, non ha importanza. Ho combattuto solo per proteggere il mio popolo.

    Non ci sono poi così grandi stravolgimenti, sebbene abbia apprezzato di più la versione della Nyang che parla con il figlio. Troverete ulteriori info negli articoli che il team italiano vi ha linkato, dandovi anche un file di testo con i dettagli e la traduzione inerente al finale che vi ho scritto poche righe sopra. Vorrei però farvi notare che la Nyang presentataci nel drama è una donna giusta e integerrima, ma, in base al testo in sovrappressione finale, sopprime una rivolta di Goryeo che chiedeva nuovamente l'indipendenza e scappa in seguito dai Ming non appena la situazione si fece critica per lei e il figlio. Non capisco perché i registi abbiano inserito nel finale questi dettagli, invece di lasciare libero sfogo all'immaginazione dello spettatore, che di certo non avrebbe pensato a un finale riferito alla vera storia dell'Imperatrice, che cozza terribilmente con l'immagine dataci di lei in tutti quei 51 episodi. Nyang sarà anche spietata per il bene della famiglia e del popolo, ma sedando una rivolta di Goryeo, diventa un tantinello contraddittoria. La vera storia è molto diversa dall'adattamento del drama, che senso ha citare solo la parte di come si arresta l'ascesa dell'Imperatrice? In conclusione la mia opinione non cambia di una virgola. Di questo drama mi è rimasto poco, forse solo la colonna sonora bellissima e il cast divino. Il drama è stato riadattato in modo molto più drammatico e romantico rispetto alla vera storia dell'Imperatrice Ki, che vi consiglio di leggere.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles



    Edited by Caeles - 11/4/2016, 19:56
  6. .
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    My Love From Another Star

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    Do Min Joon è all’apparenza un uomo perfetto, insegnante universitario, con una bella casa, di bell’aspetto e con una vita letteralmente perfetta. Eppure, quest’uomo nasconde un segreto: è un alieno venuto dallo spazio, circa quattrocento anni prima. Ha visto la Corea mutare e ingrandirsi, nascondendo sempre la sua vera identità agli esseri umani, cambiando spesso nome e simulando morti e sparizioni, dato che non invecchia e resta sempre con l’aspetto di un uomo sulla trentina. Vive come una specie di eremita, senza amici e senza mai intromettersi nelle esistenze dei terrestri. Ha un solo amico avvocato che, negli ultimi decenni, l’ha aiutato a cambiare di volta in volta la sua identità, proteggendolo dal mondo. Per il resto, Do Min Joon non ha una vita sociale. Nei secoli ha raccimolato una vera fortuna, ma sa bene che tali oggetti materiali, non potranno essere portati via quando tornerà sulla sua stella. Infatti sa, che entro tre mesi, l’arrivo di un meteorite coprirà l’atterraggio della navicella spaziale che lo riporterà a casa dopo un’attesa di circa 400 anni. L’arrivo di Cheon Song Yi nella sua vita, cambierà drasticamente le sue speranze e le sue aspettative. Questa donna è legata in qualche modo alla ragazzina che il nostro alieno salvò nell’era Joseon, ma che poi morì tragicamente. Per quanto inizialmente odi l’atteggiamento spocchioso, altezzoso e fuori di testa della donna, finirà per nutrire per lei dei sentimenti profondi, portandolo a dubitare della sua imminente partenza. Inutile dire che la storia si snoderà tra gag divertenti, omicidi misteriosi e triangoli, il tutto scandito dalle lancette dell’orologio che si avvicinano sempre di più alla fine dei tre mesi.
    «Che tu lo voglia o meno, certe cose sono destinate ad accadere. I terrestri lo chiamano fato.» ― Do Min Joon

    › Titolo: My Love From Another Star/Man From Another Star/My love from the stars
    › Titolo originale: byeoreseo on geudae › Anno: 2013 › Paese: Corea del Sud › Canale: SBS › Formato: TV › Genere: drammatico, romantico, commedia, sci-fi › Numero episodi: 21 › Voto: 4.26/5
    › Fansub: Aja Aja Italian Fan Sub FIGHTING! › Streaming: viki

    Personaggi

    Attenzione! Da qui in poi potrebbero esserci spoiler inerenti alla trama!

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    o Min Joon (Kim Su Hyeon) è un alieno venuto in visita sulla Terra circa 400 anni prima, che rimane bloccato sul nostro pianeta dopo l'atterraggio. La possibilità di tornare sulla sua stella si ripresenta nel 2014, ma la cosa sfuma a causa di una donna (tipico). Caratterialmente posato, introverso e poco incline alle relazioni umane, Min Joon è intelligente e responsabile. Un protagonista complesso, ben pensato e sicuramente carismatico.

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    heon Song Yi (Jeon Ji Hyeon) è una donna orgogliosa, narcisista e frivola, che però ha alle spalle una vita difficile e sofferta. A causa della sua ignoranza e puzza sotto il naso, è spesso malvista dallo staff con cui lavora e dai fan (direi più antifan). Non ha un carattere particolarmente articolato, in linea di massima è una donna all'apparenza forte ma che sotto la scorza nasconde molte debolezze.

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    oo Se Mi (Yu In Na), è la presunta migliore amica della protagonista, che in realtà cova molto odio e rancore nei suoi confronti. Il suo è un personaggio più complesso di quello di Cheon Song Yi, sebbene più crudele e sicuramente meno bonario. Se Mi ha dalla sua sentimenti controversi, amore per il migliore amico, perennemente accompagnato dalla frustrazione di non poterlo avere, inseguendo un amore a senso unico. Come se questo non bastasse, Song Yi non solo ha successo nel lavoro più di quanto ne abbia lei, ma ha perfino l'amore di Hwi Kyeong, che a sua volta prova un amore a senso unico per lei. Insomma, un triangolo di sensi unici tra migliori amici.

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    ee Hwi Kyeong (Park Hae Jin) non è propriamente definibile come second lead, dato che non ha nemmeno la benché minima speranza con Song Yi, che lo rifiuta perennemente e che vacilla solo per mezzo secondo dopo un giro su una ruota panoramica (cosa un po' scialba a mio avviso). Caratterialmente bonario, gentile e con un profondo senso di giustizia, è sicuramente un personaggio tonto ma interessante, una specie di macchietta che finisce per rimanere simpatica nonostate la sua testardaggine masochista in fatto d'amore.

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    ee Jae Kyeong (Sin Seong Rok) è il fratello della macchietta citata sopra. Al contrario di quest'ultimo, è un uomo arrivista, crudele e senza scrupoli. Pur di raggiungere il successo e compiacere il padre, è disposto a tutto, perfino ad uccidere commettendo gli omicidi più atroci. Un fantastico antagonista, ben pensato e carismatico, facilmente odiabile come ogni cattivo che si rispetti.

    Vedrete molti altri personaggi, più o meno importanti, nel corso di tutto il drama!


    Considerazioni personali

    A
    vevo altissime aspettative da questo drama, sebbene la trama non mi avesse molto convinta, in giro avevo letto commenti positivi e fan letteralmente in visibilio per questa storia. Insomma, come sempre mi son fatta abbindolare dal cast e dalle idolatrazioni generali. My Love From Another Star ha molti pregi, che però non surclassano i difetti. Ma partiamo dal principio per un’analisi accurata. Il protagonista è divino, sebbene non sia privo di pecche, è stato ben caratterizzato e l’ho letteralmente adorato. Do Min Joon è un alieno, ma è molto più umano di tante altre persone. Protettivo, giusto, a volte un po’ complessato, è un personaggio che, globalmente, sa essere dolce ed equilibrato. Sebbene mi ricordi una sorta di Superman con la Batcaverna, morso da un vampiro di Twilight e partorito da un saiyan, l’idea dell’alieno è originale. Anche se l’aspetto poco universale ma prettamente asiatico, mi farebbe porre qualche domanda, ma son dettagli. Cheon Song Yi è il classico stereotipo di donna scassa maroni, altezzosa, puerile, narcisista e superficiale, l’ho odiata con tutto il cuore. Sebbene a volte tiri fuori sprazzi umani - non ha avuto una vita facile - odio i suoi insistenti vittimismi, i suoi piagnistei, il suo farsi sempre salvare da Do Min Joon… non ha, a mio avviso, carattere né carisma. Era perfetta solo per le gag divertenti, per le cavolate, per le scenette ai limiti dell’assurdo. Confesso che, però, a modo loro, i protagonisti erano ben amalgamati. Lei tenera e debole, lui forte e risoluto. La classica coppietta che finisce per avere un’intesa che completa entrambi. Un altro punto a favore, è il perfetto e schizofrenico antagonista, Lee Jae Kyeong. Altri pregi? No, non credo. La colonna sonora non è male, ma tranne una singola canzone, di cui tra l’altro ricordo solo il ritornello, non ha i classici tormentoni che ti restano in testa per settimane, mesi o perfino anni. Ma parliamo dei personaggi secondari: analizziamo il padre di Song Yi, anzi, nello specifico, il rapporto che dovrebbe esserci tra i due. Sono padre e figlia, separati da circa dodici anni, non si sono più visti né sentiti, eppure, alla loro rimpatriata, tranne qualche blanda lacrimuccia, qualche scusa, qualche mi dispiace, non ho visto altro. Vuoto, il nulla. Ma io dico, avevano un rapporto molto stretto, Song Yi adorava il padre prima che questi abbandonasse la famiglia, alla luce di questo, nemmeno qualche dramma complicato mi tiri su? Una cosa quasi buttata lì, tanto per fare. Passiamo alla presunta migliore amica. Per quanto mi riguarda, Se Mi, ha seri problemi. Sorvolando sul fatto che odia segretamente la migliore amica da sempre, non dici per ben quindici anni a quel demente del tuo amico, Kyeong, che ti piace? Anzi, stai lì come una deficiente a fare l’amicona e consigliera quando lui tenta di conquistare Song Yi. O sei masochista o ti manca qualche rotella. E poi, va be’, pure lui, che va dietro a quella papera coi tacchi a spillo che non lo calcola manco di striscio e lo rifiuta per ben tremilaquattrocentocinquanta volte l’anno. Non ci sta, l’hai capito che non ci sta? Il criceto che hai al posto del cervello, è sempre in prognosi riservata o s’ha dire di farlo riprendere almeno un pochino? Altrimenti, stacca direttamente la spina che faresti prima. Per fortuna che poi, verso la fine, Kyeong si rivela utile almeno a qualcosa, aiutando Do Min Joon ad arrestare il fratello pazzo. Gli altri personaggi? Ah, perché, ce ne sono altri? Sì, sì, giusto, facciamo un veloce escursus:

    Yoo Seok, fratello maggiore di Se Mi. Intelligente.
    Yoo Ra, l’attrice avversaria della papera. Si fa ammazzare in due puntate circa. Brava. *applausi*
    Mi Yeon, madre della papera. Inutile.
    Seon Yeon, madre di Se Mi. Inutile pure lei.
    Yoon Jae, fratellino della papera. Un po’ utile.
    Byeong Hui, poliziotto. Un po’ utile anche lui.
    Min Gu, padre della papera. Inutile.

    Basta, ce ne sono anche altri, ma sarebbe tutta una sequela d’inutili. Passiamo a un dettaglio che ancora mi tormenta. I balconi degli appartamenti dell’alieno e della papera, dovrebbero essere invertiti. Che cavolo di piantine hanno? Alla loro destra dovrebbe starci Min Joo e alla loro sinistra la papera! Sì, è un’inezia in confronto agli altri 350 sfondoni, ma sapete com’è, volevo sottolineare anche questo dettaglio. Parlando della famosa pianta di Do Min Joon (cosa state pensando eh? *coff coff*), alla fine del drama gli viene data molta importanza, quasi ci fosse una sorta di legame tra lui e la pianticella, tipo linfa vitale. Per quanto abbia notato la dedizione con cui l’alieno tratta quella pianta nei primi episodi, al suo arrivo sulla Terra, non l’ho mai visto con in mano un alberello o simili. Un altro dettaglio tirato lì tanto per fare. Nemmeno la questione dei baci è stata molto chiara. Se il povero Min Joon entra in contatto con la saliva degli altri, si ammala. Ora, bacia quella papera non so quante volte, dove in metà delle quali, sembra morire, e in altre niente. Avrà un calcolo delle probabilità incorporato. Come uccidere un alieno? Bacialo. Ma passiamo alla vera pecca del drama, il finale. Oh, tu, emerito sceneggiatore di tofu, cosa cappero è la storia dello squarcio spazio temporale o quel che è? Gli alieni per arrivare sulla Terra, si fanno un viaggio di 400 anni, e lui invece, bum, impara in circa tre, come fare per andare e tornare da quella specie di buco nero tirato fuori da chissà dove? Che poi, scusate, come cavolo si fa a vivere con un uomo che può sparirti in qualsiasi momento e non riuscire a tornare più a casa? Per amore? Dovrei vivere con un’angoscia e un’ansia tale, che finirei per impazzire. Nella vita, non sai mai se domani vivi o muori, ma tanto per girare il coltello nella piaga, ti tocca un dementor che arriva e risparisce senza avviso. Ha senso? Nemmeno mezzo. È romantico? Ma dove. Il drama, in conclusione, fa acqua da tutte le parti, e tranne qualche gag e scena divertente, un antagonista ben fatto e un avvocato che con la sua furbizia stenderebbe con una sola A l’intero cast, la storia è piuttosto insulsa. Pieno di incoerenze e di cliché. Non finisce bene, ma con un coniglio che impara a trovare la strada di casa. Non ha nemmeno un finale aperto, perché tanto le opzioni son solo due: o non torna o torna. Il finale è un vero e proprio aborto. Per non parlare dell'identità del protagonista, che cambia nome ogni 3x2 e che alla fine non rivela quale sia il suo vero nome da alieno (e a nessuno è mai venuto in mente di chiedergli se ne avesse uno). E per quanto riguarda l'arrivo della navicella? A che serve? Si vede solo quel disco volante sopra gli alberi ma lui, ovviamente, non sale. Quei cretini di compaesani compstellari si fanno un viaggio lungo 400 anni per tornare a prenderlo, e lui manco si fa vedere? Ah, giusto, era impegnato a dissolversi in quella specie di varco temporale. A ogni modo, consiglio la visione del drama, ma a vostro rischio e pericolo, anche se sicuramente potrà farvi passare qualche ora piacevole, dato che le gag sono estremamente esilaranti. Questo drama è un vero sali e scendi, ma se sopportate le montagne russe emotive, di certo fa per voi.

    Trailer


    Fonti ■ ■ © Caeles



    Edited by Caeles - 11/4/2016, 19:55
  7. .
    Non so dirti quando lo porteremo a compimento, ma lo finiremo, dato che abbiamo il materiale straniero. Per l'altro progetto citato, stavamo già valutando se tradurlo o meno, dato che comunque - anche se l'autore è venuto a mancare - è stato concluso. Non posso garantirti assolutamente niente, è più no che sì, dato che abbiamo un bel po' di progetti da portare avanti :/ Felice che Soul ti piaccia, comunque :3
  8. .
    CITAZIONE (sbobetta @ 14/2/2016, 15:52) 
    Grazie per aver riportato sul vostro sito un lavoro delle Maniac Checkmate, che purtroppo hanno chiuso, ma mi pare di aver intuito che qualcuna sta collaborando con voi.

    Il gruppo Unmei no Yume, siamo proprio noi del vecchio Maniac Checkmate :3 Alla chiusura abbiamo ceduto alcuni progetti al DC, e io e la Ashling Park, abbiamo poi fondato un nuovo team (Unmei no Yume), che in seguito si è "spostato" qui - insieme a tutti i nostri progetti avviati/conclusi e futuri - con le ragazze del DC! Quindi sì, alcuni progetti sul forum sono "co-gestiti" diciamo, in joint, altri ancora ci aiutiamo a vicenda come un solo team :3 Big family (?)
    Grazie a te per la "fedeltà" dimostrata nei nostri confronti ed esserti ricordata di noi :oc4.gif:
  9. .

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    Titolo: Witch Workshop
    Autrice: PARK So Hee
    Numeri Tankoubon: 16 capitoli (in corso)
    Genere: Shoujo, Commedia, Fantastico, Romantico, Sovrannaturale
    Thanks to LOLScans
    Traduttrice: Caeles
    Adattamento: Ashling Park
    Editor: Caeles
    QC: Ashling Park



    Trama
    La persona che è stata maledetta. La persona che ha lanciato la maledizione. La persona che sorveglia la maledizione. Questa è la storia di tre famiglie e di una strana maledizione.

    Edited by Caeles - 15/2/2016, 13:50
  10. .

    11u2Zjr

    Titolo: Kujaku no Kyoushitsu
    Autrice: TAKANASHI Mitsuba
    Numeri Tankoubon: 3 Volumi (Completo)
    Genere: Shoujo, Commedia, Vita Scolastica, Romantico, Drammatico
    Traduttrice: Caeles
    Adattamento: Shion*
    Editor: reiko85
    QC: Shion*



    Trama
    Sono dei pavoni che danzano con grazia e che con il loro splendido piumaggio ipnotizzano gli occhi.
    La storia ruota intorno a Mariho, una ragazza che detesta con tutto il cuore le persone di bell'aspetto. Costretta a trasferirsi con il padre in un'altra città, inizia a frequentare una nuova scuola dove incontra tre compagni bellissimi: Shitara, Rin e Maasa. L'antipatia scatta immediatamente tra lei e Shitara, un tipo diretto e schietto, mentre cerca in tutti i modi d'evitare Maasa, una giovane un po' impacciata che non vuole altro che diventare sua amica. Sebbene abbiano un inizio pessimo, Mariho inizierà a capire che, una ferita passata, non può condizionarle il presente né darle il diritto di giudicare gli altri solo in base al loro aspetto.

    Edited by Caeles - 7/2/2016, 19:22
  11. .
    Stai sicuramente parlando del webtoon Annarasumanara :3
  12. .

    XRJKfxE

    Titolo: My Boyfriend is a Vampire
    Autrice: HAN Yu-Rang
    Numeri Tankoubon: 14 volumi (completo)
    Genere: Commedia, Drammatico, Romantico, Shoujo,
    Gender Bender, Vita Scolastica, Sovrannaturale
    Scansioni raw in lingua inglese: Rosa Negra
    Progetto inizialmente curato da: Maniac Checkmate
    Traduttrice: Caeles, Ashling Park, Elena Hoshi Maeda
    Proofreader: Ashling Park, Caeles
    Cleaner: ¤ Nicky ¤; dal cap 11: Municipal Waste
    Editor: ¤ Nicky ¤; dal cap 11: Municipal Waste
    QC: AngelSara_357, Caeles, Shion*


    Trama
    Essere belli non è mai facile, soprattutto se sei un ragazzo di diciotto anni come Da In, che a causa dei suoi lineamenti delicati, viene costantemente scambiato per una ragazza. Ma in realtà Da In è il capo di una banda di ragazzi all'interno della scuola, e non ci pensa due volte a picchiare chi lo scambia per una donna. La sua vita però, sta per subire una svolta scioccante. Si imbatte in degli strani avvenimenti nella foresta, venendo risucchiato in un mondo di intrighi, di vampiri e di romanticismo. Scoprirà che ci sono cose ben peggiori dell'essere trasformanto in vampiro, come per esempio, essere tramutato in una ragazza!
  13. .
    Siam felici che siano state utili :3
  14. .

    25u39rb

    Titolo: Hajimari no Natsu
    Autrice: ICHINOSE Ruka
    Numeri Tankoubon: 1 Volume (Completo)
    Genere: Shoujo, drammatico, vita scolastica, slice of life, commedia, romantico
    Traduzione: izayoi
    Editor: Caeles
    Adattamento: Shion*
    QC: Caeles
    Traduzione e raw lingua inglese e spagnola:
    Summer Rain Scan, Whitelies Fansub



    Trama
    Shinji, Manabu e Chinatsu sono vicini di casa e amici d'infanzia. I loro sentimenti sono ben celati dentro i loro cuori, dato che non si sono mai veramente aperti gli uni agli altri. Al tempo, Manabu informò gli altri riguardo "quella cosa". Sapeva che poteva fidarsi per sempre dei suoi amici. Ma cosa succederà una volta cresciuti, e cosa accadrà ai loro sentimenti...?
  15. .
    Guida ai generi
    Manga, Manhwa, Manhua, Webtoon


    Tipologie di fumetto orientale


    Manga

    Manga è il termine usato in Giappone per identificare i fumetti nella loro generalità (per darvi un'idea: manhwa sta a Corea come manga sta a Giappone e manhua sta a Cina). «Fumetto e manga sono uguali, i fumetti sono fumetti. Si vuole distinguere il manga, però il manga è fumetto: lo stile è soltanto un po' diverso, però io non trovo tanta distanza» - (Keiko Ichiguchi sulla differenza fra fumetto occidentale ed orientale). Le tavole sono in bianco e nero, mentre la lettura è orientale, cioè da destra verso sinistra. Inizialmente, l'Italia commise un errore - a nostro parere - madornale, pubblicando i fumetti in modo che la lettura risultasse occidentale, da sinistra a destra, ribaltando le immagini a specchio, finendo per creare perfino delle incongruenze tra il testo e le immagini raffigurate. Successivamente, alcune case editrici decisero di lasciare la versione giapponese dei manga, sistema che venne poi adottato da tutte le altre. La trasposizione dei manga in versione animata viene chiamata anime, ma solo una piccola parte di queste viene visionata anche in Italia.

    Manhwa

    Manhwa è il termine usato in Corea per identificare i fumetti nella loro generalità (per darvi un'idea: manhwa sta a Corea come manga sta a Giappone, e manhua sta a Cina). Stranamente, sia la versione cartacea che quella animata del fumetto, viene sempre definita manhwa, al contrario dei giapponesi, che usano due termini ben distinti (manga/anime). La prima cosa che salta all'occhio è il modo di lettura, cioè da sinistra a destra, lo stesso che usiamo noi occidentali, ben diverso da quello giapponese, che adotta una lettura orientale (da destra a sinistra). Al contrario dei webtoon, che hanno scan a colori, i manhwa hanno le classiche tavole in bianco e nero, e i progetti vengono pubblicati sia in riviste seriali che in volumetti. Tali fumetti sono giunti più tardi in Italia rispetto ai più conosciuti manga giapponesi, fino a iniziare a prendere sempre più piede nelle fumetterie e nella rete, con i siti di scan.

    Manhua

    Manhua è il termine usato in Cina per identificare i fumetti nella loro generalità (per darvi un'idea: manhwa sta a Corea come manga sta a Giappone, e manhua sta a Cina). La prima cosa che salta all'occhio è il modo di lettura, cioè da sinistra a destra (ma non tutti, dipende da quale parte della Cina provengono), lo stesso che usiamo noi occidentali, ben diverso da quello giapponese, che adotta una lettura orientale (da destra a sinistra). I manhua hanno generalmente le classiche tavole in bianco e nero, ma è possibile trovare anche tavole colorate. Lo stile spesso si diversifica in modo evidente da autore e autore, alcuni manhua di Hong Kong hanno tratti molto verosimili, che si discostano dagli stereotipi classici di manga e/o manwha. Tali fumetti sono giunti più tardi in Italia rispetto ai più conosciuti manga giapponesi, fino a iniziare a prendere sempre più piede nelle fumetterie e nella rete, con i siti di scan.

    Webtoon

    Webtoon. Il nome - per così dire - originale, sarebbe webcomic, cioè fumetti on line, ma in Corea non è un termine molto comune, e si preferisce usare la parola webtoon (web+cartoon). Basta guardare le lunghe strisce di fumetto colorato e rifinito per capire il motivo di tale scelta. Sono progetti reperibili esclusivamente in rete e hanno una pubblicazione a capitoli circa ogni una/due settimane. Gli autori non sono per forza persone già avviate nel campo della fumettistica, ma solitamente sono dei veri e propri dilettanti, che creano il webtoon usando semplici programmi di grafica. A seconda del sito della casa editrice si possono trovare perfino delle votazioni da parte dei lettori, e se un webtoon ottiene un certo successo, può capitare che venga fatta una trasposizione in anime/cartone animato o in drama (telefilm/film). Sono progetti a cui si può accedere facilmente e gratuitamente. I siti più conosciuti in Corea sono sicuramente la Daum e la Naver, dove vengono fatti perfino degli shop on line su gadget dei webtoon più seguiti e amati. I webtonist ottengono così dei guadagni con le storie e i personaggi da loro creati.

    I generi


    I manga vengono classificati in diverse categorie (i generi). Potrete trovare generi adatti a un pubblico puramente adulto o anche a lettori adolescenti, tutto in base alle tematiche che quel determinato progetto affronta nelle proprie pagine. Il progetto può appartenere a diverse categorie insieme (ad esempio un solo manga potrebbe essere: shoujo, vita scolastica, gender bender etc.). Vi elencheremo qui di seguito il significato di ogni genere, dandovi un'idea generale delle terminologie, usate sia per manga che per manwha, manhua e webtoon.

    Action. Come detto dal termine in sé, contengono scene d'azione, combattimenti e violenza.
    Adulto. Riservato a un pubblico adulto, molte scene possono contenere scene di violenza prolungata e/o di sesso e nudità.
    Arti Marziali. Qualsiasi manga che tratti di arti marziali come: kendo, tae kwon do, judo, karate etc.
    Avventura. Spesso viene usato in progetti dove il protagonista fa un lungo viaggio, una gita, o va semplicemente all'avventura. Un esempio di facile comprensione può essere un manga storico o fantastico, dove i protagonisti devono affrontare diverse missioni o difficoltà.
    Commedia. Storia piacevole, comica e ironica con un finale che continene una risoluzione positiva.
    Doujinshi. Un progetto ispirato a un manga/anime originale, dove i protagonisti restano prettamente gli stessi, ma le vicende sono frutto della fantasia di amatori (ma anche autori più famosi), una sorta di fan-fiction "fumettosa".
    Drammatico. Storie che generalmente causano tensione o tristezza, un genere che ha lo scopo di suscitare qualcosa di intenso a livello emotivo.
    Ecchi. a metà tra mature ed hentai, è un genere che parla esplicitamente di sesso ma in una sorta di vedo e non vedo.
    Fantastico. Tutto ciò che - ovviamente - ha a che fare con magia, incantesimi, storie simil favola e via discorrendo.
    Gender Bender. Alla lettera sarebbe un "cambio di genere", in queste storie le femmine si travestono da maschi e i maschi da femmine. Non è obbligatoriamente uno yaoi, spesso il comportamento dei protagonisti è giustificato da una necessità o da una situazione particolare.
    Harem. Solitamente è una storia con un personaggio maschile circondato, e spesso corteggiato, da tanti personaggi femminili (potrebbe anche essere al contrario, con protagonista femminile e molti personaggi maschili).
    Hentai. Rigorosamente per lettori adulti, con contenuti sessuali espliciti in forma illustrata, dove il focus è incentrato sul sesso.
    Horror. Storie spaventose e dell'orrore, a volte anche splatter, consigliato a un pubblico non impressionabile.
    Josei. Alla lettera vorrebbe dire donna. Le storie josei coninvolgono soprattutto un pubblico femminile che va dai 18 ai 30 anni, per questo considerato come un genere equivalente al seinen. A differenza dello shoujo, le storie sono romantiche ma più idealizzate, meno infantili e più mature. Anche la narrazione è più esplicita.
    Lolicon. Storie sessuali incentrate su giovani minorenni.
    Maturo. Contiene materiale spesso non adatto a un pubblico di età inferiore ai 17/18 anni. Questo genere può includere violenza intensa, sangue, contenuti sessuali o linguaggio volgare.
    Mecha. Un lavoro che coinvolge storie con macchine robotiche e simili.
    Mistero. In genere accade qualcosa d'inspiegabile, eventi - appunto - misteriosi, che il protagonista deve risolvere.
    Psicologico. Storie che si concentrato sulla filosofia di uno stato d'animo, in molti casi ha a che fare con stati psicologici anomali.
    Romantico. Storie d'amore con la classica vena romantica, che non si riferiscono solamente all'amore etero.
    Sci-fi. Abbreviazione di science fiction, è un genere che riguarda la fantascienza. L'ambientazione può essere in un futuro avanzato, in un passato che ha avuto uno sviluppo tecnologico e/o scientifico diverso da quello conosciuto, oppure la vita può essersi insediata o sviluppata su un pianeta diverso dalla Terra.
    Seinen. Alla lettera sarebbe giovane uomo, sono l'equivalente maschile del josei. Si riferiscono soprattutto a un pubblico maschile dai 18 ai 25 anni e tratta temi che riguardano la vita adulta, come il mondo del lavoro o l'università.
    Shotacon. Storie sessuali che vertono su giovani minorenni di sesso maschile.
    Shoujo. Un genere indirizzato soprattutto a un pubblico femminile. Comporta, generalmente, un forte romanticismo (soprattutto adolescenziale).
    Shoujo-ai. L'equivalente femminile di Shounen ai, non è uno yuri, sebbene la tematica sia sempre vicina all'amare un'altra ragazza.
    Shounen-ai. L'equivalente maschile di Shoujo ai, non è uno yaoi, sebbene la tematica sia sempre vicina all'amare un'altro ragazzo.
    Shounen. Un lavoro pensato principalmente per un pubblico maschile. Generalmente includono combattimenti o scene di violenza.
    Slice of Life. Una sorta di "pezzetto di vita", in genere rispecchia le tribolazioni quotidiane di ogni persona, i problemi e gli avvenimenti, a volte scontati, che hanno a che vedere con la vita reale. In poche parole, rispecchiano verosimilmennte la realtà.
    Smut. Storie che alludono pesantemente al sesso-
    Sports. Tutto ciò che riguarda le attività sportive: palla canestro, calcio, pallavolo, hockey, baseball etc.
    Storico. Come dice la parola, lavori che hanno a che fare con la storia, con periodi antichi come medioevo, periodo Edo, e via discorrendo.
    Sovrannaturale/soprannaturale. Di solito includono avvenimenti inspiegabili, eventi incredibili e tutto ciò che sfida le leggi della fisica.
    Tragedia. Contiene avvenimenti tragici causati da un destino avverso e/o dalla sfortuna. Solitamente hanno un finale tutt'altro che roseo, spesso coronato da una perdita.
    Vita Scolastica. La storia avviene principalmente in un contensto scolastico.
    Yaoi. Storie intime tra uomini.
    Yuri. Storie intime tra donne.

    Sul forum troverete un po' tutti i generi, tranne quelli prettamente hentai e simili (lolicon, shotacon, ecchi etc.), ma sono presenti alcuni hard yoai. Ne approfittiamo per ricordarvi che, se accedete a sezioni di manga yaoi, mature e horror, dichiarate di essere maggiorenni!


    © codice DC Team


    Edited by Caeles - 31/7/2015, 13:25
100 replies since 15/9/2010
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